Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

GESU' FANCIULLO TRA GIOCHI E LAVORI


 

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La vita del piccolo Gesù si svolge quasi del tutto nell'ambito della casa paterna, aiutando il falegname suo padre in piccoli lavori di ebanista, soprattutto nel ritagliare ed abbellire piccole croci, simbolo di quello che accadrà, aiutando sua Madre in lavori femminili, coinvolgendo i suoi piccoli amici più poveri a cui offrirà qualche gioco e un pò di pane...

Ma poi ci sono momenti in cui Gesù si dedicherà ai compiti da svolgere per la scuola, alla lettura, alla musica...

Ci sono anche momenti in cui si dedica ai piccoli animali che lo circondano e lo cercano ed alla natura che gli cresce intorno... ci sarà il momento di cogliere l'uva, di cogliere i fiori, di innaffiarli...

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La Santa Famiglia di Nazareth è esempio di lavoro, operoso, laborioso ed impegnativo... e insegna a tutti a copiare quegli stessi atteggiamenti di affidamento e di responsabilità...

 

 

Anche Gesù aveva bisogno di una famiglia, di un ambiente in cui si sentisse l'affetto e le premure dei suoi cari, anche se si dà poco spazio alla sua vita familiare e sono pochi gli episodi della sua infanzia che vengono riportati nei Vangeli, a cominciare da dopo l'esilio in Egitto: "Partì dunque con loro e tornò a Nazareth e stava loro sottomesso. E la madre custodiva nel suo cuore tutte queste cose. E Gesù cresceva in sapienza, in età e in grazia davanti a Dio e davanti agli uomini" (Lc 2, 51-52).

Queste poche parole valgono, appunto, i trent'anni di quella che chiamiamo la "vita nascosta" a Nazareth e, talvolta, noi ci domandiamo il perchè Gesù abbia vissuto tanto tempo così nascostamente. Certo, avrebbe potuto cominciare prima la sua opera di evangelizzazione, avrebbe potuto guarire molte più persone, insomma impiegare quegli anni, o una parte di essi, in modo più fruttuoso, ecc. ecc.

A parte che non sappiamo cosa egli abbia fatto realmente... tuttavia, Gesù è vissuto in famiglia, come tutti, quasi a voler dire che la salvezza non è estranea alla vita ordinaria degli uomini. La sua vita a Nazareth era una vita normale, semplice: non c'erano miracoli o guarigioni, non c'erano folle che lo attendevano, era la vita di una famiglia d'Israele, che seguiva le tradizioni religiose del suo popolo, che pregava, che si barcamenava come tante, tra il lavoro, le preoccupazioni quotidiane, talvolta forse fra qualche incomprensione, come quando Maria e Giuseppe persero di vista Gesù a Gerusalemme e non capirono quello che lui stava facendo. Giunsero persino a rimproverarlo... perchè troppa era l'angoscia che avevano provato a quella perdita...

Il Vangelo, racconta quasi nulla dell'infanzia, della fanciullezza e della giovinezza di Gesù, ma le poche righe riportate, ci fanno capire che Gesù era un bambino come tanti altri, che cresceva bene e si fortificava, istruito dai suoi genitori che lo seguivano con impegno ed affetto, come si vede anche dalle immagini sotto riportate.

Pur essendo Dio in terra, non si può dire che Gesù, fin dalla nascita, sapesse tutto ciò che lo attendeva, ma nella sua umanità voleva adempiere e fare la volontà del Padre fino in fondo.

 

L'unico episodio significativo della sua fanciullezza lo troviamo nel Vangelo di Luca che ci presenta, nella tarda infanzia, Gesù dodicenne che si intrattenne nel tempio di Gerusalemme con i dottori della Legge, all'insaputa dei genitori che lo ritrovarono dopo tre giorni.
Tutti gli anni, i genitori di Gesù si recavano in pellegrinaggio a Gerusalemme per la festa della Pasqua ebraica e, compiuti i dodici anni, anche Gesù si reca con loro ma, a loro insaputa, nel giorno del ritorno, si ferma al Tempio per intrattenersi con i Dottori della Legge. Maria e Giuseppe si misero in viaggio verso Nazareth, senza accorgersi della sua assenza, pensandolo nella carovana dei pellegrini. Dopo un giorno di cammino si accorsero, però, dell'assenza di Gesù e tornarono indietro per cercarlo.
Dopo tre giorni lo trovarono nel Tempio, intento a conversare con gli anziani, che, data la sua giovane età, erano meravigliati della sua conoscenza delle scritture e della profondità dei suoi pensieri.

Forse è l'nizio del Bar Mitzvah per i tredicenni. Questa è la locuzione che indica il momento in cui un bambino ebreo raggiunge l'età della maturità e diventa responsabile per sé stesso nei confronti della halakhah, la legge ebraica, anche in considerazione della coscienza di saper distinguere il bene e il male. E' considerata l'età in cui un ebreo dovrebbe assumersi la responsabilità di imparare ed aderire ai comandamenti, e, secondo quanto riferiscono alcuni autori, i bambini che stavano per compiere l'età della maturità religiosa e si recavano al Tempio di Gerusalemme, avevano la possibilità di incontrare i dottori della legge e discutere con loro.

L'episodio narrato da Luca non sarebbe quindi una cosa davvero inusitata, se non fosse per il fatto che avvenne all'insaputa di Giuseppe e Maria e si prolungò per tre giorni.
Dal punto di vista teologico, l'episodio indica da parte di Gesù la presa di coscienza della sua missione, che Giuseppe e Maria non conoscono e non comprendono; i tre giorni che Gesù trascorre nel tempio prefigurano quell che trascorreranno tra la sua morte e la sua Risurrezione.
Ammonito da Maria, Gesù replicò "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?" (intendendo il Padreceleste). Giuseppe e Maria non capirono ciò che Gesù voleva dire. Dopo l'episodio, ritornarono tutti a Nazareth.

Forse, questa è la prima affernazione della divinità di Gesù. Il Vangelo di Luca, come gli altri Vangeli canonici, non fa altri riferimenti alla sua vita, fino all'inizio della sua attività pubblica, che secondo lo stesso Luca, Gesù iniziò all'età di trent'anni.
La storia del ritrovamento di Gesù al Tempio fu in parte elaborata nella letteratura tardo-cristiana, come l'apocrifo Vangelo di Tommaso.

Lo smarrimento di Gesù è il terzo dei Sette Dolori di Maria, e il ritrovamento al tempio è il quinto mistero gaudioso del rosario.

 

Luca 2:41 Or i suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua.


Luca 2:42 E, quando egli compì dodici anni, essi salirono a Gerusalemme, secondo l'usanza della festa.


Luca 2:43 Terminati quei giorni, mentre essi ritornavano, il fanciullo Gesù rimase in Gerusalemme; ma Giuseppe e sua madre non lo sapevano.


Luca 2:44 Supponendo che egli fosse nella comitiva, essi fecero una giornata di cammino, poi si misero a cercarlo fra i parenti e conoscenti;

Luca 2:45 e, non avendolo trovato, tornarono a Gerusalemme in cerca di lui.

Luca 2:46 E avvenne che, tre giorni dopo, lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, intento ad ascoltarli e a far loro domande.


Luca 2:47 E tutti quelli che l'udivano, stupivano della sua intelligenza e delle sue risposte.

 

Gesù, cominciava, dunque, a rendersi conto di dover crescere nella conoscenza della Parola di Dio, per prepararsi ad un incarico che cominciava a capire sempre di più. Infatti…

 

Luca 2:52 ... Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini e. ben presto, sarebbe diventato il "Maestro", che avrebbe insegnato ad essere uomini e donne consapevoli di vivere in una nuova era.

 

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GESU' PICCOLO FALEGNAME

 

I suoi primi anni, Gesù li trascorre in giochi, nello studio e, soprattutto, nel dare al padre Giuseppe una mano in piccoli lavori, nella loro officina di Nazareth.

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Gesù è comunque, un figlio modello che aiuta suo padre nel lavoro di falegnameria nella "azienda di famiglia", con piccoli passi alla volta che lo portano ad imparare i "trucchi" del mestiere, piccole accortezze per rimediare a qualche mancanza, impegno per migliorare il suo lavoro di giorno in giorno...
Ed ora afferra la sega, ora il martello, ora la pialla, ora prende le misure del legno a cui sta lavorando, ora spazza il pavimento ormai colmo di trucioli, ora regge la lampada per vedere meglio, data l'ora ormai tarda...

Giuseppe è paziente, lo aiuta e lo guida, consigliando il migliore attrezzo per eseguire un lavoro... mentre Maria, inarrestabile anch'essa, è sempre presente accanto a loro, ora lavorando la lana, ora preparando cibi per la cucina, ora ricamando o rammendando...

Tutti i componenti della Sacra Famiglia sono operosi e cercano di far fronte alle proprie incombenze con tutto il loro impegno...

Impariamo da loro a collaborare, nelle varie faccende di casa, sia femminili che maschili... non ci sono specificità, non ci sono difficoltà insuperabili, non ci sono medaglie da conquistare...

Si tratta solo di partecipare alle piccole difficoltà quotidiane, facilmente superabili se si impegna la volontà, il buon senso, l'umiltà...

 

 

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Dai Vangeli Apocrifi


[37, 1] Giuseppe, essendo falegname, faceva attrezzi di legno, gioghi per buoi, aratri, strumenti per smuovere la terra e adatti alle colture, letti di legno, e un giorno andò da lui un giovane che gli commissionò un letto di sei cubiti.
Giuseppe ordinò al suo garzone di tagliare il legno con una sega di ferro, secondo la misura comandata.
Ma questi non seguì in tutto la misura prescritta, e fece una parte del legno più corta dell'altra.
Giuseppe, tutto impensierito, incominciò a escogitare che cosa gli conveniva fare.

[2] Quando Gesù lo vide così impensierito, poiché la cosa fatta gli pareva irrimediabile, gli rivolse una parola consolatoria:

"Vieni, disse, teniamo i capi delle assi, accostiamole insieme capo con capo, e pareggiamole tirandole verso di noi: così potremo renderle uguali".


Giuseppe obbedì a colui che comandava: sapeva che egli poteva fare tutto quello che voleva. Giuseppe prese i capi delle assi e le appoggiò a un muro, presso di sé; Gesù tenne i due capi opposti di quelle assi, e tirò a sé l'asse più corta, uguagliandola all'asse più lunga.
Poi disse a Giuseppe: "Ora vai a lavorare, e fai quanto avevi promesso di fare"
Giuseppe fece quanto aveva promesso.

 

 

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IL COMPASSO

Il lavoro di Gesù fanciullo, si arricchisce di mezzi "tecnici", che lo portano a migliorare sempre più il lavoro manuale ed, ecco, che nelle immagini compare uno strumento antico ed importante, il "compasso", uno strumento geometrico da disegno, già in uso presso i greci che per primi definirono i principi della geometria piana. In passato veniva chiamato "sesto" per la sua capacità di dividere la circonferenza in sei parti.

 

 

 

AIUTANDO LA MAMMA

Dai Vangeli Apocrifi -

33, 1] Gesù aveva sei anni e sua madre lo mandò con una brocca ad attingere acqua alla fontana assieme a dei bambini.
E avvenne che, dopo avere attinto l'acqua, uno dei bambini gli diede una spinta e rovesciò la brocca rompendola.
Ma Gesù stese il mantello di cui si serviva, e raccolse nel mantello tanta acqua quanta ne conteneva la brocca, e la portò a sua madre.
A questa vista lei fu presa da meraviglia: meditava tra sé, e riponeva tutto in cuor suo.

 

Il lavoro di Gesù si manifestava in molti modi, anche quello di aiutare la mamma ad attingere l'acqua dal pozzo, visto che all'epoca - ed anche per molti secoli, nelle seguenti successive - l'acqua corrente in casa non esisteva.


Ma non solo, quando la Mamma si recava alla fonte per lavare i panni, il piccolo Gesù, che la seguiva assieme a Giuseppe, dava il suo contributo, porgendo al padre quelli ormai lavati, da stendere su un ramo, su una funicella o su qualche altro supporto su cui potessero tranquillamente asciugare...

Senza contare che, a casa, il suo aiuto era richiesto dalla Madre per riuscire ad avvolgere ed aggomitolare la lana appena filata.
Gesù, paziente e sereno, si metteva quieto in piedi davanti a lei, con le braccia aperte che trattenevano l'ammasso di lana o altro filato, aspettando, pazientemente, l'esito del lavoro...

 

Talvolta, forse, giocava con qualche animaletto capitato, per sbaglio, in casa: un uccellino, un cagnolino festante, con cui passava qualche ora...



Sicuramente, aiutava la mamma in tanti altri piccoli lavori casalighi e, quando andavano a tavola, era sempre rispettoso e tranquillo e, prima di tutto, si ricordava di recitare la preghiera di ringraziamento...

 

 

 

GESU' E GLI ANIMALI

 

E' ricorrente l'immagine di Gesù Bambino o fanciullo, assieme agli animali, a cominciare dalla sua Nascita, quando era stato scaldato, nella grotta di Betlemme, dall'asino e dal bue...
Più spesso, da fanciullo, viene ritratto mentre governa uccellini, piccioni e colombi che lo attorniano, mentre lui distribuisce briciole di pane raffermo...

Ma chi lo avrà, ancora più attento e solerte compagno, saranno le pecorelle di cui si circonderà, preannuncio del compito che avrà di radunare, attorno a sè, tutte le genti...

 

Dai Vangeli Apocrifi:

[27, 1] Accadde dopo che, alla vista di tutti, Gesù prese del fango dai laghetti che aveva fatto e con esso plasmò dodici passeri.
Quando Gesù fece questo era di sabato e con lui c'erano molti fanciulli. Un giudeo, vedendolo fare questo, disse a Giuseppe: "Non vedi, Giuseppe, che il fanciullo Gesù compie di sabato ciò che non gli è lecito fare? Con il fango, plasmò dodici passeri".
Udito ciò, Giuseppe lo rimproverò, dicendo: "Perché fai di sabato cose che non ci è lecito fare?".
Udendo le parole di Giuseppe e picchiando una mano contro l'altra, disse ai suoi passeri: "Volate!".
E alla voce del suo comando presero a volare. Mentre tutti erano lì e vedevano e udivano, disse agli uccelli: "Andate e volate per la terra e per tutto il mondo, e vivete!".

 

 

 

 

 

GESU' GIARDINIERE, AL LAVORO NEI CAMPI, ALLA VENDEMMIA... E PERSINO PESCATORE

 


 

Gesù viene spesso raffigurato che si prende cura degli arbusti di vite o che sta raccogliendo qualche grappolo d'uva, per significare che l'uva sarà il simbolo del Sangue da Lui versato...

In qualche immagine è ritratto mentre sta pigiando, addirittura, i grappoli dentro un tino che già fornisce, attraverso un rubinetto, del buon, succoso, prodotto...

 

Nel suo ruolo di giardiniere, Gesù si impegna al massimo, versando acqua sui fiori, perchè diventino ancor più belli ed incantevoli...

Spesso accompagnato in questi suoi giri dalla Madre, è lei la fruitrice dei mazzi di fiori che Gesù raccoglie... ma non lascia solo neanche Giuseppe che talvolta si occupa del suo giardino...

Senza contare che, a volte, diventa seminatore e, alla fine del percorso, raccoglie grano, a manciate...

Ma la più inattesa delle sue occupazioni, è senza dubbio quella del pescatore... ora solo di pesci, ma poi soprattutto di uomini...

 

Dai Vangeli Apocrifi

 

[34, 1] Un giorno prese un po' di grano dal granaio di sua madre e lo seminò in un campo: il grano nacque, crebbe e si moltiplicò in gran quantità; alla fine, egli stesso lo mietette, ne raccolse i frutti, ne fece tre cori e li donò ai suoi molti discepoli.

 

 

GESU' ED I BAMBINI - SAN GIOVANNINO

Non ci sono molte immaginette che ritraggono Gesù nel corso della sua infanzia..., ma sicuramente avrà avuto molte occasioni di giocare coi bambini del vicinato, ai soliti passatempi in cui si intrattengono i piccoli... ma il suo amico più importante era San Giovanni il Battista... con cui, a parte la parentela, avrà poi da confrontarsi al momento del suo Battesimo nelle acque del Giordano...
Comunque, Gesù gioioso e generoso com'era, quando vedeva dei fanciulli che non avevano nulla da mangiare, si dava da fare in ogni modo per rifocillarli... e addirittura, vedendo nelle mani di un bimbo una piccola croce di legno, la baratta con la sua mela...

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LETTURE E STUDI


Come tutti i fanciulli della sua età, Gesù va a scuola per comprendere tante cose, per imparare eppoi saper dimostrare agli altri quello che ha recepito.

 

 

Dai Vangeli Apocrifi

 

[2] Entrato nella scuola, Gesù, sotto la guida dello Spirito santo, dalla mano del maestro che stava insegnando la Legge davanti a tutto il popolo che vedeva e udiva, prese il libro e incominciò a leggere non già quanto era scritto nel loro libro, ma a parlare nello spirito del Dio vivo come se da una viva sorgente sgorgasse un torrente di acqua e la sorgente restasse sempre piena. Insegnava al popolo le grandezze del Dio vivo con tale forza che lo stesso maestro cadde a terra e lo adorò.

Il cuore del popolo che era seduto là e l'aveva udito dire tali cose fu preso dallo stupore.

Giuseppe, udito tutto questo, corse da Gesù nel timore che morisse lo stesso maestro; ma appena lo vide, il maestro gli disse: "Tu non mi hai dato un discepolo, ma un maestro: chi può resistere alle sue parole?".

Si compì allora quanto era stato detto dal salmista: "Il fiume di Dio fu ripieno di acqua. Hai preparato il loro cibo, poiché tale è la sua preparazione".

 

 

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Molti i momenti in cui Gesù, vicino a Giuseppe e Maria, si dedica alla lettura dei Testi Sacri, per cui chiede, forse, aiuto e spiegazioni, ascoltando e riflettendo, cercando di comprendere...

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N.B. Le citazioni prese dai Vangeli Apocrifi sono solo "un gioco" per arricchire i testi.

 

* Le immagini contrassegnate dall'asterisco sono sono state fornite dalla Prof.ssa Stefania Colafranceschi

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