Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

COLLABORAZIONI VARIE


In questo Settore vengono riportate notizie e immagini fornite da altri redattori. Nello specifico, i testi sono stati realizzati da Lino Martini, mentre la grafica e le immagini sono state fornite da Cartantica, trannne quelle realizzate da Andrea Leganza che compaiono nel sito con il link a http://www.flickr.com/photos/neogene.

Tutti gli articoli degli altri Settori sono state realizzati da Patrizia di Cartantica che declina ogni responsabilità su quanto fornito dai collaboratori.

"N.B.: L'Autore prescrive che qualora vi fosse un'utilizzazione per lavori a stampa o per lavori/studi diffusi via Internet, da parte di terzi (sia di parte dei testi sia di qualche immagine) essa potrà avvenire solo previa richiesta trasmessa a Cartantica e citando esplicitamente per esteso il lavoro originale (Autore, Titolo, Periodico) ."

 

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Che posso dire di Lino? Che lo conosco dal 1988, quando appena undicenne seguì i suoi genitori, Mario e Giuliana, nel primo pellegrinaggio organizzato per Medjugorje. Ci eravamo conosciuti nell'ambito della parrocchia da pochi mesi e avendo legato, ci ritrovammo coinvolti in questa impresa... che proseguirà poi per 30 anni.


Era ed è rimasto, un ragazzino allegro, generoso, scanzonato, eclettico, amico di tutti... non potrò mai dimenticare le biricchinate che assieme a Simone, mio figlio combinava a non finire... Ma non dimenticherò nemmeno la dedizione che regalava alle persone più in difficoltà che salivano sul Krizevac, a cui lui, ragazzino, ma già robusto, faceva da spalla durante la salita...

Coi suoi genitori ed i miei figli abbiamo condiviso tante esperienze, serene ed anche avverse, feste religiose e laiche, recite, spettacoli canori, compleanni, funerali e matrimoni... ed anche il suo, celebrato al Divino Amore...
Di Sabrina, sua moglie non parlo, la conosco poco, ma, per quel poco, so che è una persona sicuramente di cuore come lui, paziente, silenziosa, gentile...

Negli ultimi anni ci siamo visti poco, lui vive con sua moglie a Genova, ma poi, all'improvviso, la bella notizia della loro presenza al pellegrinaggio 2018 a Medjugorje.

Ed ecco Lino che anima la sala centrale della nave con le sfumature della sua voce che passa attraverso i repertori dei cantanti più in voga, eccolo prodigarsi con le sue forti braccia per le persone più sofferenti, eccolo animare, anche senza voce, i canti sul pullman, con qualche gaffes, forse, col suo sorriso accattivante ma sempre con quel cuore grande e palpitante...

Ed oltre a tutto questo, ecco l'anima di un poeta...

 

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ABBRACCIAMI

Gesù mio, voglio immaginare Gesù mio...

Voglio immaginare che tu sei il mio letto...

 

Il tuo corpo è il morbido materasso,

il tuo Cuore è il cuscino dove dolcemente poso il capo,

 

Le tue vesti sono le lenzuola che rendono il tutto ancora più caldo...

Lo penso spesso sai! Quand'è che verrà quel giorno!

 

Fino ad allora…

Donami la pazienza, per saper attendere,

Donami la prudenza, per saper vigilare,

Donami coerenza, per seguirti sempre e ovunque.

Donami un pò della tua forza per essere luce nel mondo,

 

Oh Gesù mio!

 

 

 

PENTAGRAMMA D'AMORE

 


 

 

CENERE

Foto di Flaviano Testa

 


Come il vento tra gli alberi mi ero disperso...

 La legna che ardeva dentro di me
si è consumata velocemente...


Ma anche la cenere, se usata con parsimonia,
può aiutare un campo arido a far sbocciare un fiore...


Io sono cenere e per te sposerò la terra,
per rinascere e crescere dentro il tuo Cuore.

 

 

 

VALENTINE

Cartolina di ADELINA ZANDRINO

 


Su un fiume di rose mi lascio trasportare,
respirando appieno la bellezza della vita,
mentre il cuore scorre, la mente vola…

Il pensiero si interroga...

Se l’amore fosse solo uno scherzo per creare illusioni…?

Tutto questo mi porta a scrivere senza ispirazione,
ma con il cuore aperto…,
scoprendo così un altro mondo pieno di passioni.

Oh, Valentine, quante cose riesci a fare…

Le piccole mani di un bambino
che un tempo stringevano le dita
di una mano gigante…
Sono diventate ora, le mani che
Non ti lasceranno mai cadere…
Pronte a sollevarti nei momenti bui…
Pronte a proteggerti, a difenderti…
Anche quando non ci sarò più…

Amore mio…



 

 

IL TENTATORE

 

 

Carpe Diem, è così che puoi fuggire.

Nascosto nell'ombra,
Veloce come un lampo,
Furbo come una volpe,
Spietato come una iena,
Pronto a colpire senza mostrar presenza.
Genio dell'oro finto,
Incantatore dell'amor profano.

Carpe Diem...

E 'solo così che puoi fuggire.


 

CALA LA NOTTE

- Foto di Andrea Leganza -

 

Succede che quando la notte cala,
tutto sembra apparentemente più bello...

 

L'aria fresca sfiora la pelle...
La luna, con la sua fioca luce,
sveglia l'amore e accende la passione...

Le stelle illuminano il cielo,
regalando speranza e desiderio...

Che magnifica illusione far scomparire il sole,
che con i suoi raggi riscalda il cuore

e con fulgore dona tutto il suo calore...


 

I VINCITORI

Foto di Andrea Leganza - The Mirror

 

Siamo Noi...

Siamo Noi i Vincitori...

nella Vita e nell'Amore...

nella Gioia e nel Dolore...

Contro l'Odio e Sofferenza...

con Pazienza e Indifferenza...

Tutto questo può accadere...

se nel Cuor tuo riesci a vedere!

 

 


Tempo che scorri come il vento...

Tiranno ogni momento
non badi all'invecchiamento!

Ma lento e spietato lasci solo
ricordi di un tempo ormai passato...

 

...Ma noi forti, e a volte per necessità arroganti,
controtempo e senza rancore andiamo avanti!

 


IL GIRO DELLA STAFFA

Foto di Andrea Leganza - Water bottles

Il giro della staffa...
E’ così che la pensava lo Zio Raffa...

Tra un bicchiere e l'altro
si congiurava  contro il povero turnista…

Offri tu che offro io,
e in un fiume di calunnie scorreva l'acqua sporca…

Si rimaneva così un'altra volta,
vittime e tristi spettatori
di uno show senza parole,
dove tutto continua lentamente
ad andare avanti...

E mentre un numero si spegneva...
Un altro prendeva vita, per far parte...
prima o poi...
di un altro giro, della staffa...

 

 

IL POSTO DEI POSTI

 

Quieta è la sera nel Posto dei Posti...
Dove tutto nasceva e tutto cresceva.
Dove tutto era niente e niente era tutto...

Quieta è la sera nel Posto dei Posti...
Dove sei fiori sono sbocciati sotto un albero
che svetta sopra la collina.

Una Luce danzante, un'aria così cristallina...
Ci sarà anche domani mattina?

Là, dove tutto forse sarebbe cresciuto,
là, dove tutto, forse, non sarebbe mai nato...
LEI è venuta...
E quel Posto ha sfiorato, baciato...!
Non si sà se per scelta o per amore.

Nonostante ciò, solo qualcuno... a stento, ha creduto...
Solo qualcuno ha creduto in quei fiori... bagnati da lacrime di speranza e raccolti da tanto amore.

Il sole sta tramontando in un'apoteosi di luce...

E quieta è la sera nel Posto dei Posti...

 

DOVE TUTTO E' POSSIBILE...!

 

DOLCE E'SENTIRE - A MIA MADRE -

Ho sentito il tuo calore...
E un vento leggero mi ha accarezzato,
un profumo di rosa mi ha inebriato...

Forza della natura che semplicemente ci offre...
dolcezza e comprensione... passione e amore...

Forza di una donna d’altri tempi
che sa cogliere i momenti
coi più profondi sentimenti...

Splendore del cielo che solo TE,
Madre, riesci a donare...


Mabel Rollins Harris - https://www.pinterest.it/pi
/402438916696590328/..

 

IL PRINCIPE SENZA PAURA

http://www.intermediachannel.it/i-cinque-cavalieri-della-nuova-vita/

Buona notte, Fratello,

donami un po’ dei tuoi silenzi…
Infondimi quella serenità che i tuoi occhi,
chiari come il mare, portano la quiete…

Buona notte, Fratello…

Da domani, il sole “è nuovo” e splende solo per te,
perché so che tu,
di quello splendore ne farai buon uso.

Ora corri, corri...
come il Principe che, senza paura,
ha affrontato tutte le difficoltà
che la vita gli ha messo davanti…


Corri verso la luce ed illuminami,
se ti sarà concesso,
per darmi un po’ dei tuoi silenzi.

Buonanotte, Fratello…

 

A V.G.

 

 

MORTE APPARENTE

Foto di Andrea Leganza - Quiet

 

Cosa sono quegli occhi tristi...

Cos'è quel broncio che mostri...

          
E’ forse questo quello che ti ho insegnato?

             
Per quanto possa esser visibilmente sofferente...

Ricorda...

                
E'  solo una morte apparente...

 

 

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Anche e soprattutto come cantante Lino è una forza. Quando saliamo sulla nave, dopo cena, si avvicina alla cantante che anima di solito la serata e, con lei o senza il suo supporto, ci porta con lui in una esaltante rassegna di canzoni, imitando anche cantanti notissimi.

La sua voce è intonata, limpida e forte... bella...

Anche a Medjugorje ci ha fatto una sorpresa, una serata dedicata a noi, con canzoni, testi suoi e di altri, un viaggio musicale e religioso che ci ha riempito i cuori:

 

SERATA DI CANTO A MEDJUGORJE

Pellegrinaggio a Medjugorie 28 Agosto 2019 – 4 Settembre 2019

 

UNA VOCE PER MARIA

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Buonasera a tutti e benvenuti in questa serata, dove poesia, amore, riflessione, aforismi, fantasia e musica ci accompagneranno per trascorrere un momento di relax nel relax..

 

Spirituale e conviviale…


Questo piccolo evento, se così lo vogliamo chiamare, è una dedica d’amore a chi da lassù ci guarda e ci protegge ogni giorno… e ci aspetta…
E’ una dedica di Cuore per chi sta quaggiù…
E’ un grido che cerca pace, consolazione, giustizia…
E’ la mia voce che “suona” per tutti voi e dice… “Siamo venuti o Madre cara da ogni parte della terra ti portiam le nostre pene con le gioie e le speranze”…

 

Per te Maria… Che inizino le danze! 

1a Canzone - La Favola mia Renato Zero  


Continuai a camminare nei boschi, cercavo risposte, cercavo domande da fare, cercavo…
Quando ad un tratto, accovacciato sotto un albero, vidi uno strano figuro…

Non riuscivo a distinguere bene se quel che vedevo fosse un bambino o un adulto… O… Non lo so…
Sembrava impaurito, ma una cosa mi colpì subito…

Aveva degli occhi particolari… Diversi...

 

2a Canzone   - Bambino io Bambino tu - Zucchero  

Si racconta che l’anima di quel Signore ancora vaghi nei boschi, ma solo per puro piacere…

Qualcosa però, mi dice che abbia trovato tutte le sue risposte


FINE PRIMA PARTE


Non sempre la vita ci offre o ci dà quello che vogliamo, anzi, molto spesso è proprio il contrario, ma noi tutti ben sappiamo che per raggiungere il traguardo che il Signore ha preparato per noi, bisogna affrontare ogni sorta di complicazione, bisogna pian piano diventare “guerrieri”, degni del suo immenso Esercito, con fede e perseveranza…
Tutto passa, tutto si supera…

E’ una prova, un giro… Un giro che tocca a tutti, ognuno con la sua vita… Ognuno con la sua storia da scrivere.

 

 

IL GIRO DELLA STAFFA

Il giro della staffa, è così che la pensava lo Zio Raffa, tra un bicchiere e l'altro…
si congiurava contro il povero turnista,
offri tu che offro io,
e in un fiume di calunnie scorreva l'acqua sporca.
Si rimane così un'altra volta,
vittime e tristi spettatori di uno show senza parole,
dove tutto continua lentamente
ad andare avanti…
E mentre un numero si spegneva...
un altro prendeva vita, per far parte...
prima o poi...
ad un altro giro, della staffa…

 

3a Canzone - C’era un ragazzo che come me - G. Morandi     

 

 

INIZIO SECONDA PARTE

Siamo nel 1970 dove un affermato e rivoluzionario gruppo inglese cerca di diffondere tramite le loro canzoni amore, giustizia, pace…

Con il suo pioniere Paul McCartney… The Beatles

 

4a Canzone- Let it be - The Beatles     

 

Torniamo ancora un pò indietro per rivisitare un pezzo che ancora oggi non ha eguali, scrtto da Benjamin Earl Nelson nel 1961 e portato al successo in Italia, l’anno seguente, dal nostro caro “Molleggiato.

 

FINE SECONDA PARTE


LA GIOSTRA

Coraggio GENTE!!! Salite sulla Giostra, SALITE!      

E’ alta la giostra… E’ bella la giostra, SALITE!
E’ tortuosa è faticosa ma… SALITE!

Oggi piove e la giostra è chiusa… Non rattristatevi, quanti di voi volevano salire?
Allora non perdete tempo stasera; Domani ci sarà il sole!

Accorrete numerosi a prendere il biglietto… E’ GRATUITO!

Gambe in spalla e nervi saldi che presto sarà l’alba e chi di voi vorrà salire sarà il benvenuto!
Coraggio GENTE!!! Salite sulla Giostra, SALITE!

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi…

Marcel Proust dal romanzo “Alla ricerca del tempo perduto”

 

6a Canzone - Dune Mosse -  Zucchero

 

 

INIZIO TERZA PARTE

 

CUORE DI CARTONE

 

Sono passati poco più di settant’anni, ed oggi nel ricordo sono ancora lì di fronte a voi.
Si, lo ricordo perfettamente quel giorno, perché, quando siete arrivati non mi degnaste neanche di uno sguardo, ai vostri occhi io ero totalmente indifferente, e come non avrei potuto esserlo…
Ma voi no, non mi eravate indifferenti, nò tutt’altro, non potevo semplicemente parlarvi, non potevo sorridervi e forse solo adesso mi rendo conto che se anche lo avessi potuto fare, in fondo non sarebbe comunque servito a nulla.
Io lì fermo ad osservarvi e voi, con quegli sguardi persi ed incerti che sa avere solo chi non sa a quale destino va incontro.
E voi non lo sapevate, non lo sapevate di certo. Donne, uomini, di qualsiasi età, tutti divisi per sesso, e ognuno di voi con la propria misera valigia, indirizzati con urla e spintoni in quei luridi e spogli capannoni, che ricordavano per lo più, le classiche piccionaie a grandezza d’uomo o ancor peggio dei loculi cimiteriali.
Erano le vostre stanze, i vostri letti, se potevano esser così chiamati… Costruiti con tavole di legno, duro e freddo, dove in tanti avrete sognato o desiderato di raggiungere presto la pace terrena… mentre per chi ancora credeva che tutta quella fosse solo una fase temporanea della propria esistenza, c’era dentro di sè una flebile speranza che prima o poi si sarebbe tornati a condurre una vita normale… la vita di sempre.
Poi vi obbligarono ad indossare una divisa, una specie di pigiama con delle bande grigie e nere, come quella che davano ai carcerati e per molti di voi è stato quello l’istante in cui avete capito che di lì non sareste più usciti, o per lo meno con le vostre gambe.
Poi c’erano i lavori forzati, per chi poteva fisicamente affrontarli… Per chi, invece, non aveva la forza o era per sua sfortuna troppo vecchio, l’unica destinazione era quella che conduceva nelle stanze delle “docce”.
Non esisteva tregua, si doveva lavorare sempre! Non c’erano pause, né sotto la pioggia, né sotto il sole; chi si fermava… semplicemente moriva.
Avrei voluto fare qualcosa per tutti voi, ma lì non avevo una voce. Uno di voi - e lo ricordo bene come se fosse stato ieri - mi allontanò da sè con un calcio, ma non dissi e non feci nulla, sicuramente qualsiasi altro avrebbe fucilato all’istante quell’individuo.

La sua faccia era triste, i suoi occhi spalancati ma nel c

moriva.
Avrei voluto fare qualcosa per tutti voi, ma lì non avevo una voce. Uno di voi - e lo ricordo bene come se fosse stato ieri - mi allontanò da sè con un calcio, ma non dissi e non feci nulla, sicuramente qualsiasi altro avrebbe fucilato all’istante quell’individuo.

La sua faccia era triste, i suoi occhi spalancati ma nel c

Sapeva che tutto quello che stava vivendo era assurdo, era sbagliato e ribellarsi significava andare incontro ad un qualcosa che non avrebbe voluto.
Ma gli altri erano i giusti, erano i più forti, solo perché ben nutriti e soprattutto perché avevano il fucile, erano gli Ariani! Gli altri… Erano i nazisti.
Mentre in voi in fondo cosa eravate? Eravate i vermi, dei parassiti da sterminare, degli inetti, degli impuri e non avevate con voi armi, eravate i deboli, eravate solo degli Ebrei.
Io ero dalla vostra parte, lo sono sempre stato, ma non potevo espormi troppo, io per voi non avevo un cervello, non avevo un volto e soprattutto non avevo un cuore o se mai lo avessi avuto, sarebbe stato di sicuro freddo come l’inverno che avanzava lentamente.
Vi vedevo ogni giorno rientrare nei vostri capannoni, sempre numerosi e sempre più magri, sotto piogge torrenziali, affondando i vostri passi stanchi nel fango gelido, senza cibo e senza più niente. Solo la dignità che a volte rappresenta il genere umano vi teneva ancora in vita.
Mentre qualcuno nutriva una piccola speranza, ossia quella di poter riabbracciare ancora i propri figli o di poter dire per un’ultima volte alla propria donna, comunque vada a finire questa brutta pagina della storia dell’essere umano, io ti amerò per sempre…
Ed io ero sempre lì, a sopportare tutte le malefatte e torture da voi subite. Sotto la pioggia… Come la neve caduta, mi stavo consumando anch’io, perché non ero nient’altro che niente…
Ero solo una scatola, una semplice scatola di cartone per munizioni e quel cuore che batteva per voi, non era nulla, se non… Un cuore di cartone morto anch’esso lì…
Lì con tutti voi. 

Alessandro Ghionna 29/01/2015).  

 

Chissà quanta gente in quei momenti avrà desiderato essere in tutt’altro posto…
Un posto felice, un posto giusto, aria azzurra per volare, felicità, un mondo giusto per amare…

 

7a Canzone - Sharazan -  Albano e Romina        Tempo 41 min.

 

Comprese le narrazioni. 

 

FINE TERZA PARTE

 

 

INIZIO QUARTA e ultima PARTE

Tic toc! Suonano i rintocchi… I rintocchi che ci avvisano che questa serata sta volgendo al termine… E con quest’ultima canzone, vorrei stringermi a tutte le persone che da 31 anni fino ad oggi, presenti e non presenti, hanno dato “fiamma” ad ogni singolo pellegrinaggio, ogni anno diverso, ogni anno, sempre più bello!
E allora… Musica musicanti, stasera tra questa bella gente, con questa canzone, per TE Maria si chiudono le danze!

 

Pensavo…

Da Vocalist di questo bel gruppo di pellegrini Romani…
Cosa potremmo dedicare ora a una Madre come Maria!

 

Eh… E mica è facile da trovare…


Ma se torniamo indietro di qualche anno quando in questo Paese c’era molto, ma molto meno di quello che possiamo vedere adesso…

Possiamo ricordare delle strade buie… Qualche casa qua e là… “frugolii” che non si sa da che parte venivano…
Ma di una cosa sono certo, anche un bambino di 10 anni circa poteva ammirare e ora con piacere ricordare, i milioni e milioni di stelle che, come alzavi gli occhi al cielo, ti facevano brillare gli occhi… e il cuore… 
Quindi con lo stesso cuore e gli stessi occhi, con qualche anno in più… Mamma nostra, accetta questa semplice dedica e se vuoi… Mettila nella tua playlist!
Magari, fra un po' di tempo potremmo cantarla insieme! 

 

8a Canzone - Stella - A. Venditti

 

Tempo 50/51 min. Comprese le narrazioni. 

 

 

FINE QUARTA PARTE - FINE EVENTO.

 

 

Bravo, Lino!

 

 

 

 

 

 


 

 

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