Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

IMMAGINETTE DI COMMEMORAZIONE

- I LUTTINI -

I santini stampati per la morte di una persona cara o per una ricorrenza sempre legata alla sua scomparsa - o luttini - benchè sembrino una tematica un pò triste, sono invece interessantissimi per varie motivazioni. Quelli del passato, dalla seconda metà dell'800 fino agli inizi degli anni '40 del XX secolo, soprattutto quelli di una certa élite nobile o dell'alta borghesia, erano riccamente decorati, sia da un punto di vista grafico che per gli elementi d'abbellimento utilizzati. Soprattutto, questi motivi ornamentalii erano presenti in certi biglietti di ringraziamento - che rientrano sicuramente in questa tematica - che la famiglia del defunto inviava per ringraziare di aver partecipato al proprio dolore. Per la stampa spesso si usava l'argento e alcuni - sempre rigorosamente neri - erano ornati addirittura di merletti, di strass e di nappine.

Sono pezzi veramente inusuali e di grande effetto che, purtroppo in foto non rendono la realtà.

Anche per quanto riguarda i testi, essi rappresentano uno "spaccato" della realtà laico-religiosa del tempo e fanno comprendere come veniva recepita la morte in ambito cristiano.

La morte, almeno nelle società più evolute - così si dice - è un tema scottante, da tenere lontano dai discorsi e dai pensieri, è un argomento difficile da spiegare, da trattare, da comprendere. Nei santini ottocenteschi di commemorazione dei defunti, invece, per lo più essa è intesa - e così deve essere per il cristiano - come un "passaggio", un "viaggio" verso la Terra Promessa. La morte del giusto è definita, infatti, come un "sonno soave e dolce che dall'esilio porta alla Terra Promessa". Quindi, sia pure nella consapevolezza del non aver interamente compiuto la "volontà del Padre" e nell'attesa del giusto castigo, non è ritenuta un accadimento terribile, anzi, è concepita come una "liberazione" dal ghetto del corpo mortale, che con tutti i suoi limiti ha precluso la completa felicità. Con la morte, ormai, ogni battaglia si conclude, ogni pericolo viene fugato e alfine si giunge alla sospirata meta di gioia e di perfetta pace.

L''iconografia della morte nei santini si esprime soprattutto con simboli quali colonne spezzate, fiori recisi, lampade e croci, con il colore nero e argento, con immagini di Crocifissi, Anime del Purgatorio e di Santi.

Tra di essi, viene spesso raffigurato San Giuseppe, Patrono della buona Morte, presentato o col Bambino in braccio oppure, il più delle volte, proprio nel momento dell'estremo saluto a Maria e Gesù. Chi mai, avrà avuto una morte migliore e consolante, avendo accanto quelle due Sante Creature?.

Una larga parte di immaginette raffigurano degli Angeli: Angeli che portano in cielo dei bambini, che sorreggono nel dolore, che portano la Croce, Angeli che illuminano la strada verso la nuova Patria...

Tutte le raffigurazioni sono corredate da invocazioni che evidenziano il dolore di chi resta, lenito però dalla consapevolezza di una sorte ben migliore.

Soprattutto, viene evidenziata la morte per eccellenza, cioè quella di Gesù, attraverso le immagini della sua sofferenza, dalla Flagellazione alla Salita sul Calvario, fino alla Crocifissione, accompagnato dalla tristezza inesprimibile di Maria, con meditazioni adeguate e inviti al pentimento e al perdono. Sia pur nel dolore, però, lo sguardo umano può già intravvedere il mistero ancora più grande, che vince il peccato e la morte, quello della Resurrezione, cioè della rinascita.

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Tra i "Luttini" sono di grande interesse quelli che commemorano personaggi storici, un pò difficili da reperire, ma che essendo appunto immagini collegate alla morte, spesso non vengono apprezzate come documentazione del passato.

Luttino-ricordo della Principessa Mafalda di Savoia, morta in un campo di concentramento

Luttini commemorativi della morte dei Sovrani d'Italia, Vittorio Emanuele III ed Elena di Savoia

Luttini di commemorazione in occasione della ricorrenza della morte di Benito Mussolini e di Vittorio Emanuele III, stampati a cura di Enti ed Unioni.

Luttino di S. S. Giovanni Paolo I

Luttino dello Statista italiano Alcide De Gasperi

Luttino del Maresciallo Petain

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Come già detto, da un punto di vista di raffinatezza e di stile, i "luttini" hanno rappresentato un'epoca conclusasi col finire degli anni '40; successivamente infatti, essi avranno poco o nulla di artistico: eliminati i toni scuri e le belle immagini del passato, sopravviveranno stampati su carta giallina, con l'applicazione interna di alquanto scialbe fotografie del defunto e con il sopravvento della modernità, verranno persino "plastificati"!

 

 

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