Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

INFANZIA OPEROSA DI GESU' LAVORATORE

"Tutta la vita di Gesù è stata lavorare e soffrire. Cominciò dal suo sacrificio a Nazareth e lo concluse sul Calvario"... così recita la didascalia di un santino in cui Gesù bambino, seduto ai piedi di Maria mentre Giuseppe lavora, sta componendo con due assicelle, una piccola Croce, simbolo di quello che dovrà soffrire per redimere il genere umano.

Abbastanza spesso, in questa gamma di santini, il piccolo Gesù viene ritratto appunto mentre è intento a costruire delle piccole croci.

 

Altre immaginette ritraggono Gesù, bambino o fanciullo, che lavora assieme al padre putativo nella bottega di quest'ultimo, utilizzando attrezzi diversi, piallando o porgendo a Giuseppe gli atttrezzi utili al lavoro per ultimare il lavoro a cui il padre è intento.
Altre volte è ritratto accanto a lui mentre mette in pratica i primi rudimenti del mestiere.

In altre immaginette, invece, Gesù Fanciullo è rappresentato da solo mentre si ingegna ad usare la pialla, la sega ed ogni altro utile mezzo per realizzare un buon lavoro, secondo gli insegnamenti di Giuseppe di applicare al meglio ciò che gli è stato insegnato, mentre spesso qualche angioletto gli tiene compagnia e lo aiuta a rassettare l'officina, mentre egli spazza da terra l'inevitabile polvere e i trucioli derivanti dalla piallatura degli oggetti creati.

Talvolta, però interrompe il lavoro per dare una mano a sua madre nei lavori casalinghi oppure, se si accorge che nei paraggi ci sono dei viandanti o dei bambini poveri, scambia un'occhiata d'intesa coi suoi genitori e commosso e premuroso, corre alla madia, prende un pò di pane e lo distribuisce a chi ne ha necessità.

Alle volte, invece, stanco di quel lavoro da adulto, lascia il bancone e gli attrezzi per dedicarsi ai piccoli animali da cortile o a qualche altra innocente occupazione infantile.

Mentre Gesù e san Giuseppe lavorano al loro bancone, Maria, che siede lì accanto cucendo o filando, li guarda amorevolmente e talora, quando il fanciullo è stanco del lavoro fisico lo attira accanto a sè, gli insegna i primi rudimenti del sapere e gli spiega le Sacre Scritture.
Gesù ascolta attento, fa domande, vuole risposte ed ogni tanto alza lo sguardo al cielo...

Giuseppe, a volte, lascia da parte il lavoro che sta eseguendo ed ascolta, intento, la voce dolce di Maria, segue con gli occhi il bimbo...

E spesso anche lui, finito il lavoro, si siede accanto al Fanciullo per ampliare ed approfondire le parole ed i concetti delle scritture che per Lui sono più complessi e difficili da comprendere.

Durante il giorno anche Maria non è mai inoperosa: spesso ha in mano il fuso con cui fila la lana, cuce o sembra giungere proprio in quel momento dal vicino orto, dove ha raccolto vari prodotti che serviranno per il pranzo o ha attinto una brocca d'acqua fresca che ristorerà i suoi due uomini.


Altra fatica tipica di una donna di casa di quei tempi era il bucato che veniva lavato, ovviamente a mano, lungo il bordo di un corso d'acqua, su una pietra levigata su cui poter sbattere e strofinare gli indumenti.
Questa bella immagine presenta Maria al lavoro, coadiuvata da Gesù che porge a Giuseppe i panni già lavati e che quest'ultimo stende sul ramo di un albero affinchè asciughino.
Gesù sovente l'accompagna ed è sempre pronto ad aiutarla in varie piccole incombenze.

Insomma, a Nazareth, nessuno ozia!
La piccola, Santa Famiglia alacramente produce e si guadagna il pane quotidiano, affrontando serenamente la giornata, sia pure tra le inevitabili ed umane difficoltà che costellano la vita di ogni essere.

E quando non lavora, oppure quando è intorno al desco, prima di mangiare si raccoglie in una preghiera di ringraziamento a Dio per aver fornito quanto serve per vivere.
Prendiamo esempio da essa, non sprechiamo il tempo, non trascuriamo la preghiera e la lettura del Vangelo!

 

Una parola a parte per sottolineare un'altra delle attività spesso svolte da Gesù: quella di giardiniere.
E' sovente rappresentato mentre sin da piccolino si dà da fare attorno a qualche pianticella ancora in boccio, che egli, con cura ed operosità, cerca di meglio sostenere con qualche legno - spesso somigliante ad una Croce - affinchè possa crescere diritta e forte. Oppure, sovente aiutato da piccoli angeli, annaffia le pianticelle servendosi di piccoli innaffiatoi o di una brocca. Nell'ultima immagine, invece, è rappresentato con San Giovannino che porta il contenitore dell'acqua mentre lui è fornito di una piccola zappa.

Più raramente si vede Gesù, adulto ed ormai esperto falegname, che lavora nella bottega di Giuseppe, oppure nelle vesti di operaio, sullo sfondo di fumaioli di fabbriche o accanto ai lavoratori, a cui è dedicata questa preghiera:

"Lavoratore, Gesù ti è sempre vicino. il lavoro è terminato. Sugli uomini stanchi scende la sera. La famiglia ti attende. Prega il Signore e riposa nella Sua grazia...",

mentre un'altra così recita: "

Fà, o Signore, che col nostro lavoro di giorno in giorno noi possiamo partecipare alla tua Passione, per l'avvento di un mondo più giusto, più umano, più tuo".

 

-Sulla Santa infanzia vedere anche:

- Letteratura religiosa per l'infanzia

 

- Pontificia Opera della Santa Infanzia

- Preghiere per bambini - 7 Opere di Misericordia Corporale e Spirituale

- Giovani Santi 


- Piccoli Martiri 

(in relazione alle due ultime voci, in Collaborazioni:


- Santi Fanciulli - di Fabio Arduino


- "Un Segreto..." - Bambini Santi del XX Secolo di don Damiano Grenci

 

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