Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

COLLABORAZIONI

In questo Settore vengono riportate notizie e immagini fornite da altri redattori.

Nello specifico, il presente articolo è stato realizzato dal Prof. Renzo Barbattini dell'Università di Udine, che ha fornito anche le immagini.

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"N.B.: L'Autore prescrive che qualora vi fosse un'utilizzazione per lavori a stampa o per lavori/studi diffusi via Internet, da parte di terzi (sia di parte dei testi sia di qualche immagine) essa potrà avvenire solo previa richiesta trasmessa a Cartantica e citando esplicitamente per esteso il lavoro originale (Autore, Titolo, Periodico) ."

 

 

 


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L'APE NELL'ARTE


LE REALIZZAZIONI “APISTICHE” DI JUDI HARVEST

 

 

Renzo Barbattini, Giovanni Miani, Università di Udine

 

Figura 1 - Ape rossa

Judi Harvest realizza opere pittoriche e sculture che hanno come tema la figura dell’ape e il mondo dell’apicoltura con uno stile figurativo riconducibile all’Espressionismo astratto americano della seconda metà del Novecento.
Nella serie di opere dedicata alle api, il colore ha un ruolo predominante rispetto al disegno, per cui l’immagine stessa è costruita a partire dall’aspetto cromatico; nelle sculture emerge l’attenzione dell’artista per la città di Murano, alla quale dedica una delle sue realizzazioni.

Quest’artista, nata a Miami( Florida, USA - il suo sito web è www.judiharvest.com - si trasferì a New York nel 1975, ove tuttora risiede e lavora, ha trascorso un lungo periodo (1987-1991) a Venezia; in questa città torna 3 o 4 volte ogni anno per lavorare a Murano.
Realizza, infatti, grandi opere in vetro, che sono esposte ogni anno alla fermata del vaporetto per San Marco - Calle Vallaresso e sono diventate un appuntamento ricorrente per i suoi collezionisti e per la città di Venezia.

Lo stile pittorico con il quale Judi Harvest realizza queste sue opere è riconducibile a una sorta di espressionismo artistico dovuto principalmente alla matericità e alla densità del colore, alla virulenza e alla forza del tratto con il quale è resa l’immagine.
L’artista rivela una cultura artistica che affonda le proprie radici in una parte significativa della tradizione pittorica americana, tradizione che ha plasmato profondamente il modo di intendere l’arte in America: notevole è, a questo proposito l’affinità con l’Espressionismo astratto sorto nella seconda metà del XX secolo, di cui i maggiori esponenti possono essere considerati Jackson Pollock (28 gennaio 1912 - 11 agosto 1956) e Willelm de Kooning (24 aprile 1904 - 19 marzo 1997), che la Harvest dimostra di avere assimilato soprattutto in alcune delle sue realizzazioni riguardanti il mondo delle api.

Nell’olio su tela Ape rossa del 2008 (fig. 1) si nota la decisione con la quale viene descritto il corpo dell’insetto, con le sue ali e la sua tipica colorazione. La figura dell’ape domina lo spazio dell’opera come unica immagine rappresentata emergendo dirompente dallo sfondo rosso indistinto ed indecifrabile.

 

Figura 2 - Winter bee (Ape d'inverno)

In Winter bee (o Ape d’inverno, fig.2) l’insetto è solamente accennato, visibile dai colori neri e gialli del corpic-no. Tutt’attorno l’opera è dominata da numerose pennellate bianche, stese sulla tela con decisione e forza: è ciò che contribuisce a imprimere a Winter bee freddezza e gelo, come suggerito dal titolo stesso.

L’essenzialità dell’immagine è la componente fondamentale qui, poiché la scena è all’osservatore appena suggerita, svelata attraverso un breve e fugace accenno.

Certamente l’apice dello stile espressionista sopra menzionato per questa serie di opere la Harvest lo raggiunge in Swarm (o Sciame, fig.3): qui l’immagine lascia il posto al colore, un colore denso, steso liberamente sulla superficie.
L’immagine tende all’astrazione, ma un’astrazione in cui il colore con la sua densità, la sua matericità, è steso sulla tela in modo dinamico.

La componente cromatica è ciò che determina l’opera d’arte e definisce lo spazio compositivo: si veda, a questo proposito, come i vari colori sono liberamente predisposti sulla superficie, privi di una preordinata sistemazione o di un progetto definito aprioristicamente dall’artista.

La figura dell’ape, protagonista della serie di realizzazioni, non è concepita naturalisticamente come nei lavori precedenti e visibile nell’immediatezza della percezione.
Lo stile artistico è funzionale all’azione del dipingere, un’azione che ha la propria ragione d’essere svincolata dal soggetto rappresentato: ciò che conta è l’atto pratico del produrre arte più che il progetto idea-ivo. Questi dipinti sono solo alcuni dei quadri della serie Api (Bee).

 

 

 

Figura 3 - Swarm (Sciame)

Oltre alla serie di opere pittoriche aventi l’ape come soggetto di riferimento è utile menzionare anche le realiz-azioni in scultura basate su soggetti o tematiche relative al mondo dell’apicoltura.

Tra queste certamente degna di nota è Monumental Beehive (Alveare monumentale, fig. 4), del 2008, opera realizzata con vetro, porcellana, cera d’api, foglie d’oro, resina.
La forma di questo alveare è verosimile, ovvero è stato realizzato così come si presenta in natura agli occhi dell’osservatore.

Quest’immagine può essere considerata una sorta di Gesamtkunstwerk, (opera d’arte totale), a indicare cioè una creazione che sintetizza diverse forme di arte: significativo è il fatto che all’alveare sia stato associato un suono musicale, per cui arte visiva e arte sonora sono accomunate dall’esprimere un medesimo concetto o idea di fondo; nell’ottica dell’artista c’è dunque un continuum tra le diverse manifestazioni artistiche, poiché ognuna, con la sua specificità, contribuisce a formare il significato generale. In fig. 5 si nota l’artista impegnata nella lavorazione della scultura.

 

Figura 4 - Monumental Beehive (Alveare monumentale)


Figura 5

L’opera di fig. 6 Alveare di vetro a Murano (Murano Glass Hive) è del 2010 ed è stata realizzata a Murano: è di vetro soffiato che include una rete di metallo, fatta a mano in precedenza: a dimostrazione di come l’artista sia legata a Murano e di come abbia voluto stabilire un simbolico parallelismo tra la sua opera scultorea e Murano stessa.

Come scrive la stessa artista:
“Sia le api che Murano sono fragili e in via di estinzione. Queste realtà hanno molto in comune: infatti, tutto ciò che fanno e creano viene da dentro. Se perdiamo Murano e le api, a causa della grave Colony Collapse Disorder (CCD), ciò si tradurrà in una perdita di civiltà e di bellezza”.

 

Figura 6 - Alveare di vetro a Murano (Murano Glass Hive)


 

La scultura non può dunque sussistere senza la città per la quale è stata concepita e realizzata, divenendo parte integrante di essa: è un’opera “naturale” tout court, che riproduce, per l’appunto, un enorme alveare in termini scultorei. Le opere pittoriche realizzate da quest’artista ameri-cana rivelano una notevole sensibilità per il linguaggio cromatico, per la stesura del colore sulla tela.

Ed è proprio questa la peculiarità di Judi Harvest, per la quale l’aspetto cromatico riveste un’importanza paragonabile a quella del disegno: attraverso stesure dense e compatte, decise e pregnanti, il colore non è subordinato al disegno, poiché contribuisce a “formare” l’opera d’arte.



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Note


1) Con il termine Espressionismo astratto s’indica un movimento artistico sorto immediatamente dopo la Seconda Guerra mondiale negli Stati Uniti d’America grazie all’immigrazione di diversi artisti con differenti tendenze artistiche: cubismo, dadaismo, espressionismo e, soprattutto, surrealismo. I maggiori esponenti dell’Espressionismo astratto possono essere considerati Jackson Pollock, Willem de Kooning e Mark Rothko, ovvero artisti tra loro molto diversi ma accomunati dall’interesse per ampie tele in canapa e superfici piatte.

2) Con il termine Gesamtkunstwerk, o opera d’arte totale, s’indica un’opera che sintetizzi le diverse forme d’arte.
Il termine è stato introdotto nel linguaggio filosofico dallo scrittore K. F. E. Trahndorff nel 1827 ma reso noto soprattutto dal compositore Richard Wagner nell’opera Arte e rivoluzione del 1848 e ne L’opera d’arte dell’avvenire, sempre del 1848.

 

APINSIEME AMBIENTE SOCIALE| OTTOBRE 2017 | RIVISTA NAZIONALE DI APICOLTURA

 

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