Rubriche di
Patrizia Fontana Roca


 

 

VIA VAI 7

 

 

6 Giugno

Ebay.it/itm/254382165124

 

     Ieri sono tornata in ufficio dopo cinque giorni di  assenza  davvero  pesanti  specie psicologicamente,  quindi  ero  indifferente  alle cose che avevo intorno, ai passeggeri, ai paesaggi che  mi  scorrevano  a  fianco;  oggi  sono   più attenta:  noto i fiori di campo che  rallegrano  i bordi della Colombo all'altezza delle 3 Case dove, sul  prato falciato, giace  capovolto,  sicuramente dimenticato  e  poi  rimpianto,  un  triciclo   di plastica giallo e blu.
 

Ritorno 

     Mi sono intristita al diverbio tra una  donna anziana  ed  una  giovane che  si  sono  ritrovate sull'auto,  forse  si conoscono da  tempo o sono parenti. La giovane con fare tagliente richiama la più anziana per certi comportamenti  da lei assunti nei confronti d'una terza persona assente; la vecchia, dal  forte  accento  pugliese che condisce il suo dire con parole ricercate ed un frasario magniloquente, si difende come  puo'  ma l'altra continua, implacabile, a giudicarla.
Un grosso indio sta di fronte a  me (oggi finalmente sono seduta!) ed io pur con un  occhio alla strada ed alle macchine che circondano l'auto come in una morsa, ne scruto gli occhi obliqui, un po' tristi e i grossi baffi neri e zingareschi.

     A Pechino i giovani studenti sono in rivolta e sono stati oggetto di stragi: diecimila  vittime in un sol giorno.
In ogni angolo della terra l'uomo s'annida con i suoi desideri di pace o di guerra, di perdono o di vendetta, di libertà o di dominio.
Come conciliare questa inestinguibile  dicotomia che dilania l'essere umano? Quando la  smetteremo di sopraffarci l'un l'altro,  di  uccidere, sobillare,  mutilare per realizzare concetti come Giustizia,  Libertà, Uguaglianza,  Progresso che invece nascondono in sè i germi del desiderio  di potere, di denaro?

 

La droga, intanto, s'infiltra ovunque, miete vittime ovunque, riduce i  nostri giovani  in automi  trasgressori e li uccide nel corpo e nell'anima...

Khomeini è morto e l'Iran compare in prima pagina sbandierando il suo pubblico, clownesco dolore... voglia Iddio (o Allah) che almeno rinsaviscano e si metta fine anche a questo vivaio di dolore e di morte.

 

Ci vuole una grande forza d'animo, una grande luce interiore per non cedere, per non abbandonarsi al pessimismo che, tutto ciò che avviene nel  mondo, produce intorno e dentro di noi.
Dio  mio,  come sarebbe stata bella la terra,  la vita che ci hai dato,  se l'uomo si  fosse accontentato dell'Eden...  forse se gli  avessi donato un briciolo d'intelligenza in meno...

    

Esco dai  miei cupi pensieri per guardarmi intorno, osservando la mescolanza di razze che hanno formato quella italiana...una  ragazza  dai lineamenti che denotano la  sua discendenza etrusca:  testa  piccola, occhi vicini, nasopronunciato, mento  sfuggente...  una  donna  ben piantata,  solida, biondastra, sguardo aperto,  un chè di celtico....

 

 


7 Giugno

 

https://www.asos.com/it/asos-petite/asos-design-petite-pantaloni-a-zampa-a-fiori-bianchi-e-neri/prd/13817608

Un  chiasso a Porta Ardeatina,  pare ci siano i vigili che, come  al  solito,  anzichè fluidificare la  circolazione,  creano  grossi scompensi. Intorno a me nervosismo: un uomo parla tra sè e sè, una giovane donna smania per  il caldo,  io stessa pur sforzandomi di mantenere  la calma e prendermela con filosofia, mi sento pervasa da una sottile vena di insofferenza...

L'estate è arrivata: i colori allegri e vistosi degli abiti delle ragazze, leggeri,  quasi trasparenti, ne annunciano l'ormai conclamata presenza.
Io mi sono trovata in difficoltà e ho finito con l'indossare i soliti pantaloni  neri a piccoli disegni bianchi che porto da tre  anni, comodi, senza  pretese, che però stonano un pò con il maglioncino di fettuccia colorata lavorato a mano.
Pazienza...

     Quando arrivo in ufficio, dietro alla mia scrivania, sono già più' tranquilla,  ormai per qualche  ora la mia giornata scorrerà  su  binari già predisposti e benchè talora i rapporti  siano difficili a causa dell'ottusa mentalità moderna di chi  non guarda  al di là  del  proprio modo di pensare  e di vivere, di chi crede sempre  d'esser nel giusto ritenendosi presuntuosamente infallibile,  di chi non vuole ammettere di aver sbagliato per mancanza di competenza, di buona volontà, di  umiltà e d'esperienza,  tenterà di costruire,  come ogni giorno, una piccola isola di impegno  e di serenità a cui cercherò di  far approdare anche le mie colleghe.

Da lì tenterò di distribuire, oltre agli oggetti propagandistici, anche preghiere, piccoli messaggi di carità e di speranza, ad un   mondo dedito solo al raggiungimento del benessere, del potere.

 

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13 Giugno

http://www.basilica-santantonio-roma.org/

 

     S.   Antonio.  Provo  un'impressione strana uscendo di casa... oh, già, indosso per la  prima volta i nuovi occhiali, maggiorati  rispetto ai vecchi di qualche diottria... povera me, quando mi sono guardata allo specchio, ieri dall'ottico, ho contato una ad una le mie nuove rughe, ma non me ne rammarico... Mi rammarico di essermi accorta di questo: di essermi trascurata, ho contato i peli superflui sul labbro  superiore,  con un senso di tritezza,  ho  finalmente "visto" i  miei capelli inselvatichiti.  Ma con questa vita così  caotica non  ho molto tempo da perdere per me  stessa.  e, dunque, stamani uscendo, ho visto attorno a me  un mondo  più grande ma, purtroppo, non per questo più bello. Anzi, lo sporco s'intravvede  meglio, la  stranezza  di certe facce  risalta  meglio.  E quasi provo un senso di panico nel vedermi  venire incontro  questa gran massa di  gente sconosciuta... 

Ma mi distraggo   subito...  sulla  sinistra della strada, s'inerpica la bella scalinata e la balaustra dell'antica basilica di S. Antonio, mio santo preferito... era anche il santo a cui mio padre era devoto... Oggi  sono affollate... la  devozione  al Santo  è molto sentita ed una visitina alla sua statua è di prammatica, oggi. Io ci  andrò,  nel pomeriggio.
....Ricordi di bambina, delle processioni che si allestivano per la festa del Santo, i deoti affollavano la strada interamente, molti i piccoli, che forse avevano ricevuto una grazia, con dei piccoli sai, come il Santo... e noi bambine, io e Etta,  vestite da  angioletti,  con il giglio bianco in mano, simbolo del Santo.

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20 Giugno

https://trailrealeelimmaginario.wordpress.com/2019/06/15/eravamo-giovani-ed-avevamo-degli-ideali-francesco-cecchin-16-6-197

 

     Sul muro dinanzi alla fermata,  una grande scritta  nera attira la mia attenzione:  FRANCESCO VIVE! e una data 16.6.79/16.6.89...
Sono le 8, un'ora abbastanza insolita per me,  ma il 93 che è appena passato ed era già pieno, così io ho  continuato a fumare  tranquillamente  la mia seconda  sigaretta...  in attesa di un nuovo autobus... i 16 invece passano  tutti vuoti.
     Nell'aria è rimasto un brivido leggero, un non so chè a ricordo dell'acquazzone, anzi del temporale di ieri pomeriggio.
Anch'io ne avevo sentivo le avvisaglie sin da sabato, quando ho reagito  nervosamente contro  Paolo, prendendo a  pretesto una  divergenza d'opinioni come  spesso ci accade... mi è dispiaciuto molto che Simone, tutto preso dai preparativi per la partenza  verso  la Toscana,  dai nonni  paterni, fosse presente mentre bisticciavamo.
Dovrei dirti,  imone, che uomini e donne sono spesso preda di umori incontrollabili che li rende preda del nervosismo, pur  lasciando  intatti  i sentimenti  che li legano.

Ma in questo  forse tu sei già un esperto, pure cosi  bambino ancora eppure adulto nei pensieri e abituato da  tempo all'altalena dell'indole umana...

 

 

 

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21 Giugno

https://pianetabambini.it/migliori-canzoni-zecchino-d-oro/

 

     Solstizio d'estate. Oggi mi sembra tardi, ma no, è la solita ora di sempre; a scandire l'ora ritrovo,  infatti,  la  figura  ormai  amica d'un ragazzo sconosciuto che, come affascinato dal continuo fluire del traffico, affacciato al parapetto che costeggia via  Druso, osserva  le centinaia di macchine che passano.

     Sono un pò stanca, frastornata dalla vita  e dalla mancanza di sonno.
Fino a poco  tempo fa credevo ancora che nel lavoro, nel campo della poesia ecc. ci fosse pure una piccola percentuale di innocenza, ma anche gli spettacoli  sono tutti politicizzati...  sono  in questo  stato  d'animo perchè qualche  mese  fa, presa  dal sacro  furore e dall'euforia, ho acconsentito  a  far incidere due canzoncine per bambini di cui io ho scritto i testi e Dennis, un mio piccolo amico, conosciuto durante un pellegrinaggio a Medjugorje, - veramente eccezionale in fatto di composizione musicale per la sua giovane  età (11 anni-, aveva composto le musiche.
Fatto sta che ci siamo lasciati prendere la  mano dall'entusiasmo ed abbiamo inviato la cassetta registrata allo Zecchino d'oro,  sperando in chissà quali reazioni.

Ma poi abbiamo saputo  che praticamente non sono state nemmeno ascoltate, che per essere presi in esame bisogna  essere ultraraccomandati... e la fiducia che nutro sempre nell'uomo e nella Provvidenza, stamani fanno un po' cilecca...  ma so già che fra qualche momento ritornerò a sperare perchè, benchè a volte io non abbia davvero meritato tanta benevolenza, Dio ha sempre dispensato su di me, intorno a me,  i  Suoi  favori, convinta che se in un'opera  umana compare una scintilla di bellezza, di umanità e di  amore - pallidi riflessi della grandezza del Creatore - essa verrà riconosciuta.
  

   ... Ecco le ragazze dell'Istituto d'Arte con indosso abiti stravaganti e colorati che riflettono la loro personalità ancora non  ben definita, un  pò complessa o forse solamente timida al punto da  diventare provocatoria, tuttavia tesa ad un'affermazione. Una l'incontro spesso:  ha  un viso che tenta di rendere duro,  quasi   mascolino,   con  un  taglio di  capelli cortissimi,  tirati all'indietro e lisciati con la gommina, un paio di occhiali dalle lenti scure che lanciano riflessi iridati, una bocca grande e provocante, due grossi anelli alle orecchie...

 

 

 

Ritorno 

https://www.qnm.it/moda-uomo/fotogallery/foto-di-uomini-con-la-barba-ecco-come-portarla_4891.html

 

     I disservizi si riacutizzano  con  l'estate: mezzora d'attesa e poi finalmente una corsa  sulla Colombo semivuota.
Passando dinanzi alle Tre Case,  che ora sono ricoperte da  un nastro d'edera verde intenso, ripenso ad Eleonora... per caso ho chiamato a casa sua, pensando di parlare con la figlia maggiore e invece era lei, qui a Roma per un pò di ferie.

È stata una bella sorpresa riudire la sua voce calda e familiare... chissà se avremo la possibilità di vederci prima che torni alla sua nuova vita aToronto.
Mi distraggono il sorriso d'una ragazza bionda, bellina e il parlottio di alcuni studenti che se la stanno mangiando con gli occhi.
    

Sale, intanto, un uomo sui quarantanni, bruno, la barba lunga, un'aria stordita; nel passare quasi di corsa mi dà una gomitata ma mi chiede scusa: incontro i suoi occhi per un attimo, occhi folli, al di fuori della realtà.
Come se dovesse scendere in gran fretta, si  ferma dinanzi alle porte centrali e guardando  fuori inizia a declamare ad alta voce,  con fare cantilenante:" Ho una gamba radioattiva, ho una gamba radioattiva..." come un bimbo che reciti una poesia o uno  scolaro diligente che ripeta le declinazioni latine...


Dinanzi alla città di cassette l'alberello di Natale non c'è più: di esso è rimasta solo l'anima di legno  rinsecchita;  ma  sulla  punta spinosa, proprio in cima, il fiocco rosso  d'abbellimento sembra intatto, anche se reclinato verso il basso, come a volersi accertare dell'esistenza del suo sostegno e il mio animo si sofferma su questo piccolo segno di vita e di poesia che forse sfugge agli altri.

 

Di contrasto, i cartelloni pubblicitari, enormi ed osceni, a volte, con le loro immagini intrise di malizia, sembrano voler irridere  a   tanta gentilezza...

 

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30 Giugno

 

https://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/roma_eur_ruota_panoramica_luna_park-821452.html

 

     Quanto grigiore oggi... e mia figlia che aveva chiesto il permesso di andare al mare coi suoi amici, lei sedicenne, l'amica un  pò  più grande e i ragazzi ventenni (prime avventure... di quante?). Spero ardentemente che forse, visto il  tempo, ci rinunceranno. 

Già s'intravvede la pesantezza della giornata, preferirei esser rimasta a casa...

    

Alla mia destra una vecchiettina senza denti, un fazzoletto di velo sulla testa, soprabito  blu, guarda  intenta fuori del finestrino, un  asiatico appollaiato nel piccolo vano rialzato, formato dalle strutture di ferro, scrive anche lui su di un libretto rosso.
Due uomini in procinto di scendere, stanno fermi dinanzi alle porte centrali, ma ad una sbandata dell'auto, uno di essi che forse aveva lasciato la presa, cade in terra annaspando; si rialza subito, di botto sacramentando in siciliano, frastornato e scocciato, poi si riprende ed invita il compagno a scendere alla prima fermata oltre gli archi.

 

L'Eurgarden oggi m'è sembrato un piccolo paradiso terrestre dopo la cacciata dell'uomo: deserto e malinconicobenchè così rigoglioso.
     ... Un  uomo in fondo all'auto attrae la mia attenzione: capelli brizzolati che formano un'onda gaia sulla  fronte,  volto chiaro,  liscio  liscio che sembra non aver mai conosciuto barba, occhiali cerchiati in tartaruga, bocca  mara,  Sembra vecchio, eppure non lo è... ha  un polso sottile da ragazza... è immerso nei  propri pensieri...
Le immagini del mondo esterno rapide passano, rifrangendosi sui suoi occhiali...

 

 

 

 

 

https://www.smartworld.it/tecnologia/lenti-che-cambiano-colore-con-un-pulsante-per-gli-occhiali-da-sole-di-domani-video.html

 


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17 Luglio

 

     Rientro in ufficio dopo tre giorni passati a Parigi,  uno splendido intermezzo nel piatto scorrere dei giorni romani.
Riprendo i miei orari, la consuetudine giornaliera di questo andirvieni a cui mi sono assuefatta, io impigrita ed abitudinaria che pure,  una  volta lanciata  in altri spazi, mi ritrovo a mio agio e già mi sentivo parte della metropoli francese.
Che dire di Parigi? Grandi strade, grandi monumenti, un garrire di bandiere e di tricolori in questi giorni in cui si celebrava il bicentenario  della Rivoluzione...  palazzi  grigi alleggeriti da un susseguirsi di aeree ringhiere di ferro, abbaini sotto i tetti... la folla e i colori dei quartieri africani, l'incredibile città sotterranea dei metrò dalle pareti  di ceramica colorata, gli affiches e  i   grandi murales... le giostre veneziane del Settecento ai piedi del Sacre Coeur, le enigmatiche costruzioni del Bobourg e delle Halles... i volti simpatici di Lina e Roberto nostri compagni di viaggio e quelli dei nostri ospiti francesi, per cui ho rispolverato, con  successo, le mie conoscenze scolastiche della loro lingua.

Parigi ha risolto i suoi problemi di traffico  con la sua possente rete di vie   sotterranee, giustamente reclamizzate e mitizzate, ma anche li' c'è un superaffollamento d'esseri umani di  tutte le razze.

 

Per ora me ne rimane un guazzabuglio di immagini che si sovrappongono e che restano in un angolo della memoria dove decanteranno per qualche tempo, forse anche per degli anni, finchè non si condenseranno in qualche pagina scritta o in una poesia.

  

   La giornata di oggi è splendida, per ora non fa un caldo eccessivo, forse non  sarà  nemmeno afosa...  percorro  come al solito la  mia  strada obbligata  dove,  per via delle ferie,  si  scorre meglio.  Purtroppo durerà molto poco questa  fase estiva, un mese e mezzo al massimo.

 

 

Ritorno

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/accendersi-rabbia-ndash-roma-35enne-albanese-fuma-sigaretta-186649.htm

      Un vecchietto piccolo e ordinato dall'aria non troppo dimessa ma un pò ignorante, sale tutto sparato, con la sigaretta ancora accesa e  attacca subito  bottone  con chi gli capita  dinanzi:  "Io alle donne gli voglio bene.." e bofonchia  qualche altra cosa che non afferro.
Chiunque  gli  capita sottomano è uno  stimolo a continuare il suo sproloquio: "Quando uno perde il padre e la madre e poi perde pure la moglie, è un infelice!" borbotta con voce quasi lamentosa "Meno male che ho una figlia da cui vado a pranzo e  due nipoti che mi vogliono bene..."
Una donna, che non aveva ancora compreso la situazione, interpellata dallo sguardo del vecchio, st  ferma  ad  ascoltarlo  ma   poi s'allontana  a precipizio, quando lui le chiede: "Ma lei ce l'ha il marito?"... Non demorde ancora l'ometto e s'avvicina ad un gruppetto di  ragazze: "Io alle donne ci voglio bene"...

 

Intanto Imperia conciona e a me fa simpatia la sua aggressività piena di vita.

 

 

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18 Luglio

 

 



https://www.genovatoday.it/cronaca/principe-donna-nuda.html#page

     Di  nuovo Imperia che sta curiosando dai finestrini ossservando alcuni oggetti abbandonati su di un prato, poco dopo Grotta Perfetta.

Tento di guardare anch'io da quella  parte,  ma vengo richiamata dalle esclamazioni d'una giovane donna seduta innanzi a me... mi volto dalla parte sinistra appena in  tempo per osservare uno spettacolo insolito e deprimente: un donnone alto e grosso - a tutta prima l'avevo presa per un maschio, oltretutto  la vedevo solo di  dietro  - nuda da capo a piedi.
Dinanzi a lei, ferma sulla striscia erbosa che divide le corsie, stanno tre giovani poliziotti, due giovanotti immobilizzati dallo stupore ed un poliziotto donna che sembra più a suo agio, che comunque non sanno da che parte guardare e a che santo votarsi  per convincerla a montare nella macchina, ad andar via dalla strada assolata.


La  donna  seduta davanti a  me  dice di  averla incontrata già  altre  volte in  circostanze analoghe.  È imbarazzata anche lei da quell'insolita vista. Imperia fa quasi  spallucce, come a dire: "E che ci possiamo fare?!"

 

 

 

 

21 Luglio
    


     Ritrovo la donna scarmigliata, piccolina, con corti capelli unti, la gonna  stazzonata e le scarpe da ginnastica sformate e sudicie.
Di solito ha un viso imbronciato e rincagnato, un volto che di femminile ha poco; oggi  invece è accompagnata dalla sua bambina che, diversamente dalla madre, è un'esile femminuccia pulita e ordinata.

La donna si china spesso a  parlarle  e sul  suo  viso passa un barlume di  gioia  che  la anima tutta...
    
     Il  caldo è opprimente...  anche l'autista, incuneato nel piccolo abitacolo, non ne può più e corre come un matto col finestrino tutto aperto, cercando un  pò  di  refrigerio...  si   rischia d'impazzire.

     Una donnetta borbotta tra sè e si fa largo tra la gente, alzando la voce e pronunciando con dolcezza la esse (forse è sarda): "Debbo passare, andate avanti, per cortesia..." e va a  fermarsi davanti alle porte centrali... ha un'aria  svagata e continua a  borbottare tra i denti qualcosa d'incomprensibile,  annuendo di tanto in tanto ad un fantomatico interlocutore.


In Via Druso una donna, forse caduta in preda a malore per il troppo caldo o chissà per quale altro motivo, è sdraiata sul selciato ribollente, con le gambe all'aria... di lato al corpo disteso, la scarna figura d'un sacerdote immobile  -  più tardi saprò che si trattava proprio del caro Padre Angelico! - che non sapeva come aiutarla, sgomento tra il darle  soccorso e il rimanere lì a fissarla. 

Mio Dio che vita!

 

 

 

 

 

 

 

22 Luglio

https://www.ilsecoloxix.it/genova/2019/06/30/news/aria-condizionata-sui-bus-guasti-a-ripetizione-ma-in-amt-pochi-tecnici-1.36628555

 

     La  Colombo si snoda oggi come intorpidita sotto il sole tiepido ma già denso del  primo mattino...  un uomo di colore canta sottovoce una canzone della sua terra - quasi una ninna nanna che pacifica gli animi -, una signora si sventola incessantemente con  nervosismo,  facendo ballonzolare  avanti  e indietro un ventaglio  da quattro soldi, un'altra pulisce con caparbietà le lenti appannate dei suoi occhiali...
L'auto  va  senza  correre  troppo,  senza  grandi scosse. Anche l'autista è pervaso da un senso  di ottusa tranquillità...

 

 

 

 

26 Luglio

https://studioroscetti.com/engagement/destination-wedding-foto-sotto-la-pioggia/

 

     Percorso  rapido, niente folla forse a  causa della pioggia che finalmente ci libera dai cocenti umori di questa estate di follia...

 

 

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5 agosto  

https://www.corrieredellosport.it/news/inroma/eventi/2019/07/31-59526156/_il_miracolo_della_neve_imbianca_santa_maria_maggi

 

San  Lorenzo. L'usanza popolare vuole che in questa  notte il cielo sia solcato da una pioggia di stelle cadenti. Ma nel cielo di Roma,  stanotte oltre  a  qualche  stella  cometa  dispersa   c'è un'altra  magia:  una nevicata fuori  programma  e fuori  stagione...  Da qualche anno  in  occasione della  ricorrenza  della  Madonna di  S.ta  Maria Maggiore, detta anche Madonna della  Neve,  sul sagrato della  Basilica viene realizzato uno spettacolo che  raccoglie i romani rimasti in città...:  suoni e luci che raccontano la  legenda della neve caduta il 5 d'agosto (la  festa  viene però  spostata secondo le esigenze ad altra  data) eppoi  una magica esplosione di  neve  artificiale espulsa  da  piccoli cannoni  disseminati  attorno alla  piazza.

Un'esclamazione di  meraviglia  sale alle  labbra di bambini e adulti che stanno  lì a guardare incantati i piccoli fiocchi sintetici che fanno fatica a dissolversi nell'aria e solleticano il  naso,  mettendo allegria, e  facendo  ridiventare fanciulli  almeno per un pò.

Poi, a festa  finita, per  via Merulana e dintorni, è  tutto uno  sciamare di  gente  soddisfatta  che  rientra  nelle   case soffocanti  per l'afa e che, non  contenta ancora cerca,  nel cielo opaco per lo smog ed il  calore, il baluginio argentato di qualche cometa dispersa...

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21 Agosto

 

 

https://www.romait.it/atac-fase-2-una-settimana-dopo-anarchia-e-confusione.html

https://viaggiarecomunque.it/importanza-acconciatura-in-etiopia/

 

 

    Benedette  vacanze, maledette...  che  l'uomo comune   attende   per   un   anno   intero,  per ritemprarsi.  Ma non sono più le  gioiose  vacanze d'una volta... Roma è qui con la sua squallida e semideserta periferia, grigia come tutte le periferie delle grandi metropoli: palazzi alti e scrostati,  inferriate, i  vecchi  edifici della Pantanella,  ormai dichiaratamente ostello degli immigrati.  Triste,  lugubre  ammasso  di  palazzi dalle finestre rotte, ferite provocate dal lancio di sassi.

Davanti ad una di esse, al  pianterreno, un ometto bruno in pantaloncini bianchi si  sta facendo  la  barba,  guardandosi in un  pezzo  di specchio... eppoi le strutture fatiscenti  dei depositi delle ferrovie, muriccioli grigi  accanto alla  metro, il ponte di P.ta  Maggiore,  l'enorme costruzione-dormitorio bianco e glaciale, i binari, la  grigia stazione anch'essa soffocante coi  suoi sottopassaggi bui e sporchi...

 

Su un manifesto intravvedo uno slogan: Roma  verso il  futuro...  Ma  quale futuro?  su  questo sono davvero  scettica. Come può avere un futuro  una città ridotta com'è Roma?

Ci  vorrebbe  tanta buona volontà sia da parte dei governanti che dei cittadini. Si dovrebbe rinunciare alle macchine, a guidarle ma soprattutto a comprarle e ad  essere  più civili  per la strada. Ma la droga, i barboni,  i matti,  i profughi dove li mettiamo?

Non  ci  vivo piu'  bene, non è piu' la Roma  tranquilla  della mia infanzia.

Non voglio piu' viverci. Ho paura di viverci. Ho schifo, quasi, di questa mia città diventata sgraziata e soffocante, che mi accoglie tra le torme dei turisti affascinati e stanchi di lunghe maratone da un monumento all'altro e che s'attardano in gruppi chiassosi attorno ai tavolini dei bar nei pressi  della stazione, sorbendo un cappuccino, mangiando un cornetto e un toast,  economico  pasto  serale.  Sonorossi in volto, accaldati, curvi sotto il peso dei sacchi in spalla che si  trascinano come  chiocciole, ovunque.  

Il solito caos, dunque e il 93 affollato su cui a stento salgo, appesantita dallo zaino scout di Simone.  Su, una vecchietta un pò sciatta con un grembiule celeste su di un vestituccio a fiori, sta confabulando con un altro anziano dalla tipica faccia romanesca. 

La donna ce l'ha con  gli immigrati: "Se tornasse Mussolini, gliela farebbe vedere lui....  dietro la  stazione mangiano e bevono e lasciano là tutta la mondezza...".

Un'etiope,  alta e bella, nel tipico vestito bianco velato della sua gente, si risente e le risponde qualcosa, per niente offensiva, ma dignitosa. 

La vecchina,  quasi per riprendersi dalla gaffe di poco prima, incolpa  i filippini che ha visto accampati nella zona e che hanno poi lasciato  sul luogo dei bagordi solo della spazzatura...
In città,  finestre chiuse e poco traffico; sui gradini di S.ta Maria Maggiore sono pigramente seduti  romani e turisti... un nugolo di piccioni zampetta indisturbato nell'ampia piazza ed  eccomi finalmente a casa!

 

 

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22 Agosto

     Rientro  in  ufficio  sbuffando...  sull'auto affollato, due personaggi seduti: davanti c'è una ragazza "attempata", fini capelli biondocastani tenuti  fermi da un mollettone di  plastica,  due sopracciglie nere e foltissime su due occhi azzurrissimi, ma nell'insieme bruttina,  mento sfuggente,  pedicelloso,  un  pò  flaccido...  

Il ragazzo  che le  seduto dietro,  uno  spilungone del suo stesso stampo, un pò foruncoloso... Lei si ravvia i capelli rimettendo a posto il mollettone, poi riprende con gli stessi movimenti, si toglie i capelli dalle spalle,  poi  di nuovo...   una fissazione.  Ha una voce strana e scoppia in una risata anomala, toni alti acuti e arrivata al momento della discesa, saluta il ragazzo  con un bacio sulla bocca e gli dà appuntamento  per  il pomeriggio.

E lui, senza farsi notare, nel sedersi si pulisce la bocca, forse solo per toglierne  il rossetto che lei vi ha lasciato impresso...

 

 

 

25 Agosto

https://www.ravenna24ore.it/area/ravenna/2012/05/15/meteo-ravenna-sara-una-notte-buia-e-tempestosa/

 

     Due giorni di malattia, soprattutto di natura psicologica. Lo stress accumulato in  quest'ultimo anno,  anzichè   trovare giovamento in  quei  pochi giorni di mare, ha acutizzato la mia stanchezza  e la mia voglia di realizzare qualcosa (parlo  dello scrivere).  Ma,  come un pesce  fuor  d'acqua, mi sembra  di poterlo fare solo in alcuni momenti  di rara simbiosi con l'ambiente che mi circonda.
Poi entro in conflitto con me stessa, con la casa sciatta e da ripulire a fondo, con i nervosismi che mi procurano la situazione di cronica crisi tra mio  padre  e  mia  madre,  la  malattia  di quest'ultima (ha un Alzheimer...) e, soprattutto in questi giorni,  la lontananza dei figli affidati ai nonni  paterni, lontani da Roma, lasciati forse un pò a se stessi.
Mi  mancano  molto, vorrei averli  intorno  a  me, questa  pace fittizia che mi circonda  invece  un baratro di solitudine.
Intanto, intorno, la città vuota di questi  ultimi giorni  di  agosto,  m'incute un  vero e proprio terrore: ho paura di tutto e di tutti dato il gran numero di matti che circolano. Persino di  notte, se si addormenta prima Paolo, stento a  prender sonno. È il segno di una crisi. Eppoi  l'allarme degli scienziati di Erice, l'Iraq contro  tutti... che destino  si è costruito l'uomo con le sue stesse mani, quando potrebbe davvero vivere  in pace, senza esagerare nel  troppo  progesso  e benessere...

 

 



    

 

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