Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

L'ORA DELLA PREGHIERA 4

DI L.M.


 

 

“… Se prima, con quella giaculatoria – Padre Ti amo, Padre Misericordia – Io vi promisi di salvare cento anime, adesso Io raddoppio la Mia Misericordia e ne salverò duecento. Non stancatevi quindi di dirla...” -Gesù, 27.8.2000-

Grani grossi: Gloria al Padre…; Padre nostro…, Padre mio, Tu sei veramente il mio grande Dio

Grani piccoli: Padre Ti amo, Padre misericordia

Alla fine: Salve Regina…

 

 


 

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Libro di Cielo – 6 Dicembre 17, 1903 Luisa Piccarreta

 

Il vero spirito d’adorazione consiste in questo:

Che la creatura sperda sé stessa e si trovi nell’ambiente divino, e adori tutto ciò che opera Dio, e con Lui si unisca.

 

(1) Continuando il mio solito stato, per pochi istanti ho visto il benedetto Gesù con la croce sulle spalle, nell’atto d’incontrarsi con la sua Santissima Madre, ed io gli ho detto: “Signore, che cosa fece la vostra Madre in questo incontro dolorosissimo?”

E Lui: “Figlia mia, non fece altro che un atto d’adorazione profondissimo e semplicissimo E siccome l’atto quanto più semplice, altrettanto facile ad unirsi con Dio, Spirito semplicissimo, perciò in questo atto s’infuse in Me e continuò ciò che operavo Io stesso nel mio interno.

E questo mi fu sommamente gradito che se mi avesse fatto qualunque altra cosa più grande, perché il vero spirito d’adorazione in questo consiste:

Che la creatura sperde sé stessa e si trova nell’ambiente divino, e adora tutto ciò che opera Dio, e con Lui si unisce.

Credi tu che sia vera adorazione - quella che la bocca adora, e la mente sta ad altro? Ossia, - la mente adora e la volontà sta lontana da Me? Oppure, che una potenza mi adora e le altre stanno tutte disordinate?

No, Io voglio tutto per Me, e tutto ciò che le ho dato in Me,

E questo è l’atto più grande di culto, d’adorazione che la creatura può farmi.

 

Libro di Cielo 1 202 - 204 Luisa Piccarreta

Gesù mi faceva capire che nella messa c’è tutto il fondo della nostra sacrosanta religione. 202(...) Oh Dio! quanto è alto, grande, sublime il loro ministero.

Quanto era bello vedere il sacerdote che celebrava la messa e Gesù trasformato in esso, pareva che non il sacerdote, ma che Gesù stesso celebrava il Divina Sacrificio, e delle volte faceva scomparire affatto il sacerdote, e Gesù solo celebrava la messa, ed io l’ascoltavo.

Oh! quanto era commovente vedere Gesù recitare quelle preci, fare tutte quelle cerimonie e movimenti che fa lo stesso sacerdote. Chi può dire quanto mi riusciva consolante vedere queste messe insieme con Gesù? Quante grazie ricevevo, quanti lumi, quante cose comprendevo!

Ma siccome sono cose passate e non le ricordo tanto chiaro, perciò le passo in silenzio. (203) Ma mentre così dico, Gesù nel mio interno si è mosso e mi ha chiamato, e non vuole che ciò facessi

Ah! Signore, quanta pazienza ci vuole con Voi. Ebbene vi contenterò. Oh! dolce Amore dirò qualche piccola cosa, ma datemi la grazia vostra per poter manifestarlo, ché da me non ardirei mettere parola in misteri sì profondi e sublimi.

 

(204) Ora, mentre vedevo Gesù o il sacerdote che celebrava il Divino Sacrificio, Gesù mi faceva capire che nella messa c’è tutto il fondo della nostra sacrosanta religione. Ah! sì, la messa ci dice tutto e ci parla di tutto. La messa ci ricorda la nostra Redenzione Ci parla a parte a parte delle pene che Gesù patii per noi, ci manifesta ancora l’Amore immenso che non fu contento di morire sulla croce, ma volle continuare lo stato di vittima nella Santissima Eucarestia.

La messa ci dice pure che i nostri corpi disfatti, inceneriti dalla morte, risorgeranno nel giorno del giudizio insieme con Cristo a vita immortale e gloriosa. Gesù mi faceva comprendere che la cosa più consolante per un cristiano, ed i misteri più alti e sublimi della nostra santa religione sono: Gesù in Sacramento e la resurrezione dei nostri corpi alla gloria.

Sono misteri profondi che li comprenderemo solo al di là delle stelle, ma Gesù in Sacramento ci lo fa quasi con mano toccare in più modi. In primo, la sua Resurrezione. In secondo il suo stato di annientamento sotto di quelle specie, ma pure è certo che Gesù ci sta vivo e vero. Poi, consumate quelle specie, la sua reale presenza non più esiste. Di poi consacrate quelle specie, di nuovo viene ad acquistare il suo stato Sacramentato.

Così Gesù in Sacramento ci ricorda la resurrezione dei nostri corpi alla gloria, come Gesù, cessando il suo stato Sacramentato risiede nel seno di Dio, suo Padre, così noi, cessando la nostra vita, le anime nostre vanno a fare la loro dimora nel Cielo, nel seno di Dio, ed i nostri corpi restano consumati, sicché si può dire che non più esisteranno, ma poi con un prodigio dell’Onnipotenza di Dio, i nostri corpi acquisteranno nuova vita, e unendosi coll’anima andranno insieme a godere la beatitudine eterna.

Si può dare cosa più consolante per un cuore umano, che non solo l’anima, ma anche il corpo deve bearsi negli eterni contenti? A me sembra che in quel gran giorno succederà come quando il cielo è stellato ed esce il sole, che avviene? Il sole, con la sua immensa luce assorbe le stelle e le fa scomparire, ma le stelle esistono.

Il sole è Dio, e tutte le anime beate sono stelle, Iddio con la sua immensa luce ci assorbirà tutti in Sé, in modo che esisteremo in Dio, e nuoteremo nel mare immenso di Dio.

 

 

MESSAGGI DONATI ATTRAVERSO IL
GRUPPO DELL’AMORE DELLA SS. TRINITÀ
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MESSAGGIO DI DOMENICA 7 FEBBRAIO 2021
(Prima domenica del mese - diretta facebook)

 

MARIA VERGINE SANTISSIMA

Figli miei, Io sono l’Immacolata Concezione, Io sono Colei che ha partorito il Verbo, Io sono Madre di Gesù e Madre vostra, sono scesa con grandissima potenza, insieme a Mio figlio Gesù e a Dio Padre Onnipotente, la SS. Trinità è in mezzo a voi.

Bambini miei, sono felice di potervi parlare, Io vi guido in questo mondo di ostacoli, di tentazioni, desidero essere il vostro punto di riferimento, credeteci, credete al Mio amore che è infinito per ognuno di voi.

Molti avvertimenti vi sono stati donati e che non sono stati creduti, non sono stati messi in pratica, il mondo sta pagando conseguenze dei suoi stessi errori, Io ho donato il Terzo Segreto di Fatima al mondo, per rendervi consapevoli di ciò che sta accadendo e che accadrà ancora, tutti i potenti che sono contro la legge di Dio Padre Onnipotente, cadranno, nessuno potrà fermare i castighi che vi saranno su costoro, il Terzo Segreto di Fatima che parla della loro rovina, non è stato donato alla chiesa che se n’è impadronita, nascondendo grandi verità che oggi avrebbero aiutato il mondo a capire ciò che sta accadendo, il potere non servirà a niente davanti ai castighi e alle catastrofi che si abbatteranno e alle guerre che ci saranno.

Tutti i disamorati faranno guerra, popolo contro popolo, nazioni contro nazioni come vi ha annunciato Mio figlio Gesù. Prendete in considerazione la preghiera, l’arma che vi fa da scudo.
Presto, molto presto, Io vi rivelerò grandi segreti di molti inganni che si sono fatti coinvolgendo anime innocenti, figli miei il mondo ha bisogno di purificazione, non abbiate paura, pregate, il Cielo non abbandonerà mai chi prega.
Preparate la strada a Mio figlio Gesù, come ancora oggi fa Mio figlio Giovanni il Battista, nulla cambierà  su coloro che fanno la volontà di Dio Padre Onnipotente, Mio figlio Gesù è alle porte.
Vi amo figli miei, vi amo figli miei, vi amo figli miei, adesso Io vi devo lasciare, ma la Mia presenza rimarrà vicino ad ognuno di voi che oggi Mi avete pregato con il cuore, continuate a pregare il Cielo desidera ancora parlarvi.

 

Vi benedico figli miei e vi dono un bacio, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Shalom! Pace figli miei.

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MESSAGGIO DI DOMENICA 7 FEBBRAIO 2021
(Prima domenica del mese - diretta facebook)

 

SAN GIOVANNI BATTISTA

Fratelli, sorelle, Io sono Giovanni il Battista, Io sono Colui che battezzò Gesù il figlio di Dio, Io sono Colui che gli preparò la strada per la Sua venuta in questo mondo. Sono sceso con grandissima potenza, insieme e per volontà della SS. Trinità.

Oggi è un giorno molto speciale, Io desidero parlare al mondo intero, desidero parlare al popolo di Dio che desidera ascoltare la voce del Padre, Io parlo nel Nome di Dio, la Mia vita è di Dio, ogni cosa è di Dio, Lui è Creatore, Noi creature.

L’umanità deve comprendere tutto ciò, essere umile ed abbassarsi al cospetto del Creatore, chi in questo mondo ha potere, ha smarrito la retta via, permettendo leggi che sono contrarie alla divinità, offendendo il cuore di Dio.

Molte anime innocenti e devote stanno soffrendo a causa di questi abomini, mi rivolgo a voi anime pie, la SS. Trinità vi ama, vi è sempre vicino e vi chiede di essere sempre forti, abbiate sempre gli occhi puntati sulla Legge Santa, solo così non verrete mai confusi da tutto quello che sta accadendo nel mondo.

Nei secoli la parola di Dio è sempre stata chiara, semplice, pura, comprensibile, ma negli ultimi tempi gli uomini che hanno voltato le spalle a Dio la vogliono rendere complicata, impercettibile, Dio Padre Onnipotente è molto arrabbiato, perché Lui ama, ama, ama il Suo creato, Lui vede tutto e non permetterà mai più che la Sua parola venga infangata, la Sua misericordia sta per terminare e chiunque avrà volutamente disobbedito, renderà conto a Lui.

L’amore, la pace, la verità, Dio l’ha donata ad ogni Sua creatura, nessuno può gestirla, comprendete bene le Mie parole, perché poi sarà tardi.
Vi amo immensamente, e vi chiedo di non perdere mai la fede, pregate, pregate con tutto il vostro cuore e Maria Vergine SS. asciugherà ogni lacrima dai vostri occhi.
Molto presto ci saranno grandi cambiamenti in tutto il mondo, tenete duro popolo di Dio, mettete sempre in pratica gli insegnamenti di Maria Vergine SS., Lei vi guida da Mio fratello Gesù che è la vostra salvezza.

Non temete, stanno per arrivare grandi conferme, fratelli e sorelle, abbiate sempre cura della vostra anima con preghiera e sacrifici.


Vi amo, vi amo, vi amo, desidero sempre aiutarvi, adesso Io vi devo lasciare, ma il Mio Spirito è con voi, non temete mai e gridate la verità, abbiate nel vostro cuore il timore di Dio, questo è un grande dono che non vi farà mai sbagliare la strada.

Adesso vi benedico fratelli e sorelle, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.  

 

Con meditazione e preghiera Vi salutiamo nell'Amore della SS.Trinità.

 

 

APPUNTAMENTI
FEBBRAIO 2021

Gli appuntamenti del mese di febbraio
con la Federazione Mondiale delle Opere Eucaristiche della Chiesa.
 

 

Mercoledì 10 febbraio
SEMINARIO WEB 
ore 21,30
IL DOCUMENTO BASE DEL 52° CONGRESSO EUCARISTICO INTERNAZIONALE: INTRODUZIONE
Seminario del ciclo "Adorazione Eucaristica per la vita del mondo"
Guiderà la riflessione Don Roberto Pedrini, della Diocesi di Bologna.


Dopo l'intervista del mese di gennaio a Padre Dolhai, presidente della Commissione teologica, il seminario continuerà l'approfondimento del documento base del Congresso Eucaristico di Budapest "Sono in te tutte le mie sorgenti".

Il testo del documento è scaricabile a questo link. 
 
 
Il seminario Adorazione eucaristica per la vita del mondo si tiene ogni secondo mercoledì del mese alle ore 21,30 in diretta web. Per partecipare è sufficiente essere dotati di un computer con connessione internet o di uno smartphone.
Occorre registrarsi sul sito https://attendee.gotowebinar.com/register/4193599274469258754 e seguire le istruzioni. Chi ha già partecipato ai precedenti seminari non deve effettuare una nuova registrazione, riceverà automaticamente una mail con il link per connettersi.

 

 

Martedì 23 febbraio
RADIO MARIA
ore 21,00

 

VIVERE L'ADORAZIONE EUCARISTICA PERPETUA
conduce Don Enrico Campino


Trasmissione dedicata all'adorazione eucaristica perpetua in onda su Radio Maria ogni quarto martedì del mese dalle 21,00 alle 22,30.

 

5 - 12 settembre 2021
BUDAPEST
52° CONGRESSO EUCARISTICO INTERNAZIONALE

Il Congresso eucaristico internazionale sarà una occasione per confermare la fede dei credenti, ricostruire l’identità della comunità cristiana mediante una nuova evangelizzazione, approfondire la comunione con Cristo e con i fratelli, lavorare alla riconciliazione fra i popoli. Ed anche per rinsaldare il dialogo tra i cristiani, nella certezza che sono più le cose che ci uniscono di quelle che dividono. processi di rinnovamento
Riferendosi al Congresso eucaristico di Budapest, Papa Francesco  il 15 dicembre del 2019, dopo la recita mariana dell’Angelus, aveva esortato a pregare affinché questo evento possa favorire “processi di rinnovamento” nelle comunità cristiane:
"I Congressi Eucaristici, da più di un secolo, ricordano che al centro della vita della Chiesa c’è l’Eucaristia. Il tema del prossimo Congresso sarà «Sono in te tutte le mie sorgenti» (Sal 87,7). Preghiamo che «l’evento eucaristico di Budapest possa favorire nelle comunità cristiane processi di rinnovamento".

 

La Federazione Mondiale delle Opere Eucaristiche della Chiesa è una confederazione di laici, riconosciuta dal Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, il cui motto è Culto in Aetermun Sanctissimum Sacramentum. La Federazione ha come scopo quello di incoraggiare, promuovere e diffondere il culto del Santissimo Sacramento, in conformità con le direttive della gerarchia ecclesiastica.

www.adorazioneperpetua.it
www.opera-eucharistica.org/italiano

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Libro di Cielo  23                    Ottobre 20, 1927                             Luisa Piccarreta

Come
la Divina Volontà possiede l’atto incessante e sempre nuovo e tiene virtù

di far sempre cose nuove. Tutta bella, pura e santa fu fatta la Mamma Regina.

 

Ora tu devi sapere che il nostro Essere Divino, la nostra Volontà creatrice, possiede il suo moto incessante e sempre nuovo,

 

- nuovo nelle gioie, nella felicità,
- nuovo nella bellezza,
- nuovo nel lavorio che, la nostra sapienza mette fuori nella formazione delle anime,
- nuovo nella santità che imprime,
- nuovo nell’amore che infonde.
Quindi se possiede quest’atto nuovo continuato, tiene virtù di far sempre cose nuove.,

 

E se tutta bella, pura e santa fu fatta la Mamma Regina,
ciò non esclude che possiamo fare altre cose nuove e belle, degne delle opere nostre.  

 

Molto più che nella Creazione, come il nostro Fiat Divino
- uscì in campo nel creare tutte le cose,
- uscì anche in campo tutti gli atti nuovi con cui doveva formare
le creature, le rarità di bellezza che doveva comunicare,
e la santità che doveva imprimere in chi avrebbe vissuto nel nostro Volere Divino.  

E siccome Esso non ebbe vita nelle creature, né il suo regno, lo ebbe solo nella Sovrana del Cielo e perciò fece il primo prodigio e miracolo che stupì Cielo e terra,
onde aspetta le altre creature che devono tenere la sua Vita e formare altri suoi regni dove regnare, per formare col nostro atto nuovo altre rarità di santità, di bellezza e di grazia.  

Oh! come la mia Divina Volontà aspetta con ansia questo suo campo d’azione, di mettere fuori questi atti nuovi.  

Essa è come un’artefice che sa fare le centinaia e migliaia di statue, una diversa dall’altra, sa imprimere in esse una finezza e rarità di bellezza, di atteggiamenti, di forme, ma una non può dire ch’è come l’altra, non sa fare ripetizioni, ma sempre statue nuove e belle.

Ma non le viene dato di mettere fuori la sua arte,
qual dolore non sarebbe per un’artefice simile la sua inoperosità?

Tale è la mia Divina Volontà, e perciò aspetta il suo regno in mezzo alle creature, per formare - rarità di bellezze divine in esse, non mai viste,


- santità non mai sentite,
- novità non mai toccate,
non basta
- alla sua potenza che tutto può,
- alla sua immensità che tutto abbraccia,
- al suo amore che mai esaurisce, di aver formato con le sue arti divine la gran Signora, la Regina del Cielo e della Terra

Ma il seguito di Lei, in cui vuol vivere solo il mio Fiat e regnare
per formare altre opere degne di Esso.

 

Libro di Cielo 7 Maggio 6, 1906 Luisa Piccarreta

 

Dio è cibo e vita dell’anima.

 

(1) Continuando il mio solito stato, quando appena è venuto il benedetto Gesù con un pane in mano, come se mi volesse ristorare, ché per le continue sue privazioni mi sento tanto male, che pare che appena un sol filo di vita mi mantenga viva, e che sotto questo filo resterei incenerita e consumata. Onde dopo che mi ha ristorato con quel pane mi ha detto:

 

(2) “Figlia mia, il pane materiale è cibo e vita del corpo, e non c’è particella del corpo che non riceva vita da questo pane. Così Dio è cibo e vita dell’anima, e non ci dev’essere particella che non dovrebbe prendere vita e cibo da Dio, cioè, animare tutto sé in Dio, come nutrire i suoi desideri in Dio, gli affetti, le inclinazioni, l’amore, farle prendere vita e cibo in Dio, in modo che nessun altro cibo dovrebbe gustare che Dio solo. Ma oh! quanti fanno cibare la loro anima d’ogni sorta di sporcizia?”

 

(3) Detto ciò è scomparso, e mi sono trovata dentro d’una chiesa, e pareva che varie persone dicevano: “Maledetto, maledetto”, come se volessero maledire il Signore benedetto, ed anche le stesse creature. Io non so come comprendevo tutto il peso di quelle maledizioni, come significassero distruzione di Dio e di loro stesse e ne piangevo amaramente per queste maledizioni. Poi vedevo all’altare un sacerdote che celebrava, come se fosse Nostro Signore, il quale venendo in mezzo a quelli che avevano detto quelle maledizioni, ha detto con voce solenne ed autorevole: “Maledicti, maledicti!”, almeno per una ventina e più volte. E mentre ciò diceva, pareva che cadevano morti molte migliaia di gente. - chi per rivoluzione, - chi per terremoti, - chi nel fuoco e chi nell’acqua, e mi pareva che questi castighi fossero precursori delle vicine guerre. Io ne piangevo, e quello avvicinandosi a me mi ha detto:

 

(4) “Figlia mia, non temere, che non ti maledico. Anzi ti dico benedicta, mille e mille volte. Piangi e prega per questi popoli”.

 

Libro di Cielo - 3 83 - Giugno 17, 1900 Luisa Piccarreta

 

Contenersi in Dio e non uscire dai confini della pace, è tutto lo stesso.

 

(1) Siccome questa mattina il benedetto Gesù non ci veniva, nel mio interno mi sentivo suscitare qualche ombra di turbazione sul perché non ci veniva; onde nel venire mi ha detto:

 

(2) “Figlia mia, contenersi in Dio e non uscire dai confini della pace è tutto lo stesso. Sicché se tu avverti un poco di turbazione è segno che fai un poco di uscita da dentro Dio, perché contenersi in Lui e non aver perfetta pace è impossibile, molto più che i confini della pace sono interminabili, anzi tutto ciò che a Dio appartiene è tutto pace”.

 

(3) Dopo ha soggiunto: “Non sai tu che le privazioni all’anima servono come l’inverno alle piante, che mettono più profonde le radici, le fortifica e le fa rinverdire e fiorire al maggio?”

(4) Dopo ciò, mi ha trasportata fuori di me stessa, ed avendogli raccomandato vari bisogni, mi è scomparso, ed io mi sono trovata in me stessa, con un desiderio di tenermi sempre dentro di Dio, acciocché mi potessi trovare nei confini della pace.

 

Libro di Cielo – 1 Luisa Piccarreta

 

Tutto ciò che feci nel corso dei trentatre anni, dacché nacqui finché morì, lo sto continuando nel Sacramento dell’altare. Perciò voglio che mi visiti 33 volte al giorno.

 

(80) 3º.-Per le visite e atti di riparazioni, tu devi sapere che tutto ciò che feci nel corso dei trentatre anni, dacché nacqui finché morì, lo sto continuando nel Sacramento dell’altare. Perciò voglio che mi visiti 33 volte al giorno, onorando i miei anni e insiememente unendoti con Me nel Sacramento, con le mie stesse intenzioni, - cioè di riparazione, di adorazione. Questo lo farai in tutti i tempi: Il primo pensiero della mattina, subito voli innanzi alla custodia dove sono per amore tuo e mi visiti, - l’ultimo pensiero della sera, - mentre dormirai la notte, - prima e dopo il pasto, - in principio d’ogni tua azione, - camminando, - lavorando”.

 

(81) Mentre così mi diceva, mi vedevo tutta confusa, non sapendo se potevo riuscire a farle gli dissi: “Signore, vi prego a starmi insieme finché prenda l’abitudine a farle, che conosco che con Voi tutto posso, ma senza Voi che posso fare io miserabile? E Lui benignamente soggiungeva:

 

(82) “Sì, sì, ti contenterò, quando mai ti ho mancato? La tua buona volontà voglio, che qualunque aiuto tu vuoi te lo darò”. (83) E così faceva.

 

 

 

Libro di Cielo - 18 Dicembre 6, 1925 Luisa Piccarreta Il vero vivere nella Volontà Suprema è proprio questo: Che Gesù deve trovare tutto e tutti nel fondo dell’anima, e tutto dev’essere, col suo amore, vincolato nell’anima. (1) Stavo facendo nel mio interno i miei soliti atti nel Voler Supremo, abbracciando la Creazione tutta e tutte le creature per poter fare miei tutti i loro atti, e ricambiare il mio Dio col mio piccolo amore di tutto ciò che ha fatto nella Creazione e di quello che dovrebbero fare tutte le creature. Ma mentre ciò facevo, il pensiero mi ha detto: “Impiego tanto tempo nel fare ciò, e qual è il bene che tu fai? Qual è la gloria che dai al tuo Dio?” In questo mentre, il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno, e allargando le braccia sembrava che voleva abbracciare tutti e tutto, e poi, elevandoli in alto offriva tutto al suo Padre Celeste, e dopo mi ha detto: (2) “Figlia mia, il vero vivere nella Volontà Suprema è proprio questo, che Io devo trovare tutto e tutti nel fondo dell’anima. Tutto ciò che la mia Volontà è uscito fuori per il bene delle creature nella Creazione, dev’essere, col suo amore, vincolato nell’anima. Col vivere nel mio Volere e col suo ricambio d’amore resta già vincolata ed in possesso di tutto ciò che la mia Volontà ha fatto e farà, e ama come ama e sa amare la mia Volontà. Onde, stando tutto ciò col vivere davvero in Essa e avendo vincolato tutto a sé, Io trovo nell’anima il cielo stellato, il sole folgorante, la vastità dei mari, le praterie di fiori, tutto trovo in essa. Q uindi, non è giusto che l’anima, saltellando di cosa in cosa su tutto ciò che è mio e suo, lo riconosca e scherzando su tutte le cose create vi imprima il suo bacio ed il suo piccolo ti amo sopra ogni cosa, per Colui che ha creato tante cose per farne dono alle creature, mostrandogli con ciò una svarietà d’amore per quante cose ha creato, e come ama che l’uomo sia felice dandogli non solo il necessario, ma anche il superfluo? (3) Ma questo non è tutto, non solo devo trovare la Creazione tutta, ma il vero vivere nella mia Volontà vincola tutti, e quindi debbo trovare nell’anima come in atto, - Adamo santo come uscì dalle mani creatrici e - Adamo colpevole, umiliato e piangente, affinché si vincoli con lui nello stato di santità e prendendo parte ai suoi atti innocenti e santi mi dà la gloria e fa sorridere di nuovo tutta la Creazione. E prendendo parte alle sue lacrime, sospira con lui quel Fiat respinto che aveva causato tanta rovina. Devo trovar in essa i profeti, i patriarchi, i santi padri, con tutti i loro atti, e se quelli sospiravano il Redentore, tu sospirerai il mio Fiat Supremo come trionfo e compimento dei loro sospiri. Voglio trovare la mia inseparabile Mamma con tutti gli atti suoi, dove il mio Volere operò tanti portenti, avendone pieno dominio. Voglio trovare tutto Me stesso e tutti gli atti miei. Insomma, voglio trovare tutte le cose mie, tutto ciò che mi appartiene, tutto quello che ha fatto e farà la mia Suprema Volontà, perché sono cose tutte inseparabili da Me, e per chi vive nel mio Volere è giusto e necessario che si rendano inseparabili da essa. Sicché, se non trovo tutto, non si può dire che vive completamente nel mio Volere, ed Io, guardandola, non trovo tutte le cose mie in essa, anzi le guardo sparse fuori dell’anima e non posso ricevere il suo ricambio d’amore per tutto ciò che mi appartiene. Non ho creato forse la creatura ché fosse un piccolo mondo e un piccolo dio? Perciò ti dico sempre che il vivere nel mio Volere non è conosciuto ancora, ed Io ti vado insegnando ora una cosa, ora un’altra, e allargo la tua capacità per fare che entrino in te tutte le cose mie e tutto ciò che di bene ha messo fuori la mia Volontà. Voglio sentirmi ripetere da te il tuo ricambio d’amore su tutto ciò che mi appartiene. Non tollero per chi vive nel mio Volere che non conosca tutte le cose mie, che non le ami e possieda. Altrimenti, quale sarebbe il gran prodigioi di viveresecondo la mia Volontà?

 

 

Libro di Cielo 34 Febbraio 10, 1937 Luisa Piccarreta

 

In questo mentre me la sono sentita vicina, che nascondendomi sotto il suo manto azzurro e prendendomi nel suo grembo materno, con un’amore che non so dire mi ha detto: “Figlia del mio materno cuore, il regno della Divina Volontà sarà regno mio, a Me la Trinità Sacrosanta me lo ha affidato, come mi affidò il Verbo Eterno quando scese dal Cielo in terra, così mi fidò il suo ed il mio regno.

Perciò i miei sospiri sono ardenti, le mie preghiere incessanti, non faccio altro che assalire la Trinità Santissima col mio Amore, coi diritti di Regina e di Madre che mi diede, affinché ciò che mi affidò venga alla luce, forme la sua vita, affinché il mio regno trionfi sulla faccia della terra.

 

Tu devi sapere che è tanto il mio desiderio che mi brucia, che mi sento come se non avesse gloria, mentre ne ho tanta che Cieli e terra ne sono riempiti, se non veggo formato il regno della Divina Volontà in mezzo ai figli miei, perché ognuno di questi figli che vivranno in esso, mi darà tanta gloria, da raddoppiarmi la gloria che posseggo, perciò vedendomi priva mi sento come se non avessi gloria di Regina e amore di Madre dai figli miei, perciò nel mio cuore li chiamo sempre e vo’ ripetendo: “Figli miei, figli miei, venite alla Mamma vostra, amatemi da Madre come Io vi amo da figli, se non vivrete di quella stessa Volontà che Io visse, non possiate darmi l’amore di veri figli, né possiate conoscere dove giunge il mio amore per voi”.

 

Tu devi sapere ch’è tanto il mio amore e le mie ansie ardenti che voglio che questo regno esiste sulla terra, che scendo dal Cielo, giro per le anime per vedere chi sta più disposta a vivere di Voler Divino, le faccio la spia, e quando le veggo disposte, entro nei loro cuori e formo la mia Vita in esse come preparazione, onore e decoro di quel Fiat che prenderà possesso e formerà la sua Vita in loro.

Perciò Io sarò inseparabile da loro, metterò la mia Vita, il mio amore, le mie virtù, i miei dolori a loro disposizione, come muro di fortezza insormontabile, affinché possano trovare nella Madre loro ciò che ci vuole per vivere in questo regno sì santo.

E allora sarà la mia festa completa, il mio amore si riposerà nei figli miei, la mia Maternità troverà chi mi ama da figlio, e darò grazie sorprendenti e metterò tutto in festa Cielo e terra, la farò da Regina largheggiando con grazie inaudite. Perciò figlia mia, starai unita con la tua Mamma, affinché preghi e sospiri con Me il regno della Divina Volontà”.

 

 

Libro di Cielo 17 Settembre 17, 1924 Luisa Piccarreta

 

L’operare nella Divina Volontà significa che: Il Sole della Divina Volontà, trasformando in Sole la volontà umana, agisce in essa come nel suo proprio centro. Gesù benedice questi scritti.

 

(1) Stavo pensando al Santo Voler Divino, e facevo quanto più potevo da me di fondermi in Esso, per poter abbracciare tutti e portare al mio Dio gli atti di tutti come un atto solo, ché tutti sono dovuti al nostro Creatore.

Ora, mentre ciò facevo vedevo aprirsi il Cielo, e ne usciva un Sole che ferendomi coi suoi raggi mi penetrava fin nel fondo dell’anima mia, la quale, ferita da questi raggi si convertiva in un sole che, spandendo raggi, feriva quel Sole da cui era stata ferita.

E siccome io continuavo a fare i miei atti per tutti nel Divino Volere, questi atti erano travolti in questi raggi, e convertiti in atti divini, che diffondendosi in tutti e su tutti formavano una rete di luce da mettere un ordine tra il Creatore e la creatura. Io sono restata incantata nel vedere ciò, ed il mio amabile Gesù, uscendo da dentro il mio interno, in mezzo a questo Sole mi ha detto:

 

(2) “Figlia mia, vedi come è bello il Sole della mia Volontà! qual potenza, qual meraviglia! non appena l’anima si vuol fondere in Essa per abbracciare tutti, il mio Volere trasformandosi in Sole ferisce l’anima, e vi forma un altro Sole in essa; e questa come vi forma i suoi atti, forma i suoi raggi per ferire il Sole della Suprema Volontà, e travolgendo tutti in questa luce, per tutti ama, glorifica, soddisfa il suo Creatore; e quel che è più, non con amore, gloria e soddisfazione umana, ma con amore e gloria di Volontà Divina, perché il Sole della mia Volontà ha operato in essa.

Vedi che significa fare gli atti nella mia Volontà, è questo il vivere nel mio Volere: che il Sole della mia Volontà, trasformando in Sole la volontà umana, agisce in essa come nel suo proprio centro”.

 

(3) Onde dopo, il mio dolce Gesù andava prendendo tutti i libri scritti sul suo Divino Volere, li univa insieme, poi se li stringeva al cuore, e con una tenerezza indicibile ha soggiunto:

 

(4) “Li benedico di cuore questi scritti, benedico ogni parola, benedico gli effetti ed il valore che essi contengono; questi scritti sono una parte di Me stesso”.

 

(5) Poi ha chiamato gli angeli, i quali si sono messi di faccia a terra a pregare; e siccome stavano presenti due padri che dovevano vedere gli scritti, Gesù ha detto agli angeli che toccassero la loro fronte per imprimere in loro lo Spirito Santo, onde infondergli la luce per potergli far comprendere le verità ed il bene che ci sono in questi scritti.

 

Gli angeli hanno ciò eseguito, e Gesù, benedicendoci tutti è scomparso.

 

In Iraq non c’è pace. Ieri sera un importante attacco missilistico ha colpito la città di Erbil, la capitale della regione del Kurdistan iracheno, provocando 1 morto e 9 feriti. I razzi sono stati lanciati sulla base aerea statunitense e diversi altri sono atterrati nelle zone residenziali della città. L’attacco è stato rivendicato da una milizia filo-iraniana. Le tensioni tra i due paesi sono aumentate dopo un attacco con un drone diretto da Washington che ha ucciso l'anno scorso il generale iraniano Qassem Soleimani.
"La recrudescenza di questi conflitti – hanno dichiarato oggi alla stampa i co-Presidenti di Un Ponte Per, Alfio Nicotra e Angelica Romano - rappresenta una minaccia per la popolazione civile e per il processo di ricostruzione del Paese e hanno lo scopo di togliere la parola ai movimenti sociali iracheni che in questi due anni si sono mobilitati contro le derive settarie, la corruzione e l’estremismo violento".

Leggi tutto il comunicato stampa >>

In Iraq, Un Ponte Per lavora da anni insieme a ragazze e ragazzi che sognano un altro Iraq, libero dalla violenza. Un nuovo obiettivo raggiunto che vogliamo raccontarti è l’inaugurazione a Tobzawa, poche settimane fa, della nostra nuova “Officina di Pace”: perché la pace è una cosa che si costruisce, giorno dopo giorno, stando insieme.

Qui ragazzi e ragazze possono conoscersi, condividere esperienze, avere occasioni di formazione e, soprattutto, immaginare nuove forme di convivenza per costruire insieme un altro Iraq di pace.

Abbiamo organizzato corsi professionali, in collaborazione con la Northern Techni

 

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Crediamo che lavorare oggi con le giovani generazioni, rivendicando con loro diritti e dignità, e rafforzando insieme la coesione sociale, significhi minare alle basi le possibilità che in futuro esplodano nuovi conflitti.
L’antidoto migliore alla violenza sono loro, e i sogni che coltivano.

Diventa sostenitore/trice regolare di Un Ponte Per per continuare a costruire insieme la pace e a combattere la persecuzione delle minoranze e la violenza.>>

Un Ponte Per | UPP - ONLUS
Via Angelo Poliziano 18-20-22, 00184 Roma
Contattaci.

 

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Con il tuo Sostegno a Distanza puoi migliorare la vita di tanti bambini nel mondo!

Il Sostegno a Distanza è un atto di pura solidarietà che porta del bene concreto a tutte le persone coinvolte: per chi riceve l'aiuto si tratta di una tangibile speranza, per chi si prodiga verso gli altri consiste in una scintilla di generosità capace davvero di scaldare il cuore.

Nelle missioni, economicamente e socialmente fragili, molte bambine e molti bambini, hanno potuto progredire negli studi, avendo così accesso ad un bene fondamentale di cui prima non disponevano: la possibilità di porre ogni giorno un mattoncino in più nella costruzione di un futuro, conquistato grazie al proprio impegno e forza di volontà. Un diritto che spetta ad ogni bambino del mondo e che, con te, può realizzarsi.

Scopri come il tuo aiuto può fare la differenza, leggi le storie di alcuni ragazzi sostenuti.

Il Sostegno a Distanza è un gesto d'amore in grado di annullare le distanza e unire spiriti, cuori, menti ed emozioni tramite il solido legame della Solidarietà.

Facciamo in modo che Serenità e Dignità siano davvero diritti fondamentali, alla portata di ogni persona, ovunque sia nata e cresciuta.

Con la tua firma puoi salvare davvero tantissime vite: il 5x1000 è un'occasione di meravigliosa solidarietà!

Spesso è proprio quello che in apparenza sembra essere un piccolo gesto a risultare un'opera determinante nella vita delle persone. Il tuo 5x1000 ne è un esempio speciale: una tua sola firma può aiutarci a portare pasti nutrienti ai bimbi di Haiti, ad offrire cure e supporto ai malati di lebbra, HIV e malaria in india, a rendere sicuro il parto a donne che versano in condizioni rischiose per sè e per i figli che portano in grembo.

Hai l'occasione di fare del bene in modo speciale ed efficace: ci aiuterai a trasformare la tua firma e il nostro codice fiscale 90003360287 in nutrimento, istruzione, salute, tutela a fronte di ogni genere di abuso che la povertà a creato in comunità fragili.

E il bello dell'amore è che può essere esteso agli altri!
Coinvolgi i tuoi parenti, amici, colleghi e conoscenti in una piccola, grande impresa che donerà un avvenire migliore a bambini distanti fisicamente, ma vicinissimi con il cuore.

 

Scopri le grandi opportunità che il tuo 5x1000 può offrire nel futuro di tanti bambini e delle loro famiglie in Asia, Centro America e Africa

Per continuare a sostenerci...

Con il tuo sostegno stai costruendo il sogno di tanti bambini, sogni di rinascita e di pace che renderanno migliore il futuro, per tutti. Grazie per il bene che stai operando nel mondo.


Con 19 Euro al mese, 228 euro all'anno, puoi permettere ad un bambino o ad una bambina di studiare.

Il tuo contributo è importantissimo e lo puoi donare attraverso:
• bonifico bancario, Banca Popolare Etica - Ag. Padova,
  IBAN:  IT61 M 05018 12101 000016 992125

• SDD: contattando il numero 393 922 31 64

• carta di credito collegandoti  al sito

• conto corrente postale 11482353.
Puoi donare con il bollettino presso gli Uffici Postali, online su Poste.it  o Postepay.it e dal tuo cellulare utilizzando le app Postepay o BancoPosta.

 

Libro di Cielo 3 Giugno 18, 1900 Luisa Piccarreta

 

Tutto il creato ci addita l’amore di Dio, il Corpo piagato di Gesù, l’amore del prossimo.

 

(1) Seguitando a non venire, ho cercato d’applicarmi a considerare il mistero della flagellazione. Mentre ciò facevo, quando appena ho visto il benedetto Gesù tutto piagato e grondante sangue mi ha detto:

 

(2) “Figlia mia, il cielo con tutto il creato, t’addita l’amor di Dio; il mio corpo piagato t’addita l’amor del prossimo, tanto che la mia umanità unita alla mia Divinità, di due nature ne feci una sola e li resi inseparabili, perché non solo soddisfeci alla divina giustizia, ma operai la salvezza degli uomini. E per fare che tutti assumessero quest’obbligo d’amare Dio ed il prossimo, non solo ne feci uno solo, ma giunsi a farne un precetto divino. Sicché le mie piaghe ed il mio sangue sono tante lingue che insegnano ad ognuno il modo d’amarsi e l’obbligo che tutti hanno di badare alla salvezza altrui”.

 

(3) Dopo, prendendo un aspetto più afflitto, ha soggiunto:

 

(4) “Che tiranno spietato è per Me l’amore, che non solo impiegai tutto il corso della mia vita mortale in continui sacrifici, fino a morire svenato sopra d’una croce, ma mi lasciai vittima perenne nel sacramento dell’Eucaristia. E questo non solo, ma tutte le mie membra predilette le tengo vittime viventi in continue sofferenze, impiegate per la salvezza degli uomini, come fra tanti ho eletto te, per tenerti sacrificata per amor mio e per gli uomini. Ah si! il mio cuore non trova requie né riposo se non trova l’uomo, e l’uomo, l’uomo, come mi corrisponde? Con ingratitudini enormissime!”

 

(5) Detto ciò è scomparso. + + + +

 

Libro di Cielo - 23 Dicembre 1, 1927 Luisa Piccarreta

 

Potenza degli atti fatti nella Volontà Divina.

 

Sono lo sbocco di Dio. “Figlia mia, tutti gli atti della mia Madre Regina fatti nella mia Volontà, stanno tutti in aspettativa ché vogliono il seguito degli atti della creatura fatti in Essa.

Sicché tutto ciò che tu fai nel mio Volere, sono questi atti che ti vengono in aiuto, anzi si schierano intorno a te per somministrarti, - chi la luce, chi la grazia, chi la santità e chi l’atto stesso che tu fai, per poter avere il seguito di questi atti nobili, santi e divin

Questi atti sono lo sbocco di Dio che imboccandoli, la creatura si riempie tanto che non potendoli contenere li sbocca di nuovo e dà i suoi atti divini al suo Creatore, perciò formano la gloria più grande che la creatura può dare a Colui che l’ha creato.

Non c’è bene che non discenda per mezzo di questi atti fatti nel Voler Divino, mettono tutto in moto, Cieli e terra, e lo stesso Dio.

Sono il moto divino nella creatura.

E fu in virtù di questi atti che la Celeste Sovrana fece muovere il Verbo a scendere sulla terra.

Perciò Essa aspetta il seguito degli atti suoi, per muovere Dio a far venire a regnare la nostra Suprema Volontà sulla terra.

Essi sono il trionfo di Dio sulla creatura e le armi divine con cui la creatura vince Dio.

Quindi segui i tuoi atti nella mia Volontà e avrai in tuo potere gli aiuti divini, come pure quelli della Sovrana Regina”.

 

Libro di Cielo - 22 Settembre 8, 1927 Luisa Piccarreta

 

Dolore sofferto in modo divino in Gesù e in Maria. Significato dei quaranta giorni nel deserto.

 

(6) “Figlia mia, ambedue soffrimmo nel separarci, ma il nostro dolore fu sofferto in modo divino, non umano e perciò non si disgiunse né dalla felicità, né dalla pace imperturbabile. Felice Io partii al deserto, felice restò l’altezza della mia Mamma Celeste.

 

Perché il dolore sofferto nel modo divino, non ha virtù di adombrare menomamente la divina felicità, che contiene mari di gioie e di pace interminabili, sono come le goccioline di acqua nell’immenso mare i dolori sofferti nel modo divino, cui la forza delle onde hanno virtù di cambiarle in felicità.

 

Il dolore sofferto in modo umano ha virtù di spezzare la vera felicità e di turbare la pace, il divino non mai.

Molto più che la mia Mamma Regina possedeva il Sole della mia Volontà per grazia ed Io lo possedevo per natura.

Sicché il Sole restò in Lei e restò in Me, ma i raggi non si separarono perché la luce è inseparabile, perciò nella stessa luce Lei restò in Me e seguiva gli atti miei ed Io restai in Lei come suo centro di vita.

 

Quindi la separazione mentre vera, ma fu apparente In sostanza eravamo fusi insieme ed inseparabili. Perché la luce della Volontà Divina metteva in comune gli atti nostri come se fossero uno solo.

E poi Io andai nel deserto per richiamare quella mia stessa Volontà Divina - che per quaranta secoli le creature avevano disertato da mezzo a loro ed Io per quaranta giorni volli starmene solo, - per riparare i quaranta secoli di volontà umana in cui la mia non aveva posseduto il suo regno in mezzo alla umana famiglia e con la mia stessa Volontà Divina la volli richiamare di nuovo in mezzo a loro per fare che regnasse.

 

Nel ritornare dal deserto la depositai nella Mamma mia, - con tutti quegli atti di Volontà Divina che le creature avevano respinto e tenuto come in deserto, affinché fosse Lei la fedele depositaria, la riparatrice e la impetratrice del regno della mia Volontà. Solo la Sovrana Signora poteva possedere questo deposito sì grande, perché possedeva in Sé la stessa Volontà Divina in cui poteva contenere la stessa Volontà desertata dalle creature.

 

Come potevamo occuparci del nostro dolore di separarci per quaranta giorni, quando si trattava - di reintegrare, di richiamare la nostra Divina Volontà a regnare in mezzo alle creature?

Nel nostro dolore eravamo più che felici perché volevamo mettere in salvo il regno del Fiat Supremo. E la Celeste Regina stava aspettando con ansie il mio ritorno per ricevere il deposito del nuovo sole, per contraccambiare col suo amore tutti i suoi atti, che l’ingratitudine umana aveva respinti.

Essa fece da vera Mamma alla mia Divina Volontà, facendo insieme da vera Madre alle creature, impetrando a tutti la vita, la felicità, la gioia di possedere il regno dell’Eterno Fiat.

 

LE 24 ORE DELLA PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO - Luisa Piccarreta

 

TERZA ORA - Dalle 7 alle 8 della sera

 

La Cena Legale

 

O Gesù, già arrivi al Cenacolo insieme con gli amati discepoli e Ti metti a cena con loro.

Quanta dolcezza, quanta affabilità non mostri in tutta la tua Persona, nell’abbassarti a prendere l’ultima volta il cibo materiale! Tutto è amore in Te. Anche in questo Tu non ripari solo i peccati di gola, ma impetri anche la santificazione del cibo, e come questo si converte in forza, così impetri per noi la santità anche nelle cose più basse e più comuni.

 

Gesù, mia Vita, il tuo sguardo dolce e penetrante pare che scruti tutti gli Apostoli, ed anche in quell’atto di prendere il cibo, il tuo Cuore rimane trafitto nel vedere i tuoi cari Apostoli deboli e fiacchi ancora, specie il perfido Giuda, che già ha messo piede nell’inferno.

 

E Tu, dal fondo del Cuore, amaramente dici: “Qual è l’utilità del mio Sangue? Ecco un’anima da Me tanto beneficata, è perduta!”. E con i tuoi occhi sfavillanti di luce e di amore lo guardi, come a volergli far comprendere il gran male che si accinge a fare.

Ma la tua suprema carità Ti fa sopportare questo dolore e non lo fai manifesto neppure ai tuoi amati discepoli.

E mentre Ti addolori per Giuda, il tuo Cuore si riempie di gioia nel vederti alla sinistra il tuo amato discepolo Giovanni, tanto che, non potendo più conte- nere l’amore, dolcemente attirandolo a Te, fai a lui posare il capo sul tuo Cuore, facendogli provare il paradiso anticipato.

Ed è in quest’ora solenne che nei due discepoli vengono raffigurati i due popoli, il reprobo e l’eletto: - il reprobo in Giuda, che sente già l’inferno nel cuore. - l’eletto in Giovanni, che in Te riposa e gode.

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