| COLLABORAZIONIIn questo Settore vengono riportate notizie 
                  e immagini fornite da altri redattori. Nello specifico, i 
                  testi sono stati realizzati da Don Damiano Grenci, 
                  che ha trasmesso anche le foto, mentre Cartantica ha curato 
                  la grafica e la rielaborazione delle immagini.Tutti gli articoli degli altri Settori sono state realizzati 
                  da Patrizia di Cartantica che declina ogni responsabilità 
                  su quanto fornito dai collaboratori.
 "N.B.: L'Autore prescrive 
                  che qualora vi fosse un'utilizzazione per lavori a stampa 
                  o per lavori/studi diffusi via Internet, da parte di terzi 
                  (sia di parte dei testi sia di qualche immagine) essa potrà 
                  avvenire solo previa richiesta trasmessa a Cartantica e citando 
                  esplicitamente per esteso il lavoro originale (Autore, Titolo, 
                  Periodico) ." ******  LA BEATA COLOMBA DA RIETI 
   Da Quaderno  69 – dDMG (a cura)  Perché amo la beata Colomba  da Rieti?
                  
                    |  | Dovendo iniziare un  nuovo lavoro di ricerca, più che una ricerca agiografica, che già qualcuno ha  fatto prima di me (qui la troverete!), devo piuttosto fare una ricerca  interiore: perché amo la Beata Colomba? Devo guardare  indietro negli anni. Qualcuno direbbe che sono coincidenze. Pure coincidenze!  Ma se uno guarda tutto ciò nella fede, può scorgere dentro la mano invisibile  dello Spirito. Come quella colomba che si vide nel giorno del battesimo di  Angiolella Guadagnoli, per cui fu chiamata Colomba: simbolo, forse, di quella  profusione di grazie che lo Spirito Santo avrebbe versato nella sua anima. Certamente l’incontro  con la Beata Colomba fu un dono. Era il mese di settembre – ottobre 1988. Ero  in clinica “Villa Bianca” di Catanzaro. Assistevo mia nonna Maria Agostina. Una gentile Signora mio regalò un  santino della Beata e mi disse di pregarla per la mia nonna. Tutto iniziò così.  Forse da quel giorno invece di raccomandarmi alla Beata fu lei che mi  raccomandò a Dio. E' strano  pensare tutto questo, ma da lì ad un anno eccomi a Rieti alla Caserma  “Verdirosi”. Ero dentro un ex-convento domenicano.  Come domenicana era Colomba. Ma il successivo stupore era dover assolvere il  servizio di guardia nel chiostro della Beata Colomba.Ma non è tutto qui! Arrivato a Rieti  il 13 dicembre 1989, di lì a poco tempo, cercai la “casa” della Beata. Eccomi  allora, al portone del Monastero di via Santa Agnese.
 Poi la Beata Colomba è entrata con  me in Seminario: 1991!
 1998. Alla mia Prima Messa ho voluto  collocare, tra le altre, sulla mia casula l’effige della Beata Colomba. Ecco perché amo la  Beata reatina: quest’anno sono XX anni dal nostro incontro nella sua “casa” di  Rieti … |  
                    |  |    Te deum laudamus…
   Preghiera
Gloriosa e cara nostra Concittadina Beata Colomba, voi che foste sì grande nella pratica delle virtù impetrateci da Dio  sottomissione del nostro intelletto alla fede e coraggio di confessarla non  solo con le parole ma specialmente praticarla con le opere. Otteneteci  di amare Dio di tutto cuore e per Lui ed in lui amare il prossimo nostro. Intecedeteci  forza e rassegnazione nelle tribolazioni affinchè, sopportatele per suo amore  possiamo sperare dalla sua infinita bontà il conseguimento di quelle grazie che  ci sono necessarie per l’acquisto di nostra eterna salute. Finalmente  otteneteci che, muniti dei Ss. Sacramenti, nell’estremo di nostra vita ci sia  concesso di morire invocando i nomi di Gesù, Giuseppe e Maria. Pregate, o  nostra Concittadina, per questa città, per questo popolo vostro. Proteggetici,  benediteci e così sia. (dal Triduo alla B. Colomba, 1954)   Beata  Colomba da Rietivergine  domenicana(Rieti, 2 febbraio 1467 - Perugia,  20 maggio 1501) 
                  
                    |  | 20 maggio. Martirologio Romano: A  Perugia, beata Colomba (Angela), vergine della Penitenza di San Domenico, che  si adoperò per pacificare la città divisa tra fazioni. Le sue sante reliquie si venerano  nel Monastero da lei fondato, ora detto della B. Colomba, in Perugia. È  compatrona di Perugia e di Rieti. Memoria liturgica 20 maggio. * * * Siamo nella seconda metà del XV  secolo, nel periodo definito come fine Medioevo e inizio dell’Età moderna.  L’Italia è lacerata dai conflitti che segnano il passaggio dall’età comunale  all’epoca delle grandi Signorie, ma è abbellita dalle opere dei più grandi  artisti rinascimentali e onorata per le imprese di audaci navigatori che si  apprestano ad attraversare lo sconosciuto Oceano Atlantico. A Firenze la  predicazione vibrante del domenicano Fra Gerolamo Savonarola scuote le coscienze.La vita di Colomba si svolge tra la  città natale di Rieti, e la città elettiva di Perugia, dove si va imponendo il  governo di una «mala Signoria»: la giovane mistica interviene assiduamente come  mediatrice e paciera nelle tensioni sociali e politiche del suo ambiente.
 Colomba nasce, a Rieti il 2 febbraio  1467. Suo padre, Angelo Antonio, è un mercante di panni di lana e di lino, già  vedovo con un figlio piccolo; sua madre, Vanna Guadagnoli, sposa quindicenne,  appartiene ad una famiglia che esercita una certa influenza nella vita  pubblica.
 Sogni e premonizioni rendono la  giovanissima madre consapevole del destino straordinario che attende quella sua  prima figlia. La bimba cresce buona e innocente, manifestando inclinazioni  precoci alla povertà e alla penitenza. Impara presto le preghiere, ma non  trascura di aiutare nei lavori domestici.
 A sette anni, presso la terziarie  della Penitenza di San Domenico, impara a leggere sul testo stampato da poco  della Vita di Santa Caterina da Siena, individuando nella Santa senese il  riferimento costante. A dodici anni, rifiuta le nozze che i genitori hanno  deciso per lei in vista di un vantaggioso consolidamento della potenza  familiare nell’ambito cittadino. Colomba, secondo l’uso dei tempi, conosce le  intenzioni dei genitori quando il contratto è ormai stipulato e si deve  festeggiare il fidanzamento con un banchetto: come far accettare ai suoi che  lei ha scelto come sposo il Cristo e a Lui si è già segretamente promessa, e  che mai tradirà il Suo amore? La reazione dei familiari è durissima e Colomba  cerca rifugio nella preghiera.
 
 
 |  
                    |  |  
                    | Per sei anni Colomba continua a  vivere in famiglia, coltivando la sua vocazione e soffrendo incomprensioni ed  umiliazioni. Solo il padre mitiga un po’ le sue durezze e le consente di  allestire nella sua stanza un altarino al cui cospetto avverranno molti episodi  miracolosi. Si occupa dell’attività produttiva familiare, filando e tessendo,  anche se spesso è interrotta da momenti estatici. Altri eventi straordinari si  susseguono in quegli anni.Durante la quaresima del l485  Colomba si prepara ad emettere, nella domenica delle Palme, i voti, vestendo  l’abito delle Terziarie di San Domenico e facendo proprio il modello  cateriniano: si impegna ad intervenire in maniera attiva nella vita sociale e  politica del suo tempo, traendo luce e forza dalla sua esperienza  contemplativa.
 Durante l’estate dei suoi vent’anni,  Sr. Colomba compie un pellegrinaggio al santuario domenicano di Santa Maria  della Quercia, presso Viterbo, in compagnia di dodici persone, e quando ritorna  a Rieti ha piena coscienza che è giunto il momento di un totale distacco dalla  sua città natale.
 Il viaggio è lungo e penoso, ma  finalmente, dopo un mese (settembre 1488), giunge a Perugia. Viene accolta  dalla folla festante e dagli stessi magistrati cittadini, che intuiscono  l’aiuto che potrà venire dalla sua presenza carismatica alla città lacerata  dalle lotte per la supremazia tra le casate degli Oddi e dei Baglioni.
 Ben presto Sr. Colomba fonda una  comunità religiosa autonoma e i perugini concorrono alla costruzione del  monastero. Ella vuole seguire il modo di vita apostolica praticato da Santa  Caterina da Siena, secondo San Domenico, perciò esclude il vincolo della  clausura, ma contemporaneamente vuole sottrarre le sue compagne alla vita nella  propria famiglia, perciò instaura la vita comunitaria perché nella condivisione  e nello scambio ciascuna sorella trovi il sostegno necessario a perseverare  nella propria vocazione.
 Al monastero, conosciuto come  «Monastero delle Colombe», verrà poi imposta la clausura in seguito ai decreti  del Concilio di Trento.
 Un’assoluta novità risulta anche il  fatto che Sr. Colomba dedica grande attenzione alle giovani che accoglie come  novizie, mentre l’ambito tradizionale di provenienza era sempre stata l’età matura  e la condizione vedovile. Per loro prevede un vero cammino formativo umano e  spirituale: la storia ci dice che Vanna Guadagnoli, dopo la morte del marito,  raggiunge la figlia a Perugia, professa i voti religiosi e riceverà alcuni anni  dopo l’incarico di Maestra delle Novizie. Quel piccolo nucleo, fiorito intorno  alla sua figura carismatica, anticipa la nascita, che avverrà in epoche  posteriori, dei nuovi Ordini religiosi femminili dediti alla vita attiva, e  costituirà per secoli un fervente centro di spiritualità.
 Vivendo nella povertà e nella  carità, le religiose attuano la loro missione evangelizzatrice con la  testimonianza di vita, mentre Sr. Colomba interviene attivamente nella vita  politica cittadina, invitando alla concordia e al perdono gli uomini di opposte  fazioni, rivelando ottime capacità di mediazione nella ricerca del bene comune  ed esercitando il ruolo di coscienza critica della società.
 Durante la primavera del 1494 si  diffonde un’epidemia di peste in città e i magistrati si rivolgono alla  terziaria domenicana per avere consiglio, oltre alla sua intercessione presso  Dio. Sr. Colomba propone di impedire il diffondersi del contagio isolando la  città ed intanto provvede ad organizzare la cura dei malati e l’assistenza ai  moribondi aprendo le porte del suo monastero. Nel contempo indica una serie di  pratiche religiose per sollecitare l’intervento di Dio. Poi offre se stessa per  liberare Perugia dalla peste, e viene esaudita, ma si salva solo per una  vissione dove intervengono San Domenico e Santa Caterina, che le spiegano che  il suo cammino non è ancora compiuto.
 Nel 1495 il papa Alessandro VI, per  evitare l’incontro a Roma con il re francese Carlo VIII, si trasferisce con la  corte pontificia a Perugia. Egli ha sentito parlare della «monaca santa» e la  convoca nella chiesa di San Domenico per interrogarla. Sr. Colomba esprime il  proprio pensiero con determinazione circa la riforma della Santa Chiesa e la  politica spregiudicata dello stesso Pontefice che mira unicamente a consolidare  il suo potere terreno: ella discerne con raro equilibrio il filo sottile che  separa la dignità del Vicario di Cristo dalle miserie dell’uomo che le sta  davanti.
 Sr. Colomba trascorre gli ultimi  cinque anni della sua vita terrena affaticandosi per la pace cittadina, scongiurando  scontri armati e violenze tra la famiglia dei Baglioni e i loro avversari per  proteggere il popolo dalle nefaste conseguenze di una guerra civile. Tutto ciò  senza venir meno alla sua vita di penitenza e di preghiera.
 Durante le cerimonie che chiudono  l’Anno Santo del 1500 la terziaria trentatreenne manifesta ciò che ha  conosciuto per rivelazione: la sua prossima morte. Il 20 maggio 1501, giorno  dell’Ascensione, all’ora del vespro, la   Beata muore.
 La notizia della sua morte giunge  rapidamente a Rieti, subito la devozione popolare si rivolge all’intercessione  di Sr. Colomba e ne invoca il potere taumaturgico: tanto Perugia che Rieti la  considerano propria protettrice.
 Viene beatificata da papa Urbano  VIII nel 1627; le sue reliquie sono venerate nel monastero delle Domenicane di  Perugia, chiamato ancora oggi «Monastero della Beata Colomba».
 |      
                  
                    | 
                      
 Chiostro della Beata Colomba  |  Sr. M. Carla Bertaina op    ****** SCHEMA PER UN TRIDUO ALLA BEATA COLOMBA DA RIETI                    INVITATORIOSac.    Nel  nome del Padre… Ass.     Amen. Sac.    Beati  i puri di cuore, perché vedranno Dio Ass.     L’invisibile  Dio si mostra ai suoi amici. Sac.    PreghiamoO Padre, che fai risplendere la tua  potenza nell’umana debolezza, concedi a noi, che ricordiamo la nascita al Cielo  della beata Colomba da Rieti, la misteriosa fortezza che lo rese fedele alla  tua Parola imitando “il dolce Gesù con la croce in spalla”, noi prèeghiamo per  Lui che vive regna nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei  secoli.
 Ass.     Amen. LETTURA (del giorno)
BREVE COMMENTO ALLA LETTURA (O  SILENZIO CONTEMPLATIVO)INNO
 O Dio, delle sante vergini,
 eredità e corona,
 benedici il tuo popolo.
 Nel nome della beata Colombaperdona i nostri debiti,
 rinnova i nostri cuori.
 Testimone di Cristo,confermò con la sua vita
 l'annunzio della fede.
 Amica del Signore,Ella giunse alla gloria
 percorrendo la via della croce.
 La luce del suo esempioci guidi nel cammino
 verso la mèta eterna.
 Sia onore e gloria al Padre,al Figlio e al Santo Spirito
 nei secoli dei secoli. Amen.
  RESPONSORIOSac.    Gli  hai posto sul capo una corona, Signore. Ass.     Alleluia,  alleluia. Sac.    La  inondi di gioia dinanzi al tuo volto. Ass.     Alleluia,  alleluia. Sac.    Prega  per noi, oh beata Colomba Ass.     E  saremo degni delle promesse di Cristo. Sac.    Preghiamo. O Dio, che hai arriccchito con i tuoi  carismi la beata colomba; dona anceh aa noi di servirti con cuore puro e di  meritare la felicità eterna nel tuo regno. Per Cristo nostro Signore.
 (dal  proprio del Breviario dell’Ordine dei Predicatori) Ass.     Amen. 
                  
                    | PRIMO GIORNO
 «Cresceva in sapienza, età e grazia  davanti a Dio e agli uomini»
 Dal Vangelo di Luca (Lc 16,19-21). I suoi genitori si recavano tutti  gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi  salirono di nuovo secondo l’usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre  riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza  che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una  giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti;  non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni  lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li  interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua  intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli  disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti  cercavamo». Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo  occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero le sue parole.Partì dunque con loro e tornò a  Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo  cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
 |  
                    | .jpg) | L’Eterna sapienza aveva fatto la sua  scelta, quando sul fonte battesimale si posò una bianca colomba. Angiolella  Guadagnali da quel giorno sarà detta Colomba. “Sogni e premonizioni rendono la  giovanissima madre consapevole del destino straordinario che attende quella sua  prima figlia. A sette anni, presso la terziarie della Penitenza di San  Domenico, impara a leggere sul testo stampato da poco della Vita di Santa  Caterina da Siena, individuando nella Santa senese il riferimento costante.  Durante la quaresima del l485 Colomba si prepara ad emettere, nella domenica  delle Palme, i voti, vestendo l’abito delle Terziarie di San Domenico e facendo  proprio il modello cateriniano: si impegna ad intervenire in maniera attiva  nella vita sociale e politica del suo tempo, traendo luce e forza dalla sua  esperienza contemplativa”. (Sr. M. Carla Bertaina op). La beata Colomba interceda per le  famiglie perché “ogni mamma e ogni padre riempiano la casa della luce e  dell’amore di Dio”. |  
                    | SECONDO GIORNO
 «Tenendo fisso lo sguardo su Gesù,  autore e perfezionatore della fede»
 Dalla Lettera agli Ebrei (Eb 12, 1-  4) Anche noi dunque, circondati da un  così gran nugolo di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che  ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo  fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio  della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando  l’ignominia, e  si è assiso alla destra  del trono di Dio. Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé  una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi  d’animo. Non avete ancora resistito fino al sangue nella vostra lotta contro il  peccato. |  
                    |  | “Durante l’estate dei  suoi vent’anni, Sr. Colomba compie un pellegrinaggio al santuario domenicano di  Santa Maria della Quercia, presso Viterbo, in compagnia di dodici persone, e  quando ritorna a Rieti ha piena coscienza che è giunto il momento di un totale  distacco dalla sua città natale. Il viaggio è lungo e penoso, ma finalmente,  dopo un mese (settembre 1488), giunge a Perugia. Viene accolta dalla folla  festante e dagli stessi magistrati cittadini, che intuiscono l’aiuto che potrà  venire dalla sua presenza carismatica alla città lacerata dalle lotte per la  supremazia tra le casate degli Oddi e dei Baglioni. Durante la primavera del  1494 si diffonde un’epidemia di peste in città e i magistrati si rivolgono alla  terziaria domenicana per avere consiglio, oltre alla sua intercessione presso  Dio. Sr. Colomba propone di impedire il diffondersi del contagio isolando la  città ed intanto provvede ad organizzare la cura dei malati e l’assistenza ai  moribondi aprendo le porte del suo monastero. Nel contempo indica una serie di  pratiche religiose per sollecitare l’intervento di Dio. Poi offre se stessa per  liberare Perugia dalla peste, e viene esaudita, ma si salva solo per una  vissione dove intervengono San Domenico e Santa Caterina, che le spiegano che  il suo cammino non è ancora compiuto”. (Sr. M. Carla Bertaina op) |  
                    | La Beata Colomba da Rieti interceda  perché la comunità cristiana e famigliare sappia “trasmettere alle nuove  generazioni la Buona   Notizia che Dio ci salva in Gesù, donandoci il Suo Spirito  d’Amore”: in Lui solo si trova la vera pace e comuinone tra gli uomini. |  
                    | TERZO GIORNO «Ed erano stupiti del suo insegnamento»
 Dal Vangelo di Marco (Mc 1, 21 - 22)Andarono a Cafarnao  e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare. Ed  erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha  autorità e non come gli scribi. “Suor. Colomba  trascorre gli ultimi cinque anni della sua vita terrena affaticandosi per la  pace cittadina, scongiurando scontri armati e violenze tra la famiglia dei  Baglioni e i loro avversari per proteggere il popolo dalle nefaste conseguenze  di una guerra civile. Tutto ciò senza venir meno alla sua vita di penitenza e  di preghiera. Durante le cerimonie che chiudono l’Anno Santo del 1500 la  terziaria trentatreenne manifesta ciò che ha conosciuto per rivelazione: la sua  prossima morte. Il 20 maggio 1501, giorno dell’Ascensione, all’ora del vespro, la Beata muore”. (Sr. M. Carla  Bertaina op.). Colei che fu definita “Come uno  angelo de Dio” interceda presso il Cuore Divino di Cristo perché “non si spenga  mai il canto del Magnificat, ma continui di generazione in generazione  attraverso i piccoli e gli umili, i miti, i misericordiosi e i puri di cuore”  che nei piccoli gesti del quotidiano attendono e costruiscono il Regno di Dio. |  
                    |  |  |  
                    | 
                       Crocifisso della beata Colomba da Rieti  |    
 BIBLIOGRAFIA E FONTI - AA. VV. - Biblioteca  Sanctorum (Enciclopedia dei Santi) – Voll. 1-12 e I-II appendice – Ed. Città  Nuova- AA. VV.  – Colomba da Rieti. Cinquecento anni dopo – in Frontiera speciale, supllemento  al N. 7 del 7 aprile 2001
 - Baglioni Astorre – Beata Colomba  da Rieti – Ed. dell’Ordine , 1989
 - Beata Colomba da Rieti, V  centenario della venuta della Beata colomba a Perugia (1488 – 1988)
 - C.E.I. - Martirologio Romano -  Libreria Editrice Vaticana – 2007 - pp. 1142
 - Chiaretti Giuseppe - Lettera  pastorale, “Come uno angelo de Dio” – Perugia, 2001
 - Grenci  Damiano Marco, collezione privata di immaginette sacre, 1977 – 2009
 - L’arancio fiorisce ancora.  Contemplative domenicane ieri e oggi – Ed. Monateri Domenicani d’Italia – 2006
 - Supplemento alla Liturgia delle  ore secondo il calendario proprio dell’Ordine dei Predicatori e delle Province  italiane – Province Domenciane d’Italia, 1999
 - Tozzi Ileana – Una scelta di  vita religiosa nella prima età moderna. Beta Colomba da Rieti – ESD, 1996
 - Tozzi Ileana e Morelli Stefania  – le Colline della Speranza. Colomba da Rieti – Edimond, 1998
     ******     |