Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

 

SANTE FONDATRICI

 

"La chiesa è un magnifico giardino in cui fioriscono tutte le Parole di Dio...

Come l'acqua si cristallizza in stelline di tutte le forme quando cade come neve sulla terra, così l'Amore assunse in Gesù la Forma per eccellenza, la Bellezza delle Bellezze (Il più bello dei figli degli uomini, cfr. Sal 45,3).

L'Amore assunse nella Chiesa diverse forme e sono gli Ordini e le Famiglie religiose.

Nella chiesa fiorirono e fioriscono tutte le virtù. I Fondatori degli Ordini sono quelle virtù fatte vita e salirono al cielo solo perchè erano Parola di Dio. Essi hanno realizzato il disegno di Dio che non può essere che Verbo, Parola... I fondatori sono Parole di vita...

(da Essere tua Parola" di Chiara Lubich)

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SANTA CHIARA - Fondatrice delle Clarisse

 


Santa Chiara nasce ad Assisi nel 1194 da una nobile e religiosa famiglia e, seguendo lo spirito di radicale povertà, obbedienza e di totale abbandono alla Provvidenza di Dio che animava san Francesco, nella notte della Domenica delle Palme del 1212, accompagnata da Pacifica (prima suora dell'ordine), si recò senza dir nulla a nessuno alla Porziuncola, dove san Francesco e e altri frati l'attendevano. Là Chiara promette obbedienza a Dio insieme alle prime consorelle dedite ad una vita contemplativa e di estrema povertà, viene vestita da Francesco del semplice saio francescano, offre i suoi lunghi capelli e si consacra definitivamente alla vita claustrale. Dapprima presso le suore benedettine di Bastia Umbra, prenderà successivamente possesso di San Damiano in Assisi, dove trascorrerà tutta la sua vita con le prime consorelle e che diventerà la Casa delle "Povere Dame recluse di San Damiano" e, dopo la sua morte, delle "Clarisse".
Santa Chiara visse a San Damiano fino alla fine dfella sua vita, passando da una malattia all'altra, esempio di obbedienza alla volontà divina per sua madre e due sue sorelle che la seguirannmo nella vita religiosa, insieme a molte altre conoscenti che vestiranno anch'esse un semplice saio.
Nel 1215 San Francesco, nominandola badessa, compone una prima Regola dell'Ordine, successivamente consolidata dal Cardinale Ugolino, legato pontificio, che concederà a Chiara e alle Clarisse il privilegio della povertà, regola riconfermata dal futuro Papa Alessandro IV e da Innocenzo IV che si recò persino a trovarla, qualche ora prima della sua morte e che ufficiò per lei una messa solenne, intenzionato a dichiararla santa subito. Tuttavia, fu Alessandro IV che la canonizzò formalmente nel 1255.

L'Ordine delle Clarisse si diffuse rapidamente in tutta Europa e successivamente in tutti i continenti.

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SANTA SCOLASTICA - Cofondatrice dei Benedettini

 

Santa Scolastica, sorella di San Benedetto, si può considerare, insieme a lui, cofondatrice dell'Ordine dei Benedettini. Nata verso il 480, si consacrò a Dio fin da bambina e seguì il suo santo fratello, a cui era molto unita sia dal vincolo familiare che da quello religioso,   nella comune vocazione di passare la vita al servizio di Dio, vissuta intensamente e secondo la Regola. La sua  vita interiore, ricca di preghiera e di fede, di povertà, di obbedienza e di carità, le concedeva  d’essere vicinissima a Dio e di ottenere da lui grandi grazie spirituali ed anche miracoli. Come si racconta in un episodio che narra del suo desiderio di trascorrere ancora delle ore in compagnia del fratello che invece voleva ritornare ai suoi impegni. Ella avrebbe chiesto al Signore la grazia di qualche ora ancora da dividere con lui ed un tremendo temporale s’era abbattuto sulla casa in cui si trovavano, impedendo a San Benedetto di allontanarsene, rimanendo dunque, ancora, con la santa sorella.Dio concede grazie a chi si affida alla sua volontà. Alla morte di santa Scolastica, il fratello la fece seppellire sulla montagna di Cassino, là dove egli si era preparato già la tomba e così, riposano là ambedue, ancora uniti.


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SANTA BRIGIDA - Fondatrice dell’Ordine delle Brigidine

 

Santa Brigida di Svezia, una delle più importanti sante del Medio Evo, definita “la mistica del Nord”, nacque da una nobile famiglia e crebbe in un ambiente molto religioso che influì molto sulla sua formazione spirituale. Sin da piccola ebbe visioni e "conversazioni" con Gesù. Andò sposa, nel 1378, al futuro governatore di Ostrogotia, un uomo dal carattere tranquillo, forse anche debole, da cui ebbe 8 figli. Brigida si interessò non solo della famiglia ma anche dell'amministrazione dei beni e ricoprì il ruolo di dama della regina. Venne quindi in contatto con le problematiche relative alla politica del regno che suscitarono il suo vivo interesse, mantenendo tuttavia al primo posto la sua vocazione di cristiana impegnata, che coltivò con l'amicizia di teologi e di letture adeguate. Nel 1340 si allontanò dalla corte e successivaente, rimasta vedova, lasciò la sua città e prese a vivere accanto al monastero cirstercense di Alvastra. Là ebbe visioni ed estasi da cui riceveva delle rivelazioni che subito trascriveva o rivelava al suo confessore. La prima rivelazione la riguardava personalmente: Gesù l'aveva prescelta per portare un messaggio che avvicinasse gli uomini al cammino di santità cristiana. In seguito nei suoi scritti, relativi alle successive rivelazioni, si scagliava contro il malcostume della corte svedese e degli uomini della sua epoca in generale, esprimeva messaggi di pace, soprattutto riguardanti le guerre tra Francia ed Inghilterra e sollecitava il Papa a ritornare alla sua naturale sede di Roma. Poi la santa sentì la necessità di un nuovo Ordine religioso che definì del SS. Salvatore, la cui regola venne anch'essa suggerita da Gesù nelle rivelazioni. Quindi, nel 1349, Santa Brigida, insieme alla figlia Caterina, intraprese il lungo viaggio che la portò a Roma, proprio nell'Anno Santo del 1350, dove dimorò in Piazza Farnese, dove tutt'oggi la fondazione è attiva. Nel 1370, Papa Urbano V diede il consenso per la creazione dell’Ordine – denominato comunemente delle Brigidine di San Salvatore”, che diede l'avvio ad un fiorire di monasteri in tutta Europa. Santa Brigida, per ringraziamento si recò in Terra Santa ma, già minata nella salute, ritornata a Roma, vi morì nel luglio del 1373. La sua canonizzazione  avvenne nel 1391. Avendo attivamente operato per l'unità dei cristiani sparsi in Europa, nell'Ottobre del 2000, con la Beata Teresa Benedetta dalla Croce (Edith Stein) e Santa Caterina da Siena, è stata designata compatrona d'Europa e viene ricordata liturgicamente  il 23 luglio.

Legata a santa Brigida c'è una speciale Devozione derivante dalla sua "curiosità" di sapere quanti colpi avesse ricevuto il divino Redentore. Gesù, apparsole, le rispose che aveva ricevuto 5480 colpi, a fronte dei quali lei avrebbe dovuto recitar 15 Pater, Ave e Gloria ogni giorno assieme ad altre orazioni. Così, in capo ad un anno la santa avrebbe salutato ognuna delle mie piaghe».

Promesse di Gesù per chi recita queste preghiere :

1. Libererà dal Purgatorio 15 anime della sua famiglia
2. E 15 giusti della sua famiglia saranno confermati e conservati in grazia.
3. E 15 peccatori della suafamiglia si convertiranno.
4. La persona che le dirà avrà il primo grado di perfezione.
5. E 15 giorni prima di morire riceverà il mio prezioso Corpo, di modo che sarà liberata dalla fame eterna e berrà il mio Prezioso Sangue affinchè non abbia sete eternamente.
6. E l5 giorni prima di morire avrà una amara contrizione di tutti i suoi peccati e una perfetta conoscenza di essi.
7. Metterà il segno della mia croce Vittoriosa davanti a lei per soccorrerla e difenderla contro gli attacchi dei suoi nemici.
8. Prima della sua morte io verrò a lei con la mia amatissima e dilettissima Madre.
9. E riceverò benignamente la sua anima e la condurrò alle gioie eterne.
10. E conducendola fino là, le darò con singolare tratto a bere alla fonte della mia Deità , ciò che non farò con quelli che non hanno recitato queste orazioni.
11. Perdonerò tutti i peccati a chiunque è vissuto per 30 anni in peccato
mortale se dirà devotamente queste orazioni.
12. E lo difenderò dalle tentazioni.
13. E gli conserverò i suoi cinque sensi
14. E lo preserverò dalla morte improvvisa
15. E salverò la sua anima dalle pene eterne.
16. E la persona otterrà tutto quello che domanderà a Dio e alla Vergine Maria.
17. E se è vissuto, sempre secondo la sua volontà e se è dovuto morire l' indomani , la sua vita si prolungherà.
18. Tutte le volte che reciterà queste orazioni guadagnerà indulgenze.
19. Sarà sicura di essere aggiunta al coro degli Angeli.
20. E chi insegnerà queste orazioni ad un altro, avrà gioia e merito senza fine che saranno stabili in terra e dureranno eternamente in Cielo.
21. Dove sono e saranno dette queste orazioni, Dio è presente con la sua Grazia.

Santa Brigida così fece e provò immenso conforto spirituale, come racconta al fratello, spingendolo a seguire il suo esempio. Fu devotissima al mistero della croce, perciò l’iconografia la rappresenta vestita da pellegrina con la croce delle Figlie di Brigida o con un cuore da cui spunta la croce e il monogramma di Cristo IHS.


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VICTORIN LE DIEU - Fondatrice delle suore di Gesù Rendentore

 

Victorine le Dieu, nasce in Francia il 22 Maggio 1809, ad Avranches e sentitasi attratta dalla vita religiosa, riceve la Prima Comunione nel 1821, facendo voti interiori di dedicarsi interamente a Dio, ottenendo il permesso di comunicarsi quotidianamente  Osteggiata però dai familiari,  con essi si trasferisce a Poitiers; nella sua casa viene ospitato un sacerdote esule che diventerà il suo direttore spirituale e che la indirizzerà nella vita di fede. Tuttavia la sua cagionevole salute le impone un allontanamento da casa: si trasferisce per qualche tempo in un monastero carmelitano e successivamente presso le agostiniane ma ancora le viene vietata la vita religiosa. Intanto matura in lei l’idea di una fondazione religiosa che si occupi della riparazione eucaristica per mezzo della santa Messa e dell’Adorazione. A circa 27 anni decide di lasciare la famiglia ed entra nelle suore di Santa Clotilde, però successivamente si ammala e si riconcilia con la madre che di lì a poco morirà, cosa che la costringerà ad uscire di nuovo dal convento per occuparsi del padre ormai solo. Nel 1846 le muore anche un altro fratello.
Tutto sembra contro di lei, ancora non riesce a realizzare la sua aspirazione; si ammala gravemente e nel 1854 viene trasferita in montagna a La Salette dove viene miracolosamente guarita dai sintomi del male che però ricompariranno e scompariranno di nuovo, l’anno seguente, in occasione di un ulteriore pellegrinaggio nello stesso luogo.
Passando per Ars incontra il Santo Curato che approva il suo progetto e la assicura che la sua idea sarà benedetta. Nel 1863 Victorine si reca da Papa Pio IX, a cui chiede di poter tenere l’Eucarestia nell'Oratorio e di poter creare la sua Opera di carità; egli gliela concede affidandogliene la direzione. La sua Congregazione si chiamerà "Congregazione delle Suore del Patronato di S. Giuseppe",  successivamente denominata delle  "Suore di Gesù Redentore".
Solo nel 1864 suor Victorine e la sua prima compagna si ritrovano a lavorare nella Abbazia di Monte San Michele, precedentemente adibito a carcere e che con l'aiuto delle prime quattro compagne verrà riattato e si trasformerà anche in  un orfanotrofio per fanciulli abbandonati;  il 19 marzo 1866 la fondatrice e una compagna emettono i voti e altre due giovani fanno la vestizione religiosa. Le suore intanto aumentano di numero.
Iniziano però difficoltà ed incomprensioni e infine Victorine Le Dieu viene allontanata con una scusa a fondare una nuova Casa nella diocesi di Frejus, dove anche le altre suore la raggiungeranno, ma dove dovranno vivere di elemosina, contraendo debiti, mancando di tutto. Quasi tutte le consorelle la lasceranno ed ella sarà respinta da tutti, si rinchiuderà in una soffitta, soffrendo la fame e vivendo d’elemosina.  Successivamente verrà incaricata dal Prefetto di Parigi di occuparsi dei bambini poveri della periferia di Aulnay, ma poi sfrattata, lei e le sue compagne si ripareranno in alcuni locali di proprietà del sindaco dove supereranno l’inverno. Successivamente le sarà concesso di aprire un’altra casa a Saint Cloud dove il numero dei bambini abbandonati aumenterà pur non aumentando però i sussidi.
Victorine tornerà ancora a Roma per parlare con il Papa e miracolosamente, prima dell’assorbimento della Congregazione in un’altra istituzione, riuscirà a superare la prova. Tuttavia altre difficoltà la attendono: una postulante che sembra avere delle rivelazioni, la indica inadatta ad essere superiora e viene così destituita e costretta a lasciare la comunità, le vengono negati la comunione e l’abito religioso, viene persino minacciata di essere arrestata. Diventa una mendicante e viene travolta da una carrozza ma ancora non si arrende e torna a Roma dal Pontefice che le promette il suo aiuto e dopo poco arriveranno sovvenzioni e qualche novizia. La sua opera diventa sempre più importante e il Cardinal Vicario di Roma le consente di far celebrare la Prima Messa nella sua Congregazione, dove l’Eucaristia sarà sempre presente.

Alla fine di una vita di intense delusioni ma sempre animata da una fede incrollabile, Victorine muore mormorando il nome di Gesù e perdonando tutti. 

 

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MARIA CROCIFISSA CURCIO (1877-1957) - Fondatrice delle Suore Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambin Gesù



Maria Crocifissa Curcio, fondatrice della congregazione delle Suore Carmelitane Missionarie di s. Teresa del Bambin Gesù, nasce in Sicilia nel gennaio del 1877, settima di dieci figli, in una famiglia di ottime condizioni, bambina allegra, determinata e intelligente, educata secondo rigidi principi che non le permettono in giovane età di dedicarsi interamente a Dio e di conseguire un’educazione più approfondita. Essa, tuttavia amplierà la sua cultura leggendo i libri della biblioteca di casa, venendo a contatto con la vita di Santa Teresa di Gesù, che la spingerà alla vita monastica. Sin dalla prima infanzia prova pietà per i più poveri ed emarginati e a 13 anni si iscrive al Terz’Ordine Carmelitano di Ispica, approfondendo sempre più lo spirito dell’Ordine, sentendo come sua la missione di “far rifiorire il Carmelo”, rendendolo sempre più missionario e contemplativo. Così inizia un’esperienza di vita comune con altre terziarie in un piccolo appartamento regalatole dal padre. Successivamente si trasferirà a Modica per dirigere un istituto destinato all’accoglienza ed assistenza delle giovani bisognose. Dopo molte difficoltà e prove finalmente riuscirà a realizzare la sua idea, anche sotto la pressione di un Carmelitano scalzo, Padre Lorenzo.  Giunta a Roma nel 1925 per la canonizzazione di s. Teresa di Gesù Bambino, si recherà a Santa Marinella, cittadina sul litorale romano e, affascinata dalle bellezze naturali della zona e nel contempo dalla miseria della sua popolazione, si sentirà finalmente “a casa”. Vi si stabilirà dando vita ad un’Opera affiliata al Carmelo, con l’approvazione del Vescovo della diocesi di Porto S. Rufina e nel 1930, finalmente la sua Congregazione delle Carmelitane Missionarie di s. Teresa del Bambin Gesù verrà riconosciuta definitivamente.

Nel 1947 quattro suore si recheranno in Brasile per aiutare i poveri. Ammalata di diabete, passerà i suoi ultimi anni sempre inferma, ma sempre in preghiera, in continua comunione con Gesù, impegnata nell’apostolato e nell’unione con Cristo nell’Eucaristia, esortando tutti ad amare i giovani, le speranze dell’avvenire e a dedicare loro impegno e servizio, cercando di ridare purezza e dignità a chi l’ha persa. Seguendo i dettami di s. Teresa di Gesù Bambino assiduamente compie i suoi doveri, anche le cose minime con amore, umiltà, semplicità e gioia. Muore nel 1957 a Santa Marinella.

 

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SUOR MARIA CROCIFISSA DI ROSA - Fondatrice delle Ancelle della Carità


Paola Di Rosa, nasce a Brescia nel 1813 da una nobile famiglia molto fervente e profondamente cristiana, bambina intelligente e sensibile ma pure decisa, che subito si sente portata a dedicare la sua vita a Dio e al servizio dei più bisognosi. Rimasta orfana della mamma verrà affidata alle cure delle suore della Visitazione, dove sarà notata per la sua gentilezza e per la sua carità. A diciassette anni, Paola si prende cura della gestione della sua famiglia ma non manca di occuparsi di chi le vive intorno: dei servi, delle giovani, delle operaie.

Si consacrerà completamente a Dio nel 1851 con il nome di Maria Crocifissa e morirà prestissimo, nel 1855. Ma nei pochi anni di vita religiosa, la sua azione sarà di grande impegno con variegate azioni a favore di ogni categoria di emarginati, poveri e degli ammalati, fino alla costituzione delle Ancelle della Carità, realizzata nel 1840 dopo una epidemia di colera  che la spinse ad occuparsi delle ammalate. Questo successivamente sarebbe stato uno dei suoi principali impegni. La Congregazione verrà riconosciuta. nel 1851 come Istituto delle Ancelle della Carità  ed avrà grande seguito anche nei Paesi dell’Est, specie in Croazia e in Albania.

 

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VENERABILE MARIA CROCIFISSA DI GESU' COSTANTINI - Cofondatrice dei Passionisti

 


Nata nel 1787 a Tarquinia, bambina gracile e malaticcia, che non godrà mai piena salute, frequenta la scuola delle Maestre Pie. Durante l’adolescenza avrà un periodo di turbamenti propri dell’età ma successivamente desidererà la vita  religiosa, osteggiata dalla famiglia, soprattutto dalla madre. Ritarderà ancora l’incontro con Cristo a causa della morte di quest’utltima, di cui lei prenderà il posto in seno alla famiglia, ma poi a 17 anni entrerà tra le Benedettine di Tarquinia nel monastero di Santa Lucia e a 20 anni deciderà di dedicarsi completamente al Signore, prendendo il nome di Maria Crocifissa, programmando una vita di sofferenza e di sacrificio.
Sia pure consolata dalla presenza di Cristo, la sua vita sarà costellata di momenti di grandi difficoltà, ma nel 1737 l’incontro con San Paolo della Croce e la loro comune attrazione per la Passione di Nostro Signore instauererà tra loro una grande amicizia; San Paolo diverrà il suo direttore spirituale  e verrà messo al corrente delle sue esperienze mistiche e delle sue visioni. Il loro scambio epistolare, di cui però rimane solo qualche lettera,  rivela la grandezza di queste due anime e ci svela alcune visioni di San Paolo, come quella relativa al distintivo che i Passionisti portano sull’abito che egli dice gli sia stato mostrato dal cielo. San Paolo della Croce  si fermerà spesso presso la famiglia Costantini quando si troverà a passare di là e diventerà amico del fratello di Maria Crocifissa che sarà presente ad alcune estasi del santo, mentre l’altro fratello, Nicola, riceverà da lui un miracolo.
Maria Crocifissa prosegue il suo cammino tra angosce spirituali e malattie, soffrendo in silenzio e in penitenza, criticata dalle sue consorelle, ma consolata dal santo amico che la invita a vivere in santità, già pensando di vederla superiora del ramo femminile dei Passionisti. Questo progetto verrà realizzato anche grazie al fratello di M. Crocifissa che metterà a disposizione i suoi averi per costruire il monastero e per finanziarlo. Vi saranno però alcune difficoltà  ed incomprensioni che M. Crocifissa vorrebbe superare andando direttamente dal Papa, ma San Paolo la invita a desistere. Intanto il Papa designa come fondatrice la marchesa Colonna Barberini, ma anche questo progetto andrà a monte, finchè nel 1770 Clemente XIV approverà la Regola del monastero di cui  Maria Crocifissa sarà la fondatrice ed ella vi si trasferirà seguita da varie suore.
Nella cattedrale di Tarquinia vestirà l’abito dei passionisti insieme ad altre 10 novizie che prenderanno i voti nell’anno successivo. Maria Crocifissa vive con sempre maggior fervore, penitenze e sacrifici, tra pene e “deserti” spirituali che comunque supera con amore, tormentata da un cancro, dalla cecità e da una piaga nel corpo che le consentiva di stare solo in piedi o in ginocchio. Muore nel 1787 dopo aver benedetto le sue consorelle e verrà dichiarata venerabile nel 1982.

 

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SERVA DI DIO MADRE MARIA CONSIGLIA ADDADIS - Fondatrice delle Suore Serve di Maria Addolorata di Nocera

 

Emilia Pasqualina Addatis nacque a Napoli il 5 gennaio 1845, ma già a quattro anni rimasta orfana dei genitori a causa del colera, verrà affidata a dei parenti che purtroppo non avrebbero voluto il peso della sua presenza e che con la loro mancanza di affetto segneranno per sempre l'anima della bambina. Maria Consiglia crescerà sola fisicamente ma spiritualmente in comunione con la Vergine Addolorata che sentirà sempre come Madre. Finalmente verrà affidata alla nonna e ad alcune zie che le insegneranno il mestiere di sarta, ma la sua più intima aspirazione sarà quella di vivere una vita da consacrata, magari in un monastero, aiutando soprattutto i poveri e gli emarginati; ma gli anni successivi la porteranno, tra ulteriori difficoltà e problemi, a dedicarsi alle orfane e alle giovani "difficili", finchè comprenderà di essere destinata più all'azione che alla contemplazione.

Aiutata da un sacerdote e da una persona abbiente, si dedicherà appunto alle orfanelle e nel 1872 chiederà l'ammissione al Terz'Ordine Alcantarino, facendo poi la sua professione di fede nel 1876, assumendo il nome di Maria Consiglia dello Spirito Santo. Poi da Napoli si recherà, insieme ad altre tre consorelle, in un piccolo centro vicino a Nocera Inferiore dove darà vita ad una Famiglia Religiosa chiamata "Eremite dell'Addolorata", di cui la Vergine Addolorata e del Buon Consiglio, era patrona e protettrice, appoggiata dal Vescovo che già conosceva Emilia. Nel 1879 chiese l'annessione al ramo maschile dei Servi di Maria, cosa che le venne concessa nel 1880, cosicchè la Congregazione prenderà il nome di "Suore Serve di Maria Addolorata" con la finalità di aiutare, educare ed assistere le orfanelle e le ragazze in pericolo, insegnando loro il mestiere di sarta e quant'altro di utile per fare di loro delle brave donne di casa, preoccupandosi anche della loro formazione spirituale. Pian piano la sua opera di aiuto, di redenzione e di conversione si estenderà anche agli altri adulti, ignoranti o poveri.

Dieci anni dopo si trasferirà a Nocera Superiore dove aprirà varie case nei piccoli centri intorno, aprendo le porte agli orfani, ai vecchi soli, agli abbandonati, confidando sempre nella Provvidenza di Dio, spinta dalla fede e dall'amore a Cristo, abbandonata alla Sua divina volontà in qualunque difficoltà o problema. Seguirà con grande solerzia i giovani votati al sacerdozio, aiutandoli economicamente e spronandoli a seguire sempre la chiesa, con sacrificio e dedizione, in ogni circostanza e momento.

Di lei si ricordano gli scritti relativi a "Amore e Croce" e "Gesù e il Vangelo", oltrechè il diario ed un epistolario.

Morì a Napoli nel 1900, ma le sue spoglie riposano nella casa Madre a Nocera Inferiore

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SANTA PAOLA ELISABETTA CERIOLI - Fondatrice della Congregazione della Sacra Famiglia


Paola Elisabetta Cerioli, di famiglia nobile, nacque nel 1816 a Soncino di Cremona. Giovanissima venne maritata ad un uomo molto più grande di lei, già vedovo, da cui ebbe quattro figli, tre dei quali morti in tenera età ed il sopravvissuto deceduto a 16 anni.

Rimasta vedova ancor giovane decise di aprire la sua casa alle ragazze sole che provenivano dalla campagna, fondando gli Istituti delle Suore e dei Religiosi della Sacra Famiglia, per aiutare ed elevare moralmente i contadini, scegliendo come modello la Sacra Famiglia, a cui ogni famiglia umana dovrebbe conformarsi, per trasfondere ai figli quei sani e basilari principi che permettono di vivere secondo i dettami della fede e dell'amore.

Morì il 24 dicembre 1865..


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VENERABILE SUOR ELENA AIELLO - Fondatrice delle Suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo


Madre Elena Aiello, nacque nel 1895 in Calabria, da una famiglia molto semplice. Nel 1920 entra a far parte delle Suore Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue, ma a causa delle sue gravi condizioni di salute deve ritornare a casa e si dedicherà agli emarginati, i più umili, che dopo la grande guerra versavano in condizioni veramente precarie.
Proprio nel 1920 inizieranno dei fatti che la riguardano : essa infatti, paralizzata e malata di tumore verrà miracolata dapprima del tumore maligno, poi della paralisi che la blocca parzialmente e le impediscer di parlare, ma nel 1923 cominceranno altri fatti inspiegabili: ella difatti parteciperà alla Passione di Cristo vivendo sul suo corpo tutte le fasi cruente, con sanguinazioni e addirittura con la perforazione delle ossa dei piedi, avrà anche "sudorazioni di sangue".
Nel 1928, a 33 anni, lasciato il suo paese natio, Montalto Uffugo, si trasferirà ì a Cosenza dove organizzerà un "rifugio" per gli orfani ed i bimbi abbandonati, fondando la Congregazione delle Suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. Animata di sola fede e di carità, affidandosi alla Provvidenza, Madre Elena Aiello, condurrà avanti la sua opera verso i piccoli, profondendo in quest'impresa tutte le sue energie ed il suo amore, pregando e sopportando grandi sacrifici. Diceva, infatti: "Sul volto di ogni bambino povero dobbiamo scoprire l'immagine di Cristo sofferente";
Nel 1948 la Congregazione verrà riconosciuta da Papa Pio XII ed approvata definitivamente da papa Giovanni Paolo II e si diffonderà in ogni continente, specialmente nelle zone meno ricche del pianeta. Morirà a Roma nel 1961.

Madre Elena Aiello, soprannominata «la monaca santa», a Cosenza e dintorni, donna di grandi sentimenti e di grande semplicità, ebbe anche il dono della profezia; verrà dichiarata "Venerabile" dal Papa Giovanni Paolo II nel 1991.


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MARIA PIA MASTENA, Fondatrice delle Suore del Santo Volto

Nata nel 1881 da una famiglia basata su solidi principi cristiani, la Venerabile Serva di Dio Maria Pia Mastena nel 1891 fece la sua Prima Comunione con il proposito di decicarsi interamente al Signore.

Anche l'ultimo dei suoi quattro fratelli, Tarcisio, entrò nell’Ordine dei Frati Cappuccini e morì anch’egli in fama di santità.
Durante la giovinezza insegnava il Catechismo ai più piccoli, dedicandosi ad altre attività parrocchiali. Nel 1901 entrò a far parte delle Sorelle della Misericordia di Verona e l'11 aprile fece un voto a Gesù per esser vittima in sconto dei peccati commessi dal genere umano. Entrò nell'ordine nel 1902 e nel 1903 emise i voti solenni, prendendo il nome di Suor Passitea di Gesù Bambino.
Visse un'intensa vita spirituale, cercando in ogni cosa la perfezione. Insegnò in vari paesi del Veneto, stabilendosi poi a Miane, dove si dedicò ad evangelizzare giovani con handicap. Ma desiderando una vita dedita alla contemplazione ottenne di vivere, per qualche tempo, nel Monastero Cistercense di Veglie, poi ritornò all’insegnamento e realizzò una nuova Congregazione chiamata delle Religiose del Santo Volto che venne approvata nel 1947. Si dedicò completamente alla diffusione della sua Congregazione, che aveva l'intento di aiutare poveri ed ammalati, cercando di imprimere in tutte le anime il Santo Volto del Redentore.

Morì a Roma nel 1951.

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ANNE MARIE JAVOUHEY, Fondatrice delle Suore di San Giuseppe di Cluny


Anne-Marie Javouhey, in piena Rivoluzione Francese, si consacra a Dio durante una messa clandestina e si impegna attivamente in un’opera di catechesi verso i fanciulli poveri ed abbandonati, aprendo delle piccole scuole nei loro villaggi. Cerca la sua strada presso vari monasteri e case religiose, ma alla fine fonda la Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Cluny. Visto il gran successo della sua opera, le viene chiesto di aprire altre case nelle lontane Colonie francesi e difatti si imbarcherà per l’isola della Reunion nel 1817, recandosi successivamente nella Guaiana. In Francia fonda un piccolo seminario in cui si formeranno i primi sacerdoti indigeni del Senegal. La Congregazione si diffonderà rapidamente.
La fondatrice, donna forte ed intraprendente, non si occuperà solo dei miseri ma cercherà di instaurare un ordine sociale più conforme al Vangelo e alla conclusione della sua vita, in tutto il mondo ci saranno numerosissime case con 1200 religiose.

 

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BEATA MARIA TERESA LEDOCHOWSKA - Fondatrice dell'Istituto di S. Pietro Claver

Maria Teresa Ledochowska nacque in Austria nel 1863 da una nobile famiglia di origini polacche e sin da fanciulla dimostrò doti di volontà, intelligenza, grande sensibilità verso i poveri. Aveva il raro dono di una scrittura fluente e colta. Divenne Dama di compagnia presso la corte di toscana dal 1885 sino al 1890 e durante questo periodo ebbe contatti con le Missionarie Francescane di Maria e si interessò ai loro problemi, soprattutto dopo aver letto un libro del Card. Lavigerie sulla schiavitù che ancora si praticava in Africa e che chiedeva a chiunque avesse talento per scrivere di mettersi al servizio di questa santa causa.

Maria subito si diede a comporre un dramma sugli schiavi e dall'autunno del 1889 scrisse articoli sulle missioni, sul nuovo giornale l'Eco dell'Africa, da lei realizzato con la collaborazione di sei congregazioni missionarie con cui era in contatto e che le fornivano le notizie dalle varie zone dell'Africa.
Nel 1891 chiese di essere sollevata dall'impegno che aveva a Corte e l'imperatore Francesco Giuseppe glielo concesse.
Continuò la sua opera sino alla morte che avvenne nel 1922. E' stata beatificata da Papa Paolo Vi nell'ottobre del 1975 nella Giornata mondiale delle Missioni.

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Beata Anna Michelotti

Fondatrice
delle Piccole Serve
del S. Cuore di Gesù
per gli Ammalati Poveri

Beata Maria Ana Mogas Fontcuberta

Fondatrice Religiose Francescane Missionarie della Madre
del Divino Pastore

Beata Suor Bernardina Maria Jablonska

Cofondatrice Congr. Suore Albertine, Serve dei Poveri

Santa
Giovanna Antida Thouret

Fondatrice Suore della Carità

Serva di Dio
Madre Incarnazione Rosal

Fondatrice delle Religiose Bethlemite

Madre Maria de Jesus
Riquelme y Zayas
Fondatrice Congregazione
Religiose Missionarie
del SS.mo Sacramento
e di Maria Immacolata

Beata Teresa de Jesus
Meteiba

Fondatrice Congregazione
della Fratellanza
degli Anziani Abbandonati

Serva di Dio Madre Maria Gay Tibau

Fondatrice delle Religiose
di San Giuseppe

Madre Maria Maddalena dell'Incarnazione

Fondatrice dell'Ordine
delle Adoratrici Perpetue
del SS. Sacramento

S. di Dio

Virginia Centurione Bracelli

Fondatrice Suore N. S. del Rifugio
in Monte Calvario

Santa Giuliana Falconieri

Fondatrice delle Suore del Terz'Ordine dei Servi di Maria

Madre Maria Potter
Fondatrice della
Piccola Compagnia di Maria

Serva di Dio
Maria Guell i Puig

Fondatrice Missionarie Figlie
del Cuore di Maria

Madre
Maria Luisa Vidal Rubio

Cofondatrice
delle Sorelle di Gesù Paziente



 

Madre Nazarena Majone

Cofondatrice
delle
Figlie del Divino Zelo

Suor M. Caterina Troiani

Fondatrice delle Suore Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria
(già d'Egitto)

Beata Maria Vittoria de Fornari Strata

Fondatrice dell'Ordine
della SS.ma Annunziata Celeste

(Suore Turchine)

Suor Maria Antonia Lalia
Fondatrice Congregazione
Suore Domenicane
Missionarie di San Sisto

M.R.M.
Dolores Medina Zepeda

Fondatrice delle Suore Passioniste


Serva di Dio

Maria Oliva Bonaldo
del Corpo Mistico

Fondatrice
della Congregazione
Figlie della Chiesa

Beata Ursula Ledochowska

Fondatrice Congregazione
delle Suore Orsoline
del Cuore di Gesù in Agonia

Maddalena di Canossa

Fondatrice Famiglia Canossiana, Figlie e Figli della Carità

Madre Maria della Passione

Fondatrice delle Missionarie Francescane della Passione

Santa Clelia Barbieri

Fondatrice delle Minime dell'Addolorata

Beata Teresa Verzieri

Fondatrice dell'Istituto
Figlie del S. Cuore di Gesù

Madre San Giuseppe

(Giovanna Maria Chavoin)

Fondatrice delle Suore Mariste

Principessa
Francesca Caterina di Savoia Fondatrice dell'Istituto

delle Figlie di Maria

Madre Maria Antonia Paris

Fondatrice
con S. Antonio M. Claret
Religiose di Maria Immacolata

Madre Maria Giuseppa
di Gesù Bambino
Fondatrice delle Suore Francescane
di Gesù Bambino

Venerabile Madre Maria Rafols

Fondatrice
della Congregazione
delle Sorelle della Carità di Sant'Anna

Madre Clelia Merloni

Fondatrice delle Apostole
del Sacro Cuore di Gesù

Beata Geltrude Comensoli
Fondatrice delle Suore Sacramentine di Bergamo

Beata Maria Maddalena
Starace
Fondatrice Suore
Compassioniste
Serve di Maria

Beata Rita Amada de Jesus
Fondatrice dell'Istituto
Gesù, Maria, Giuseppe

Beata Maria Pilar
Izquierdo Albero
Fondatrice dell'Opera
M issionaria di Gesù e Maria

Serva di Dio Madre Maria Costanza Zauli
Fondatrice delle
Ancelle Adoratrici
del SS. Sacramento

Madre Maria Agostina
Fondatrice
Suore di Carità di Ns. Signore
del Buon e Perpetuo Soccorso


Elisabetta Anna Seton
Fondatrice Delle Suore
di San Giuseppe

Santa
Francesca Saverio Cabrini
Fondatrice Missionarie
del S. Cuore
Patrona degli emigranti

 

 

 

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- Sante Fondatrici 3

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