Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

COLLABORAZIONI

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“UN SEGRETO..." - I BAMBINI SANTI DEL XX SECOLO

 

“Mammina cara, devo dirti un segreto: io sto per morire. La Madonna verrà a prendermi. L’idea di lasciare papà, Marco e soprattutto te m’ha fatto soffrire. Ma poiché Dio lo vuole, mi lascio prendere. La Madonna me l’ha detto: dalle tue braccia passerò alle sue. Non piangere, mamma, sarà così dolce morire così!” (Guido de Fontgalland).

Mi ha colpito la frase che il piccolo Guido dice alla mamma, me lo immagino, in silenzio, che sussurra alla sua mamma il suo segreto. “La Madonna verrà a prendermi…. Dalle tue braccia passerò alle sue”. Che segreto, tremendo per una madre, ma che stupore, pensando che un ragazzo possa così consolare la sua madre per il suo volo al Cielo.

Il 24 gennaio 1925, muore santamente per una malattia inguaribile a Parigi il piccolo Guy (Guido) de Fontgalland. Era nato nella capitale francese il 30 novembre 1913.

Guido de Fontgalland

 


Sono affascinato da questa santità, è quella profetizzata da papa Pio X, quando decretò la santa Comunione ai fanciulli: “Avremo dei santi bambini”. Nel ‘900, la santità tra i ragazzi è esplosa in varie modalità, molti hanno attraversato la porta stretta della Croce, piccoli Gesù che indicavano, come al buon ladrone, la via del Cielo attraverso la Croce. Lo sguardo su di loro fa pensare, quanto dice il beato Contardo Ferrini: “Quanto bene c’è nel mondo, quanto il Signore ha prediletto gli umili tra i figli suoi”. Figli e figlie così, sono frutto di una santità del focolare domestico, ma altre volte un dono: a Dio nulla è impossibile.

Prima di raccontare qualcosa di loro – certamente non sono tutti, ecco due di loro che raccontano ancora qualcosa a noi:


Paola Adamo


“Se credi in Dio hai il mondo in pugno …
Aspetta con calma ed avrai tutto ciò che desideri …
L’uomo deve fare solo ciò che può fare e non ciò che vuole fare, altrimenti diventa solo causa di disastri …
Se Dio è la sorgente di tutte le cose, solo Lui ci potrà fare davvero felici!”.

Il Concilio Vaticano II, con la Costituzione “Lumen Gentium” scrive: “Nei vari generi di vita e nei vari uffici, una unica santità è coltivata da quanti sono mossi dallo Spirito di Dio e obbedienti alla voce del Padre, seguono Cristo povero, umile e carico della croce, per meritare di essere partecipi della sua gloria.
Ognuno secondo i propri doni e uffici, deve senza indugi, avanzare per la via della fede viva, la quale accende la speranza e opera per mezzo della carità”: così fu per Paola Adamo, nata a Napoli il 24 ottobre 1963 e morta a Taranto il 28 giugno 1978.

 

Rachele Ambrosini

 


“La sofferenza è come una mandorla amara.
Tu la butti via, credi che sia finita nella fredda terra. Invece ripassando per quel posto, dopo alcuni anni, troverai un bel mandorlo in fiore”.

Era nata nella frazione Passo del comune di Pietradefusi (Av) il 2 Luglio 1925, figlia unica del dottore Alberto e di Filomena Sordillo. Fin da bambina prediligeva i piccoli, gli umili, i poveri, a cui manifestava ogni forma di carità. Frequentò le medie e il ginnasio a Bari, quindi si trasferì a Roma per iniziarvi il primo liceo, quando un male repentino e senza scampo, una meningite acuta, l’aggredì a soli quindici anni d’età. Si spense il 10 marzo 1941.

 

 

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Volevo inizialmente annoverare solo quelli che avevano massimo 12 anni, ma poi alcuni casi sono così belli che non posso non citarli. Eccoli … (NB. Non tutti i testi sono miei… a ciascuno il suo … mia la ricerca!)

 

Maria Goretti


Esempio per molte giovani, fiore di grazia, muore a Nettuno (LT), la piccola Maria Goretti, il 6 luglio 1902. Era nata povera e umile a Corinaldo (AN) il 16 ottobre 1890. È stata canonizzata come martire il 24 giugno 1950.

Laura Vicuna


Nel 1944, il 22 gennaio, a Junín de los Andes (Neuquén - Argentina) muore l’allieva delle FMA, Laura Vicuna: una vita accolta in dona di grazia.
Era nata il 5 aprile 1891 a Santiago (Cile).
È stata beatificata il 3 settembre 1988.

 

Nellie Organ

 

Nellie Organ nasce a Cork, Irlanda, il 24 agosto 1903 e muore nel paese natio il 2 febbraio 1908.
Bimba molto malata, ma misticamente attratta dal SS. Sacramento e dalla Passione di Gesù

 

Gustavo Maria Bruni


Gustavo Maria Bruni, nato e morto a Torino (6 maggio 1903 – 10 febbraio 1911).
Fu ed è conosciuto come il “Piccolo Serafino di Gesù Sacramentato”; è un dono che si riceve nel tempo e nella compenetrazione del mistero, ma ad alcuni bambini è dato di amare angelicamente già nella loro tenera età, come Imelda Lambertini, che tanto desiderò di ricevere Gesù Eucaristia, da morirne inginocchiata nel banco della chiesa.
La malattia per il piccolo Gustavo, sopportata con forza e rassegnazione, fu tale da far meravigliare anche i più allenati nella via della perfezione; morì santamente il 10 febbraio 1911, edificando tutti, genitori, parenti e quanti l’avevano visitato nel suo piccolo Calvario.

 

Maggiorino Vigolungo


Il 27 luglio 1918, rientrato a casa dalla seminario dei Paolini, muore per una forma grave di meningite.
Era nato a Benevello (CN) il 6 maggio 1904. È proclamato Venerabile nel 1988.

Gildo Irwa

 

A Paimol, Kitgum (Uganda), muore nel professare la fede, il giovane catechista Gildo Irwa: era il 18 ottobre 1918.
Era nato intorno al 1906 a Bar Kitoba, Kitgum (Uganda).
È stato proclamato beato il 20 ottobre del 2002.

 

Adilio Daronch


Adilio Daronch, nato il 25 ottobre 1908 a Dona Francisca (Brasile), muore in odio alla fede cattolica il 21 maggio 1924 nella foresta nei pressi di Feijão Miúdo (Brasile).
Beatificato il 21 ottobre 2007.

 

Francisco Marto


Il 4 aprile 1919 muore a Aljustrel, Santarém (Portogallo), il bambino Francesco Marto.
Era nato l’11 giugno 1908 a Aljustrel. Proclamato Venerabile il 13 maggio 1989 e beatificato il 13 maggio 2000.


Giacinta Marto


Il 20 febbraio 1920, a Lisbona, muore Giacinta Marto.
Era nata a Aljustrel, Santarém (Portogallo), l’11 marzo 1910. È stata proclamata Venerabile il 13 maggio 1989 e beatificata il 13 maggio 2000 a Fatima.

 

Anna de Guigné

 

Offrendo la sua vita per la conversione dei peccatori moriva a Cannes (Francia), il 14 gennaio 1922, la piccola Anna de Guigné.
Di nobile famiglia, era nata il 25 aprile 1911 a Annecy in Savoia (Francia).

Giovanni (Juan) Gonga Martinez


Il 13 novembre 1936, a Simat de Valldigna (Spagna), muore nel professare la propria fede Giovanni (Juan) Gonga Martinez.
Era nato a Carcaixent (Spagna) il 25 marzo 1912.
Beatificato da Giovanni Paolo II l’11 marzo 2001.

 

Tra i Cristeros del Messico spicca il quindicenne Tommaso de la Mora, impiccato a Colima il 15 agosto del 1927, perché portava lo scapolare della Beata Vergine del Monte Carmelo.

 

Giuseppe (Josè) Sànchez del Rìo


Il 3 febbraio 1928 a Sahuayo (Michoacán de Ocampo - Messico), muore nel testimoniare “Cristo Re” il quindicenne Giuseppe (Josè) Sànchez del Rìo.
Era nato il 28 marzo 1913 a Sahuayo (Messico).
È stato proclamato Beato il 20 novembre 2005.

Aldo Marcozzi

Aldo Marcozzi, ragazzo radioso ed eucaristico, così viene definito, nasce a Milano il 25 luglio 1914, muore nel capoluogo lombardo dopo una lunga e sofferente malattia il 24 novembre 1928

 

Un piccolo Tarcisio del 1927:

Carlo Betanzos, di anni 8, muore tra le braccia del padre in carcere a Calles (Messico) dopo aver ricevuto e portato la Santa Eucaristia.
Il direttore del carcere nel perquisirlo non aveva scoperto il sacro dono per il padre Luigi, incarcerato per la fede, ma lo aveva punto con un ago imbevuto di un potente veleno: un fiore per Cristo Re!

 

Antonia Mesina


Antonia Mesina, un fiore di Sardegna. Nasce, vive e vola al Cielo da Orgosolo (21 giugno 1919 - 17 maggio 1935).
Dall'Eucarestia e dalla devozione al Sacro Cuore di Gesù e alla Madonna attinse forza per una spiritualità nel quotidiano e maturò un'intensa vita di pietà e un particolare amore alla virtù della purezza. Rimanendo colpita dal martirio di Santa Maria Goretti, manifestò più volte con le amiche che anche lei, in quelle circostanze avrebbe fatto la stessa cosa.
Il 17 maggio 1935, mentre si trovava in campagna a raccogliere legna con l'amica Anna Castangia, fu uccisa a colpi di pietra da un giovane al quale Antonia si era opposta con tutte le sue forze per difendere la sua purezza. E' stata beatificata il 4 ottobre 1987.

 

Albertina Berkenbrock


A dodici anni per difendere la propria dignità di ragazza muore il 15 giugno 1931 a Vargem do Cedro, Santa Catarina (Brasile), la bambina Albertina Berkenbrock.
Era nata l’11 aprile 1919 a Vargem do Cedro, Santa Catarina (Brasile).

Aldo Blundo


”Quanti lo videro, lo amarono. Quanti l’avvicinarono, si sentirono migliori”: Così si legge in una preghiera stampata sul santino di Aldo Blundo, un quindicenne di Napoli pronto per il Cielo.
Era nato a Napoli il 23 gennaio 1919, e dopo molte malattie fino all’inabilità fisica muore nella città del Vesuvio il 5 dicembre 1934.

 

Alfonsina Berardi


Un fiore d’Abruzzo sboccia in Cielo il 13 marzo 1933: Alfonsina Berardi.
Era nata il 6 dicembre 1920 a San Marco di Preturo (AQ).
Vola al Cielo passando per la via della Croce.

Antonio Ferrer Rodrigo


Il 2 Dicembre 1936 a Alfafar (Valencia, Spagna) muore nel professare la fede cattolica il ragazzo Antonio Ferrer Rodrigo. Era nato il 19 febbraio 1921 nella città di Alfafar.

 

Sergio Poggi


Sergio Poggi, nato a La Spezia il 1 luglio 1923 e morto 13 aprile 1940 a Chieri (TO) nel convento dei Padri Domenicani: con un desiderio nel cuore di essere sacerdote e Domenicano.
Così scrive Sergio su un quaderno di appunti: “Tu… prega per me. La tua fiammella sempre per me arda! Piccolo lume mandi i tuoi bagliori, solo, solo nella casa del Signore! … O Cristo, riguarda il mio cuore che arde e al Tuo l’unisci, mio Dio”.

 

Tra gli anni 1934-1939 muore nel professare la propria fede cattolica il bambino Florentino De La Hoz Castillejos. Era nato a Vega del Codorno, Cuenca (Spagna) il 14 marzo 1924.


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Il 2 aprile 1938 a Cerro de San Felipe, Cuenca (Spagna), muore nel professare la fede cattolica il bambino Bernabé De La Hoz Castillejos. Era nato a Vega del Codorno, Cuenca (Spagna), l’11 giugno 1926.

 

Maria Vieira Da Silva



Il 4 giugno 1940 muore a Vila de São Sebastião, Terceira, Azores (Portogallo) la bambina Maria Vieira Da Silva.
Era nata in quella cittadina del Portogallo l’11 novembre 1926 e muore per “obbedire a Dio piuttosto che agli uomini”.

 

Giorgio Vacchina


“Vorrei essere quel bambino che nasconde la faccia sulle ginocchia di Gesù”: disse Giorgio Vacchina, guardando un quadro di “Gesù tra i fanciulli” del Vogel.
Giorgio, angelico ragazzo, era nato l’8 marzo 1928. Un bimbo tutto di Gesù. Diceva spesso: “Ciò che importa è Gesù”. E un giorno disse: “Ho deciso di farmi santo! Ora sono ammalato, chiederò a Gesù tante sofferenze per espiare i peccati. Non ne commetterò più, così alla mia morte andrò subito in Paradiso”: Muore di malattia l’8 luglio 1936.

 

Giuseppe Ottone


Giuseppe Ottone, nasce a Castelpagano (BN) il 18 marzo 1928. Muore a Torre Annunziata (NA) il 4 febbraio 1941.
La sua morte è, con lo sguardo degli occhi del mondo, una follia. Infatti: Giuseppe legato alla madre da un amore filiale intenso sin da piccolo, rimane molto scosso ed angosciato e il 3 febbraio 1941, giorno dell’operazione in clinica della madre. Egli si reca insieme ad un gruppo di amici al doposcuola, camminando per il centrale Corso Vittorio Emanuele III, trova a terra un'immagine della Madonna di Pompei, la raccoglie, la bacia con trasporto, dicendo “Madonna mia, se deve morire mamma, fai morire me”.
Qualche minuto dopo, divenne subito pallido e cadde svenuto a terra, gli amici ed un vigile urbano lo soccorsero, trasportandolo al vicino Ospedale Civico, dove al Pronto Soccorso venne accolto alle 15,30 “in stato di incoscienza con polso e respiri frequentissimi…”. La madre, ritornata in tutta fretta dall’ospedale napoletano, senza subire la duplice operazione, lo assistette per tutta la notte, recitando il rosario, con i capelli diventati tutti bianchi per il dolore, ma accettando con le sue parole, la volontà di Dio per sé e per quel suo figlio tanto amato.
Giuseppe Ottone, senza riprendere conoscenza, morì alle quattro del mattino del 4 febbraio 1941 a quasi 13 anni; il suo sacrificio offerto per la mamma tanto amata, fu accettato dal Signore: la madre guarita istantaneamente, continuò a vivere in buona salute fino ad 88 anni.

 

Dino di Gesù (anni 30-40 del Novecento)


In tre quadernetti-diario fitti di una calligrafia infantile, è nascosta la storia meravigliosa di Dino, un bambino con un rapporto specialissimo con Gesù, iniziata quando lui non aveva ancora cinque anni. Un bimbo speciale, con una sensibilità fuori dal comune, che sentiva Gesù veramente accanto a sè e aveva con Lui una amicizia e confidenza bellissime.
Dino, vissuto negli anni ’30 – ’40 del secolo scorso, fa parte di una famiglia nobile molto ricca. Suo padre, al quale era legatissimo, morì quando lui aveva poco più di quattro anni. La madre, distratta dalla vita mondana, era disinteressata a questo bambino troppo incline alle cose di Gesù.
E’ la sorella maggiore a prendersi cura di lui come una mamma e a condurlo per mano nel suo cammino verso Gesù. Dino morì a 12 anni, dopo una lunga malattia che lo consumò lentamente.
La sua storia si è risaputa grazie ad una giornalista, Angela Sorgato, che in un libro scritto molti anni fa («Il bimbo che parlava con Gesù», edito da IPL) ci ha raccontato la vita di Dino attraverso i suoi diari e le letterine che puntualmente il bambino scriveva a questa sua “grande amica di Milano”, allora direttrice di un importante giornale femminile cattolico, “Alba”.

Così racconta di lui la cameriera che lo ha seguito in tutta la sua vita: «Si svegliava di notte e si metteva in ginocchio. Lui diceva che era un patto fatto con il piccolo Gesù: dovevano alcune notti darsi il cambio per dormire e per pregare. E molto spesso, quando toccava il suo turno, veniva preso dal sonno, ma resisteva in ginocchio come un angioletto, e io lo rimettevo nel suo lettino senza che se ne accorgesse». Dino aveva un grande amore per i poveri, ai quali era sempre pronto a dare qualcosa di suo. La sua vita di bambino scorreva giorno per giorno tra tanti fioretti e atti d’amore: la puntura (Dino non aveva una buona salute), lo studio del violino, il rapporto con una istitutrice fredda e severa... ma soprattutto Dino offriva a Gesù la sua vita per la sorella, che conduceva una vita contraria ai desideri di Dio. Dino morirà dopo una malattia misteriosa, che lui stesso aveva previsto. La sorella, dopo una vita travagliata, muore invece alcuni anni dopo, riconciliata con Dio grazie sopratutto al suo piccolo fratellino.

 

Nennolina


Il 3 luglio 1937 muore nella città di Roma, dove era nata il 15 dicembre 1930, la bambina Antonia (Nennolina) Meo.

Bernardo Lehner


Il 24 gennaio 1944 a Regensburg, Bavaria (Germania), muore a soli quattordici anni Bernardo Lehner. Era nato a Herrngiersdorf (Bavaria) il 4 gennaio 1930.

 

Maria Carmen Gonzàlez Valerio Sàenz de Heredia


Il 17 luglio 1939 da Madrid, passa a nuova vita, la piccola Maria Carmen Gonzàlez Valerio Sàenz de Heredia.
Era nata nella capitale spagnola il 14 marzo 1930. Vola al Cielo passando per la via della Croce.

 

Herman Wijns



Herman Wijns, nasce il 15 marzo 1931 a Merksen, presso Anversa (Belgio). Fin da bambino diceva che voleva farsi sacerdote.
Il 24 maggio 1941, come ogni altro giorno, serve la Messa al suo parroco. Al termine, il parroco gli domanda: "Davvero vuoi farti sacerdote?". Gli risponde deciso: "Sì, solo sacerdote". Al pomeriggio dello stesso giorno, trova per la strada un Crocifisso, lo porta a casa, lo pulisce, lo bacia lo appende nella sua camera, dicendo: "Devo offrire a Lui la vita in riparazione dei peccati del mondo, per i chiamati al sacerdozio".
Verso sera, giocando con alcuni amici, cade e si ferisce gravemente a una gamba, perdendo molto sangue. All’ospedale, subisce due interventi assai dolorosi. Il 26 maggio 1941 - in piena conoscenza - fa la sua ultima confessione, riceve Gesù Eucaristico come Viatico, l’Unzione degli infermi. È tranquillo, con una grande gioia sul volto, come chi va incontro a una festa lungamente attesa.
Mormora: "Vado da Gesù, starò con Lui per sempre".

 

Rolando Rivi


Rolando Rivi nacque il 7 gennaio 1931 nella casa detta del Poggiolo a San Valentino, un piccolo borgo vicino a Castellarano (RE).
Entra in Seminario dopo aver detto in casa (aveva 11 anni): “Voglio farmi prete, per salvare tante persone. Poi partirò missionario per far conoscere Gesù lontano, lontano”.
Quando nel 1944 i tedeschi occupano il seminario, tutti i ragazzi dovettero rientrare alle loro case, portando con sé i libri per poter continuare a studiare. Rolando continuò a sentirsi seminarista: oltre a studiare, frequentava quotidianamente la Messa e la Comunione, recitava il rosario, pregava, faceva visita al Santissimo Sacramento.
Nonostante fosse stato consigliato diversamente, non smise mai di portare il suo abito religioso: i genitori, infatti, gli dicevano: «Togliti la veste nera. Non portarla per ora ...». Ma Rolando rispondeva: «Ma perché? Che male faccio a portarla? Non ho motivo di togliermela». Gli fecero notare che forse era conveniente farlo in quei momenti, così insicuri. Replicò Rolando: «Io studio da prete e la veste è il segno che io sono di Gesù».
Il 10 aprile, martedì dopo la domenica in Albis, al mattino presto, il ragazzo era già in chiesa: si celebrava la Messa cantata in onore di san Vincenzo Ferreri e Rolando vi partecipò, suonando l’organo. Terminato il rito, prima di uscire, prese accordi con i cantori, per «cantare Messa» anche il giorno seguente. Uscito di chiesa, mentre i suoi genitori si recarono a lavorare nei campi, Rolando, con i libri sottobraccio, si diresse come al solito a studiare nel boschetto a pochi passi da casa. Indossava, come sempre, la sua talare nera. A mezzogiorno i suoi genitori l’attesero invano per pranzo. Preoccupati l’andarono a cercare. Tra i libri sull’erba trovarono un biglietto: «Non cercatelo. Viene un momento con noi. I partigiani».
Venne spogliato della veste talare che li irritava, insultato, percosso con la cinghia sulle gambe e schiaffeggiato. Decisero di ammazzarlo: «Avremo domani un prete in meno». Era venerdì 13 aprile 1945.

 

Il 24 marzo 1944 a Markowa, Podkarpackie (Polonia) muoino i bambini della famiglia Ulma:

Stanislwa (1936),
Barbara (1937),
Wladyslaw (1938),
Franciszek (1940),
Antoni (1941)
e Maria (1941)
ad opera della persecuzione in odio alla fede cattolica operata dal regime nazista.

 

Domenico Zamberletti

 

Domenico Zamberletti, nato nella sua casa presso il Sacro Monte di Varese il 24 agosto 1936.
Con molti sogni nel cassetto e molti doni muore di leucemia il 29 maggio 1950.

 


Tarciso Cavara, chierichetto, “sarò sacerdote” il suo sogno, ma per il Cielo era pronto a 14 anni: il 15 gennaio 1954.
Era nato a Castiglione dei Pepoli (BO) il 7 maggio 1940.

 

Giuseppina Vilaseca Alsina


Il 25 dicembre 1952 a Manresa (Barcellona – Spagna), muore per difendere la dignità della sua infanzia: Giuseppina Vilaseca Alsina.
Era nata a Santa Maria d’Horta d’Avinyó (Barcellona – Spagna) il 9 marzo 1940.

 

Fernando Calò


Negli Esercizi Spirituali tenuti nell’aprile 1956, Fernando Calò (nato a Estoril – Portogallo nel 1941), prese tre impegni: 1 – Voglio soggiogare la mia curiosità; voglio mortificare la mia vista. 2 – Voglio essere un apostolo della Vergine Immacolata. 3 – Voglio essere sacerdote.
Un ragazzo turbolento che nel collegio salesiano aveva dato una svolta alla sua vita.
Ma il Signore chiedeva a Fernando molto di più. Il 20 aprile 1956 durante una partita di calcio nel cortile, andò a sbattere con violenza la testa contro una colonna del porticato.
Il 26 luglio 1956 entrò in sala operatoria, da dove purtroppo non uscì vivo, aveva quasi 15 anni.

 

Franco Sanchez


Il 6 febbraio 1954, muore a Hinojosa del Duque (Córdova – Spagna) di meningite unendo la sua sofferenza a quella di Cristo (“Que sea la voluntad de Dios) l’alunno della scuola cattolica dei PP. Carmelitani Santos Franco Sanchez.

Era nato il 6 luglio 1942 a Hinojosa del Duque.

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Il 3 marzo 1963 a Valenzia (Spagna) muore santamente, con la malattia di Hodgkin, Faustino Pérez Manglano Magro.
Era nato lì il 4 agosto 1946. Due passioni: il Rosario e il calcio.

Angelo Bonetta


Angelo (Angiolino) Bonetta, dei Silenziosi Operai della Croce, era nato a Cìgole (BS) il 18 settembre 1948.
Ragazzo vivace, estroverso, con spiccata tendenza a trascinare i coetanei per coinvolgerli nella sua forte sensibilità religiosa.
A dodici anni inizia il suo calvario: un tumore al ginocchio destro. Non gli giova l'amputazione della gamba.
Il 22 gennaio 1963 lo coglie la morte. Il 22 ottobre 2007 è stato introdotto il processo canonico di beatificazione – canonizzazione.

 

Angela Iacobellis


Il 27 marzo 1961 a Napoli muore Angela Iacobellis. La tredicenne era nata a Roma il 16 ottobre 1948.

 

Laura Rossi


Laura Rossi nasce a Pedrengo (BG) il 1 marzo 1950.
Nel 1961 ha un forte dolore alla spalla, la madre la soccorre, la mette a letto, lei si alza si mette in ginocchio e fa un patto con Dio: “Fammi ammalare per un anno, poi, se vuoi, fammi guarire o morire, sia fatta la tua volontà. Offro le sofferenze di questo anno per la Chiesa, per il ritorno dei Cristiani separati dalla Chiesa Cattolica, per i missionari”.
Sarà ascoltata: muore il 28 febbraio 1962. Il fratello Orazio diventerà sacerdote e missionario.

 

Maria Pilar Cimadevilla Lopez Doriga



Il 6 marzo 1962, muore a Madrid (Spagna) la bambina Maria Pilar Cimadevilla Lopez Doriga.
Era nata sempre nella capitala iberica il 17 febbraio 1952.
È stata proclamata Venerabile il 19 aprile 2004

 

Maria Orsola Bussone.

“La sera di venerdì 10 luglio 1970, dopo aver animato con la chitarra e i canti il raduno finale della giornata sulla spiaggia, prese a prepararsi per la Messa e mentre si asciugava i capelli, una tremenda scossa elettrica, partita dal phon difettoso, la colpiva in pieno fulminandola sul colpo”: così viene scritto nella biografia di Maria Orsola Bussone.
Una giovane Gen che scrivendo alla fondatrice dei Focolarini, dice: “Ti voglio ringraziare per questi magnifici giorni e ti voglio dire che cosa ho capito. In questi giorni ho capito che la chiave della gioia è la Croce, Gesù Abbandonato. L’avevo capito sì abbastanza, ma quando arrivano le Croci, io non le superavo e andavo a terra. Ora invece l’ho capito e sono riuscita ad amarla… Sai Chiara, voglio amare, amare, amare sempre, per prima, senza aspettarmi nulla, voglio lasciarmi adoperare da Dio come vuole Lui e voglio fare tutta la mia parte, perché quella è l’unica cosa che vale nella vita…”
Maria Orsola era nata a Vallo Torinese il 2 ottobre 1954. È in corso al causa di beatificazione – canonizzazione.

 

Silvio Dissegna

“Ogni mio dolore sia un gesto d’amore per te, o Gesù”: ripetendo più volte questa frase, Silvio Dissegna, vola al Cielo da Torino il 24 settembre 1979.
Era nato a Moncalieri (TO) il 1 luglio 1967.

Roderick Flores

Roderick Flores, eroico quindicenne allievo salesiano, morto per salvare un amico che stava annegando il 18 agosto 1984.
Era nato nel 1969 a Mandaluyong (Filippine).

 

Alessia Gonzalez Barros Gonzalez

Dalla Spagna dei martiri degli anni ’30, spunta un piccolo fiore, Alessia Gonzalez Barros Gonzalez, fiore di santità della Spagna di fine ‘900, nata a Madrid il 7 marzo 1971 e morta di malattia incurabile a Pamplona in Navarra il 5 dicembre 1985.

 

Willy De Koster

“Con la Passione di Cristo davanti agli occhi, una miriade di anime hanno accettato le loro sofferenze, sopportandole spesso con un sorriso sulle labbra, confortando essi stessi gli afflitti parenti ed amici, diventando spesso e per anni, il centro di un vasto movimento spirituale e di meditazione, sollevando con le loro parole d’incoraggiamento, medici e infermieri costretti ad applicare dolorose cure”:
Così fu anche di Willy De Koster, messicano, vissuto a Gaudalajara (Messico) tra il 1974 e il 1 luglio 1984, anno in cui volò al Cielo.

 

Francesco Salmeri

Il 15 agosto 1977, a Milazzo (ME), nasce Francesco Salmeri.
Un ragazzo dagli alti ideali. Voleva vivere la vita in pienezza secondo la volontà di Dio.
Muore però durante un incidente stradale il 15 maggio 1993.

 


“La vita è una cosa bella, un dono di Dio. La vita è come una continua esplorazione perché ogni giorno si scoprono cose nuove. Essa è come una lunga strada che ha un termine. La vita è piena di cose belle e non belle così l’uomo ha sempre voglia di vivere e di non morire mai. E bisogna ancora una volta sperare che la vita sia lunga”: così scrive Luca Greco, nato a Nociglia (Lecce) il 10 luglio 1982.
Era un ragazzo che sprigionava allegria da tutti i pori della pelle, un’esplosione di vita, a volte incontrollabile; ma sotto l’aspetto simpatico e sornione, si nascondevano tutti i sentimenti, gioie e delusioni, incertezze, piccoli innamoramenti tipici dell’età.

 

 

Lasciate che i bambini vengano a me e non impediteglielo, perché Dio dà il suo regno a quelli che sono come loro. Io vi assicuro: chi non l'accoglie come farebbe un bambino non vi entrerà".

(Luca 18,16-17)


 

Bibliografia e fonti

- AA. VV., Biblioteca Sanctorum (Enciclopedia dei Santi) – Voll. 1-12 e I-II appendice – Ed. Città Nuova

- AA. VV., in Santibeati.it

- AA. VV., Miscellanea, in Archivio “Santi Giovani” di don Damiano Marco Grenci

- P. Risso, In Braccio a Gesù, 2006 (Ed. non commerciale)

- D. M. Grenci, Quaderno 4 – Santità giovanile, Ed. in proprio, 2004

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Sullo stesso argomento, vedere anche:

- Giovani Santi

 

- Piccoli Martiri

e, in Collaborazioni:

- Santi Fanciulli di Fabio Arduino

 

Dello stesso autore:

 

- Beati e Beate:

- Beata Colomba da Rieti

 

- Beate Ambrosiane

- Le beate terziarie minime di Milazzo: quattro o tre?


- Beato Enea da Faenza

 

Santi Martiri:

- Albiate e i suoi Martiri - Santi Fermo, Rustico e Procolo

- La Martire Fortunata di Roma, la “Santa” di Baucina (PA)

- Monselice e i suoi Martiri

 

- San Liberato martire

- Santa Candida martire

- Santa Vittoria, martire in Sabina


- Santi Martiri di Cordova


- Santi Martiri di Fossa

Iconografia dei Santi:

- Chi sarà mai costui - - Iconografia dei SantI - Prima parte


- Chi sarà mai costui - - Iconografia dei SantI - Parte seconda

- San Rocco e i suoi attributi iconografici

Santi ed Animali:

- I Santi e il Cane

 

- La Santità dell'Orso

 

- Mancu li gatti! I gatti nella vita dei Santi

- Santi e Roditori


- Santità e il Cervo

 

- Santità e il Drago

Santi e Sante:

- Santi 14 Ausiliatori

 

- Bambini Santi

 

- Corpi Santi

- Famiglie di Santi

 

- I Santi Magi

- L'Amico dello Sposo - S. Amico

- Longino, la santità sgorgata dal Cuore di Cristo

 

- Luciano, nato nella luce

- Martino di Monselice e Martino di Tours

- San Callisto


- San Damiano e Damiano di...

- San Donato

- San Fabio (Gens Fabia)

 

- San Giovanni da Tufara

- San Lucio I Papa

- San Mamante di Cappadocia

- San Marco

- San Mario


- San Sefirio

 

- San Sostene: un nome, due santi

- San Vincenzo Ferrer

- Sant'Albino, Vescovo: Un quartiere di Monza

- Santa Cita di Serravalle


- Santa Liberata

 

- Santa Marina Vergine

- Santa Rosalia, tra i testimoni di Gesù

 

- Santi dai nomi Atipici :
Apollo, un santo dell'era apostolica
Eliana, la "Figlia del sole"
Genoveffa detta anche Ginevra

Ludovica "Colei che è gloriosa in battaglia"

Gigliola "Bella come un giglio "

- Santi di Canzo

- Santità di nome "Lucia"


- Santità di nome "Romeo"

- Sebastiano, Nobile atleta di Cristo

 

Santità e...

- Come la ginestra... (Santità calabrese)

- Dalla schiavitù alla santità

- In Defensum Castitatis


- Santi e lebbra

- Santi e sofferenza

 

- Santi Patroni dei cultori di immagini sacre


- Santità e Stigmate

- Santità ed Ecumenismo

- Santità Silvestrina

 

Altro:

 

 

 

- Santità e Chiese Ortodosse

- Sacro Cuore di Gesù e Santità e Sacro Cuore

- "Sarà chiamato Emmanuele"

- "Saremo condotti..."

 


- Siti personali di Don Damiano Grenci:

http://xoomer.alice.it/damiano.grenci/Home.html

 

http://www.preguntasantoral.es/?p=3177


http://regio18.blogspot.com

 

 

Sullo stesso argomento, vedere anche:

- Giovani Santi

 

- Piccoli Martiri



e, in Collaborazioni:

- Santi Fanciulli di Fabio Arduino

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