Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

 

EUCARISTIA E CONFERMAZIONE

 

 

 

IL MISTERO DELL'EUCARISTIA

Mentre mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunciata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: "Prendete, questo è il mio Corpo". Poi, prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti e disse. "Questo è il mio Sangue. Il sangue dell'alleanza, versato per molti". (Mc 14. 22-24)

"Celebrando l'ultima Cena con i suoi apostoli durante il banchetto pasquale, Gesù ha dato alla Pasqua ebraica il suo significato definitivo. Infatti, la nuova Pasqua, il passaggio di Gesù al Padre attraverso la morte e la sua risurrezione, è anticipata nella Cena e celebrata nell'Eucaristia, che porta a compimento la Pasqua ebraica e anticipa la Pasqua finale della Chiesa nella gloria del Regno " (CCC 1.341)".

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"... O Maestri dell'Ellade, vi narro un grande miracolo:
non importa vegliare sull'Essere che scorre via tra le dita,
c'è la Bellezza reale
celata sotto il Sangue vivo.

Il frammento di pane più reale dell'universo
più colmo dell'Essere, colmo del Verbo
- il canto che sommerge come un mare
il vortice di sole
l'esilio di Dio..."

Da "Canti del Dio nascosto" di Papa Giovanni Paolo II

Ancora di questo Papa , che ha voluto i Misteri della Luce, tra i quali proprio quello dell'Istituzione dell'Eucaristia, ecco un breve commento:

Mistero di luce è l'Istituzione dell'Eucaristia, nella quale Cristo si fa nutrimento con il Suo Corpo e il suo Sangue sotto i segni del pane e del vino, testimoniando "sino alla fine" il suo amore per l'umanità (Gv 13,1), per la cui salvezza si offre in sacrificio.
I Vangeli accennano appena a qualche presenza occasionale di Maria in un momento o nell'altro della predicazione di Gesù (cfr. Mc 3,31-25; Gv 2,12) e nulla dicono di un'eventuale presenza nel Cenacolo al momento della istituzione della Eucaristia. Ma la funzione che svolge a Cana accompagna, in qualche modo, tutto il cammino di Gesù.
Quel Corpo e quel Sangue divino, che dopo la consacrazione è presente sull'altare, viene offerto al Padre e diventa comunione d'amore per tutti, rinsaldandoci nell'unità dello Spirito per formare la Chiesa, conserva la sua originaria matrice in Maria. Li ha preparati Lei quella Carne e quel Sangue, prima di offrirli al Verbo come dono della famiglia umana, perchè se ne rivestisse diventando nostro redentore, sommo sacerdote e vittima.
Se il Corpo che noi mangiamo e il Sangue che beviamo è il dono inestimabile del Signore risorto a noi, esso porta ancora in sè, come pane fragrante, il sapore e il profumo della Vergine Madre. Quel corpo ha veramente patito ed è stato immolato sulla croce per l'uomo.

Gesù è realmente e sostanzialmente presente nell'Eucaristia in Corpo, Sangue, Anima e Divinità.

"O Dio nascosto e sconosciuto dalla maggior parte degli uomini, io ti credo e riconosco nel Santissimo Sacramento come mio Signore e Redentore; Ti adoro, con gli Angeli e i santi del cielo e coi giusti della terra e vorrei avere sentimenti degni della Tua presenza. Credo che ricevendo quell'Ostia adorabile, riceverò in Corpo, Sangue, Anima e Divinità il mio Gesù, quel Gesù che facendosi uomo si è caricato delle mie miserie, è morto per me sulla croce, ed ora mi aspetta, glorioso, nel cielo. Lo credo perchè me l'hai detto Tu Verità infallibile e, a gloria di questa fede, darei volentieri anche la vita.

Ti adoro ogni momento, o vivo Pan del cielo, gran Sacramento"

"Ti adoro devotamente, o Dio nascosto, che sotto questi segni a noi ti celi. A Te tutto il mio cuore si sottomette perchè nel contemplarTi, tutto viene meno. La vista, il tatto, il gusto non Ti intendono, ma per la sola Tua parola noi crediamo, sicuri. Credo tutto ciò che disse il Figlio di Dio. Niente è più vero di questo Verbo di Verità. Sulla Croce era nascosta la sola divinità: qui anche l'umanità è nascosta, tuttavia l'una e l'altra credendo e confessando, chiedo ciò che chiese il ladro pentito. Come Tommaso non vedo le piaghe, eppure Ti confesso, mio Dio. Fà che s'accresca sempre più in me la fede in Te, la mia speranza e il mio amore per Te"

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"L'Eucaristia è il memoriale della Passione, il compimento delle figure dell'Antica Alleanza, la più grande di tutte le meraviglie operate dal Cristo, il mirabile documento del Suo amore immenso per gli uomini."

San Tommaso d'Aquino.

San Josemaria Escrivà nel suo libro "E' Gesù che passa", scrive:

"L'amore dimostratoci dalla santa Trinità si perfeziona e si perpetua nella Santa Messa e nell'Eucaristia. L'offerta del sacerdote del Figlio al Padre si manifesta attraverso l'azione dello Spirito Santo. La Trinità tutta è presente nel Sacrificio della Messa. Per volontà di Dio, tramite l'azione dello Spirito Santo, il Figlio si offre come vittima. Dalla presenza di Cristo, Re, Maestro e Medico, nell'Eucaristia derivano innumerevoli grazie all'umanità tutta e dall'unione con Cristo possiamo diventare segno di unità e vincolo d'amore... Fate la comunione con fame, anche se siete freddi e pieni di aridità, fate la comunione con fede, con speranza, con ardente carità..."

 

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Prima della Comunione

 

Cristo si fa presente nell'Eucaristia trasformandosi da pane in Corpo reale e da vino in Sangue reale (transustanziazione) al momento della Consacrazione. Egli è là , sotto le apparenze ordinarie del pane del vino, realmente vivo nel suo Corpo glorificato e divino, anche se noi siamo duri di cuore e di comprendonio.

Nell'Eucaristia, Gesù dà agli uomini, a ciascun uomo, la stessa vita della Grazia che ha portato al mondo con la sua Incarnazione. Se avessimo più fede si compirebbero anche in noi gli stessi miracoli che si compivano in quanti incontravano la Sua santissima Umanità;. poichè Essa ha il potere di suscitare nell'anima ferventi atti di amore e di trasformarci, identificandoci con Cristo, il Maestro che viene da ciascuno dei suoi discepoli con il suo amore personale, efficace, creatore e redentore, presentandosi a noi come il salvatore della nostra vita e donandoci la sua amicizia. Egli desidera venire nel nostro cuore, anche se siamo indegni di Lui, per risanarci e attraverso di Lui trovare la salute dell'anima e la purezza dello spirito. E come alla donna che "venne con un vasetto di olio profumato, e stando dietro di lui, presso i suoi piedi, piangendo cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato", egli ci dirà : "Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poichè ha molto amato". I nostri peccati ci devono spingere ad amarLo sempre di più, a cercarLo sotto le specie del Pane e del Vino Eucaristico, fonte di tesori spirituali senza fine, sia pur coscienti della nostra debolezza e di trovarci di fronte ad un grande mistero.

In ogni Comunione sparirebbero, fin dal più profondo dell'anima, le nostre debolezze ed imperfezioni.
La Comunione è il cibo dei deboli e dei malati, cioè di tutti noi uomini e Gesù aspetta che noi andiamo da Lui a dirgli:

"Signore, tu che conosci la mia fragilità e le mie debolezze, se Tu vuoi, puoi guarirmi. Vieni Gesù nel mio cuore. Ti desidero e Ti adoro! Vieni nell'anima mia, difendila dal peccato e fammi degno del Paradiso."

"Tu che hai detto : "Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi...." accoglici con il Tuo perdono, sostienici con il Tuo amore e la Tua forza, per proseguire il nostro cammino lungo la strada che porta al Tuo Regno".

Gesù, Pane di vita, Pane vivo che ci alimenta e ci sostiene, pane degli angeli, concedici d'incontrarTi nel sacramento dell'Eucaristia per avere in noi i frutti della Redenzione. A te lode e amore nei secoli.

Ma facciamoci qualche domanda:

Con quale fede andiamo a fargli visita? Con quale amore lo riceviamo? Come prepariamo la nostra anima e il nostro corpo quando ci accostiamo alla Comunione?

Le condizioni per accostarci ad essa sono: un grande, fermo e vigile amore e desiderio per Gesù, fede viva in Lui, purificazione dalle nostre colpe con la Confessione e con atti di contrizione, digiuno da almeno 1 ora. Per i peccati veniali bisognerà, prima di tutto che ci pentiamo, desiderando di evitarli per il futuro e pregando perchè non si ripetano in noi queste mancanze di amore verso Dio.


Quando ci avviciniamo a Gesù Sacramentato, anche il nostro atteggiamento esteriore deve essere consono a questo momento e quindi vediamo di non essere troppo "disinvolti" nel vestire.


Atto di Adorazione

Mio Gesù sii il benvenuto nella povera casa dell'anima mia, Ti ringrazio della Tua benevolenza per questa visita perchè sei sceso in questo cuore ben più indegno di quella stalla in cui sei nato, pieno d'amor proprio e di affetti disordinati. Ma ora che sei in me, cheTti posseggo, posso fare a meno di tutto e mi dolgo di tante offese che Ti ho inflitto. Vorrei avere un cuore puro da presentarTi e per l'avvenire cercherò di dedicarmi a Te solo.

 

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Dopo la Comunione




Gesù si trova realmente nel nostro cuore: ecco il tempo più utile per parlare con tutta la fiducia al Signore e per domandargli le grazie necessarie per l'anima, specialmente la perseveranza finale.

Dopo la Comunione, poi, non fuggiamo subito via dalla chiesa ma sostiamo per qualche momento, cercando di raccoglierci entro noi stessi per ringraziare Gesù di essere sceso in quella nuda capanna che è la nostra anima.
Non c'è nulla di più importante di Lui e basta poco per dirGli grazie.

Rinnoviamo dunque tutti i nostri propositi, mentre ancora Lui è dentro di noi e ci conforta con la Sua presenza, dandoci la forza di combattere le nostre mancanze, i nostri difetti, i nostri vizi.


Rivolgiamo poi anche una preghiera al nostro Angelo Custode affinchè ci sostenga nei nostri propositi.


Se per qualche motivo non possiamo accostarci alla Santa Comunione, possiamo spiritualmente collegarci a Gesù, desiderandolo ardentemente, anche in ogni momento della giornata.
La comunione spirituale si può fare senza problemi, sempre con cuore contrito per le nostre mancanze, quando vogliamo, dicendo:

"Ti credo Gesù nel SS.mo Sacramento, Ti amo e Ti desidero.
Vieni nel mio cuore, in cui vorrei riceverti, Signore, con la purezza, l'umiltà e la devozione con cui ti ricevette la tua santissima Madre con lo spirito e il fervore dei santi".

Cerchiamo poi di avere un pò di tempo, quando passiamo dinanzi ad una chiesa, per andare a trovare Gesù, una visita anche breve, per venerarLo là, nel Tabernacolo, adorandoLo e manifestandoGli la nostra devozione. Egli ci aspetta sempre con amore, per concederci tante grazie, per rafforzare la nostra fede e la nostra carità. Ricambiamolo.
Possiamo partecipare a qualche Adorazione o orazione davanti al Santissimo, a qualche processione, ricordarci di santificare il giorno del "Corpus Christi" con particolare solennità e tanti altri piccoli atti di amore e di devozione che man mano, procedendo su questa via, ci verranno spontaneamente dall'animo, come fiori fragranti da offrire a Gesù.

 

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IL SACRAMENTO DELLA CRESIMA O DELLA CONFERMAZIONE

 

La Cresima o Confermazione è uno dei sette Sacramenti, quello che rafforza la Grazia ricevuta nel Battesimo, inserendo ancor più il Cristiano nella Chiesa, arricchendolo dei doni dello Spirito Santo e rendendolo più forte, per testimoniare e diffondere la Parola di Cristo, partecipando, quindi, alla Sua Missione.
Cristo stesso aveva promesso la discesa dello Spirito sui credenti, il chè avvenne il giorno di Pasqua e successivamente in quello di Pentecoste, sugli Apostoli raccolti nel Cenacolo che, a loro volta, effusero questo dono ai neofiti, attraverso l'imposizione delle mani. Questo "segno" è rimasto vivo nella tradizione cattolica come espressione di tale Sacramento, unitamente all'unzione con olio (crisma, da cui Crismazione nelle chiese Orientali), che dà il sigillo spirituale al cristiano - segno di appartenenza a Cristo - e che è simbolo di forza, d'abbondanza, di gioia e di purificazione e di consacrazione.
L'olio sacro viene consacrato dai Vescovi delle diocesi il Giovedì Santo.

Talvolta si parla della Cresima come di un sacramento "della maturità cristiana" ma questo non vuol dire che esso deve essere conferito in età matura; non si deve confondere l'età anagrafica con l'età "adulta" della fede cristiana. Il Cresimando dovrà essere in stato di grazia ed essere pronto ad assumere il nuovo ruolo di "soldato di Cristo", rinnovando le promesse battesimali.

 

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IMMAGINETTE DI PRIMA COMUNIONE E DI CRESIMA (O CONFERMAZIONE)

Esiste una vastissima gamma di immaginette che riguardano il Sacramento della Comunione e quello della Cresima ((o Confermazione): immaginette "povere" in bianco e nero, fotografiche, come negli anni 40-50 del secolo passato, oppure cromolitografiche con rilievi dorati, frastagliature o ricche di pizzi, trafori, a rilievo, a teatrino, come quelli dell'Ottocento e prima metà del Novecento, o semplicemente stampate a colori tenui che ben riflettevano i sentimenti frammisti d'amore e di timore arcano che animavano i piccoli che si accostavano per la prima volta a questi Sacramenti.
Immaginette in cui il Calice è quasi sempre in primo piano, sull'altare, circondato da stuoli d'Angeli o porto da Gesù stesso ai suoi Apostoli o ai piccoli comunicandi, oppure presentano Angeli, Santi o la Madonna che portano al loro primo incontro con Cristo il comunicando o la comunicanda, santini su cui la figura del Salvatore, sommo sacedote, è in primo piano rispetto agli altri elementi figurativi, santini che ritraggono i comunicandi in vestitini che sembrano usciti da riviste di moda d'epoca...
Insomma, un così vasto assortimento, che rende difficile e quasi imbarazzante la scelta delle immagini nella presente esposizione, dove vengono mostrati solo alcuni esempi e non dei più eclatanti, ma forse i più simbolici.

 

 

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Con Gesù e Maria

 

 

 

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Con gli Angeli

 

 


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Con i Santi

 

Santa Teresa del Bambin Gesù

San Giuseppe

Santa Teresa del Bambin Gesù

Santa Antida Thouret

Santa Teresina del Bambin Gesù

San Pio X, Papa

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La Comunione della Vergine Maria


La Comunione di San Giovanni

 

 


La Comunione di San Luigi

La Comunione di
Santa Giovanna d'Arco

La Comunione degli Apostoli


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RICORDI DI PRIMA COMUNIONE E CRESIMA

 

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L'ABITINO

 

 

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Abitini Femminili dell'Ottocento

Abitino di Santa Teresina del Bambin Gesù


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Abitini del primo Novecento - 1940


 

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Abitini 1950-1960



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Acconciature



 

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Abitini Maschili dell'Ottocento - inizi Novecento


 

 


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Abitini anni 1930-1960


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LIBRETTI DI PREGHIERE

Di solito questi libretti, alcuni anche molto preziosi, in avorio, in madreperla, con bellissime e delicate immagini sulla copertina, raffigurazioni dorate incise e chiusure metalliche, venivano regalati ai bambini che facevano la Comunione perchè servissero loro da guida nel cammino intrapreso verso Cristo. Spesso le copertine riportavano scene di Natività o Gesù Bambino che portava la comunione ai fanciulli.
Alcuni, anche all'interno, erano illustrati con delicati disegni, propri dell'infanzia, per meglio memorizzare i passi da compiere (Confessione, Comunione, Preghiere, Atti di Devozione, ecc), oppure riportavano passo passo tutti i momenti della Celebrazione Eucaristica, anche questa rappresentata per immagini, affinchè i fanciulli potessero più agevolmente seguire la Messa in ogni sua parte.
Spesso poi, nella pagina d'apertura, veniva raffigurata l'immagine di qualche giovane Santo che si era distinto in purezza d'animo e di pensieri e che poteva, a ragione, essere preso come esempio di vita spirituale.

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Bibliografia:

- Parlare con Dio - Francisco Fernandez-Carvajal - Edizioni Ares, Milano -
- Catechismo della Chiesa Cattolica

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