Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

 

 

 

PELLEGRINAGGIO A MEDJUGORJE DEL 2015

 

Un altro viaggio, un'altra esperienza personale e di gruppo, religiosa, mistica, contemplativa...

 

ROMA, 27 agosto - 3 settembre 2015

Ore 9,30, siamo già davanti alla nostra Parrocchia di San Silvestro e Martino ai Monti, in attesa del pullman, una nuova ditta quest'anno, una nuova esperienza, poichè il nostro mitico Cosimo ha smesso di guidare i pullman e questo, per lui, è il suo primo anno da semplice pellegrino...
Siamo pochi, ancora, ma presto ecco gli altri: i vecchi che hanno già avuto varie esperienze con noi a Medjugorje ed i nuovi, che sembrano spaesati; l'elenco è lungo questa volta, siamo in 59 con P. Alexander, il sacerdote carmelitano brasiliano indirizzato al pellegrinaggio dal nostro ex-Parroco P. Antonio (era presente nei primi pellegrinaggi... le vie del Signore sono infinite...), ci sono già gli amici di Cosimo che ben conosciamo dall'altr'anno e che sono ritornati con noi, ad es. Manila ed Alessio, bimbe comprese, cresciute e stupende, Costantino, grande e grosso e tenero, le ragazze dal viso pulito e solare come Donatella, Raffaella, Maria Grazia,ecc. .
L'autista ha anche lui una certa età, è un tipo abbastanza eccentrico e simpatico, con un piglio giovanile, magro, scattante, promette bene anche se non conosco ancora le sue convinzioni religiose... ma su tutti si erge la figura di Padre Alexander, grande e grosso come una roccia che dà sicurezza, ma se lo senti parlare ti infonde una dolcezza ed una serenità che fanno bene al cuore...

Ci sono anche vecchie conoscenze come Carla e Idio che ritornano dopo l'ultima volta che per loro fu una vera delusione, visto che avevano lasciato a casa la carta di identità di Idio (con tutto quello che ne conseguì...) che hanno portato due loro amici simpatici, silenzioso lui ed estroversa lei , Nana che torna con noi per la seconda volta dopo il pellegrinaggio del 1998 ed ha trascinato suo marito Peppe, Pia ed Emanuele, consueta presenza, Liana che arriva trafelata a piedi da S. Giovanni e torna per la seconda volta, Mario G. per la terza, questa volta solo senza Maria Pia, Ivana, la veterana che è un pò sotto tono questa volta per via della sua salute.

 

Il Capataz

Ciao a tutti, ci si ritrova

 

Eccomi

Sì. stavolta sono solo




Anch'io,,,

 

Ci faremo compagnia...

 


Io stavolta faccio il turista...



Ma nun sò mejo io...?

In viaggio con papà

Sono tornata anch'io dopo anni...



Noi siamo nuovi...



Alexander

Due destini

La signora della porta accanto

La signora dei gelsomini

Transporter

 

A domanda risponde...

 

Ce l'ho qui la brioche...

 



Mille lacrime

 

Storie allegre

 

Attenti a quei due

 

Due tipi incorreggibili

 

Due amiche

 

Tre all'improvviso

 

I tre marmittoni

 

Tre donne

 



Quartet

 

Cinque

 

Cinque al seguito

 

Fermata d'autobus

 

Chi si ferma è perduto

 

Benvenuti a bordo

 

Le bersagliere

 

Le allegre comari

Due di due

 

Il signore e la signora Smith

 

Una coppia perfetta

 

Lui e lei

 

La più bella coppia del mondo

 

Marito e moglie

 

Noi due

 

Madre e figlio

 

Due donne

 

Due amiche per la pelle

 

Due amiche esplosive

 

Quelle due...

 



Una poltrona per due

 

Amiche per sempre

 

Vecchi amici

 

Amici come noi

 

Ed io?

 

Le tre rose di Eva

Un mondo di baci

Madre e figlia

La piccola principessa

Momo

 

Un amore di nonna

 



Il solitario

 

Il gigante

 



Un uomo tranquillo

Mio zio...

Mio fratello...

Mio marito...

Dopo tante sigarette - mie, ovviamente ma anche di qualche altro sporadico fumatore - foto, saluti, siamo arrivati alla partenza,,,,

...dopo che ci avevano raggiunti anche i cinque che ci seguiranno in macchina, una giovane e allegra coppia con 2 bambini e suocera al seguito, che a tutti i costi si son voluti iscrivere a questo viaggio, nonostante il pullman fosse già pieno.

Io, che ormai ho preso posto verso la fine del pullman, vedo che ci sono almeno 3 posti vuoti... ma due persone ci raggiungeranno a Vicovaro e ad Ancona troveremo Valentina, la finanziera, che è venuta con noi anche l'anno passato e che sta arrivando da Milano...

 

 

 

 

SOSTA - LORETO: MESSA E RICERCA DEL PULLMAN

Recitiamo 2 Rosari, condotti con intensità da P. Alexader che ad ogni decina aggiunge un canto in brasiliano e che poi viene aiutato nella preghiera da altre 3 persone che recitano i Misteri. Distribuzione, poi, dei libretti che ogni anno Paolo realizza pro-pellegrini, con preghiere, pensieri religiosi e informazione sulle apparizioni di Medjugorje e sui veggenti.

Facciamo tutta una tirata fino a Loreto mentre tra Gaetano, Monica ed Enrico, i suonatori, vi sono brevi contatti perchè vorrebbero organizzare i canti per la Messa che si celebrerà a Loreto, deviazioni del discorso da parte di Gaetano che rammenta .... bagni d'una volta sui terrazzini, ecc. Mi va, fortemente, una sigaretta, ma tiriamo avanti. Simone, via telefono, si compiace che è un pò che non fumo... chi chiacchiera, chi legge il libretto, chi fà una pennichella, chi guarda fuori...

Finalmente, fermata ad un autogrill dove ho preso un panino al prosciutto, pentendomi subito dopo... quando si viaggia, effettivamente sarebbe d'uopo tenersi il più leggeri possibile, perchè dopo mi ha scatenato una sete terribile...


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Siamo arrivati a Loreto alle 15,00 circa sotto un sole a picco e Paolo e P. Alexander sono andati subito a consultare i frati per poter celebrare la Messa e mentre Paolo correva da una parte all'altra per l'organizzazione, P. Alexander si era già messo a confessare di buona lena, mentre gran parte dei pellegrini, dopo aver sostato davanti alla chiesa, dopo aver consumato qualcosa ai bar vicini, sono tutti entrati nella Basilica, per una visita alla Santa Casa, che è sempre un'emozione, rivitalizzante ed intimamente arricchente.
Io dopo aver girovagato un pò per la piazza, guardando il lavoro di un artista di strada che dipingeva con i gessetti splendide copie di quadri famosi, aver preso un'acqua tonica ed aver chiacchierato un pò con Liana, Pia e Nana, sono rientrata per assistere alla Messa.

CELEBRAZIONE DELLA MESSA

La cappellina in cui abbiamo celebrato la Messa si trova ad un livello inferiore della Basilica, tutta candida con riflessi dorati generati dalle luci. L'altare è sovrastato da un busto marmoreo di Cristo che sembra portare tutto il peso del mondo sulle sue esili spalle.
P. Alexander è stato molto intenso nel celebrare la Messa, una celebrazione sentita da tutti in modo speciale, servita da Mario M. e Mario S, e affidata a Gaetano, Sergio e me per quanto riguardava le letture.

P. Alexander ci aveva consigliato, riguardo alle intenzioni per la Messa, di pensare ad un familiare, ad una persona da ricondurre a Cristo, a un defunto, e così è stato: il frate ha letto il lungo elenco di nomi, generando un toccante pathos che ha commosso tutti...

ALLA RICERCA DELL'AUTOBUS PERDUTO

A fine Messa tutti giù per le scalette in cerca del pullman, prima in una piazzuola, poi in un'altra, eppoi una attesa piuttosto lunga perchè nel frattempo alcune delle ragazze si erano perse...

 

ANCONA - PROCEDURE DI IMBARCO

Poi di corsa verso Ancona... E' una giornata caldissima ma per fortuna sul pullman c'è l'aria condizionata che getta aria fredda su di me, posizionata verso la fine del pullman, da sola, come al solito perchè Paolo è sempre sul seggiolino per dare avvisi, consigli, per dirigere, se ce n'è bisogno, l'autista.
Fermata piuttosto lunga al Booking Office della Snav dove controllano ora tutti idocumenti dei passeggeri, per alleggerire le lunghe procedure al momento della partenza. Durante l'attesa abbiamo approfittato per sgranchirci le gambe, parlare tra noi, disturbati dall'arrivo di parecchi bambini, sui 10 anni massimo, che senza parlare ci presentavano una serie di oggetti in vendita...

Al Booking Office si trova anche Valentina da poco arrivata e così il gruppo è proprio al completo.

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Espletate le pratiche, ci siamo diretti verso il porto, traversato la dogana e siamo saliti sulla nave "Cagliari", usufruendo di una inattesa, confortevole e rilucente scala mobile...

SULLA NAVE, VERSO SPALATO, BALLI E ALTRO

Dalla scala mobile si arriva quasi diretti ad un ampio salone-bar dove ci accolgono quasi con festosità, chiedendoci di raggrupparci per ricevere le disposizioni... ma Paolo ci attendeva, come sempre, alla reception dove l'abbiamo raggiunto e dove è iniziato il "rito" della distribuzione delle cabine. Ovviamente c'è sempre qualche disguido, qualche problema, qualche destinazione sbagliata, ad es. una cabina a 2 letti mentre ce se ne aspettava una a 4, cabine senza oblò o cose così, diffcoltà che con un pò di pazienza si è riusciti a risolvere, calmando gli animi, anche i più focosi...
Pochissimi sono andati subito in cabina, per lo più ci siamo seduti, dopo una lunga fila, ai tavoli del self service, qualche altro al ristorante, poi ci siamo dispersi sulla nave: Giuliana al seguito di P. Alexander che voleva recarsi nella Cappellina per confessare, ma non credo gli sia stato possibile perchè la stanzetta si è subito riempita, credo per la recita del Rosario o per la Messa. Io mi sono solo avvicinata e vedendo quella marea di gente che si insinuava nella stanzetta, davanti alla quale stazionava un alto sacerdote francescano, ho deciso di cambiare rotta, andando un pò all'aria aperta a fumare in santa pace nel fresco della notte acceso solo dal bagliore argenteo della luna con Carla, con Liana e Mario G. , per recarmi poi nel grande bar sottostante.

Che hall, che caos...

Fila per la cena

Starò leggerò...

Noi anche, tranne uno...

Solo un boccone...

Daj, muoviamoci un pò

Ballando ballando

Siamo forti... o no?

E che ne dubiti...?

Stasera sono ispirato...

Se avessi fiato...

ballerei tutta la notte

Ma questi so' matti...

Mi piacerebbe tanto...

Mi sento in vena stasera...

Daj gettiamoci nella mischia

Ti sto tentando...?

Seguimi...

Balla, balla, ballerina...

E' divertente, però...

Mi sono proprio divertita

Ma siamo brave, vero?

Altro gruppo più strong

Mamma mia quanta energia...

La serata si è prolungata fin dopo la mezzanotte ed è stata quanto meno effervescente: Idio, Cosimo, Nana, Isabella ed altri del nostro gruppo si sono messi a ballare al ritmo di musiche di vari generi, dando spettacolo e divertendosi al tempo stesso. Soprattutto Cosimo si è rivelato un ottimo ballerino e si è gettato a capofitto in passi di danza ritmici e veloci ed alla fine era stremato e sudato da capo a piedi.
I membri dell'equipaggio, i barman e il capo del servizio a bordo, per lo più tutti napoletani, erano di una gentilezza davvero encomiabile che ci ha reso ancor più positiva e gradevole la traversata.
Ma eravamo tutti un pò sfiniti e così ci siamo ritirati nelle nostre cabine, piuttosto confortevoli anche se poco spaziose, ci siamo stesi e siamo piombati in un sonno profondo, ma un pò agitato, risvegliati verso le 4 e mezza dal telefono lasciato acceso, che in lingua croata ci dava il benvenuto in Croazia...
Ancora un pò di sonno, poi sveglia all'alba, il tempo di una breve doccia, vestirsi e di nuovo su in fila per una rapida colazione. Anche gli altri, chi più chi meno hanno passato una notte un pò anomala.

Il tempo di un breve giro sulla nave per carpire dei particolari mai visti, ed eccoci ormai a Split, prima delle altre volte.

 

SPLIT - MEDJUGORJE

Sono stata la prima ad incontrare Don Jozo che ci è venuto incontro dopo il passaggio alla dogana. E' sempre il solito, il volto sorridente, il temperamento dei suoi conterranei, la dirittura morale di un santo... sembra ancora un ragazzo, ma anche lui non lo è più...

Da Spalato a Medjugorje non abbiamo fatto una sosta se non quella alla frontiera croata e a quella bosniaca che ci preoccupava e difatti anche questa volta ci hanno trattenuti un pò più del previsto. Arrivati a Medjugorje, passando davanti alla chiesa, avevamo dapprima pensato di fermarci subito per una breve visita ma poi abbiamo preferito prima sistemarci da Andrjia e poi tornare a far visita alla Madonna.
Andrjia è stato felice di rivederci e si è prodigato, come al solito, per soddisfare tutte le nostre richieste. Quest'anno ha effettuato delle innovazioni, allungando lo spazio davanti casa, dove ora ci sono delle panchine e molte sedie per riposarsi all'ombra degli alberi e realizzando una bella hall dove ci si può radunare, chiacchierare, rintanare se fa freddo, riunire per la catechesi, ecc. C'è anche una macchina per il caffè espresso che viene presa subito di mira...
Paolo, Gaetano, Ornella, Liana, Mario G. ed io ci trasferiamo in un'altra casa a 100 metri da quelladi andrja... siamo tanti stavolta, troppi per essere contenuti tutti in uno stesso caseggiato. Ma siamo già stati in questa casa un'altra volta e, a parte il caldo, siamo stati bene... eppoi è a due passi... facciamo presto a ricongiungerci al nostro gruppo.


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Puntuali, eccoci di nuovo al pullman che ci porta davanti alla chiesa. Manca qualcuno che non sisente divenire e salgono sul pullman i 5 aggregati che lasciano qui la macchina. I due sposi sono giovani e carini e così anche i loro due bambini, sempre sorridenti.
E' sempre una grande emozione entrare e vedere la bella statua della Madonna davanti a cui tutti ci inginocchiamo, a chiedere subito qualche grazia per noi e per gli altri e soprattutto un pò di pace interiore ma soprattutto per questo mondo lacerato dall'egoismo, dalla ricerca di benessere e di denaro, dilaniato da guerre senza senso e da mille altri malanni creati dall'uomo.
Lei è là, circondata di fiori e di persone che le esternano tutti i loro disagi, che le offrono le loro preghiere, intenzioni, propositi e sembra accettarli con grazie, promettendo il Suo aiuto..

Dopo un pò usciamo nel sole, una foto davanti alla chiesa,- non ci ricordiamo mai di farla, ma è solo un piccolo gruppo...

Ritorniamo al pullman, preoccupati però per una persona colta da malore sulla strada che stavamo percorrendo. Gaetano interviene come medico, Paolo va achiamare qualcuno al presidio del vicino Cavalieri di Malta e presto giunge un infermiere con una sedia a rotelle, mentre, intanto, la persona in questione, di nazionalità asiatica, ha ripreso conoscenza... forse è stato un malore dovuto al gran caldo... Noi ci accalchiamo verso il pullman dove ci attende l'autista, presente, vigile, ma sembra asettico, non coinvolto nell'interiorità...Sta con noi quanto dovuto, non è certo come cosimo che ci seguiva passo passo in tutto quello che facevamo, lui ha i suoi tempi, i suoi doveri... mi dispiace per lui che non possa essere coinvolto, se non più di tanto, in quest'esperienza...

APERITIVO E PRANZO

Eccoci a pranzo con una fame da lupi ad apprezzare i saporitii spaghetti al pomodoro, pesce arrosto, patate lesse, il tutto condito dalla gentilezza di Andrjia che si fa aiutare da figli ed amici, propinandoci i suoi soliti ottimi pasti,...

Dopo ognuno si è diretto nella sua stanza per sistemarsi e noi verso l'altra casa, sostando un pò fuori dove si sta abbastanza freschi e visto che avevo già sistemato i bagagli, mi sono trattenuta là, accanto a Paolo che sonnecchiava, a scrivere di due righe di resoconto, chè è sempre difficile trovare il tempo per riassumere gli avvenimento trascorsi...

GIRONZOLANDO, RINFRESCO, MESSA, CENA, CATECHESI

All''ora prevista ci siamo ritrovati da Andrjia ed imbarcati col pullman verso la chiesa.
Ma prima di tutto siamo andati a rendere grazie a Dio nella Cappellina dell'Adorazione, poi ci siamo dispersi, chi da una parte chi dall'altra, in piccoli gruppi: verso la Posta, verso le bancarelle, poi abbiamo sostato un pò in un bar di nostra vecchia conoscenza, traccheggiando fin verso le 18,15 quando ci siamo diretti verso la Chiesa. Io mi sono messa in fila per la Confessione ma è sempre un grande problema vista la grande affluenza di chi è alla ricerca di un confessore all'aria aperta o di un confessionale chiuso... Poi, finalmente mi confesso con un giovane prete italiano che dava un'impressione di forza e di dolcezza insieme.
Mentre ero in fila, è arrivato trafelato P. Alexander che fino ad allora aveva confessato e non sapeva se poteva o no concelebrare. L'ho indirizzato verso la Sacristia e lui è entrato... ma poi io poi mi sono concentrata sulla confessione e l'ho perso di vista e solo dopo ho saputo che per concelebrare, era necessario un Celebret ad hoc.
Ho fatto in serenità la Comunione, poi quando la Messa si è conclusa siamo corsi via.
Giusto in tempo per l'aperitivo a base di ciliegie alla grappa, eppoi la cena con minestrina appetitosa, pomodori e verza dell'orto e pesce fritto di due qualità...

Quarantaquattro gatti...

in fila per sei ...

col resto di due...

si unirono compatti...

in fila per sei col resto di due..

coi baffi allineati...

le code attorcigliate...

Quarantaquattro gatti...

Una romantica signora inglese...

Un romantico signore inglese...

Signore o signora...

Ehi, ma hai sentito...

Siamo un pò stanchi...

Anche noi...

Noi pure...

Io invece sono fresca come una rosa

Ed io pimpante, come sempre...

Andiamo a Messa, è meglio...

Già stressati dalle foto

Noi, invece, le vogliamo

Fratellini

Sorrisi

Illuminati

Solo sotto i riflettori

Piccolo e grande

Catechesi

In cerca di una torcia

In notturna sul Krizevac

Dopo cena ci siamo riuniti attorno a Don Jozo che chi ha tenuto una Catechesi, rispondendo ad hoc a tutte le nostre domande, poi ci siamo trattenuti davanti la casa, in allegria,m commentando quello che avevamo ascoltato nella riunione, prendendoci in giro perchè vedevo la luna molto più grande del dovuto, I bambini che ci seguono in macchina somno bellissimi e simpaticissimi e ci hanno rallegrato con le loro battute ed i loro andiriveni...
La serata è stata però funestata da una nota negativa che ci ha sbalestrato tutti: Ivana ha "perso" il suo portafogli dove teneva una bella somma di euro ma soprattutto i documenti: carta di identità ed altro.
Tutti ci siamo attivati, con parole di consolazione, consigli, proposte, cercando di rincuorarla, finchè Andrjia non ha promesso di interessarsene personalmente presso un amico che sicuramente risolverà il problema, ma questo avverrà solo lunedì. Ivana, pur rendendosi conto che il tempo stringe, gli dà fiducia e ci crede, come non credere a un uomo come Andrjia...?

La serata finisce però con un'altra sorpresa: Monica, Lina e Matteo e P. Alexander si sono preparati per scalare in notturna il Krizevac... a noi sembra un azzardo ma loro sono tranquilli, sicuri che il Signore li proteggerà nel loro cammino notturno...

 

29 AGOSTO 2015

RISVEGLIO E COLAZIONE



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La giornata si annuncia bella e serena, siamo tutti pervasi di una sottile allegria: per essere qui, per essere insieme, nuovi e vecchi amici, per poter ritornare a ripercorrere di nuovo - non ce ne stanchiamo mai - la strada che porta alla chiesa, traversando i campi, sotto il sole che già si fa sentire.
Chi si appresta ad affrontare la scalata al Krizevac si munisce di bastone, di scarpe adatte, di un cappello contro il sole che lassù picchia, ci saluta e ci lascia al nostro cammino. ci ritroveremo più tardi alla Messa...

 

CHI AL ROSARIO ITINERANTE E CHI AL KRIZEVAC

 

Iniziamo il nostro tragitto, dirigendoci per la stradina che dalla casa, girando a sinistra e facendo una curva, ci porta all'inizio della strada sterrata che ci condurrà alla chiesa. Il sole già alto si fa sentire, ma noi, imperterriti, la percorriamo intenti a recitare il Rosario che si conclude dinanzi al cimiter, dove nuove tombe sono state costruite in quest'anno.
Un rapido saluto al Redentore in bronzo, eppoi iniziamo il cammino della Via Crucis, un lungo percorso tra i prati e le edicole in cui sono esposte le formelle in ceramica dei singoli misteri della via Crucis. In questo cammino ci conduce P. Alexander, la cui alta figura domina su tutti noi.

 

VIA CRUCIS

PRIMA STAZIONE
- GESU' E' CONDANNATO A MORTE -

"Era venerdì mattina presto quando vidi mio Figlio ed era la prima volta che lo rivedevo dopo che lo avevano portato via. Al guardarlo, così ferito e coperto di sangue, mi sentii lacerare il cuore e le lacrime mi scendevano sulle guance.
Poi, Pilato che lo giudicava, chiese alla folla perché volevano che fosse condannato. Tutti intorno a me gridavano: “Crocifiggilo” !  Avrei voluto implorarli perché smettessero, ma io sapevo che così doveva essere.
Per questo restai in piedi immobile e piansi in silenzio.

Signore Gesù,
è così difficile per me comprendere quale fu l’angoscia di Tua Madre alla Tua condanna.
Ma cosa accade oggi quando mi scontro con altri…? “Crocifiggilo”
Quando giudico gli altri…? “Crocifiggilo”
Non sono queste lacrime di angoscia per te e la madre tua?
Perdonami Gesù.

Padre nostro…

 

SECONDA STAZIONE
- GESU' E' CARICATO DELLA CROCE -

Ripresa un po’ di forza, camminavo con la folla che si dirigeva all’entrata della piazza.
Una porta venne spalancata e mio Figlio fu spinto fuori mentre le guardie lo seguivano, ridendo.
Due uomini portarono una pesante croce di legno e gliela lasciarono cadere sulle spalle.
Il mio dolore nel vederlo soffrire era insopportabile. Avrei voluto levargli quella croce e portarla io stessa.
Ma sapevo che così doveva essere e continuai a camminare in silenzio.

Signore Gesù,
ti prego di perdonarmi per tutte le volte che ho aggiunto il peso dei miei peccati alla Tua croce, chiudendo i miei occhi per non vedere il dolore e la solitudine del mio prossimo.
Perdonami per aver sparlato degli altri e per aver cercato scuse per evitare chi invece voleva parlare con me. Aiutami ad essere come Maria, che cerca sempre di alleggerire la croce degli altri.
Perdonami Gesù.

Padre nostro …

 

TERZA STAZIONE - GESU' CADE LA PRIMA VOLTA

Lo seguivo da vicino mentre saliva al Calvario, con un dolore dentro che non avevo mai provato, al vederlo soffrire così. La croce gli scavava le spalle.
Il mio cuore sprofondò con Lui quando lo vidi con la faccia a terra, mentre il legno lo schiacciava. Per un attimo pensai che il mio amato Figlio fosse morto. Tutto il mio corpo cominciò a tremare.
Poi, le guardie lo presero a calci e Lui si rialzò lentamente, riprendendo a camminare, mentre ancora lo colpivano. Avrei voluto proteggerlo con il mio stesso corpo.
Ma sapevo che così doveva essere, per questo ripresi a camminare, piangendo in silenzio.

Signore,
quante volte Ti ho visto cadere e Ti ho lasciato lì senza aiuto. Quante volte ho visto gli altri sbagliare e li ho derisi. Quante volte mi sono arrabbiato perché gli altri non facevano le cose come io avrei voluto...
Maria Ti è stata accanto ogni attimo della Tua Passione. Aiutami a stare con Te, aiutando i  miei fratelli. Signore, abbi misericordia.

Padre nostro …

 

QUARTA STAZIONE
- GESU' INCONTRA SUA MADRE -

Ero riuscita a passare attraverso la folla e stavo camminando al fianco di mio Figlio.
L’ho chiamato mentre tutti gridavano. Lui si è fermato. I nostri occhi si sono incontrati, i miei pieni di lacrime e di angoscia, i Suoi pieni di sofferenza e confusione.
Non potevo aiutarLo; poi i suoi occhi mi hanno detto: “Coraggio. Tutto questo ha un fine”.
E barcollando proseguì…

Io sapevo che era nel giusto. Così ho proseguito, continuando a pregare.

Signore Gesù,
Perdonami per tutte le volte che i nostri occhi si sono incontrati e io ho distolto il mio sguardo dal Tuo.
Perdonami per tutte le volte che le cose non sono andate come io desideravo e me ne sono lamentato con tutti.
Perdonami per le volte che mi sono arreso  o avvilito davanti a piccoli inconvenienti e non ho ascoltato Te che mi incoraggiavi. Si, Signore, i nostri occhi si sono incontrati molte volte ma non ho saputo coglierne il frutto.

Padre nostro...

 

QUINTA STAZIONE -
GESU' E' AIUTATO DA SIMONE DI CIRENE

Io potevo leggere un disperato bisogno di aiuto sul volto di mio Figlio mentre cercava di portare quel carico così pesante. Ogni passo sembrava dovesse essere l’ultimo.
Il mio cuore era pieno di tutti i dolori  del mondo e volevo che tutto finisse.
Poi, vidi un movimento intorno a Gesù. Le guardie prendevano un uomo in mezzo alla folla e lo spingevano verso la croce, mentre lui protestava.
Lo costrinsero a sollevare quel legno, dietro, per alleggerire il carico sulle spalle di mio Figlio e lui si chiedeva perché questo dovesse accadere proprio a lui.
Io sapevo e così continuai in silenzio.

Signore Gesù,
molte volte io mi sono rifiutato di aiutarTi. Sono pieno di egoismo E mi fermo a discutere le Tue parole.
Non lasciarmi come Simone, ma aiutami ad essere come Tua madre, Maria, che sempre, in silenzio, ti segue e ti ubbidisce.

Padre nostro …

 

SESTA STAZIONE
- LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESU'

Mentre proseguivo accanto a Gesù, una donna spinse di lato le guardie, tirò fuori il suo velo e cominciò ad asciugare il sudore di mio Figlio, dal Suo volto coperto di sangue.
Le guardie subito la respinsero.
Lei, supplicando pietà, diceva: “ Perché gli fate questo?”.
Io sapevo, così camminavo con fede, in silenzio.

Signore,
questa donna ha fatto del suo meglio. Io ho cercato di prendere molto più di quanto davo.
Quante opportunità mi prepari ogni giorno  perché io mi spenda per gli altri. Ma io le lascio andare.
Mio Salvatore, che io non mi chieda più “perchè”, ma con il Tuo aiuto, io sappia offrirti sempre tutto quello che ho.

Padre nostro …

 

SETTIMA STAZIONE
- GESU' CADE PER LA SECONDA VOLTA -

Di nuovo il Figlio mio era caduto, di nuovo mi sentivo schiacciare dal dolore al pensiero che potesse morire. Cercai di accostarmi a Lui, ma i soldati mi respinsero.
Lui si sollevò e barcollando proseguì, con sempre maggior fatica.
Vedere il Figlio mio cadere, rialzarsi e proseguire, riempiva il mio cuore di angoscia e di amarezza.
Ma sapevo che così doveva essere, per questo proseguivo in silenzio.

Signore,
di tutti gli uomini, Maria è stata la Tua più fedele discepola, mai si è fermata, nonostante la pena che provava per Te.
Quante volte io mi sono allontanato da Te per i miei peccati e quante volte ho allontanato altri da Te.
Ti prego abbi misericordia di me. 

Padre nostro...

 

OTTAVA STAZIONE
- GESU' INCONTRA LE PIE DONNE -

Stavo camminando qualche passo avanti a Gesù quando vidi che si fermava. Alcune donne erano là, piangevano per Lui, compatendolo.
Egli disse loro di non versare lacrime per Lui. Disse loro di asciugarle, perché la loro conversione era vicina. Potevano riconoscerLo come il Messia, quando tanti altri invece Lo avevano rifiutato.
Ma esse non riuscivano a capire cosa le unisse a quel condannato a morte.
Io sapevo e quando Lui riprese a camminare, Lo seguii in silenzio.

Mio Salvatore, quante volte mi sono comportato come quelle donne, tutto preso a guardare e a compiangere le mancanze degli altri.
Mentre invece, quanto raramente ho considerato la mia mancanza di innocenza e chiesto il Tuo perdono.
Signore, Tu me lo insegni parlando a quelle donne.
Perdona me, Signore perdonami per la mia cecità.

Padre nostro …

NONA STAZIONE -
- GESU' CADE LA TERZA VOLTA -

Questa caduta di Gesù fu agonia per me.
Non solo era ancora caduto, e sulla roccia, ma ora lo vedevo proprio vicino alla cima della collina della crocifissione. I soldati gridavano e con violenza lo colpivano, trascinandolo quasi per quegli ultimi pochi passi.
Il mio cuore era schiacciato dal pensiero di ciò che gli avrebbero fatto dopo.
Ma, io sapevo che così doveva essere, ed in silenzio, dietro a Lui, salii sulla collina.

Mio amato Gesù, so che molte volte ho teso la mia mano per aiutare qualcuno ma, quando mi è diventato difficile o penoso, ho lasciato la presa, abbandonandolo al suo destino, cercando scuse per giustificare me stesso.
Aiutami Signore ad essere come Tua Madre, Maria, e a non togliere mai il mio sostegno a coloro che ne hanno bisogno.

Padre nostro …

DECIMA STAZIONE
- GESU' E' SPOGLIATO DELLE VESTI -

Vedendo mio Figlio finalmente alleggerito dal peso della croce, sperai che potesse avere un attimo di riposo. Ma le guardie gli strapparono subito di dosso le vesti, che si erano attaccate alla Sua pelle, per il sangue perso per i colpi e le ferite, che si stava coagulando.
Vedere il Figlio mio in tanto dolore mi era insopportabile.
Eppure, io sapevo che così doveva essere.
Gli stetti accanto e piansi in silenzio.

Signore,
lungo la mia via anche io Ti ho spogliato.
Con superficialità ho sparlato in modo riprovevole contro il buon nome di altri, ho spogliato alcune persone della loro dignità umana, a causa di un mio pregiudizio.
Gesù, quanti modi ho saputo trovare per offenderTi con i colpi con cui ferivo altri.
Aiutami a vederTi in ogni persona.

Padre nostro …

UNDICESIMA STAZIONE
- GESU' E' INCHIODATO ALLA CROCE -

Mentre gli uomini ponevano Gesù sulla croce, Lui, liberamente accettava che Lo inchiodassero.  
Mentre quelli trapassavano le Sue mani ed i Suoi piedi, io sentivo il Suo dolore nel mio cuore.
Poi, sollevarono la croce. C’era il Figlio mio,  Lui che tanto amò.
Lo schernivano mentre Egli lottava durante quegli ultimi minuti di vita terrena.
Ma, io sapevo che così doveva essere. Per questo rimasi accanto a Lui e pregai in silenzio.

Mio Signore,
quale sofferenza hai sopportato per me. E quale pena ha attraversato tua Madre, contemplando il suo unico Figlio morire per amor mio. Eppure, siete così pronti a perdonarmi appena mi pento del mio peccato.
Aiutami, Signore, a fuggire lontano dalle mie colpe.

Padre nostro …

 

DODICESIMA STAZIONE
- GESU' MUORE SULLA CROCE

Quale pena più grande per una Madre, che vedere il Figlio suo morire proprio davanti ai suoi occhi.
Io, che portai il Salvatore nel mondo, io che l’ho visto crescere, stavo là sotto la croce e non potevo far niente per aiutarLo mentre Lui chinava il capo e spirava.
La sua angoscia terrena era finita, ma la mia era più immensa che mai.
Ma, così doveva essere, io accettavo ogni cosa, per questo rimasi là, gemendo in silenzio.

Mio Gesù,
Perdonami tutto il male fatto a Te e ad altri ogni volta che ho peccato.
Ti ringrazio per questo Tuo atto di amore così grande.
Tu hai detto che non c’è amore più grande che dare la vita per i propri amici.
Fa che sempre io sia Tuo amico.
Insegnami a vivere per gli altri e a non tradirTi mai più.

Padre nostro …

 

TREDICESIMA STAZIONE - GESU' E' DEPOSTO DALLA CROCE

La folla se ne era andata, il rumore era cessato. Io ero ferma lì, con uno degli amici di Gesù e alzavo lo sguardo verso il corpo morto del nostro Salvatore, mio Figlio.
Poi, due uomini presero il corpo dalla croce e lo posero tra le mie braccia.
Un dolore profondo riempiva il mio essere. Pure, in me sentivo una gioia altrettanto profonda.
La vita era finita così crudelmente per il Figlio mio, ma quanta vita aveva portato a tutti noi!
Sapevo che così doveva essere e pregai nel silenzio.

Signore,
la tua Passione è finita. Eppure, ancora continua ogni volta che preferisco il peccato a Te.
Ho fatto la mia parte nella Tua Crocifissione e ora, mio Salvatore, chiedo il Tuo perdono con tutto il mio cuore.

Padre nostro …

 

QUATTORDICESIMA STAZIONE
- GESU' VIENE DEPOSTO NEL SEPOLCRO -

Portammo il corpo di Gesù alla tomba, io stessa sistemai in silenzio piangendo, in silenzio rallegrandomi.
Ancora un ultimo sguardo al mio amato Figlio e uscimmo.
Chiusero la tomba, mentre io pensavo, sapendo che così doveva essere … così doveva essere per voi.
Avrei atteso nella Fede, in silenzio.

Si, mio Signore,
così doveva essere perché Tu mi ami, e per nessuna altra ragione.
Non Ti chiedo che di vivere una buona vita.
Tu non hai mai detto che questa vita sarebbe stata facile.
Ma ora sono pronto a mettermi completamente nelle tue mani.
Amen.

Padre nostro …

Benedizione finale

 

MESSA

Terminata la via Crucis, è intanto arrivata l'ora della Messa in italiano, condotta da un giovane sacerdote che da poco è stato nominato Parroco di una Parrocchia romana e ci racconta il suo stupore, la sua gioia e l'ansietà che lo pervadono a questa bella ed impegnativa notizia.
Sull'altare concelebra anche don Jozo e Padre Alexander, invece, è tra quelli che distribuiscono la Comunione ai fedeli che si mettono diligentemente in fila... lunghe file che dall'altare arrivano fino ai margini della grande spianata, mentre i sacerdoti si distruiscono a raggiera, 3, 4, 5 per ogni fila.

Intensa preghiera

Spesso si viene colpiti dal vedere molte persone che in ginocchio, racchiuse in una preghiera intensa o altre che sono stese a terra, cadute in un “sonno” che molti considerano “riposo nello Spirito Santo” una specie di stato di pace-riposo mistico e quiete interiore.

Riposo dello Spirito

 

PASSATEMPI, PRANZO, GIROVAGANDO

Il sorriso di Angelica

Quattro amici

Se telefonando...

Le confessioni di un illuminato

Racconti incompiuti

La coppia illuminata

3 sul divano

No comment

Eccomi, un'avventura appena iniziata

Pensieri in movimento

Fammi una foto...

Quattro etti d'amore, grazie

Miss, mia cara miss...

Sulla panchina

Ma che scherzi...?

Coppia

Eravamo due amici al bar...

Le Tre Marie

Le due comari

Io parlo da sola...

Uccellini, uccellacci...

Ci riuniamo davanti casa dopo il riposo pomeridiano, poi col pullman al centro di Medjugorje, dove per un pò siamo liberi di rinfescarci dal caldo incombente dell'afoso pomeriggio con una bibita fresca o di fare qualche compera o una oasseggiata...

Ha svaligiato un supermercato...?

Forse c'è una festa...?

 

CENA E ADORAZIONE

E' ora...



Tutti a mangiare...

Ma che vuoi, tu...?

Don Jozo ci chiama per la cena con un flebile campanellino. Fino all'altr'anno sulla parete interna della casa c'era il famoso gong che mandava un segnale rumoroso e udibile... forse ha dato fastidio a qualcuno...?

Schermo

Altare

Adoriamo...



... il Corpo di Gesù

Adoremus

Amen

Dopo cena, svelti all'Adorazione, che come al solito regala sensazioni di intimità con Cristo e di benessere... sarà l'atmosfera che dà la dovuta concentrazione per entrare in contatto con nostro Signore, sarà la predisposizione dell'anima, saranno i canti delicati ma coinvolgenti, sarànno le note del violino che fanno fremere le nostre corde più intime...

Madre e figlia



Tenerezze

Madre e figlio



Famiglia

Coppia

Questa è la mia forza...

Ritorno dalla Croce blu

Ma tu come la vedi...?

Diatriba sulla luna...

Al ritorno, ci fermiamo un pò fuori casa e Lorenzo e Beatrice chiedono di essere ripresi in qualche fotografia. Sono due bambini eccezionali, discreti, carini, intelligenti che sprizzano allegria e serenità... volentieri li accontento, incorporando anche i loro genitori, giovani e carini come loro, discreti, sensibili, gentili...
Intanto tornano dalla loro preghiera notturna alla Madonnina della Croce blu sei dei nostri amici che desideravano tanto recitare un Rosario in quel luogo. Ci fermiano al fresco un altro pò, discutendo ancora sulla forma della luna...

 

 

30 AGOSTO 2015

MESSA NEL BOSCO DEL VILLAGGIO DELLA MADRE

Una nuova giornata comincia in serenità con sottofondo
musicale di Monica ed Anna che provano ed accordano gli strumenti per i canti con cui animeranno la S. Messa

Poi sul pullman, dirigendoci verso il Villaggio della Madre dove non troveremo Suor Melania ma solo Paula che ci ragguaglia sulle attività della comunità.
Poi ci dirigiamo verso l'interno del bosco per giungere al grande spiazzo e all'altare su cui Don Jozo e Padre Alexander celebreranno. Noi tutti intorno, sulle panche, contemplando la Croce che si erge nel verde davanti a noi.



---

.



La cerimonia, officiata dai nostri due amici sacerdoti, è intensa e sentita in modo particolare da tutti... sarà l'atmosfera calda di questo luogo, sarà il silenzio che ci circonda, rotto solo da qualche cinguettio, sarà che è questo, in fondo, che la nostra anima desidera, un pò di silenzio e di pace in questo mondo in cui ormai nessuno più si riconosce, un mondo che va avanti verso il nulla senza ricordarsi dei valori e delle cose buone che per secoli ci hanno fatto crescere, senza ricordarsi che l'uomo non solo è fatto di carne ma anche di spirito e lo spirito vorrebbe il suo spazio...


SOTTO E ACCANTO ALLA CROCE

"La Messa è finita... Andate in pace... " Noi ci speriamo vivamente e, più sollevati, andiamo in giro per il bosco, cercando di scoprire i suoi segreti...

 

GIOCANDO

... Finchè, come al solito, non arriviamo allo spiazzo in cui sono raccolti dei giochi che ci fanno tornare bambini, insieme ai bambini ch sono con noi...

Anche noi saliamo sui seggiolini... sulla ruota... e dondoliamo sull'altalena...
poi, qualcuno più coraggioso, si lancia lungo lo scivolo...

La nostra mattinata è finita, rientriamo alla nostra casa più lieti e sereni... ma quanto durerà questa leggerezza d'animo...? Il tempo, breve, di queste nostre giornate... Eppoi? Quando rientremo nel caos chedomina le nostre giornate...?
Ma non pensiamoci ora per nondispedere questo tesoro che stamattina abbiamo accumulato... andiamo avanti... ad esso attingeremo nei momenti bui, nei momenti pesanti della nostra vita quotidiana...
Eppoi... ci aspettano ancora tante belle esperienze da vivere...

 

VISITA AL CENACOLO

Entriamo nella residenza dei ragazzi - ma in un'altra zona di Medjugorje c'è anche la sezione femminile - che essi stessi hanno costruito con sudore, fatica, lagrime e forza fisica, ma soprattutto interiore, che Suor Elvira, le sue parole, i suoi coadiuvatori hanno saputo infondere in questi giovani che avevano abbandonato ogni speranza di vivere una vita normale.
Dal fango si sono rialzati e attraverso la preghiera, l'aiuto di altri giovani, seguendo la spiritualità della fondatrice del "Cenacolo", vivono ora una serenità interiore prima sconosciuta e con intense parole ci raccontano le loro storie, tristi e dense di avvenimenti negativi, cercando di far capire all'uditorio quanto l'Amore di Dio e della Madonna li abbia cambiati e rafforzati interiormente. Ora che il loro difficile cammino si è concluso sono pronti ad affrontare il loro futuro...

 

 

Forse passeranno anni prima che riescano a lasciare questo luogo per inserirsi in una vita "normale"... però i loro sforzi di sicuro li premieranno...

Dopo la visita, Don jozo ci raccoglie sotto una tettoia, davanti ad una bella immagine di Cristo realizzata dai ragazzi e recitiamo un Santo Rosario che dedichiamoa questi giovani e a tutti quelli che in questo momento stanno vivendo delle difficoltà...

ALLA CROCE BLU

 

La Croce blu

La Madonnina

Pianto e preghiere...

Aiutaci Tu...

a Te mi affido...

Metto tutto nelle tue mani...

Grazie di tutto...

 

Proteggici Tu...

...soprattutto dagli inciampi...

La Croce blu... sembra richiamarci... ininterrottamente..., tanto che decidiamo di andarci "in notturna"... Sicuramente è molto intensa come esperienza e, nonostante il buio, sia pur rischiarato dal breve raggio delle torce, ci inerpichiamo per il breve sentiero che porta allo spiazzo dove la statua dellla Madonnina sembra aspettarci.
La preghiera sale spontanea dal nostro cuore e s'innalza nella notte mentre la Madonnina, rischiarata, ora, da una luce, ci infonde quella forza e quella speranza che desideravamo...

Chi è impegnato in una partita a carte...

... molto intrigante...

...le bimbe giocano...

... e ci regalano i loro sorrisi innocenti...

... e altri guardano ancora la luna...

Rientrati dalla preghiera notturna, ci attardiamo ancora un poco, chi a giocare a carte, chi a chiacchierare, sorbendo una bibita o una grappa, chi a fare domande sulla vita interiore a don Jozo..
I bimbi a giocare tranquilli, regalandoci serenità e sorrisi..., qualcun altro ancora cerca nella luna forme inusitate...
La notte è serena, serena come il nostro cuore... ma è ora di andare a riposare...

 

 

31 AGOSTO 2015

COLAZIONE AL FRESCO DELLA MATTINA, PARTENZA PER MOSTAR

Ovviamente, le parole qui sotto sono un mero scherzetto con cui voglio allietare i miei compagni... le parole espresse da loro, ovviamente, sono state altre e nulla hanno a che vedere con quelle che mi sono permessa di mettere in bocca agli amici presenti...
Comunque in ogni caso, il livello di cordialità tra noi è molto alto, ci conosciamo quasi tutti ormai da anni e lo stare insieme è un gran dono, una grande condivisione, fatta di stima e di affetto, di simpatia e di tolleranza, di allegria e di gioia intensa... e l'innocente presa in giro è, da parte mia, sintomo di affetto profondo e di piacere per poter, ancora una volta, essere qui insieme a godere della presenza della Madonna...

E' stata lei...

No, assolutamente...

Si, si...

Ma davvero...

Mah, io non credo...

Credo proprio di sì

Scusate, ma a fare che...?

Ah, non lo sai... si è mangiata...

...una fetta di torta grande così...

Ma dove l'avrebbe messa...?

Guarda che anche io l'ho vista...

Ne avrei voluta anche io...

Beh, potendo, anche io...

E perchè, io no...?

perchè sono solo l'autista...?

Io, intanto, ho trovato un cornetto...

C'è chi parte...

Chi si confessa...

Chi si traveste

e si diverte...

Duetto

Trio

La piccola scrivana fiorentina

E io mi faccio una pennichella...

Alcuni dei nostri compagni hanno deciso, anche se non in programma, di recarsi a Mostar, scatenando forse un pò di invidie di interrogativi... tanto che poi, nel pomeriggio, altri hanno seguito le loro orme. Il programma del pellegrinaggio, in realtà, non prevede "gite" nei dintorni e solo sporadicamente, qualcuno ha approfittato di qualche momento di "stasi" per visitare o le cascate che si trovano nei dintorni o Mostar, che sembra essere un luogo di interesse comune.
Il fatto è che se si lasciasse spazio alle esigenze personali, non sarebbe più un pellegrinaggio ma diventerebbe una gita di piacere e tutto sarebbe animato da un diverso spirito...

 

MATTINATA AL CASTELLO

Ci dirigiamo subito al Castello per assistere ad un incontro con Nancy, la castellana, che ci ripete il racconto del suo incontro e quello di Patrick, suo marito, con la Madonna. E' sempre un momento intenso, questo che chi non l'ha mai ascoltato, assorbe con grande intensità.

Chi, invece, è già stato là varie volte, si disperde negli splendidi angoli di questa immensa costruzione da favola, si ritira nella piccola chiesetta dove compare il Gesù Bambino di Praga per partecipare ad un rosario... si siede, poi, sulle ampie gradinate del magnifico palazzo dedicato alla Madonna e riflette, fa chiarezza dentro se stesso... oppure ci si disperde nelle piazzuole grezze dove si sta ancora costruendo, si approfitta di un bicchier d'acqua offerto col cuore, si girovaga... alla ricerca di un'immagine da portare dentro al cuore, per sempre...
Si ritorna, poi, a casa, fermandosi un istante davanti alla chiesa, sorpassando il piccolo centro ospedaliero di primo soccorso gestito dai Cavalieri di Malta e tornando, infine, davanti casa per il prossimo pasto.

CHI PARTE ANCORA PER MOSTAR, CHI GIRONZOLA, CHI SI RINFRESCA...
MESSA, CATECHESI, SERENATA

Una visita inattesa

Si parte...

Vengo anch'io...

In carrozza... si parte

Sempre qualche ritardatario...

Ma arriva o no?

Scusate...

Mi sarebbe tanto piaciuto...


Noi, intanto, ci riposiamo...

Tutti questi andirvieni....

Il negozio di Ante e Paula

Rieccoci!

Riecco anche lui

L'altare è ricolmo di sacerdoti

che si mettono in fila...

e si preparano a scendere...

tra la folla di fedeli...

che si prepara a ricevere la Comunione


E' un fiume che sembra non finire mai...

Ancora sfilano...

... scendono...

... ancora altri...

Sacerdote ortodosso

Rientro dei sacerdoti

Catechesi

Dopo la visita di alcuni del gruppo a Mostar, anche altri si sono messi in moto per raggiungere quella cittadina, simbolo della guerra della Bosnia Herzegovina e nel mio ricordo ridente per quel che concerne la zona vicina al fiume e per altri, lugubre se rammento i palazzi sventrati che ci accolsero entrandovi.
La maggior parte, però ha seguito il consueto iter: tempo libero per girovagare un pò, per prendere una bibita, per recitare il rosario ed ascoltare la S. Messa, a cui ha partecipato oggi un numero esorbitante di persone - domani c'è l'apparizione della Madonna a Mirjana - ed un altrettanto numeroso consesso di sacerdoti che abbiamo visto sfilare, ininterrrottamente per un bel pò nel momento di distribuire la Comunione.

Dopo cena ci siamo di nuovo riuniti per una catechesi di Don Jozo, sempre coinvolgente ed illuminante e, infine, ognuno nella sua stanza, alcuni di noi non nella casa di Andrija, ma in una palazzina a 5 minuti di cammino, forse meno. Mentre ci stavamo preparando per la notte, ecco un piccolo trio, Enrico, Sandra e Ivana, che ci ha regalato alcuni momenti di musica e di ilarità, adatti a conciliare il sonno... se non fosse per il caldo che si soffre...

El Mariachi

Olè

Guarda che ti picchio...

Il bandolero stanco

 

1° SETTEMBRE

COLAZIONE E SALITA AL PODBRDO

Ancor prima della colazione, per alcuni di noi sarebbe necessario un caffè... e quest'anno abbiamo sia la macchina da bar che chi ce lo prepara... una meraviglia...! Partiamo, dunque, con maggior lena per intraprendere la salita del Podbrdo... Solo pochi sono rimasti in casa per poi recarsi in paese o in chiesa.
Il grosso del gruppo è qui sulla salita, chi procedendo spedito senza problemi, chi arrancando, chi saltellando gioiosamente, chi conquistando a fatica ogni centimetro. Don Jozo è sempre in testa al gruppo, agile come sempre; si ferma davanti alle varie Stazioni e ci incita, anche se alcuni hanno già ilfiato corto, a recitare una posta di Rosario e ci regala uno dei suoi incisivi commenti che fanno sempre riflettere... eppoi eccolo di nuovo in corsa, sempre in avanti. Noi lo seguiamo e senza molte difficoltà riusciamo a raggiungerlo ad ogni tappa.

Talvolta procediamo in fila indiana perchè il percorso si fa un pò più difficile e stavolta facciamo un giro più lungo, procedendo oltre la piazzuola che ospita la statua della Madonna, circumnavigando, per così dire, la statua e passando alla sua sinistra, lungo la strada in cui sono evidenziati altri 5 Misteri del Rosario. Ma anche se il terreno è più impervio noi andiamo spediti, col cuore sempre più leggero...

Arriviamo, alfine, dinanzi alla Madonna, dove i pellegrini si accalcano e dove troviamo una donna straniera che si dibatte e grida, preda di forze oscure che la preghiera, alfine, placa. L'incontro con la Madonna, perchè di un incontro personale si tratta, è sempre molto intenso. Sotto di lei, nel piccolo recinto che racchiude la statua, foglietti, buste, fotografie, un cappellino e qualche rosario...

Sono i "promemoria" che tanti pellegrini lasciano, affinchè la Madonna si ricordi di quel parente, di quell'amico, di un marito, di una moglie... che stanno vivendo delle prove e che vengono posti sotto l'occhio vigile di Lei che, senz'altro, farà qualcosa di concreto per loro...
Ci fermiamo intorno alla statua, sparsi tra gli altri gruppi di pellegrini, per una intensa preghiera, che vorremmo non finisse mai. Là, davanti a Lei, finalmente, siamo in pace, finalmente ci sembra di essere liberi da noi stessi e dai legacci che ci imbrigliano e non ci permettono, nella nostra vita quotidiana, di essere così in pace, così leggeri, così sensibili, così felici...

Il momento magico finisce, però, perchè dobbiamo tornare a valle e mentre ci incamminiamo verso quella che ora è la discesa, incontriamo una giovane mamma disperata che è alla ricerca del suo bambino di 7-8 anni che si è disperso nella salita. Non riesce a far altro che piangere e dare a tutti il numero del suo telefonino affinchè se rintracciassimo il figlio, potremo avvertirla. Io le sussurro: "Ma guarda, là, c'è la Madonna, chiedilo a Lei..." e quasi subito una persona da lontano si sbraccia, urla qualcosa, un bimbo in lontananza balza sulle pietre ed eccolo arrivare, trafelato, impaurito e commosso per gettarsi tra le braccia della mamma in lacrime...

Questa ennesima nostra esperienza si è conclusa, sostiamo qualche minuto chi in strada, chi in un bar per ingurgitare qualcosa di fresco, chi per riposare, si intrecciano discorsi seri ed allegri, si fa qualche foto per ricordare più in là nel tempo questa bella, indimenticabile esperienza...


CENTO LACRIME, MILLE SORRISI

Che vi debbo dire? Sono commossa, emozionata...

Vi ringrazio tutti di cuore

Meno uno, ovviamente...

... sapete di chi parlo...

ma non ho più parole...


Tanti auguri a te...

Grazie infinite a tutti...

Ma non è ancora finita...

Ma davvero questo è il foglio giusto...?

Si, senti, dice che...



puoi tranquillamente andartene

dalla Bosnia e dalla Croazia...

e tornartene al tuo paesello...


E' il compleanno di Ivana ed abbiamo tramato perchè non si accorga di tutti i preparativi che fervono intorno... Infatti è commossa ma contenta per la bella torta che Andrija ha messo a disposizione, per i nostri auguri e soprattutto per la bella sorpresa che l'attende: un foglio che sostituisce la sua carta di identità e che le permette, finalmente, dopo tre giorni di intenso nervosismo, di respirare a pieni polmoni.

E' infatti accaduto che una delle sere precedenti il portafoglio che aveva nella borsa e che lei aveva tratto fuori per cercare qualche moneta per l'elemosina da lasciare durante la messa, forse era rimasto sul banco, forse le era scivolato... insomma era andato perduto e, nonostante le ricerche, subito effettuate e dopo aver attivato l'ufficio oggetti smarriti e la Polizia, non era riuscita più a ritrovarlo.
Dentro c'era la sua carta di identità, tessere varie e, ovviamente, dei soldi...
Fortunatamente, però, si era attivato anche il nostro anfitrione ed amico che nel giorno del suo compleanno era riuscito a farle rilasciare un documento sostitutivo del documento di identità. Una storia a lieto fine.
Ma la festa non è ancora finita... ecco arrivare il regalo: una bella borsa con il suo borsellino e la solita poesia augurale.

Anche un regalo...

Che bella borsa...

... e anche il portafoglio...

Mi avete confuso, ho la testa intrippata...

Mi mancano le parole...

Ah, dimenticavo una cosa...

Non per te che stai invecchiando...

... sei oltre gli ...anta anche tu ormai...

...tra un pò sei più vecchio di me...

Torniamo a noi, è per questi ragazzi...

carini, gentili, pazienti

a te...

... a te...

... e a te, grazie di tutto...

E se Dio vuole al prossimo anno...

... lo spero proprio...

Peccato, è finita...

Il fatidico foglio di via

Ormai Ivana è al vertice della commozione, ma riprende la sua solita maschera un pò aggressiva per non piangere e scherzando con don Jozo, che ormai considera come un figlio, passa a distribuire ai ragazzi che ci hanno servito in tavola ed hanno soddisfatto ogni nostra richiesta con pazienza e gentilezza, un pensierino da parte di tutti. Ci stiamo, ormai, avvicinando alla fine del nostro pellegrinaggio e al ritorno a casa, c'è aria di malinconia...

 

SIESTA

Di qua siamo un pò spompati...


Qualcuno sonnecchia...

Qualcuno dorme della grossa...

Qualcuno sbadiglia...

Qualcuno gioca...

... e fa gesti...

Noi siamo sveglie...

 

 

... anzi, pimpanti....

e vispe...

Ok, ma ora diamoci una mossa...



Forza, andiamo...

Tutti pronti...

Momenti di pausa ce ne sono, tra un'attività e l'altra ed oggi, dopo il lauto pasto ed i festeggiamenti ad Ivana, siamo davvero un pò... esausti.
Ma molti di noi, nonostante tutto, non cedono alla voglia di distendersi e di farsi una pennicchella... magari ciondolano seduti nel piccolo andito davanti alla casa, pur di respirare un pò d'aria... credendo di restare svegli. Qualcuno si diverte e fa di loro una caricatura, altri sono sveglissimi e pimpanti... insomma, arriva presto l'ora di ripartire per altri lidi... e recarsi al Villaggio della Madre e del Fanciullo...

VILLAGGIO DELLA MADRE, MESSA, RIENTRO

Villaggio della Madre

 

In fila indiana

Sotto i filari di vite

Letture

Salmo

 

Intensità

Omelia

 

 

Ascolto e canto

Cantori

Servendo Messa

Comunione

Davanti al Cristo

 

Pecore sparse

Riposo

Forza, truppa, si rientra...

Ed io tra di voi...

Ma che ti è successo?

Giochi di bimbi

La Messa si svolge nel parco del Villaggio, con grande impegno da parte di tutti... siamo tutti motivati a rendere grazie a Dio dei tanti benefici che ci dà qui a Medjugorje e seguiamo attentamente ogni passaggio della celebrazione, pregando, cantando al Creatore di tutte le cose..

Poi, una volta a casa, riprendiamo ritmi e parole consuete per sottolineare tutti i nostri momenti trascorsi insieme...

 

ADORAZIONE

Andiamo, ancora una volta, all'Adorazione, con l'animo che attende di essere alla presenza del Signore....
Tutti gli astanti, inginocchiati, attendono che il sacerdote esponga la grande Ostia e si raccolgono in profonda preghiera cercando di entrare nel mistero di Cristo là racchiuso, cullati dall'armonia dolce e perfetta del violino di Melinda Dumitrescu, che spesso anima le Adorazioni.

Lasciando le apparizioni pubbliche ed il bel mondo che applaudiva la sua musica e la sua bravura, dopo "aver respirato l'aria" di Medjugorje, Melinda ha deciso di fare un'esperienza come consacrata laica e successivamente ha messo in atto un progetto dal bel nome "Piccole Stelle di Gesù e Maria", diretto a fare di numerosi musicisti, che hanno risposto al suo richiamo, degli evangelizzatori per mezzo della musica, della preghiera e di una vita dedicata a Gesù, animando, non solo con le note musicali ma anche con la danza e la recitazione, incontri di preghiera in tutto il mondo e soprattutto a Medjugorje.

Le note si diffondono nell'aria, raggiungendo il cuore, facendolo palpitare e facendoci comprendere il mistero di Cristo, morto e risorto per noi, racchiuso là davanti a noi, in attesa di noi, della nostra adesione. Il sacerdote viene sul davanti dell'altare e mostra a tutti la grande Ostia che sembra palpitare nel buio... come il nostro animo...

 

 

 

PRANZI, CENE E COLAZIONI

28-8 - Pranzo: Pesce e patate fritte

Cena: Palle di riso al pomodoro e cotolette e bastoncini di pesce fritti

29-8: Colazione: Sgonfiotti al cioccolato

Pranzo: Minestra di verdure miste al pomodoro - bistecche di maiale e Cevapcici con patate fritte - Torta ai frutti con panna

Cena: Palle di riso alle erbette, bistecchine in salsa di funghi e insalatina dell'orto

 

30-8 - Colazione: Bombe fragranti

Pranzo:
Penne alla carbonara, Polpette fritte con palle di purè e verdure lesse

Cena: Vellutata di verdure miste - Insalatina dell'orto - Cosce di pollo con melanzane in pastella e riso in bianco

 

31-8 - Pranzo: Bistecchine di vitello, wurstel, patate arrosto e cavolfiori ripassati

31-8 - Cena: Riso in bianco, cotolette di pollo e piselli

1-9 - Riso e patate al pomodoro, costolette d'agnello
Cena: riso e piselli e cotolette

 

 

TRAMONTI

 

I tramonti, a Medjugorje, hanno sempre qualcosa di magico che ti resta nel cuore... scintillii, colori che si sovrappongono e si dissolvono dopo pochi istanti, il sole che pulsa come un cuore che batte... insomma un qualcosa di straordinario e quasi indescrivibile...

 

 

 

2 SETTEMBRE 2015

Il tempo sembra esser passato in un battibaleno... siamo già al giorno della partenza... molti di noi non vorrebbero proprio tornare indietro... ma torneremo, con in cuore sempre il desiderio di esser qui di nuovo al più presto... ma un anno è lungo... ci aspetteranno momenti di gioia, di festa ma anche di delusione o di dolore, di malattia... Tuttavia, proprio l'esperienza di Medjugorje ci avrà forgiati abbastanza per affrontare quello che avverrà...

 

Discesa dei bagali

Quanto pesa...

Mattina grigia..

Qualcuno sorride...

.

...davanti alla gratificazione...

di un buon caffè...

Ultimi arrivi....

Ultimi segreti...

C'è chi già rimpiange...

... chi si prepara...

... chi riflette...

... chi sorride...

...chi è decisamente serio...

...chi pensa: "Forse è l'ultimo anno..."

...Chi fa spallucce...
tanto ci torna...

...chi si fa forza...

...chi pondera...

...chi intensamente medita...

...chi è pensieroso...

...chi valuta pro e contro...

...chi si aggiorna...

...chi se ne fa una ragione...

...chi si consola...

Daj, facciamo una foto...

Va meglio così...

...o così?

Ci siamo tutti?

Ma no, manca qualcuno...

Ora siamo tutti...

Daj vieni anche tu...

... così...

Terzetto

Ancora noi...

Altro trio

Duetto...

Noi, invece, ci pettiniamo

 


Verso il pullman

il nostro bus con la Madonnina...

Dopo le foto di rito, tutti insieme o a piccoli gruppi, chi contento per il ritorno a casa, chi col groppo alla gola per dover lasciare quest'oasi di pace, ci avviamo al pullman...
Per dirigerci verso Spalato, ognuno portando in cuore quello che qui ha ricevuto, con la speranza che fruttifichi al massimo...

MOMENTO DI SOSTA

 

AGRITURISMO

 

LA CASA NELLA PRATERIA

Un lungo percorso da Medjugorje ci conduce ormai vicino Spalato, ma ancora non vi arriviamo perchè pranzeremo in un nuovo Agriturismo poco distante. Ci dispiace per i nostri vecchi amici proprietari del piccolo villaggio che ci propinavano i loro succulenti pranzi a base di agnello e delizie varie, ma quest'anno, sempre su suggerimento di Don Jozo, abbiamo voluto cambiare.
Ci inoltriamo, dunque, in un groviglio di strade pressocchè deserte ed assolate finchè finalmente giungiamo, dopo varie incertezze, in questa abitazione ridente e spersa nella campagna. Ci accolgono i sorrisi e la gentilezza di Anamaria e dei suoi familiari che ci mostrano, sotto un sole cocente, la bellezza del loro habitat.


Intorno, una campagna un pò brulla, ma vicino alla casa, c'è la presenza di alberi e di animali. Un cavallino, ma forse era un muletto, viene messo a disposizione dei più piccoli per un breve percorso ed essi, felici, seguono con impegno le istruzioni...

 

HOP HOP CAVALLINO

Poi, i piccoli scoprono una piccola casa su un albero che diventa meta di andirvieni e scalate, finchè non arriva l'ora di sedersi a tavola...

Anche il figlio di Anamaria si unisce ai loro giochi con allegria e intanto arrivano da Spalato le nostre amiche Vanni e Maria la Greca accompagnate da una nostra veccchia conoscenza...

E' Filippo, che ci saluta affettuosamente. Non lo vedevamo dal 2007, quando passammo assieme tutta la settimana di pellegrinaggio e lui, grande e grosso era però sperso come un bambino alla ricerca della sua mamma. era in cerca della f
Ci diede il suo aiuto nella scalata al Krizevac ed al Pordbrdo, sostenendo Ornella che all'epoca aveva una gamba rotta, ci rallegrava con le sue battute, ci dava esempio con il suo impegno ed il raccoglimento nei momenti dedicati alla preghiera... insomma fu un compagno affettuoso e allegro che ricordavo con grande piacere. Ora è un uomo fatto, sempre grande e grosso, ma conserva ancora quel suo sorriso gioioso e semplice che arriva subito al cuore. Avrà trovato ciò che cercava? Mi auguro di si.

 

Intanto, sotto la tettoia, gli animi si stanno "scaldando" in attesa del pranzo e Sandra dà il via ad una specie di gioco, subito al balzo ripreso da Gaetano che passa di tavolo in tavolo suscitando l'ilarità generale...

IO RINASCERO' CERVO A PRIMAVERA

Ed ecco, finalmente, il pranzo è pronto e piatti e piattini, vino, bevande in genere piombano sulle tavole e rallegrano ancor più il nostro gruppo sempre in vena di allegria, di battute e, perchè no... di assaporare ogni piatto nuovo...

 

PIATTI TIPICI


Insalata russa, prosciutto, pancetta, formaggio,
sgonfiotti fritti, pomodori al basilico, pasta all'italiana. agnello e patate arrosto, crostate, dolci...

 

SPLIT

Non vorrei parlare di questa mia sconfitta.. ma il dovere di cronaca...me lo impone...
All'agriturismo c'era una gran varietà di bevande a cui, alla fine, si sono aggiunte grappe di vari tipi e di cui mi sono servita anch'io. Ma è stato un imperdonabile errore assaggiare anche quelle dolci a base di fragole o altra frutta, che ha creato un mix esplosivo, causandomi una vera e propria sbornia e conseguente mal di stomaco, ecc...
Il viaggio in pullman l'ho trascorso in un limbo nebuloso ma poi, arrivata a Split, il mio angelo custode, Maria la Greca, mi ha portato nel piccolo appartamento di fronte alla Chiesa di S. Filippo dove c'è la sede di Radio Maria, su cui una volta al mese interviene anche Don Jozo, e là un profondo sonno mi ha ristorata e messa a nuovo, come prima, senza problemi ulteriori. L'unica cosa che non so perdonarmi è di aver turbato i miei amici ma soprattutto di aver mancato alla Messa celebrata Don Jozo...

 

RITORNO AL FUTURO

Eccoci, dunque, alla partenza e lo splendido tramonto non riesce a lenisce la mia tristezza, ma forse anche quella che proverà qualcun altro, nel dover andar via...


Don Jozo si è imbarcato con noi perchè ha organizzato un ritiro spirituale presso una comunità di suore a Loreto e c'è con lui anche suo fratello Ante, sempre esplosivo ed ilare...

TRAVESTIMENTI

Sulla nave, troviamo stasera un nuovo passatempo: due sagome in plastica, rivestite di abiti medievali ed un foro al posto del viso, a cui i passeggeri possono accostarsi per farsi fotografare... gioco breve ma che ci distrae dall'inquitudine che già serpeggia dentro di noi...

ARRIVO AD ANCONA

Eccoci, sull'altra sponda dell'Adriatico, siamo arrivati ad Ancona dopo una notte per qualcuno tranquilla, per qualcun altro meno, a causa della posizione di alcune cabine, cosa che ha causato qualche piccola discordia al momento della distrubuzione delle stesse...

Ma poi tutto si è appianato felicemente ed ci avviamo a scendere le lunghe ed affollate scalinate della nave, che ci porteranno alla terra ferma, perdendo di vista Don Jozo, uno dei primi a scendere e andare svelto al suo appuntamento.

 

Scesi dalla nave, espletiamo l'iter di rito alla dogana, poi salutiamo con affetto Valentina che ritorna a Milano dove lavora e la famigliola di Pierangelo ed Anna, suocera e bimbi, con la promessa di rivederci ancora.
Ci avviamo, quindi, verso Roma, ma poi una sosta è necessaria per sgranchirci le gambe, per un caffè, una bibita e quant'altro...


SUL PULLMAN

ANCORA TRAVESTIMENTI

N.Y.P.D.

Un americano a Roma

Policeman

Dallas

Dopo vari rosari e canti, qualche tempo morto viene allietato dal defilé di cappelli che Gaetano ha preso in prestito da Enrico, coinvolgendo anche Ivana... E' bello farsi due risate...

BENEDIZIONE

Il Signore ti benedica...

Rivolga a te il Suo sguardo...

Faccia risplendere il Suo volto su di te...

Ti liberi sempre da ogni pericolo...

Ti ricolmi sempre di Fede, di Speranza, di Carità...

P. Alexander, col cuore ricolmo di gioia per questa esperienza appena vissuta, inizia a benedirci uno ad uno con acqua santa ed un rametto di foglie strappato chissà da dove... E' un rito semplice ma intenso e commovente...
Che il Signore ti ascolti, P. Alexander, e ci dia salute e rroza per il futuro e a te ancora tanta fede, amore per il prossimo, pazienza nel confessare (a Medjugorje ha confessato per ore ed ore sul piazzale della chiesa, nei confessionali, lungo la strada...) e il desiderio di corrispondere sempre al Suo Amore.

Il viaggio si conclude con il solito caos dell'arrivo, la ricerca del bagaglio perduto, i saluti , gli abbracci, la speranza di ritrovarci presto in un incontro di preghiera e nel cuore il desiderio di ritornare ancora a Medjugorje

 

 

 

 

 

 

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