Rubriche di
Patrizia Fontana Roca


 

 

VIA VAI 6

 

 

 

 

 

2 Maggio

 

 

 

 

    Non avevo voglia di recarmi in ufficio, stamani e mi sono fatta forza, ma di nuovo,  poi, mi sono pentita per via del traffico inaudito che ha coinvolto l'autobus dall'inizio della Colombo.

Fa caldo e tutti i finestrini sono chiusi...

Accanto  a  me madre e figlio a voce non  troppo bassa litigano: lui dodicenne e bruno, un piccolo orecchino sul lobo sinistro, giubbotto di  jeans, scarpe da ginnastica, esile ma caparbio   forse quanto lei alla sua età, risponde pacato ma irremovibile, stringendo  un  libro  in  una  mano.

Bionda,  forse tinta, vestita di jeans anche lei, ha una voce acre che diventa più dura per l'esasperazione... "Non  sappiamo  convivere...".

Sarà forse per un piccolo dramma scolastico? 

Lei ha l'aria d'una sessantottina,  sicuramente separata... che destino li attende?

    

L'autista è di nuovo la ragazza che avevo visto  tempo addietro; un suo collega che la sta sorpassando, a osserva sbalordito e rallenta per guardarla meglio, poi riparte divertito.
    

I manifesti continuano ad indicarci quello che dobbiamo comprare, i grandi magazzini fanno a gara a chi offre migliori servizi, sconti più alti, a chi inventa la campagna pubblicitaria più avvincente e producente... la tv, Pippo Baudo, Vasco Rossi, Jovanotti...

Dio mio,  non se ne puo' piu'! A volte vorrei esser nata in un altro secolo,  in un'atmosfera più serena, ma forse anche questa è un'utopia.

Ogni periodo ha i suoi problemi, le sue innovazioni,  i suoi Baudo,  Costanzo,  Bongiorno, Corrado o Arbore della situazione!

https://curiosando708090.altervista.org/category/pubblicita-anni-90/

 

 

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4 Maggio

 

   Pensavo ci fosse piu' scorrevolezza nel traffico, invece peggio degli altri  giorni; come  mosche intorno ad un dolce, decine e decine di mezzi s'addensano a Porta Ardeatina,  cercando spazio in piu' file caotiche.
Ritorno da una breve vacanza, ieri non sono andata in ufficio, lentamente comincia il distacco fisico dal mondo lavorativo, mentre con la mente questo allontanamento è già avvenuto. Fa caldo oggi ed io, aggrappata dalla  parte del sole, mi beo della sua carezza  tiepida  eppoi, basta non  agitarsi, basta  controllarsi,  non lasciarsi suggestionare...

     Un giovane col giubbetto di pelle nera sta leggendo tranquillamente il giornale, lasciandomi la possibilità di intravvedere un titolo: "Pubblico  impiego - comincia bene  la  trattativa per  il contratto", ma poi sotto  "... i sindacati hanno confermato lo sciopero...".
Ammesso che ne abbia avuto fiducia nei passati anni, da moltissimo tempo non credo più nello sciopero, nè nelle organizzazioni dei sindacali;  non si  sa come mai, gli unici ad avere dei  benefici sono stati loro, i sindacalisti, che sono saliti a balzi lesti su per la scala gerarchica,  più  di quanto loro spettasse.
Per me, impastano e rimpastano leggi e decreti ai danni di noi  lavoratori dipendenti, da  cui succhiano il più possibile.

     Altri titoli attraggono la mia attenzione, ma ne rifuggo con orrore: "Bambino  seviziato dai genitori: acqua bollente e morsi"; pochi giorni fa si è tanto parlato della violenza subita da una dodicenne, prima ancora un errore di diagnosi ha bollato un inerme padre  di  famiglia  come stupratore  della figlioletta cinquenne...  credo che  tutto ciò sia davvero opera non solo della mente malata dell'uomo  d'oggi,  ma di una intelligenza  demoniaca che scatena nell'uomo  i sentimenti e le  azioni più abiette.


Mio  Dio, perchè tutto  questo?  Perchè tanta sofferenza? Perchè il male colpisce particolarmente i deboli, i piccoli, coloro che non  possono  difendersene? Forse queste  sono le domande  piu  ricorrenti a cui cristiani  e  non cristiani vorrebbero una risposta, ma è davvero difficile trovarne che soddisfino la  razionalità e la fede.


Proprio  stamani,  in classe  di  mio figlio  si raccoglievano delle offerte per permettere ad un bambino di terza di sostenere le spese  d'una costosa e  difficile operazione che gli verrà praticata a Parigi: ha quattro tumori al cervello!
E tutti quei vecchi abbandonati, i folli che girano per le strade, i poveri...? Non prendiamocela però con Dio, siamo noi  uomini i soli responsabili di certe situazioni, siamo noi che scegliamo tra il bene e il male, siamo noi gli esecutori di tante azioni malvage...

Meno male, che spesso, sui muri, si vedono le facce sorridenti di attori comici che ci riallacciano ad una vita più semplice, a battute esilaranti e ci fanno dimenticare, almeno per un pò, le tragedie che incombono sul mondo: disastri di aerei, navali, uccisioni, mafia... e chi più ne ha, più ne metta....

https://www.tutto80.it/categorie/tutto80-cronaca

 

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5 Maggio

 

 

... Reminiscenze scolastiche, non posso  fare a meno di rammentare Napoleone e Manzoni. M'ero ripromessa di non scrivere oggi, ma è  più forte di me: ho lasciato vagare per un pò i  miei pensieri  in un limbo nebuloso e torpido eppoi ho ripreso a trascrivere le mie osservazioni.
    
     Il  traffico da ieri si è acutizzato,  forse poichè l'Appia Antica non è  percorribile: due grosse code a Porta Ardeatina e un altro nodo all'incrocio con la Laurentina. L'auto si svuota lentamente, soprattutto perchè alcuni  passeggeri sognatori credono che riusciranno a raggiungere il mezzo che  li precede...  forse si incamminerà prima... ma ormai è decisamente tardi, due minuti non rappresentano  più' nulla, io  me la  prendo comoda. Tutti  ci lamentiamo però ad alta  voce mentre le macchine si affollano a centinaia.
 ... Comprate macchine, scooters, mastodonti d'acciaio sempre più  potenti, su cui,  per "ricaricarsi"  la  grande maggioranza  dei  romani ripartirà  tra altri fumi ed altre file verso la campagna, il  mare, la montagna, per  passare un fine settimana nella seconda,  terza  casa...
Sciocca società dei consumi! Quando ci renderemo conto che stiamo distruggendo  tutto, valori e sentimenti, la natura e soprattutto noi stessi, per il raggiungimento di beni materiali  che  non possono comunque soddisfare la nostra sete di Dio?

     Imperturbabile o quasi finora, scoppio in  un:"Che  strazio!" bofonchiato a mezza  voce...  son quasi vicina alla meta, è già più di un'ora che sono sull'auto, entrerò tardi, uscirò tardi  per recuperare!


Impassibile, invece, il Signor Andreotti guarda con uno sguardo acuto e rassegnato la strada. Indifferente anche una donna sui cinquanta portati bene, bionda, maglietta  di jersey  rosa  schocking e nera, un  fiore  tra  i capelli,  minigonna nera che mette in mostra  due gamb  non  brutte e tornite, guarda  fuori  del finestrino e s'è tolta le scarpe per far riposare i piedi stanchi; non è di Roma, come dirà più tardi all'autista, un giovane belloccio che lei inciterà con enfatiche grida fanciullesche a non lasciar passare alcune macchine che   stanno approfittando del caos per tagliargli la strada.

 

     Il  conducente, che ha già  percorso  questa strada poco prima, ragguaglia i più vicini che il caos  di stamane deriva dalla Festa della  Polizia che si sta solennizzando al Palazzo dei  Congressi dove si attende anche la venuta  del  Presidente Cossiga. Ci mancava solo questa! - penso - mentre auto e  moto ci sfrecciano accanto a  sirene spiegate, inondando l'aria di sibili.

Ma, ecco, siamo quasi fuori dalla bolgia, l'autobus va di corsa lungo  il rettilineo, sfiorando delle fasce erbose su cui ciuffi di fiori oscillano, come a salutarci e le fontane dell'Eur, oggi festanti, innalzano spruzzi giocosi.

http://roma.andreapollett.com/S3/romaft52i.htm

 

Ritorno

Anche ora gli allegri getti d'acqua  sembrano voler raggiungere il cielo e le strade adiacenti sono ancora sbarrate al traffico, ma le  macchine scorrono tranquillamente.

Un  negro dall'aria acuta e sorniona ad un  tempo osserva tutto con aria divertita, mentre un uomo di  mezza età, seduto in fondo alla vettura, con un buffo cappelluccio sopra i capelli sale e pepe, ha un  viso  triste su cui dominano  due  baffi spioventi alla Solidarnosc...

 

 

 

 

https://www.amazon.it/Lech-Walesa-Solidarnosc-OFFREDO-Jean/dp/B003X9HFIU

 

 

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10 Maggio

 

    Sciopero generale, la città oggi è ferma ed un viavai caotico di macchine e di persone rende ancora più pesante il traffico; passa qualche autobus sovraccarico,  ma non il  93 che si fa attendere a lungo.
Aspetto alla fermata per più di  quarantacinque minuti  quand'ecco, finalmente, il  primo mezzo: trabocca in modo inverosimile di persone schiacciate l'una contro l'altra ed ancora  ne entrano, poichè l'autista ha aperto le porte. 

Un moto di impazienza e di rabbia m'invade: decido su due piedi di non andare in ufficio (un giorno  di ferie o di malattia, sciopero non lo faccio più da anni, da quando non credo più alla genuinità delle intenzioni dei sindacati!) e mi sento subito meglio: un giorno di vacanza insperato che voglio godermi tutto.
     M'avvio così, spensierata e leggera, in questa  mattinata che tutt'a un tratto mi sembra splendida...

https://roma.metropolitanmagazine.it/sciopero-oggi-roma-bus-metro-e-tram-a-rischio-per-24-ore/

 

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11 Maggio

 

 

 

     Pare che la città risenta ancora dello sciopero  di ieri, gli autobus sono strapieni, ma oggi vado anche se debbo far opera di autoconvinzione, poichè dopo ventidue anni di lavoro svolto con passione ed impegno, ho esaurito - come a volte accade nella vita - la carica che mi animava ed ho altri  progetti, voglio  esser libera da orari ed anche da quest'ossessione  che è diventato il tragitto in autobus.

Tra  breve, forse, deciderò di aprire una  nuova pagina nel libro della mia vita, ma ci vuole ancora un pò di tempo e prego il Signore di darmene  ancora per portare a termine ciò che  mi sono prefissa.

     Un uomo, un  volto simpatico alla Walter Matthau, critica ad alta voce le decisioni  prese in  questi giorni dal Governo, critica i parlamentari   -  non  appiedati,  loro  -  e  le agevolazioni di cui godono...

Lui sta  combattendo una sua personale guerra contro queste ingiustizie, ma sa che, purtroppo, poco può fare l'uomo del popolo contro le  annose abitudini concesse ai suoi governanti.

Una donna anziana ma combattiva annuisce, anche lei della stessa opinione, come pure un giovane lì accanto.

 

Walter Matthau cambia argomento,  racconta al ragazzo d'esser già in pensione ma ha una  mezza intenzione di rientrare al lavoro, là dove  tutti lo attendono e lo rivogliono, per il suo carattere allegro e per la sua bella voce da baritono... 

e accenna un'aria in sordina mentre scende...  

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12 Maggio

 

 

     Nel  prato dinanzi alle Tre Case,  rivedo  il ragazzo down con la tuta verde che ripulisce l'erba: ha una mascherina antismog di fortuna, un fazzoletto legato alla bell'e meglio sulla  bocca. Intanto  nel  campo, un cane lupo fulvo  dal  pelo lungo e lucido, scorrazza allegro e indipendente.

     Una  ragazza  dai lunghi capelli  ricciuti  e sciolti ride scuotendo le spalle e la bruna  massa ondeggia  a  pochi  centimetri dal  mio  viso;  mi ritraggo seccata per questa promiscuità forzata e gli inconvenienti che ne derivano

 

. M'accorgo  solo adesso della presenza di Antonella, una cara amica madre di Maria Elena, la  giocosa e paziente amica del cuore di mia figlia che dalle elementari  l'ha accompagnata quotidianamente sino alle superiori.
Mi rallegro dell'incontro, del suo aspetto disteso,  della  sua  allegra  "mise"  primaverile gialla  e nera e scambio con lei due  chiacchiere: il percorso che ci separa dall'Eur, dove anche lei lavora,   sembra  più  corto  del  solito:   ecco l'obelisco, ecco la nostra fermata comune...

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13 Maggio

 

 

 

     Di nuovo in ritardo, ma oggi non  so prendermela con calma, troppi elementi negativi... prego come ogni giorno... ma ho un caldo bestiale, mi  sono coperta troppo e i pantaloni e la giacca di  jeans  sono pesanti per una giornata  di  sole come questa, già quasi estiva. 

Ho fatto di corsa il tratto casa/scuola e scuola/casa perchè Simone aveva dimenticato i vestiti per provare la recita, poi ho atteso il 93 e proprio lì, all'angolo  tra via Merulana e via Bonghi, un giovane in motocicletta rialzato  faticosamente, appoggiandosi ad una macchina.
Un uomo, il gestore d'un negozio poco distante, è accorso mentre io e qualche altro spettatore siamo rimasti fermi. Io sono rimasta paralizzata, incerta; è  accaduto tutto così in fretta... ma ciò non  toglie  che avrei potuto slanciarmi verso il ragazzo.

A  parte la  lentezza di riflessi, c'è qualcos'altro: il grande orrore che ho per gli incidenti, la  paura di trovarmi dinanzi al sangue, il non sapere  come dare il mio aiuto...  anche se poi sono freddissima, razionale in mille altre evenienze  e circostanze e un'infermiera paziente  quando si tratta di assistere ammalati.
Ho preso decisioni rapide ed utili quando i  miei figli da piccoli si facevano male, ma non so agire quando accadono questi  avvenimenti  nè  dare fisicamente una mano. Mi scopro a pensare con vergogna che non avrei  la  forza di soccorrere un vagabondo, un ubriaco,  uno di quelli che vagano nella città  o che se ne stanno in un angolo, magari sdraiati in terra  cosicchè non si sa neppure se sono vivi o morti.
Che cristiana sono, allora, se non so  dare una mano ai miei fratelli nel momento del bisogno? Poi mi riconsolo  dicendomi che non  tutti  hanno le capacità del buon samaritano o del  missionario, che io forse mi dò da fare cristianamente  in altro modo.
    
     I ciuffi rosso brillanti dei papaveri sul primo tratto della Colombo e il rosso della giacca che indossa, rallegra il viso solcato  di  rughe dell'anziana signorina con gli occhiali che  sale spesso a mezza strada.
Persino il vecchio col bastone, cappello blu sopra un viso grosso e scuro e grandi  baffi  cisposi, oggi  non ha aperto bocca come fa di solito  per brontolare contro tutto e tutti.

     Stanotte ho sognato una mia collega ammalata di  cancro  al seno, quasi in fin di  vita...  non ricordo  bene il sogno - è una rarità che me  ne rammenti, tanto che mi sembra di non sognare mai - ma mi sembra che mi stesse porgendo qualcosa... la fantasia ne fà un presagio funesto, anche se  non credo  affatto ai sogni... Forse è perchè  avrei dovuto, già  da  molto tempo,  fare  una  visita accurata,  sono  ormai  anni che non  vado  da  un medico,  per  me la prevenzione  è  un  argomento fantomatico.
Sostengo  sempre che c'è in noi una  volontà  di vivere ed  una di ammalarsi,  di  trasformare e somatizzare  le  nostre  angoscie quotidiane   e poichè sono contenta di vivere e ho voglia di realizzare le mie mille idee, m'illudo che il mio ottimismo possa rendermi immune dai mali,  possa neutralizzare la malattia.

     Un ometto mingherlino vestito di verde, con un  paio  di  enormi  baffi, sta  tosando l'erba all'angolo della Laurentina; nell'auto  entra  e permane il colore dell'erba e quell'odore  acuto che mi  riporta  indietro  nel  tempo,  alla  mia infanzia, quando passavo le mie vacanze estive nel piccolo  paese molisano da cui provengono  i  miei genitori...

     Scendo dall'auto  e  la  voce insistente, pungolante d'una  zingara che conduce con  sè, attaccata alla gonna variopinta, una bimbetta  di pochi anni piuttosto sporca e triste, mi  chiede qualcosa, le dico di no, poi mi lascio commuovere dal  visetto  spaurito e  denutrito della  bimba.

Inutile dirmi che non soffrono, quei piccolini che tra le macchine, ai bordi delle strade di grande scorrimento,  ai crocevia, mettendo a  repentaglio la loro vita attendono un obolo... Lei vorrebbe darmi un cornetto d'oro ma io scappo via, memore d'un altro monile simile che,  in  un periodo particolarmente difficile della mia  vita, anni fa, un giorno in cui ero più vulnerabile che mai,  presa di mira da una zingara che  mi  aveva preso la mano per leggerla, mentre io cercavo di sfuggirle - non mi interessava quello che diceva, forse nemmeno lo comprendevo, tant'ero fuori della realtà - ne ricevetti uno in cambio di soldi, più del necessario. Lo misi nel borsellino e lì rimase per molto  tempo,  un pò  per  noncuranza  e  un pò perchè quel luccichio dorato sembrava inviarmi un messaggio di buona fortuna, anche se non sono  mai stata  superstiziosa.  Il tempo passò tra crisi frequenti che superai grazie all'amore dei  miei cari, ma soprattutto per Grazia di Dio... le  cose intorno a me tornarono alla normalità e chissà come persi il cornetto d'oro. Mi è sempre rimasto il dubbio che quell'oggetto non portasse  fortuna, anzi al contrario fosse un oggetto impregnato di influssi negativi.

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15 Maggio

 


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L'autista è un bel ragazzo magro, quasi signorile, coi capelli ben ravviati, dall'aria allegra e comunicativa; attacca a parlare  con  dei ragazzi della scuola delleTerme. Una donna magra, alta, capelli  neri all'indietro naso un po' pronunciato,  tutto sommato  simpatica,  parlotta fitto  fitto con un ragazzetto ancora imberbe. 

Le porte  non  si  aprono... a  Caracalla  l'auto  si svuota, oggi si scorre bene, poca gente.
L'autista ora attacca a parlare con un  giovanotto ma  è solo un pretesto per passare il  tempo,  si ferma  a  salutare  l'egiziano  calvo  che  vende fazzoletti  e  simili, risponde  a  una  signorina belloccia   che  chiede  informazioni,   parlotta, estroverso e pungente, vivaddio.
Grazie  mio  Dio  per  questo  giovane  allegro  e riflessivo  che  condanna il consumismo  e  questa corsa  alle  macchine a tutti i costi. 
E infatti file e file di automobilisti sostano per tempi interminabili dinanzi alle pompe di benzina.
La  strada  è  vuota oggi,  in  un  baleno  siamo all'Eur e vorrei ringraziare, esortare il  giovane autista  a  rimaner cosi'. 

 

Un  altro  personaggio: capelli  biondicci  su  un volto   tondo,  tuta,   portachiavi   giallorosso, borsello  di  plastica rossa ce  l'ha  con questa smania di fare strade e strade e di trasformare la città in una megalopoli.
"Verde ci  vuole, verde, aiuole con i  fiori per evitare l'inquinamento, piscine, campi  di calcio..."  e tenta di convincere il  ragazzetto smilzo coi capelli spioventi che, quasi vergognoso confessa,  ad una domanda diretta dell'altro, di non avere una squadra del cuore per cui fare il tifo....

 

 

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16 Maggio

 

 

     Un cielo ambiguo sovrasta la città e a Caracalla m'investe un odore acre di  stoppie bruciate. Una ragazza dai capelli corti ed un viso  pulito,  si guarda intorno  con due occhi grandi e sognanti alla Carla Gravina.


Ieri alle quattro, tornando a casa, ho visto  il Signor Andreotti che attendeva di  nuovo l'auto sull'Amba Aradam,  forse per lo straordinario
pomeridiano.  Che costanza!


Sui muri,  una  foto di  Almirante già anziano ammicca ai suoi seguaci che non desistono, morto lui, dalla fedeltà al partito. Nell'aria, sirene a non finire...


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17 Maggio

 

 

     Sono tra l'apatico e l'assonnato ma ascolto i discorsi di "Paese Sera" - così ho soprannominato il comunista che incontro sempre la mattina e che mi sventola sotto il naso una copia di quel quotidiano - e di una donna, forse sua conoscente. 


Ambedue  si lamentano del caos che ci circonda e lui, per calcare la mano a suo favore, ricorda che quando la giunta comunale era di sinistra, tutto a Roma filava liscio per i provvedimenti adottati.


In cuor mio non posso dargli torto, la città ne ha tratto grandi benefici.

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20 Maggio

 

 

 

Stamani è più difficile inserirmi nel caos quotidiano, riprendere il solito ritmo: è bastato un giorno solo di distacco dal quotidiano tran-tran.

 

Ieri  ero a Firenze, una gita scolastica per mio figlio che si è tramutata in gioiosa vacanza anche per  me,  Paolo e qualche altra mamma. 
Nonostante la folla di turisti e scolaresche che affollava la Piazza sconvolta dagli impegnativi lavori intrapresi dal Comune per rifare il selciato di Piazza della Signoria - un  groviglio di buche, cavi, impalcature, ecc - l'antica città dona sempre  emozioni con quel suo intrico  di viuzze  e  di  facciate medievali. 

 

È  sempre  un gioiellino incastonato sulla fascia grigioargentea dell'Arno...

https://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_Vecchio#/media/File:Florencia_-_Firenze_-_Ponte_Vecchio_-_01.jpg

La giornata si è svolta senza intoppi, serenamente, dapprima nei giardini della Fortezza Dabbasso dove abbiamo sostato insieme ai  ragazzi, poi,  per  noi adulti, nel dedalo dei  quartieri centrali:  una visita al Duomo e al Battistero,  a S. Lorenzo ed al vicino mercato, al  cinghialino del  Mercato  Vecchio, un buon  pasto  tipicamente toscano  (ribollita,  bistecca,  fiori  di zucca fritti e leggerissimi, fagioli  all'uccelletto...) in un localino da buongustai, di nuovo a Piazza della Signoria per rincontrare i nostri  figli lieti e stanchi... 

Una  bella  giornata, una giornata di libertà!

     ...Paese Sera sta davanti a me col giornale aperto: il Governo si è dimesso di nuovo sotto la spinta decisiva di socialisti e dell'onnipotente e onnipresente  Craxi!  Ancora!   Cosa dovremo aspettarci?  Cosa faranno di noi o, per  meglio dire, cosa gli lasceremo fare di noi?

 

 

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24 Maggio

 

 

Padre Antonio ha fatto a me e a Paolo un gran regalo  per il nostro diciottesimo  anniversario di matrimonio, che  ricorre oggi: ci ha donato dei biglietti  per partecipare alla  Messa che domani il Papa celebrerà sul sagrato di S. Giovanni in occasione del Corpus Domini.

 

Io riceverò la Comunione dalle mani stesse del S. Padre Giovanni Paolo II, mentre Paolo dovrà leggere una piccola preghiera dei fedeli.
Festeggeremo  cosi  cristianamente  questo  lungo cammino intrapreso insieme.

  Nei giorni scorsi, come ogni anno, c'è stato un fermento di lavori in strada e stavolta ancora più seriamente che in  passato; hanno persino rimesso a posto il selciato della via Merulana, buttandovi su di corsa il brecciolino nuovo... hanno tagliato alcuni alberi che si erano un pò troppo "allargati" e qualche negoziante ha dato una mano ripulendo targhe,  fregi, vetrine, mentre  dei giovani imbiancavano laddove i manifesti non venivano  via o dove qualche frase a grandi caratteri  risultava troppo apertamente slogan politico.

   

Durante il solito percorso, pregusto già la giornata  di  domani e guardandomi intorno, osservando i preparativi festosi che il  quartiere sta approntando per questo appuntamento, mi scopro felice e nemmeno il traffico, più caotico del solito, mi dà sui nervi.

 

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26 Maggio

 

 

 

 

 

Non sono andata in ufficio, ieri... un  altro giorno di ferie non pagato... mi diventa sempre più  difficile inventarmi una motivazione valida
che mi dia lo sprone a recarmici. Come ogni cosa che faccio di solito, ho dato molto,  con intensità,  senza calcolo ed ora la misura è colma.
Inoltre  l'ambiente di lavoro che mi circonda in questo momento non mi piace più i vertici sono retti da burattini che fanno il bello ed il brutto tempo senza curarsi di chi sta dietro  le quinte.
Tutti i fili sono nelle mani di qualche grosso burattinaio del Governo, il lavoro viene affossato, annichilita la personalità, la professionalità e l'umanità ed io non mi sento più a mio agio, non più indispensabile.  Sarei, invece, ancora necessaria altrove, nella mia casa con i miei  figli e mio marito,  presso i  miei genitori, gli amici, in quella quotidianità che, tuttavia,  mi spaventa tanto che non ho ancora il coraggio di prendere una decisione definitiva.

     Stamani sono un pò stanca, riflessi lenti, guardo il percorso senza partecipare granchè del paesaggio e dei colori e della rapida corsa dell'auto che oggi fila quando può e sorpassa ben due 93... 9,15, farò tardi...
Gli stabili della Fiera sono agghindati a dovere per la prossima apertura dell'annuale mostra...dal finestrino aperto entrano effluvii estivi e gioiose voci giovanili...

     Pian piano ritrovo la letizia e le impressioni di ieri e il ricordo di quella  bianca figura un pò curva per gli anni e per il peso dei paramenti,  uegli occhi piccoli e vivi nel volto tondeggiante,  seminascosti  nell'incavo delle orbite e  che  pure, una volta fissi su di  te, sembrano trapassarti l'anima e nello stesso tempo, donarti un lampo azzurro di serenità.
Io e Simone abbiamo potuto avvicinarci al Papa che dispensava la Comunione,  Paolo  invece, come stabilito, a pochi passi dal Vicario di Cristo, ha letto la breve preghiera con la voce appena un pò mutata dall'emozione.  


    

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27 Maggio

 

   

 

Una sirena della Guardia di Finanza  insiste nel voler passare...


Anche ieri in via Merulana, muta osservatrice di decine di tali avvenimenti, verso le otto di sera, una buffa sirena annunciava il passaggio  di chissà  chi;  davanti a noi sono sfrecciate  due auto:  una macchina grigio  metallizzato ed una azzurra con  quattro antenne che hanno  lasciato strabiliati e felici mio figlio Simone e  Giorgio, il mio figlioccio, più piccolo, che, quasi emozionato ripeteva a se stesso ed all'amico:

" Hai visto?! Aveva quattro antenne...!"


Forse era il corteo d'accoglienza a Bush che ha messo sossopra la città con la sua visita di 50 ore nella capitale.

 

 Due auto bruciate e danneggiate giacciono nel nuovo parcheggio a piazza Navigatori dove sul marciapiedi opposto un uomo, per  niente interessato all'accaduto,  sta osservando un ombrello rotto che ha  trovato abbandonato per terra.

L'auto va veloce mentre io guardo senza grande voglia... è  una  giornata già estiva  che  ha richiamato molte famiglie al week end.

 

Scende la donna grassoccia dal volto un pò gonfio e stolido e resta là, sul ciglio della strada, a guardare il grande cartellone pubblicitario
girevole  che ci propina immagini estive:  enormi bicchieri di birra ghiacciata, costumi presentati da modelle sexy che li propongono  con  movenze erotiche...

 

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29 Maggio

 

Difficile,  come tutti i lunedì e  ancor di più perchè la settimana appena passata è stata densa  di  avvenimenti, di gite e spostamenti: ultimo quello di ieri che m'ha visto di nuovo in pullman per raggiungere, insieme a Paolo il luogo dell'annuale raduno degli scouts, per festeggiare insieme S. Giorgio, il loro Patrono.

E così,  dopo un'alzata  mattutina, ci siamo imbarcati sul solito traballante pullman del Santa Maria per raggiungere, dopo due orette buone,  il punto di raccolta, come al solito distante, ma d'una bellezza grandiosa che le giovani guide scovano nel loro girovagare alla ricerca di piccoli  parchi naturali.

 

E in questo  verde,  noi arriviamo coi nostri carichi di insalate di riso, di torte, di parmigiane, di pasticci di carne che metteremo sui lunghi tavoli di fortuna approntati dai ragazzi per il pasto comune.

 

Un'altra giornata all'aria aperta, "costretti " ai giochi comunitari e a dividere il nostro tempo con altri genitori: la Messa al campo, il pasto successivo, il bello o il cattivo tempo, le prodezze e le risate deinostri esuberanti figlioli.

 

Pur nella mia estroversione, all'inizio provo una certa difficoltà ad aderire alle regole Scout e a diventare parte integrante di quell'assemblea chiassosa,  la cui allegria non mi  penetra  dentro definitivamente, ma mi scorre addosso, lasciandomi quasi estranea.

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30 Maggio

 

Faccio  il percorso insieme a  Donatella  che entra più tardi e commentiamo le due medaglie  di ieri,  una sua per la corsa campestre a cui  quasi l'ha costretta il professore di ginnastica, poichè per struttura fisica sarebbe un'eccellente atleta, l'altra per la gara di nuoto di Simone... solo una medaglia di partecipazione, di consolazione, anche  se  a  me  sembrava  fosse arrivato terzo...
Ieri,  più del solito, negli ampi  locali  della piscina aleggiava un'atmosfera da girone dantesco: appena entrati siamo stati investiti da una ondata di caldo vapore che mozzava il respiro e subito si condensava attorno ai corpi troppo protetti, zaffate di umidità appannavano i vetri   e rendevano lisce, pericolosamente le scale da affrontare...  La gente era assiepata lungo le balaustre che costeggiano lateralmente la  grande area occupata dalla piscina suddivisa in sette corsie e sulle gradinate poste sui due lati corti.
Nell'aria, il  rumore dell'acqua che ribolliva smossa da decine di piccole  mani, quello dei corpi  che affondavano nell'acqua sollevando spruzzi  bianchi traboccanti sul pavimento di marmo,  gli ordini secchi, sicuri dei maestri che risuonavano acuti ad incitare, biasimare o  lodare i piccoli nuotatori ed il brusio dei genitori  che parlottavano tra loro, ognuno esaltando il proprio campione.

È  stata una lunga attesa, i corsi di nuoto sono tanti e affollati, qui nei dintorni il S. Maria è il centro sportivo più attrezzato, non c'è  che dire...  l'istituto  è una potente macchina che investe e produce soldi: piscina, basket, ginnastica, arti marziali, altri sports per adulti,  bambini  e  ragazzi d'ambo  i  sessi... Per ultimo, infine, il centro Scout, molto frequentato.
D'altra  parte, è un punto di riferimento sano e positivo per la gioventu' del quartiere che vi si affolla per molte discipline agonistiche,  per  i raduni  scout, per le scuole dalle elementari al liceo,  organizzate con un ferreo rigore e che producono ogni anno tanti  futuri managers  o professionisti,  comunque  giovani  dotati,  ben preparati e destinati ad un bell'avvenire.
Intorno a me, dunque, le Malebolge, disagio, calore di corpi compressi e gocciole di vapore che appannavano gli occhiali e quel pò d'emozione che ti prende quando un tuo figlio si cimenta  in un esame qualsiasi.
Io non  ne  faccio una questione di prestigio, vorrei solo che i  suoi sforzi venissero ricompensati, ma so anche che per lui la scuola e la vita,  sono per ora solo un  gioco, non c'è ancora in lui quell'ansia di competizione che amareggia la stragrande maggioranza degli adulti.
Perciò quella medaglia che stringevi nella mano, Simone, non è che un distintivo d'ottone, ricordalo;  ben  più lucenti e decorose  saranno quelle che ti conquisterai nella vita, giorno dopo giorno, senza il riconoscimento della folla, ma con la certezza dentro d'aver compiuto, silenzioso e  onesto, il tuo dovere, pago solo  della  tacita approvazione della tua coscienza. 
Nell'aria cova, oggi, un sapore di pioggia...

 

 

Via Vai 7

 

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