Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

Insetti,

COLLABORAZIONI

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Nello specifico, il presente articolo è stato realizzato dal Prof. Renzo Barbattini dell'Università di Udine, che ha fornito anche le immagini.

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L’APE NELL’ARTE


 

INSETTI, PRATICHE APISTICHE, FLORA E AVVERSITÀ DELLE API ILLUSTRATI DA MARCO MATTEI



 

Renzo Barbattini, Santi Longo, Ignazio Floris*


Le realistiche e rigorosamente scientifiche, raffigurazioni dell’artista sardo illustrano efficacemente i testi di entomologia e di apicoltura che, gli entomologi dell’Università di Sassari hanno pubblicato nell’ambito di specifici progetti di ricerca e di attività didattico-divulgativa

 

L ’illustrazione scientifica, a partire dal XV secolo, ha segnato un passaggio fondamentale nella divulgazione e nell’interpretazione (ermeneutica) di testi non solo scientifici e non solo strettamente legati all’ambito naturalistico.

Spesso, tale funzione è stata svolta da importanti artisti, che con il loro contributo hanno impreziosito le proprie opere o quelle di altri scienziati del passato. L’emblema più significativo e illustre di questa commistione tra Arte e Scienza è sicuramente rappresentato dall’uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci.
Questa connotazione artistica ha mantenuto ancora oggi una sua valenza, soprattutto sul piano divulgativo, ed è oggetto di formazione specialistica in molte istituzioni scolastiche e Accademie ad indirizzo artistico.

Anche l’illustrazione di testi di Entomologia ha, in Italia, antiche e consolidate tradizioni.
Jacopo Ligozzi raffigurò molti insetti del testo di Entomologia di Ulisse Aldovrandi: De animalibus insectis libri septem, cum singulorum iconibus ad vivum expressis, (1602); successivamente numerosi disegnatori hanno collaborato con entomologi autori di testi scientifici, ma hanno, spesso, dovuto attenersi a istruzioni e a criteri di verosimiglianza che portano a definire le tavole in maniera realistica.

 

 

Si tratta, dunque, di un realismo di tipo didascalico, nel quale il processo creativo si limita alla composizione della tavola secondo canoni d’equilibrio compositivo e cromatico.

Talvolta, questa forma di interazione nasce dall’esigenza di rappresentare aspetti tradizionali del passato non più in uso e di cui non è disponibile adeguata documentazione figurativa o fotografica come in parte nel caso dell’apicoltura tradizionale della Sardegna.

Più in generale, in campo entomologico e scientifico, le abilità artistiche dell’illustratore necessitano di competenze specifiche e spesso devono essere coadiuvate e supportate dallo specialista, al fine di indirizzare la raffigurazione artistica in modo più fedele possibile rispetto alle esigenze di interpretazione, che nel caso degli insetti, frequentemente si annidano in minuziosi dettagli.

Oggi, certamente, rispetto al passato, gli scienziati in genere, possono avvalersi di molte tecnologie avanzate, dalla fotografia microscopica all’infrarosso, a quella a scansione fino alla tomografia computerizzata e, tuttavia, l’illustrazione artistica ha mantenuto un suo valore importante soprattutto per tutte le forme e gli aspetti che non possono essere osservati dal vivo.


In tale contesto si pongono le illustrazioni del pittore, scenografo e illustratore Marco Mattei; la cui attività artistica si accosta alla corrente della nuova figurazione, sviluppatasi negli anni ’90 del secolo scorso.

L’artista è nato a Sassari nel 1977, dove ha frequentato l’Istituto d’Arte e l’Accademia di Belle Arti; dal 2002 ha partecipato a numerose mostre collettive in ambito nazionale e internazionale e ha collaborato con la sezione di Entomologia del Dipartimento di Agraria (Università di Sassari) illustrando i testi di Entomologia elementare e Origini ed evoluzione dell’apicoltura e mieli della Sardegna. Apicoltura e mieli della Sardegna, Principali Avversità delle Api in Sardegna e The honey of Limas.

Dal primo testo, nel quale, in oltre 40 tavole a colori ha raffigurato oltre un centinaio di specie insetti dei vari ordini, è tratta la fig. 1 dal titolo Api solitarie.


Queste usano l’aculeo solo per difesa, non per cacciare: le loro larve si nutrono, infatti, di polline e miele.

Questi Insetti sono quindi sempre impegnati a costruire nidi e a riempirli di cibo in un continuo andirivieni dai fiori che visitano.

Nella tavola si nota (in alto) una megachile che sta facendo il nido nelle canne vuote utilizzando pezzi di foglie di rosa che taglia lei stessa. In basso a destra, si vede un’osmia che sta usando come nido una chiocciola vuota.

Al centro un nido di osmia pulito, terminato e nascosto.
L’andrena invece (in basso, a sinistra) scava i propri nidi nel suolo.


 

Dal secondo testo, nel quale sono raffigurate le varie fasi delle tecniche apistiche tradizionali sarde e le 12 principali piante di interesse apistico della Sardegna, sono tratte le figure 2 e 3.

 

La fig. 2 fa riferimento a una delle tecniche tradizionali di estrazione del miele dai bugni in sughero, tipiche dell’apicoltura sarda; tale tecnica prevede il taglio dei favi direttamente in apiario con l’ausilio di appositi coltelli con l’estremità della lama ricurva, del fumo e di mazzetti d’erbe aromatiche utilizzate a mo’ di spazzola.

 

Nella fig. 3 si notano alcune api intente a bottinare sui fiori di corbezzolo; il corbezzolo (Arbutus unedo ) è la fonte principale del rinomato miele amaro, di cui la Sardegna è probabilmente la regione che registra la produzione più significativa a livello mondiale.


Nel volume sulle Avversità delle Api, con felice sintesi grafica, sono raffigurati i principali predatori e nemici delle Api quali il Falco pecchiaiolo, i Rondoni e i Gruccioni.

- Figura 1 - API SOLITARIE

 

- Figura 2 - Estrazione del miele dai bugni in sughero, tipiche
dell’apicoltura sarda;

- Figura 3 - Api intente a bottinare sui fiori di corbezzolo

 

Fra gli insetti le Vespe predatrici Polistes dominulus e Vespula germanica, la farfalla Testa di morto Acheronthia atropos, la Tarma della cera Galleria mellonella, il pidocchio delle api Braula coeca e l’endoparassita Senotainia tricuspis.
Dei numerosi Coleotteri, segnalati nel testo, sono stati raffigurati un Meloide e il Nitidulide esotico Aethina tumida, introdotto 10 anni dopo la pubblicazione del volume, in Calabria e Sicilia.
Gli Acari parassiti raffigurati sono gli ectoparassiti Tropilelaps clarae, di temuta introduzione in Italia, il Tarsonemide Acarapis woodi, agente parassitario dell’Acariosi delle trachee; all’agente parassitario della Varroasi, Varroa destructor (la cui presenza in territorio italiano è del 1981), sono dedicate 4 interessanti tavole, la prima delle quali (fig. 4) raffigura in maniera suggestiva, esaltandone i tratti alieni, una femmina adulta dell’acaro.

 

Graficamente efficaci anche dal punto di vista didattico sono le raffigurazioni della Peste americana sostenuta da Paenibacillus larvae, della Nosemiasi (Nosema apis e N. ceranae) della covata calcificata sostenuta dal fungo Ascosphaera apis.

 

Molte delle immagini suddette corredano il pregevole volume Apicoltura in Sardegna. La storia, le api, i mieli, che rappresenta una sintesi delle notizie storiche e degli studi sull’apicoltura sarda ed è incentrato sulle indagini condotte dagli entomologi dell’Università degli Studi di Sassari.

 

La tecnica adottata dall’artista per queste illustrazioni è sempre penna e acquarello su cartoncino; ed essendo lavori su commissione, Marco Mattei ha dovuto attenersi a istruzioni e a criteri di verosimiglianza che portano a definire le tavole in maniera realistica.

Si tratta, dunque, di un realismo di tipo didascalico, nel quale il processo creativo si limita alla composizione della tavola secondo canoni d’equilibrio compositivo e cromatico. Nonostante i suddetti vincoli, emerge la grande capacità pittorica e le notevoli conoscenze entomologiche e apistiche dell’artista.

 

 

Renzo Barbattini - Università di Udine

 

Santi Longo - Università di Catania

 

Ignazio floris - Università di Sassari

 


 

 

RIFEERIMENTI

1) Barbattini R., 1981 - Presenza di Varroa jacobsoni Oud. in territorio italiano. L’Informatore Agrario, 37: 1676916770.

2) Floris I., Satta A., 2006 - Principali Avversità delle Api in Sardegna. Composita Sassari: 88 pp.

3) Floris I., Satta A., 2007 - Origini ed evoluzione dell’apicoltura e mieli della Sardegna. Composita Sassari: 64 pp.

4) Floris I., Satta A., 2009 - Apicoltura in Sardegna. La storia, le api, i mieli. Assomedia Sassari: 200 pp.

 

 

DA

RIVISTA NAZIONALE DI APICOLTURA APINSIEME | MAGGIO 2019

 

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