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								| FIORI E ANIMALI NELLE IMMAGINETTE RELIGIOSE
 FIORI
 
                  
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                    | Nelle immaginette religiose, Gesù 
                              e la Madonna, vengono spesso ritratti circondati da 
                              fiori che formano solo dei festoni e decorazioni di 
                              abbellimento ad atti di vita quotidiana, oppure proprio 
                              intenti al giardinaggio.In particolare, Gesù 
                              fanciullo compare in qualche giardino ricolmo di fiori 
                              o nell'atto di annaffiare una pianticella che sta 
                              crescendo, coinvolgendo talvolta anche San Giuseppe 
                      in quest'azione di giardinaggio.
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                    |  | Anche Gesù adulto vienespesso ritratto con dei fiori,
 mentre offre il Suo Sacratissimo Cuore
 o il Suo Corpo Eucaristico
 e talvolta anche con delle spighe...
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                    |  | ... così come la Madonna, fiore per eccellenza, 
                      spesso simboleggiata anche solo dalla lettera EMME, 
                      che spesso viene definita "Vite in fiore, Fiore 
                      del Carmelo, Mistica rosa, Giglio di castità, 
                      Germoglio di Jesse, ...". 
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                    | A Lei, spesso i bambini, simbolo di castità 
                      e di innocenza, portano fiori, per rendere omaggio alla sua 
                      Purezza ed alla sua Divina Maternità
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                    | C'è poi tutta una miriade di santini, spesso relativi 
                      alla Comunione, simbolici o dedicati al Sacro Cuore o alla 
                      Santa Croce, tutti incorniciati da fiori di ogni genere. |  
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                    |  |  |  |   SANTI E FIORI 
                  
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  SAN DOMENICO
 
Nato in Spagna nel 1170, presto diventò 
                          sacerdote, predicando e conducendo contro i Catari, 
                          eretici molto diffusi in Francia, una sua personale 
                          "crociata".
 Nel 1216 fonda l'Ordine dei 
                          Frati Predicatori che si propaga largamente in Europa 
                          e nei secoli successivi nel Nuovo Mondo, dando numerose 
                          figure di santi.
 Nel 1221 morirà a Bologna.
 
 A lui si deve la diffusione della pia pratica della 
                          recita del Rosario, poichè si dice che abbia 
                          avuto la visione della Madonna e de Bambino Gesù 
                          che gli donavano la corona del Rosario.
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 SAN CRISPINO
 
San Crispino nacque a Viterbo nel 
                            1668 e a 25 anni entrò nei Cappuccini, svolgendo 
                            il suo lavoro con umiltà e serenità 
                            d'animo per circa 40 anni.
 Devoto alla Vergine e dotato di eccezionali carismi, 
                            si dava a chi si rivolgeva a lui, sia materialmente,  soprattutto 
                            spiritualmente, e anche il Papa Clemente XI  
                            seguiva i suoi consigli.
 
 Visse una vita di penitenza, 
                            colpito da varie malattie morì nel 1750 a Roma.
 
 Beatificato da Pio VII nel 1806, è stato canonizzato 
                            da Giovanni Paolo II il 20 giugno 1982.
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 SAN FILIPPO BENIZI
 
Nato a Firenze nel 1233 e morto a 
                          Todi nel 1285, nel 1258 fu ordinato sacerdote e subito 
                          gli vennero affidati incarichi di  responsabilità, 
                          come quello di Priore dei Servi di Maria.
 A lui sono 
                          attribuiti molti miracoli e guarigioni e attorno alla 
                          sua figura sono fiorite varie leggende, come quella 
                          che gli attribuisce di aver fatto scaturire una sorgente 
                          di acque curative nel luogo in cui si era rifugiato, 
                          in occasione del conclave di Viterbo del 1296, in 
                          cui si dice, fosse candidato a salire al soglio di 
                          Pietro.
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 S. ANTONIO M.ZACCARIA
 
Nato a Cremona nel 1502, Antonio 
                        studiò filosofia a Pavia e medicina a Padova, tornando poi nella sua città natale 
                        dove esercitò la professione di medico, non 
                        solo dei corpi ma  soprattutto delle anime, 
                        attraverso la catechesi dei giovani.
 Nel 1528 diventò sacerdote, fondando la Società 
                        del Clero Regolare di S. Paolo, formata da preti 
                        con una Regola e con voti speciali.
 
 Essi, infatti,  prima chiamati  
                        Paolini,  più tardi    Barnabiti, poichè si riunivano 
                        sempre nella chiesa di S. Barnaba.
 
 Trascorse la sua breve vita con devozione grande a Gesù Eucaristia, assistendo poveri, malati, predicando e catechizzando  giovani e  non,  morendo 
                        nella sua città natale nel luglio del 1539.
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 SANT'ALBERTO DI TRAPANI
 
 Sant'Alberto degli Abati, nato nel 
                          1259 a Trapani, entrò nei Carmelitani come 
                          sacerdote, predicando per tutta la Sicilia e diventando poi  
                          Provinciale dell'Ordine.
 La sua fu vita 
                          di preghiera e di purezza interiore e a lui vengono 
                          attribuiti vari miracoli, tra cui la liberazione della 
                          città di Messina dalla fame dovuto ad un assedio.
 
 Quando morì, nel 1307, venne subito acclamato 
                          come Santo e divenne dunque il primo Santo dell'Ordine 
                          Carmelitano di cui, con l'altro Carmelitano, 
                          Sant'Angelo di Licata, fu considerato, padre, patrono, e protettore.
 
 Sant'Alberto è compatrono di Trapani, 
                          di Erice e di Messina.
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 SANTA CECILIA
 
Cecilia martire di Roma, moglie di 
                        Valeriano che era riuscita a convertire a Cristo,  
                        durante il periodo dellele persecuzioni venne condannata ad essere arsa viva nella sua 
                        casa, ma scampata a questa sorte venne tuttavia catturata  e  decapitata.
 Si narra che venne colpita dalla spada ben tre volte, 
                        ma sopravvisse per tre giorni, cantando con voce bellissima 
                        le lodi del Signore.
 
 Da quest racconto, deriva  il suo Patronato su cantanti e musicisti.
 
 Venne sepolta nel Cimitero di San Callisto, 
                        sulla Via Appia, dopo secoli dopo venne ritrovato 
                        il suo corpo.
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 SANTA MARIA GORETTI
 
Piccola martire di tempi a noi vicini,  
                          Marietta morì piuttosto che cedere al suo persecutore.
 La sua rinuncia al peccato la rende simbolo di Purezza, 
                          il perdono al suo aggressore,  simbolo di Carità.
 
 Di lei Papa Giovanni Paolo II ha detto: "Guardate 
                          Maria Goretti; guardate il Cielo che essa ha raggiunto 
                          con l'osservanza eroica dei Comandamenti e dove essa 
                          si trova nella gloria dei santi...
 
 È diventata 
                          letizia per la Chiesa ed una fonte di speranza per 
                          noi... ".
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 SANTA ZITA
 
Santa Zita è ritratta sempre 
                        con la veste carica di fiori, poichè si narra 
                        che durante la sua opera di domestica -è                        Patrona di Casalinghe, Domestiche, e Fornai 
                        - era molto generosa coi poveri e la sua bontà 
                        suscitò l'invidia d'una sua amica che raccontò 
                        al padrone il suo atteggiamento troppo caritatevole.
 Egli la trovò infatti che stava uscendo di 
                        casa con il grembiule gonfio, mentre andava, come al suo solito, 
                        a portare gli avanzi di casa  ad una famiglia povera.
 
 Alla 
                        richiesta del padrone disse che nel grembiule 
                        avesa dei fiori; apertolo, difatti, il pane che portava 
                        s' era  miracolosamente trasformatoin rose e fiori.
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 SAN LUIGI GONZAGA
 
Destinato ad una vita di onori terreni, 
                        scelse sin da bambino la vita religiosa, ma questo 
                        sogno venne osteggiato per anni dal padre che solo 
                        molto tempo dopo gli permise di realizzare il suo 
                        desiderio di consacrarsi alla vita religiosa.
Morì 
                        però poco dopo essere entrato nell'Ordine dei 
                        Gesuiti, per aver curato con amore e dedizione gli 
                        appestati.
 
 Simbolo di vita pura e dedita esclusivamente a Dio, 
                        è quasi sempre raffigurato con dei fiori, in 
                        particolar modo con dei gigli.
 
E' Patrono degli Studenti 
                        e della Gioventù Cattolica.
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 SANTA CATERINA DA SIENA
 
Dedicando sin da piccola tutte le 
                        sue forze a Ns. Signore Gesù Cristo, a sedici 
                        anni entrò nell' 'Ordine Domenicano come Terziaria 
                        e svolse la sua opera tesa a sedare gli odii intestini 
                        delle molte fazioni politiche esistenti  
                        nella sua città e nelle altre province italiane, 
                        per rafforzare la Chiesa ed il suo Pontefice.
 Con il suo intervento riuscì a far tornare 
                        a Roma il Papa che era in esilio ad Avignone.
 
 Per questo è stata definita da Papa Giovanni 
                        Paolo II "messaggera di pace".
 
 Grande mistica, ebbe il dono delle Stigmate, che però rimasero invisibili 
                        agli occhi di tutti, e quello della Trasverberazione.
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 SANTA ELISABETTA D'UNGHERIA
 
Viene spesso raffigurata con un povero 
                        o con i simboli della sua regalità terrena 
                        e con delle rose tra le braccia, in ricordo di un 
                        miracolo avvenuto.
 Infatti, si narra, che una volta, mentre andava dai 
                        suoi poveri a portare del cibo nascosto nella veste, 
                        il marito le chiese di aprire il mantello dove trovò 
                        solo rose.
 
 E'  Patrona dei Panettieri, per il gran quantitativo 
                        di pane che donò ai poveri, degli ospedali, 
                        degli infermieri e dei servizi infermieristici, delle 
                        case di cura, per la sua attiva azione benefica 
                        svolta a favore degli ammalati.
 
 Con San Luigi re di Francia, è  Patrona 
                        del Terz'Ordine Francescano.
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 SANTA BARTOLOMEA CAPITANIO
 
Maria Bartolomea, nacque nel 1807 
                        e sin da piccola decise di dedicarsi al prossimo con 
                        opere di carità.
 Compiuti gli studi per diventare maestra, aprì 
                        una scuola e diede vita ad associazioni di giovani, 
                        diventando, nel 1832, economa nell'Ospedale creato 
                        dalla Beata Vincenza Gerosa.
 Insieme, esse fondarono una comunità femminile, 
                        ispirata a quella di San Vincenzo de Paoli, dando 
                        vita all'Istituto autonomo di Maria Bambina che ebbe 
                        proseliti in gran parte del mondo.
 Morì molto giovane, pochi anni dopo la costituzione 
                        dell'Istituto, lasciando un ponderoso epistolario che 
                        rivela tutta la sua natura ardente d'amore per il 
                        Signore ed il prossimo.
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                    | 
                      
 SANTA TERESINA DI LISIEUX O DEL BAMBIN GESU'
 
Nella sua breve vita, dedicata 
                        a Cristo, essa accettò sacrifici, malattie, 
                        ed incomprensioni.Tutto per la salvezza delle anime 
                        dei peccatori e per la Chiesa, per
 
 "gettare rose su tutti, giusti e peccatori",
 promettendo in vita:
 
 "Dopo la mia morte, farò cadere una pioggia 
                        di rose. Nessuno mi invocherà invano".
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SANTA CRESCENZIA HOSS
 
Nata nel 1682 in Baviera, si dedicò 
                        precocemente al Signore e prese i voti nel 1704, vivendo 
                        una vita di preghiera, di umiltà  dì amore per 
                        i poveri, ma godendo anche di alcuni doni mistici che, 
                        tuttavia, la resero invisa alla sua Comunità.Spesso colpita da varie malattie misteriose o anche 
                        gravi le sopportò con mansuetudine, morendo nel 
                        1744.
 
 Beatificata da Papa Leone XIII nel 1900, è 
                        stata canonizzata da Giovanni Paolo II nel 2001.
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 SANTA ROSA DA LIMA
 
Nata nel 1576, Santa Rosa da Lima cambia il proprio 
                        nome che da Isabella diventa Rosa e sarà la "rosa 
                        del Nuovo Mondo".
 Sin da piccola si dedicò tutta a Dio con grandi 
                        rinunce,  a vent'anni entrò in convento come Terziaria nei Domenicani, vivendo la sua esistenza in 
                        preghiera,   contemplazione, sacrificio edi umiltà.
 
 Ebbe vari doni mistici, estasi e bilocazioni.
 Morì 
                      nel 1617.
 |    FIORI DI TERRA SANTA
 
Un'altra tematica attinente ai fiori, è 
				  quella dedicata alle reliquie floreali della Terra Santa. 
				  C'è tutta una serie di immaginette con fiori provenienti 
				  da Gerusalemme, Betlemme e altri luoghi sacri della Palestina, 
				  ormai prodotte in serie, ma talvolta è ancora possibile 
				  trovarne qualcuna piuttosto antica e completamente manufatta 
				  in cui oltre ai fiori, sono utilizzati pezzetti di legno 
				  di olivo del Getsmani e luoghi limitrofi.
 
 
 CURIOSITA' E TRADIZIONI
 MADONNA DEI FIORI di Circello - Molte anche le tradizioni legate alla festa della Madonna dei fiori. Ad esempio, nell'Alto Sannio, 
				  a Circello, si svolge ogni anno, il !° di giugno, una 
				  festa caratterizzata dall' antica devozione di portare in 
				  processione una statua della Madonna del Carmine, posta 
				  in un "Trono" o "Trionfo", tutto addobbato 
				  con fiori di stagione, per lo più di campo, gigli, 
				  ginestre, rose, ecc., raccolti da giovani parrocchiani e 
				  tagliati ad hoc per poter essere legati tra loro a seconda 
				  del colore e posizionati su delle strisce, fissate poi al“Trionfo”.******
 
 
 Festa della Madonna di Ermoli, detta anche 
				  dei Fiori che si svolge la prima domenica 
				  di Maggio. Anche questa statua della Madonna, decorata con 
				  fiori campestri e posta su una sedia, viene portata in processione 
				  dal centro del paese fino alla cappella che sorge ad Ermoli, 
				  attraverso un antico percorso utilizzato dai contadini che 
				  andavano a lavorare i campi. La statua torna poi in paese 
				  in settembre, con una spettacolare processione, in cui la 
				  sedia su cui è posta la statua viene addobbata con 
				  fiori e foglie di amaranto paniculato, una pianta erbacea 
				  annuale. *****
 
"Pasqua delle rose". 
				  Questa tradizione risale alla prima epoca della Cristianità.Poichè lo Spirito Santo era simboleggiato da una rosa, 
				  nella festa di Pentecoste, dal lucernaio della cupola dell'antico 
				  Pantheon, diventato Santa Maria dei Martiri, si facevano cadere 
				  sui fedeli dei petali di rose, simbolo delle lingue di fuoco 
				  della sapienza dello Spirito.
 
 MADONNA DELLA NEVE
 
 
 Ancora oggi, ogni 5 agosto, ricorrenza 
                    della Madonna della Neve, dei petali di rose vengono fatti 
                    cadere sui fedeli radunati in Santa Maria Maggiore a Roma, 
                    per ricordare la miracolosa nevicata che indicò il 
                    luogo dove, per volere della Madonna, si sarebbe dovuta costruire 
                    la Basilica.******
 
 
La rosa, un fiore stilizzato a cinque petali, come simbolo 
				  di riservatezza, fu spesso utilizzata per decorare i confessionali 
				  delle chiese, unitamente alla scritta "sub rosa", 
				  cioè sotto il sigillo del silenzio e della discrezione.
 ******
 LA ROSA D'ORO
 
Molto tempo addietro,  nella quarta domenica di quaresima, a San Pietro 
				  si svolgeva una cerimonia risalente al Medio Evo, cioè 
				  quando, conclusosi il Concilio di Tours, papa Urbano II benedisse 
				  per la prima volta una rosa, regalandola al principe che si 
				  era maggiormente distinto nei confronti della chiesa.
 Si trattava 
				  di un ramo con varie rose in oro e pietre preziose che successivamente 
				  venne regalato anche, sempre in occasione di quella cerimonia, 
				  a re e regine cristiani. Il ramo di rose rappresentava Cristo.
 Questa festività venne chiamata Domenica a 
				    Laetere o Domenica delle rose. Successivamente 
				  questo dono venne elargito solo alle regine, ultime tra le 
				  quali la Regina di Spagna nel 1923, alla Regina del Belgio 
				  nel 1925 e nel 1937 alla Regina d'Italia, Elena di Savoia.
 *****  LA ROSA D'ORO DI PAPA PICCOLOMINI
Appena nominato Papa, Pio II donò 
				  alla sua città, Corsignano, una Rosa d'Oro, un gioiello 
				  custodito poi a Pienza fino al 1537, quando il parroco lo 
				  diede ad un orafo in cambio di due statue d'argento dei Santi 
				  Pietro e Paolo, di cui però non rimase alcuna traccia, 
				  come pure del prezioso gioiello.
 
 Fortunatamente il Papa aveva donato un'altra Rosa d'Oro, probabilmente 
				  uguale alla prima, a Siena, città natale dei suoi antenati 
				  e l'opera di oreficeria, che recava la dicitura "PIUS 
				  PAPA II ANNO PONTIFICATO PRIMO MCCCCLVIII", venne realizzata 
				  dal fiorentino Simone di Giovanni Ghini, ed è è 
				  oggi conservata nel Museo Civico Senese.
 
 Questo dono "floreale" rappresentava una metafora 
				  della vita terrana, un percorso spirituale che arrivava ad 
				  una meta finale di salvezza. La rosa, dunque simboleggiava 
				  il premio eterno.
   
MADONNA DEL GIGLIO
  Molti gli episodi che sono riferiti ad una 
				  prodigiosa fioritura di rose ed altri fiori:
 MIRACOLO DELLA ROSA DI SANTA RITA
 
 
 Nel 1457 Santa Rita si ammalò gravemente 
				  e prima di morire chiese che le fosse portata una rosa.Era 
				  inverno, i campi erano coperti di neve ma una mattina nel 
				  giardino della sua casa paterna fiorì una rosa in mezzo 
				  alla neve.
  ******
 SAN VINCENZO MARTIRE
 
 
 
Vincenzo, giovane martire sotto Diocleziano, 
				  rifiutatosi di sacrificare agli dei, venne sottoposto a vari 
				  tipi di tortura, ma non avendo tali mezzi potuto farlo desistere 
				  dalla sua Fede, venne fatto distendere, incatenato, sopra 
				  dei cocci di vasi rotti.
 Poco dopo avvenne che le catene si 
				  spezzarono, i cocci si mutarono in fiori, luce e profumo inondarono 
				  tutto, mentre Angeli scendevano dal cielo a consolare il giovane 
				  martire. Saputo del miracolo, il Prefetto volle convincere 
				  Vincenzo con un'altra tattica, ordinando di deporlo su un 
				  letto morbido, ma il martire, poco dopo spirò.
  ******
 LE ROSE DI SANTA ROSA
 
 
Si racconta che a tre mesi dalla nascita 
				  la sua culla fu improvvisamente inondata di rose.  ******   
 
 
MADONNA DEI FIORI DI BRA'
 
LA FIORITURA DEL BIANCOSPINO 
 
Questa fioritura straordinaria avviene a 
				  Gualdo Tadino, ma anche a Bra, in provincia di Cuneo, presso 
				  il Santuario della Madonna dei Fiori, in un luogo chiamato 
				  "Selva della Madonna".
 E' un prodigio avvenuto circa 
				  nel 1300, una sera di fine anno quando una giovane donna incinta, 
				  che stava in preghiera in quel luogo, venne aggredita da due 
				  soldati Ella invocò a gran voce la Madonna ed ecco 
				  apparire una donna che emanava talmente tanta luce da far 
				  fuggire i due malintenzionati.
 
 Intanto la giovane, per la 
				  paura, stava già dando alla luce il suo bambino, cosa 
				  che avvenne senza problemi, con l'aiuto della misteriosa donna, 
				  che appena la vide in grado di procedere da sola, felice vicino 
				  alla sua creatura, scomparve.
 La giovane tornata a casa raccontò 
				  il fatto a parenti e amici e ritornò in loro compagnia, 
				  là dove era avvenuto il fatto, scoprendo che quel luogo 
				  desolato era diventato un giardino pieno di fiori. Nacque 
				  così la devozione alla Madonna dei fiori e negli anni 
				  a venire in quello stesso luogo venne costruito un Santuario.
 
 Tale fioritura innaturale si replica costantemente 
				  ogni anno, ma vi sono alcune eccezioni e anche fioriture straordinarie. 
				  Infatti, nell'inverno del 1877, quando regnava Pio IX, il 
				  Papa della definizione del Dogma dell'Immacolata, la fioritura 
				  non avvenne, mentre vi fu una fioritura imprevista nel febbraio 
				  1878, giorno dell'elezione a Papa di Leone XIII.
 
 Nel 1914 
				  e nel 1939, anni dello scoppio delle due guerre mondiali, 
				  la fioritura non avvenne, mentre una fioritura improvvisa 
				  comparve nell'Anno Santo 1950, in cui il biancospino fiorì 
				  tutti i mesi, un ramo dopo l'altro. Un'altra fioritura eccezionale 
				  si ebbe nel 1989 quando cadde il muro di Berlino...
 
 
Sin dal 1700 si è tentato di studiare 
				  questo fenomeno, ma insigni professori dichiararono sempre 
				  di non poter spiegare scientificamente il fenomeno, trascendente 
				  le leggi fisiche e biologiche e tali dichiarazioni sono state 
				  confermate in anni più prossimi a noi, nonostante i 
				  progressi della scienza.  ******
  
 LA MADONNA DEL PIRATELLO DI IMOLA
 
 UN FASCIO DI ROSE
 
 
 
Nel marzo del 1483, un pellegrino che si 
				  recava da Cremona a Loreto, stava percorrendo una strada della 
				  Romagna, fermandosi davanti alle numerose immagini della Madonna 
				  che incontrava e accendendo davanti ad esse delle candele.
 Avvicinandosi ad Imola in una fredda giornata invernale, il 
				  Giovedì Santo, vide ad un angolo un piccolo altare 
				  di fortuna appoggiato ad un albero di pero - Piradello o Piratello, 
				  in romagnolo "Piradel " - con un'immagine di una 
				  Madonna con Bambino a cui si avvicinò per accendere 
				  la solita candela e recitare una preghiera.
 
 Ma la sua candela 
				  si rovesciò e spense, risollevandosi subito e riaccendendosi. 
				  Il pellegrino fu frastornato da quanto accadeva e ancor di 
				  più quando sentì distintamente una voce che 
				  gli diceva di recarsi nella città più vicina 
				  e di dire al popolo che la Madonna, l'Immacolata Maria Regina, 
				  voleva essere venerata proprio in quel posto.
 
 Se la gente 
				  del luogo non gli avesse creduto avrebbe dovuto mostrar loro 
				  un fascio di rose che, nonostante la stagione invernale, egli 
				  si ritrovò profumate e fresche, nel suo mantello. Il 
				  pellegrino corse in città e raccontò quello 
				  che gli era accaduto, infiammando di fervore tutti gli abitanti 
				  di Imola che successivamente costruirono un Santuario, quello 
				  dela Beata Vergine del Piratello.
 ******   
 
 
LA MADONNA DELLA ROSA DI CERESOLE
 
  I territori vicini alla città di 
				  Alba, nell'aprile del 1544, furono teatro della guerra tra 
				  l’esercito spagnolo e quello francese, conflitto che 
				  procurò migliaia di morti tra Ceresole e Sommariva 
				  del Bosco. Poco fuori i due paesi vennero costruiti due altarini 
				  votivi dedicati alla Madonna, il primo chiamato il Pilone 
				  della Madonna della Rosa, perché l'immagine raffigurata 
				  era quella di Maria che portava col braccio sinistro Gesù 
				  Bambino ed aveva nella destra una rosa.
 Il Pilone venne presto dimenticato dai devoti e la vegetazione 
				  boschiva lo ricoprì del tutto, ma dopo circa un secolo 
				  avvenne là un fatto miracoloso: una ragazza che si 
				  recava al mercato di Sommariva del Bosco, venne avvicinata 
				  da due soldati che pattugliavano la zona e che decisero di 
				  divertirsi un pò con lei. Spaventata, la giovane si 
				  nascose nel bosco adiacente e si ritrovò proprio ai 
				  piedi del Pilone, dove invocò la Madonna. I soldati 
				  a cavallo la inseguirono ma proprio di fronte all'immagine 
				  religiosa gli animali si fermarono e non vollero più 
				  proseguire, dando modo così alla ragazza di fuggire 
				  e di mettersi in salvo.
 
 La notizia di quel fatto miracoloso 
				  percorse tutto il paese e subito si formò una processione 
				  di gente diretta al Pilone ed anche i due malintenzionati, 
				  pentiti e sorpresi da quel fatto, confermarono la veridicità 
				  di quanto era avvenuto.
 Dopo aver estirpato gli arbusti che ricoprivano il Pilone, 
				  di lì a poco si costruì intorno ad esso una 
				  Cappella, diventata poi un un Santuario.
 
 Il Santuario della Madonna della Rosa, Patrona di Ceresole, 
				  è ancora oggi devotamente frequentato e all'inizio 
				  del mese di maggio la sua statua viene trasferita in processione 
				  dal Santuario alla Chiesa parrocchiale dove rimane per tutto 
				  il mese. Altra grande festa si svolge la seconda domenica 
				  di settembre che si conclude con il bacio alla Rosa d’oro.
 
  ******   
 MADONNA DELLA ROSA DI OSTRA
 
 
 
Nella seconda metà del 1600, nella 
				  città di Osta vi erano molte Cappelle dedicate alla 
				  Madonna. Un giorno del 1666, una ragazza depose davanti all'immagine 
				  di Maria un giglio bianco che per mesi e mesi rimase così 
				  fresco e fragrante come appena colto.Questa notizia si sparse 
				  tra i fedeli che numerosi accorsero alla Cappellina, tanto 
				  che fu necessario costruire un Santuario più grande 
				  e numerosi erano i miracoli che la Vergine elargiva ai suoi 
				  fedeli.
 
 
******
 
 
 
 JOSE' MARIA ESCRIVA DE BALAGUER 
 
 
 Il 26/6/1975, San Josè Maria muore a mezzogiorno, dopo 
				  aver rivolto l’ultimo sguardo, con immenso affetto, 
				  a un quadro della Madonna che si trovava nella sua stanza 
				  di lavoro.Cinque anni prima, durante il suo soggiorno in 
				  Messico, aveva sussurrato davanti ad un’immagine in 
				  cui la Madonna dà una rosa a San Juan Diego: “Così 
				  vorrei morire: guardando la Santissima Vergine, mentre lei 
				  mi dà un fiore”.
 
 ******
  
 MADONNA DI GUADALUPE
 
 I FIORI DI JUAN DIEGO
 
 
 Juan Diego è un semplice indio che 
				  si sta recando alla chiesa francescana di Santiago, quando 
				  ad un tratto si ferma udendo un canto meraviglioso e subito 
				  dopo una voce lo chiama da una collinetta. Là vede 
				  una giovane donna, vestita di sole che subito riconosce essere 
				  la Madonna che si definisce "la Perfetta Sempre Vergine 
				  Maria, la Madre del verissimo ed unico Dio" e che desidererebbe 
				  avere un Santuario su quel colle.
Juan subito si reca in città 
				  per parlare con il Vescovo, cosa che avviene dopo molte ore 
				  di attesa ma il Prelato però non gli crede. Tornando 
				  indietro, l'indio incontra ancora la Madonna a cui riferisce 
				  l'insuccesso e che lo esorta a riprovare ancora; Juan ritorna 
				  quindi dal Vescovo che gli chiede un segno tangibile di quanto 
				  accaduto e a sua insaputa lo fa seguire. L'indio, tuttavia, 
				  sparisce allo loro vista, mentre invece ha un altro incontro 
				  con la Vergine che gli promette di dargli un segno la mattina 
				  dopo.
 
 
 Ma la mattina successiva (12 dicembre) il 
				  giovane deve accudire uno zio ammalato che vuole ch'egli vada 
				  a cercare un sacerdote per confessarsi. Juan Diego esce di 
				  casa sul far dell'alba, andando di corsa verso la città 
				  e, giunto ancora sul luogo delle apparizioni, decide di cambiare 
				  strada, ma la Madonna si fa ancora presente e gli chiede conto 
				  di quel cambiamento.
 Juan Diego, inginocchiatosi dinanzi a 
				  Lei le chiede perdono. La Vergine per prima cosa gli dice 
				  di non preoccuparsi per lo zio e gli chiede di andare sulla 
				  cima della collina per coglierle tutti i fiori che troverà. 
				  Con sua grande meraviglia, in quel luogo pietroso, Juan Diego 
				  trova, nonostante l'inverno, dei bellissimi fiori, "fiori 
				  di Castiglia", che coglie e offre alla Madonna la quale, 
				  prima li accetta e poi glieli riconsegna per portarli, come 
				  prova al Vescovo.
 
 
Tenendo stretti il suo poncho, Juan Diego 
				  giunto a Città del Messico chiede dell'alto Prelato, 
				  ma i suoi servi lo fanno attendere delle ore e vedendo che 
				  l'indio ha dei fiori nel mantello cercano di portarglieli 
				  via, senza tuttavia riuscirvi, poichè sembra che essi 
				  si siano incollati al tessuto. Finalmente anche i servitori 
				  si decidono a far incontrare Juan con il Vescovo al quale 
				  egli racconta tutto ciò che è avvenuto ed apre 
				  il mantello per offrirgli i fiori. Essi subito in terra, rivelando 
				  davanti agli occhi increduli di tutti, l'immagine perfetta 
				  della Madonna, così come la si vede ancor oggi, conservata 
				  nel Santuario di Guadalupe.
 ******
 
 
 ALCUNI RIFERIMENTI AII FIORI NELLA BIBBIA E NEI VANGELI 
 
 
Pentateuco - Esodo
 Es 9,131 Ora il lino e l`orzo erano stati colpiti, perché 
				  l`orzo era in spiga e il lino in fiore;
 ******
 
 
Libri Poetici - Giobbe
 Gb 14,2
 2 come un fiore spunta e avvizzisce, fugge come l`ombra e 
				  mai si ferma.
 ******
 Libri Storici - 1.Re
 Re1 5,13
 13 (33)Parlò di piante, dal cedro del Libano all`issòpo 
				  che sbuca dal muro; parlò di quadrupedi, di uccelli, 
				  di rettili e di pesci.
  ******Libri Poetici - Salmi
  Sal 80,17
 17 li nutrirei con fiore di frumento, li sazierei con miele 
				  di roccia".
  Sal 91,13
 13 Il giusto fiorirà come palma, crescerà come 
				  cedro del Libano;
  Sal 102,15
 15 Come l`erba sono i giorni dell`uomo, come il fiore del 
				  campo, così egli fiorisce.
  ****** Libri Poetici - Cantico dei Cantici
 Ct 2,1
 1 Io sono un narciso di Saron, un giglio delle valli.
 
 Ct 2,12
 12 i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è 
				  tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella 
				  nostra campagna.
Ct 2,22
 22 Come un giglio fra i cardi, così la mia amata tra le 
				  fanciulle.
Ct 5,13
 13 Le sue guance, come aiuole di balsamo, aiuole di erbe profumate; 
				  le sue labbra sono gigli, che stillanofluida mirra.
Ct 6,2
 2 Il mio diletto era sceso nel suo giardino fra le aiuole 
				  del balsamo a pascolare il gregge nei giardini e a cogliere 
				  gigli.
Ct 6,3
 3 Io sono per il mio diletto e il mio diletto è per 
				  me; egli pascola il gregge tra i gigli.
Ct 7,13
 13 Di buon mattino andremo alle vigne; vedremo se mette gemme 
				  la vite, se sbocciano i fiori, se fioriscono i melograni: 
				  là ti darò le mie carezze!
 ******
 
 
Libri Poetici - Sapienza Sap 2,7
 7 Inebriamoci di vino squisito e di profumi, non lasciamoci 
				  sfuggire il fiore della primavera,
Sap 2,8
 8 coroniamoci di boccioli di rose prima che avvizziscano;
 ******
 
Libri Poetici - Siracide 
 
Sir 24,1313 Sono cresciuta come un cedro sul Libano, come un cipresso 
				  sui monti dell`Ermon.
Sir 24,14
 14 Sono cresciuta come una palma in Engaddi, come le piante 
				  di rose in Gerico, come un ulivo maestosonella pianura; sono 
				  cresciuta come un platano.
 
 Sir 24,17
 17 Io come una vite ho prodotto germogli graziosi e i miei 
				  fiori, frutti di gloria e ricchezza.
 
 
 Sir 39,1313 Ascoltatemi, figli santi, e crescete come una pianta di 
				  rose su un torrente.
 
 
Sir 39,1414 Come incenso spandete un buon profumo, fate fiorire fiori 
				  come il giglio, spargete profumo e intonate un canto di lode; 
				  benedite il Signore per tutte le opere sue.
 
 
 Sir 50,88 come il fiore delle rose nella stagione di primavera, come 
				  un giglio lungo un corso d`acqua, come un germoglio d`albero 
				  d`incenso nella stagione estiva
 ******
 
Libri Profetici - Isaia
 
 Is 18,55 Poiché prima della raccolta, quando la fioritura 
				  è finita e il fiore è diventato un grappolo 
				  maturo, egli taglierà i tralci con roncole, strapperà 
				  e getterà via i pampini.
 
 
 Is 28,44 E avverrà al fiore caduco del suo splendido ornamento, 
				  che domina la valle fertile, come a un fico primaticcio prima 
				  dell`estate: uno lo vede, lo coglie e lo mangia appena lo 
				  ha in mano.
 
 
Is 35,22 Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia 
				  e con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore 
				  del Carmelo e di Saròn. Essi vedranno la gloria del 
				  Signore, la magnificenza del nostro Dio.
 
 
 Is 40,66 Una voce dice: "Grida" e io rispondo: "Che 
				  dovrò gridare?". Ogni uomo è come l`erba 
				  e tutta la sua gloria è come un fiore del campo.
 
 
Is 40,77 Secca l`erba, il fiore appassisce quando il soffio del Signore 
				  spira su di essi.
 
 
Is 40,88 Secca l`erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro 
				  Dio dura sempre. Veramente il popolo è come l`erba.
 ******
 
 Libri Profetici - Ezechiele
 
 Ez 17,2222 Dice il Signore Dio: Anch`io prenderò dalla cima 
				  del cedro, dalle punte dei suoi rami coglierò un ramoscello 
				  e lo pianterò sopra un monte alto, massiccio;
 
 
 Ez 17,2323 lo pianterò sul monte alto d`Israele. Metterà 
				  rami e farà frutti e diventerà un cedro magnifico. 
				  Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno, ogni volatile 
				  all`ombra dei suoi rami riposerà.
 
 
 Ez 27,55 con cipressi del Senìr hanno costruito tutte le tue 
				  fiancate, hanno preso il cedro del Libano per farti l`albero 
				  maestro;
 
 
 Ez 31,33 Ecco, l`Assiria era un cedro del Libano, bello di rami e 
				  folto di fronde, alto di tronco; fra le nubi era la sua cima.
 ******
 
Libri Profetici - Osea
 
 Os 14,66 Sarò come rugiada per Israele; esso fiorirà 
				  come un giglio e metterà radici come un albero del 
				  Libano,
******
 
 
Vangeli
 
Vangeli - Matteo Mt 6,28
 28 E perché vi affannate per il vestito? Osservate 
				  come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.
 
 
 Vangeli - Luca Lc 12,27
 27 Guardate i gigli, come crescono: non filano, non tessono: 
				  eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, 
				  vestiva come uno di loro.
 
 
Altre Lettere - Giacomo Gc 1,11
 11 Si leva il sole col suo ardore e fa seccare l`erba e il 
				  suo fiore cade, e la bellezza del suo aspetto svanisce. Così 
				  anche il ricco appassirà nelle sue imprese.
 
 
 Altre Lettere - Giacomo Gc 1,1010 e il ricco della sua umiliazione, perché passerà 
				  come fiore d`erba.
 
 
Altre Lettere - 1.Pietro Pt1 1,24
 24 Poichè tutti i mortali sono come l`erba e ogni loro 
				  splendore è come fiore d`erba. L`erba inaridisce, i 
				  fiori cadono,
 ****** CANTICO DEL FIOREL'inverno è passato.
 Con la tua benedizione è giunto il tempo
 in cui Dio inonda la terra
 della bellezza dei fiori.
 
 O Maria,
 la tua stagione è la primavera:
 dona al mio giardino
 il tuo soave profumo.
 Spicchio di melagrana la tua gota:
 il mio cuore ne è entusiasta.
 
 I tuoi miracoli
 sono più numerosi
 dei grani delle spighe
 o dei chicchi dei grappoli d'uva.
 E lo Spirito proclama:
 «È giunto il tempo della messe!».
 
 Nella Chiesa piena di fiori
 il tuo nardo prezioso mi attira
 sulla strada della salvezza.
 Fammi fuggire con l'agilità del cervo
 l'infido serpente, dal veleno mortale.
 Chi poteva riaprire la porta dei giardino
 da cui furono scacciati i nostri progenitori,
 se non la tua giustizia?
 
 Rallegrati, Maria:
 per te Adamo ritorna dall'esilio
 ed Eva, in mezzo ai fiori,
 esulta ricolma di gioia.
( Inno etiope )       |  |