Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

CHE COSA E’ L’A.I.C.I.S.?

L’AICIS è l’Associazione, apolitica e senza fini di lucro, che raccoglie appassionati cultori, studiosi, collezionisti e quanti si interessano di immaginette sotto ogni profilo: storico, folkloristico, culturale, artistico, religioso

PERCHE’ ISCRIVERSI ALL’AICIS?

Perché l’unione fa la forza. Per essere informati, attraverso la Notiziario bimestrale, di quanto interessa il settore e poter effettuare lo scambio del materiale fra i soci. Per partecipare alle mostre o anche conoscere ove si svolgono mostre di immaginette. Per partecipare a conferenze. Per avere notizie su pubblicazioni specialistiche, per avere le nuove immaginette, per conoscere i nuovi Venerabili, Beati e Santi, per avere altri ragguagli su santi e santuari.

COME ISCRIVERSI ALL’A.I.C.I.S.

Telefonando alla Segreteria (tel.06-7049.1619) e richiedendo l'apposito modulo da compilare. L’importo da versare sul conto corrente postale nr. 39389069 dell'’A.I.C.I.S è di euro 3,00 per la sola iscrizione all’Associazione, mentre la quota annuale promozionale - per i nuovi iscritti - per il 2012 è di euro 22,00, anziché 35,00.
I richiedenti, invece, che avessero già versato per il 2012 la quota di euro 35.00, nel 2013 pagheranno la quota promozionale di euro 22,00”.

L’anno sociale decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre

DIRITTI DEI SOCI:

- ricevere le Circolari Informative, con immaginette omaggio;

- partecipare alle mostre ed alle iniziative sociali;

- partecipare alle riunioni di scambio fra soci;

- effettuare scambi fra soci per corrispondenza;

- fare inserzioni gratuite di offerta o di richiesta di immaginette nelle Circolari Informative.

Gli incontri si tengono nella Sede dell'Ass.ne, in P.za Campitelli 9, in una sala interna al cortile adiacente la Chiesa di S.ta Maria in Portico, ogni primo martedì del mese, eccetto agosto, e salvo variazioni che di volta in volta verranno rese note.

Informazioni: Contattare Renzo Manfè - Vice Presidente
Tel 388-6938.777.
e-mail: aicis_rm@yahoo.it

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SANTINI E SANTITA'

NOTIZIARIO A.I.C.I.S. N. 3 - 2012
MAGGIO - GIUGNO 2012

 


VITA ASSOCIATIVA


- 5 GIUGNO:  CONFERENZA NELLA SEDE AICIS DELLA PROF.SSA GIUSEPPINA LICORDARI GUALTIERI

Martedì 5 giugno, nella sede sociale di Piazza Campitelli 9 in Roma, la prof.ssa GIUSEPPINA LICORDARI GUALTIERI terrà una conferenza sul tema “Il culto di san Gennaro e riflessi devozionali nella Catacomba di Capodimonte a Napoli”.


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PROMULGAZIONE NUOVI  DECRETI  VATICANI DI  1  SANTA, 38  NUOVI  BEATI  E  12 NUOVI VENERABILI


Il 10 maggio 2012 il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza privata il Card. Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Nell’Udienza il Papa ha esteso alla Chiesa Universale il Culto liturgico in onore di Santa Ildegarda di Bingen, Monaca professa dell’Ordine di San Benedetto, tedesca (1089-1179, iscrivendola nel catalogo dei Santi.

Nella stessa Udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti:

MIRACOLI attribuiti all'intercessione:
- Venerabile Servo di Dio Tommaso da Olera (al secolo: Tommaso Acerbis), italiano, Laico professo dei Frati Minori Cappuccini, (1563-1631);
- Venerabile Serva di Dio Maria Troncatti, Suora professa della Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, italiana, (1883-1969);

MARTIRIO:
- Servi di Dio Federico Bachstein e 13 Compagni, dell'Ordine dei Frati Minori, uccisi, in odio alla Fede, a Praga (Repubblica Ceca) il 15 febbraio 1611;
- Servi di Dio Raimondo Castaño González e Giuseppe Maria González Solís, Sacerdoti professi dell'Ordine dei Frati Predicatori, uccisi, in odio alla Fede, a Bilbao (Spagna) il 2.X.1936;
- Servi di Dio Giacomo Puig Mirosa e 18 Compagni, della Congregazione dei Figli della Sacra Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe,
nonché Sebastiano Llorens Telarroja, Laico, uccisi, in odio alla Fede, in varie località della Spagna, tra gli anni 1936 e 1937;
- Servo di Dio Odoardo Focherini, Laico, italiano, nato nel 1907 e ucciso, in …[continua].

 

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ELEZIONI QUINQUENNALI PER RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO, COLLEGIO DEI REVISORI E COLLEGIO DEI PROBIVIRI


Allegato a questo numero si trasmette la scheda elettorale per la votazione dei candidati agli organi sociali il cui mandato è scaduto il 31 dicembre 2011. Il Consiglio Direttivo, applicando l’art.9 dello Statuto, ha deliberato il 7 marzo 2012 di surrogare l’Assemblea Ordinaria dei Soci con un Referendum con l’ammissione del voto per corrispondenza, in modo da avere la più larga e diretta partecipazione dei soci tesserati nel 2012.
Come indicato sulla scheda stessa si possono votare fino a… [continua].

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ICONOGRAFIA - Figure e segni di protezione celeste


IL FASCINO DELLA SINDONE
di Elisabetta Gulli Grigioni


Si era conclusa la precedente rubrichetta ricordando, nello spettacolo  allestito al Teatro Alighieri nel marzo di quest’anno con la messa in scena della  breve opera di Benjamin Britten Il piccolo spazzacamino,  la  partecipazione del coro Libere note della scuola elementare  “Filippo Mordani” di Ravenna, che già aveva entusiasmato lo scorso anno, nell’ambito di Ravenna Festival, ascoltato durante l’originalissima  ‘invenzione’ di Laura Pariani su tema dantesco-virgiliano di fantastica discesa agli inferi nella voragine di Orta. Vorrei osservare come il coinvolgimento di questi giovanissimi artisti, partecipi ancora del mondo dell’infanzia, debba rammentarci  quanto importante sia rivolgere  ad essi costante attenzione attirandoli anche in terreni di riflessione  complessi ma che possano trovare da parte loro, se  proposti nei giusti modi, inattese capacità di comprensione
.
Sto pensando in particolare, in considerazione della Pasqua appena trascorsa, a un prezioso libretto pubblicato nel 2010 dalle edizioni del Messaggero con il titolo  L’avventura della Sindone raccontata ai bambini, testo di Laura Pisanello  e illustrazioni  a colori di Giuliano Ferri. Rivolto ai bambini dagli  otto ai dieci anni il racconto di Laura Pisanello si svolge con esemplare chiarezza destando  interesse, nell’attraversare la sacra e misteriosa vicenda in circa trentadue incisive pagine, anche verso argomenti storici e di cultura materiale. Parallelamente le illustrazioni di Giuliano Ferri, di luminosa e delicata sofficità, con analoga capacità di attrazione visuale, si mostrano capaci di suscitare nei giovanissimi  osservatori (ma anche in probabili loro adulti interlocutori) partecipazione intensa allo svolgersi del racconto.

Proseguo sul tema sempre ricco di fascino, anche controverso, della Sindone, proponendo  un’immaginetta a stampa cromolitografica su carta molto povera, raffigurante l’ostensione del veneratissimo Sudario avvenuta a Torino nel 1898, utilizzata come ricordo di Comunione Pasquale …[continua].

 

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MOTIVI DECORATIVI DI BASE DEL “CANIVET” SETTECENTESCO


Motivi fondamentali usati  in produzioni devozionali e profane, generalmente rintracciabili nel merletto tessile, variamente combinabili in schemi decorativi tipo logicamente caratterizzati.
- ASPARAGO. Motivo a ramificazioni spigate (o spinose) con piccole punte, spesso tronche. Rami spigati sono disposti anche in figure simboliche: otto (eternità), cuore, spirale.
- RETICELLA: Motivo a minuscole losanghe eseguite con quattro tagli, spesso intersecate da piccole stelle o da fiori.
- FRANGIA. Motivo a raggi parallelio divergenti di diversa lunghezza particolarmente utilizzato nelle produzioni francesi di Lione.
- DENTELLA. Motivo a piccoli denti triangolari variamente utilizzato per delimitare figure o per motivi ripetitivi adatte alle cornici.        

(Fonte: E.Gulli Grigioni, “Carte intagliate, ritagliate, punzecchiate”.)

 

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Immaginette mariane
MARIA SS.MA NELLE IMMAGINETTE DEVOZIONALI
 
di Gennaro Angiolino

Al cuore non si comanda. A

Assai spesso, nello svolgimento della vita umana, il sentimento predomina sulla ragione. E ciò è bello perché è umano; come umana è la ragione, umano è anche il sentimento che nell’impulso di spinte a razionali rende vario l’agire degli esseri umani, al di fuori del rigido binario del ragionamento premeditato.
Tutto ciò vale ovviamente purché il sentimento non faccia trascendere e sorpassare certi limiti determinati, moralmente insuperabili, ma nel solo campo delle libere scelte, fra le cose lecite. Sul sentimentalismo di questo tipo si basa anche la scelta del soggetto della devozione personale, che se in senso assoluto è imprescindibile per Dio, si basa su fattori di simpatia, di attrattiva e di impulso personale, senza nessuna giustificazione logica o ragionativa, per i santi.
Così ciascuno si sente protetto e sentimentalmente legato ad uno o più santi, anziché ad altri, per impulsi del proprio cuore, più che per determinazioni razionali o per una scelta oculatamente ragionata e freddamente effettuata in base a uno sviluppo logico di pensieri. Per questo motivo, ad esempio, troviamo che l’umile fraticello sant’Antonio da Padova, risulta più invocato e venerato dello stesso san Francesco d’Assisi, fondatore del suo Ordine e suo superiore, e grande figura di Santo e di rivoluzionatore della vita sociale ed ecclesiale.
Nella stessa maniera il culto per la Madonna, anche se sembra una contraddizione alla luce di stretta logica, sotto molto aspetti è assai più diffuso di quello per il suo divin figliolo Gesù. Ne è la riprova il maggior numero di edicole stradali e di santuari a lei dedicati, d’opere d’arte a lei ispirate, e non ultimi… [continua].

 

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Maria nei Dogmi

DOGMI MARIANI

 

di Gianni Zucco


Il dogma è una dottrina che la Chiesa propone di credere come divinamente rivelata e come verità di fede che esige il nostro incondizionato assenso e la nostra obbedienza cordiale.
I primi importanti pronunciamenti di magistero su questioni di fede, furono solennemente enunciati nei primi sette Concili Ecumenici e prendono il nome di dogmi “ antiereticali “perché  in contrasto alle eresie del tempo.
Appartengono a questo periodo i primi due dogmi mariani mentre i successivi due, più recenti, hanno carattere “dossologico”, perché esaltanti la straordinaria ed esemplare figura di Maria, e contrassegnati dall'appellativo di “Papali” perché proclamati direttamente dal Papa.
Ogni dogma sia esso antico o recente appartiene ad una verità da sempre esistente nelle Sacre Scritture e nella conoscenza della Chiesa e che in un determinato momento storico si afferma solennemente in opposizione ad interpretazioni errate o per rafforzare maggiormente la conoscenza di un particolare aspetto della fede.
Tale fondamentale argomento di fede da la possibilità a noi cultori delle immaginette sacre di riesaminare i misteri mariani e collocare le varie iconografie secondo quanto proclamato dalla Chiesa nel tempo e nella descrizione degli avvenimenti.

1- Maria Madre di Dio
Nel Concilio di Efeso del 431 venne solennemente proclamata la divina maternità di Maria che divenne non solo dottrina, ma anche preghiera della Chiesa. La pedagogia liturgica ci insegna che anche noi, come Maria, possiamo essere dimora di Gesù e vivere questa esperienza di spiritualità.
Nel vangelo di Giovanni è scritto “E il Verbo si fece carne, e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e verità”. Quindi le due nature, quella divina e quella umana, non sono contrapposte, ma sono unite insieme senza confusione nella persona di Gesù che le possiede entrambe. E l 'espressione “Madre di Dio” non sta ad indicare Dio Padre, ma Gesù Cristo il Verbo fatto uomo e che la Madonna non è la genitrice della divinità, ma della persona dell'Uomo Dio.

2- Maria sempre vergine
Nel Concilio di Costantinopoli II del 553 venne solennemente proclamata la perpetua verginità di Maria. Essa viene rappresentata simbolicamente da tre stelle che ornano il mantello della Beata Vergine ad indicare la verginità dei tre momenti prima, durante e dopo il parto come massima azione dello … [continua].

 

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Il  Perugino  e la città di Fano

LA CHIESA DI SANTA MARIA NUOVA DI FANO

di Padre Silvano Bracci, ofm


Nel 1517 il Consiglio Generale della Città di Fano concesse ai Frati Minori del gruppo riformato dell’Osservanza, che da poco meno di tre decenni avevano eretto il convento di Santa Maria Nuova in San Lazzaro, di trasferirsi dentro le mura della città per evitare scorrerie dei soldati, a patto che per la costruzione della nuova chiesa fossero impiegate le pietre della vecchia. Demolita questa, la nuova chiesa fu costruita negli anni 1524-1525 accanto a quella più piccola di San Salvatore, perciò denominata “Santa Maria Nuova in San Salvatore”, nella quale i frati trasferirono anche le opere d’arte nate per la chiesa abbattuta.
Si entra nell’attuale costruzione attraverso il portico a tre archi sorretti da slanciate colonne in pietra eretto nel 1543 dallo scalpellino Giovani Bosso di Milano. Negli anni 1706-1708 l’interno fu trasformato secondo i canoni architettonici tardo-barocchi allora diffusi in Italia, cioè venne rialzato il soffitto, costruiti altari con dossali in cui furono inserite le opere d’arte, le pareti ripartite da paraste con capitello corinzio in ognuna delle quali fu negli inserita una piccola tela ovale con santi e sante francescani ad opera di pittori diversi. Nel 1708, con breve di Clemente XI, fu demolita l’antica chiesetta di…[continua].

 

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Santini: la serie “MG”.
La serie di Padre Michele Giuliano

 

di Attilio Gardini


Un caro amico dell’Aicis produttore di interessanti santini è Padre Michele Giuliano che svolge il suo ministero presso la Basilica s. Antonio in viale s. Antonio – 80021 Afragola NA. Alcuni amici lo chiamano ancora fra Michele, ma dal 2003 é sacerdote nell’Ordine dei Frati Minori (francescani - OFM) e se volete fargli piacere inviategli gli auguri di buon compleanno al 18 Dicembre!
Siccome ritroviamo i suoi prodotti durante la distribuzione del “Fondo sociale di immaginette” che periodicamente elargiscono i dirigenti Aicis, certo ci è nota la sigla “MG” della sua serie. Lo studio, la cura e la dedizione per l’iconografia dalle piccole dimensioni lo ha condotto ad interessarsi in particolar modo dei nostri santi Martiri e ad ideare e poi distribuire una interessante serie filiconica sul tema dei “Corpi Santi”. Con tale nome si definiscono particolari personaggi, in maggioranza testimoni della fede, verso cui è fiorita una particolare devozione. Nel 200 e 300, gli imperatori Decio, Valeriano e Diocleziano ordinarono persecuzioni accese e severe, che tuttavia non arrivarono a sradicare il cristianesimo, proprio perché il sangue dei martiri rendeva salda la fede dei membri della Chiesa.

All’inizio nel XVI secolo, quando si iniziò ad esplorare le catacombe romane, si pretese di utilizzare i reperti di quanti, ai primi anni dell’era cristiana richiedevano di essere inumati presso i luoghi di sepoltura dei Martiri. Per acclamazione popolare venivano ritenuti santi e oggetto di culto, senza alcun processo canonico, simile a quello che si svolge ai nostri giorni. I “corpi” delle catacombe venivano identificati, prelevati e consegnati alle famiglie nobili che spesso provvedevano a collocarli nei Santuari.

Dopo il Concilio Vaticano II si è provveduto a studiarne la documentazione e a far discernimento sul loro autentico culto. Si veda a questo proposito il caso della Vergine e Martire s. Filomena di Mugnano del Cardinale, nella città di Napoli. I martiri rimangono comunque nostri qualificati testimoni della fede cristiana e quindi autorevoli intercessori presso il trono di Dio.
La serie con la cifra MG è in massima parte frutto di fotografie scattate dallo stesso autore. Nel Recto, i soggetti inediti e insoliti rappresentano statue o in legno o in gesso, contenenti reliquie del martire. Nel Verso, la preghiera è tratta dal Messale Romano, con aggiornamenti di P. Michele. Fino all’aprile 2012, sono state stampati 33 esemplari. La numerazione comincia con s. Filomena (MG6), …[continua].

 

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MOSTRE DI SANTINI


LICATA, 23 Marzo/1 Aprile 2012 - Mostra di santini: “IMAGO PASSIONIS”


A Licata, nell’ambito della mostra fotografica “Settimana Santa a Licata tra fede, storia arte e folklore”, organizzata da Giuseppe Ballacchino, Giovanni Armenio e Pierangelo Timoneri, con il patrocinio del comune di Licata, con la collaborazione della Chiesa Madre di Licata (Parrocchia Ss.Antonio e Vincenzo) e con la Pro Loco di Licata, è stata presentata una Mostra di immaginette devozionali sul tema: “Imago Passionis”.
Sono stati esposti oltre 400 santini delle collezioni private di GIUSEPPE BALLACCHINO, GIOVANNI ARMENIO e GIANCARLO DE LEO per sviluppare il tema della Passione del Signore dalla Domenica delle Palme all’episodio dei discepoli di Emmaus. L’esposizione, inaugurata il 23 marzo u.s., [continua].

 

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FANO (PU), 1-10 luglio 2012 –
I^ Edizione Mostra “Santini e devozione popolare”:
“IL FIGLIO DELL’UOMO – La vita di Gesù nei Vangeli. Personaggi, simboli ed arte attraverso l’iconografia popolare nei santini”.


Il 1° luglio 2012, alla presenza di autorità civili e religiose cittadine, si inaugurerà nella ex chiesa San Michele, sita in via Arco d’Augusto,  la prima edizione della mostra “Santini e devozione popolare”, dedicata quest’anno alla vita e al ministero di Gesù di Nazareth e agli uomini, e donne, testimoni del suo trascorso terreno.
La mostra, organizzata dal socio ERMANNO RAIO in collaborazione con il Circolo Culturale “G. Castellani” di Fano, ospiterà santini provenienti dalle collezioni: Massimo Abate, Sergio Aglietti, Flavio Cammarano, Michele Damato, Carluccio Frison, Lucio Grandi, Sauro Nicoletti, Ermanno Raio, Teddy Russino, Antonio Scioli, Mario Tasca.
Verrà inoltre realizzato un elegante catalogo con le immagini più significative esposte: santini dal grande valore devozionale ed artistico. La mostra chiuderà martedì 10 luglio in occasione dei festeggiamenti patronali in onore di San Paterniano. Per l’occasione sono state realizzate quattro… [continua].


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ROMA, 4-9 maggio 2012 -
Mostra sociale di immagini devozionali “SAN GIROLAMO MIANI E I FONDATORI DEGLI ORDINI RELIGIOSI DEL SUO TEMPO”


In occasione del Grande Giubileo Somasco 2011-2012 per ricordare il V Centenario della liberazione dalla prigionia del Fondatore dei Chierici Regolari Somaschi, SAN GIROLAMO MIANI (Emiliani) è in via di preparazione una mostra organizzata dall’Ordine dei Padri Somaschi e dal Gruppo Filatelico-Numismatico di SENIORES TELECOM - ALATEL Lazio con il patrocinio della Federazione fra le Società Filateliche Italiane. La mostra, allestita nella Basilica dei Santi Bonifacio ed Alessio all’Aventino in Roma, contempla una esposizione filatelica, numismatica, documentale, fotografica e di immaginette sacre (AICIS).
L’AICIS, invitata da FRANCO ROSCINI del citato Gruppo Filatelico-Numismatico di Seniores Telecom-ALATEL Lazio, presenta nel suddetto ambito una mostra di santini sul tema “San Girolamo Miani e i Fondatori di Ordini Religiosi del suo tempo (XVII secolo)”. Hanno trasmesso il materiale dalle proprie collezioni i soci: GIORGIO LOMBARDI di Aulla, FRANCESCA CAMPOGALLIANI C. di Mantova, GIANCARLO GUALTIERI di Roma, ANTONINO COTTONE di Misilmeri, LUIGI ZANOT e RENZO MANFE’ entrambi di Roma.
I santini messi in esposizione, alcuni veramente di pregio, sono da collocarsi tra la fine del 1600 fino ai giorni nostri. La nostra disponibilità espositiva, per ovvi motivi, è stata limitata a 14 pannelli con vetro per cui 3 pannelli sono dedicati al festeggiato, San Girolamo Miani, mentre le restanti 11 bacheche sono rappresentate da altri fondatori di Ordini Religiosi del 1500 quali San Gaetano da Thiene, fondatore dei Teatini nel 1524; Sant’Ignazio di Loyola, fondatore dei Gesuiti nel1534; Sant’Antonio Maria Zaccaria, fondatore dei Barnabiti nel1532; San Giovanni di Dio, fondatore dei Fatebenefratelli; Santa Teresa d’Avila e San Giovanni della Croce, fondatori dei Carmelitani Scalzi nel1562: San Filippo Neri, fondatore degli Oratoriani nel 1575; San Camillo De Lellis, fondatore dei Camilliani nel1582; san Giovanni Leonardi, fondatore dei Leonardini nel1583; San Francesco Caracciolo, fondatore dei Caracciolini nel 1588; San Giuseppe Calasanzio, fondatore degli Scolopi nel1597. (Cfr.foto riportate a pag.16).
Il nostro Vice Presidente Manfè, motivando all’organizzazione la partecipazione dell’AICIS a questa importante manifestazione del Giubileo Somasco ha scritto ed è riportato nel catalogo, “E’ questa l’occasione per conoscere, in uno dei periodi più difficili per la Chiesa, questa grande nuova fioritura di Ordini Religiosi che come ha detto lo stesso San Girolamo Miani, riporta in vita lo stato di santità… [continua].


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TARQUINIA (VT),17-20 maggio 2012 -
Mostra di immagini devozionali “LUCIA FILIPPINI, LA MAESTRA SANTA”


In occasione della ricorrenza annuale della festa di Santa Lucia Filippini, il Circolo Filatelico Numismatico Tarquiniense, di cui è Presidente il nostro socio EDMONDO BARCAROLI, e il Comitato parrocchiale, dal 17 al 20 maggio promuoverà una mostra di Immaginette Sacre sul tema "LUCIA FILIPPINI, LA MAESTRA SANTA”.
L’esposizione potrà essere visitata nel gazebo allestito sul piazzale antistante la Chiesa di Santa Lucia Filippini, durante i festeggiamenti dedicati alla Santa concittadina dalla Parrocchia a Lei dedicata. La mostra potrà essere visitata nei seguenti orari: Giovedì 17 - Venerdì 18 e Sabato 19, dalle ore 15,30 alle ore 19,30 - Domenica 20, dalle ore 9,30 alle ore 13,00 e dalle ore 15,30 alle ore 20,00.

 

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CURIOSANDO TRA I LIBRI

 


“LA REGINA DELLE VITTORIE - 
Storia della Chiesa della Beata Maria Vergine del SS.Rosario di Riesi”.

 

Di  GIUSEPPE TESTA


Il socio Giuseppe Testa, nel 312° ann.rio della fondazione della Chiesa del Madonna del Ss.Rosario di Riesi, nel 236° ann.rio della costruzione a Riesi della seconda Chiesa del Ss.mo  Rosario, nel 150° Anniversario dell’Unità d’Italia e nel 70° Anniversario dell’arrivo dei Padri Salesiani a Riesi, presenta questo suo ennesimo lavoro, un libro di oltre 150 pagine (cm.24 x 17), con moltissime foto in bianco/nero e colore.
Attraverso la storia della Chiesa del Rosario di Riesi (CL), l’autore racconta e fa vivere la storia di un intero paese, fin dai suoi inizi, con una ricchezza molto intensa di notizie e di documenti.
Anche le immaginette devozionali sono presenti.
In merito riportiamo la pagina 28 del libro dove in basso è leggibile la dicitura “Santini della Madonna del Rosario riportati dalla rivista ‘Santini e Santità’ dell’AICIS (Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre), Roma, scelti dal Vicepresidente, l’amico Renzo Manfè”.

(Chi fosse interessato, può contattare… [continua].

 

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Santa Francesca Romana
S. FRANCESCA ROMANA E IL MONASTERO DELLE OBLATE DI ROMA

 

di Maria Gabriella Alessandroni


Il 9 marzo, solennità ed anniversario della morte di santa Francesca Romana (Roma 1384-1440), il Monastero delle Oblate da lei fondato nel 1433, in via del Teatro di Marcello a Roma, apre eccezionalmente ogni anno le porte al pubblico, negli orari 9-11,30 e 14,30-18.
Una visita che si può definire “esperienza indimenticabile”, per la coinvolgente conoscenza più approfondita della personalità della santa, ma in particolare per lo straordinario tesoro di opere d’arte, conservate all’interno degli antichi locali, eseguite da artisti,  tra i  quali sembra che abbiano lavorato Antoniazzo Romano,  Benozzo Gozzoli e la loro scuola.
 Il santino (riportato nella figura), disponibile per i visitatori, riproduce l’affresco del XV secolo, secondo l’iconografia tradizionale che evidenzia la figura dell’Angelo Custode accanto alla monaca con l’abito benedettino e il libro della “regola” tra le mani. 
Francesca, compatrona della città di Roma, insieme ai santi Pietro e Paolo e a san Filippo Neri, è molto cara ai romani, che le attribuirono affettuosamente il soprannome “Ceccolella”.

Invito, in queste poche righe, a scoprirne e condividerne le ragioni.
Di nobili origini, a 13 anni sposò Lorenzo de’ Ponziani, conducendo la vita familiare con spirito ascetico, ma anche con attivo altruismo e disponibilità verso i poveri e i malati, nonostante le numerose sventure, la morte di due figli bambini, il ferimento e la conseguente invalidità del marito, impegnato nel sostegno al papato, dopo l’occupazione armata di Roma da parte di Ladislao d’Angiò di Napoli.
Per estendere e potenziare la sua attività di assistenza e carità,  si fece fondatrice della congregazione delle Oblate di Maria. Una comunità ispirata alla regola benedettina, ma molto distante dal monachesimo femminile tradizionale nel XV secolo: con profonda fede, ma senza formalismi, con semplicità nell’autogestione e nella gerarchia, vivendo nel mondo e diffondendo nel tessuto sociale del tempo gli ideali di una  forte dedizione all’aiuto al prossimo. La iniziativa ebbe largo seguito e un successo, che sarebbe durato nel tempo, nei secoli, soprattutto per merito della eccezionale personalità vigorosa e carismatica … [continua].

 

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San Paterniano
S. PATERNIANO, PRIMO VESCOVO E PATRONO PRINCIPALE DI FANO

 

di Giancarlo De Leo


 Secondo l’opinione più fondata, San Paterniano nacque a Fano verso il 275.
Mentre infuriava la persecuzione (303) dell’imperatore Diocleziano (284-305), una visione angelica lo avvertì di lasciare la città, rifugiandosi in un luogo aspro e deserto al di là del fiume Metauro che scorre poco a sud.
Più tardi, quando le persecuzioni cessarono e il Cristianesimo divenne Religione di Stato con l’editto dell’imperatore Costantino (313), la cittadinanza fanese reclamò vescovo il virtuoso eremita che la voce comune considerava santo. Invano egli tentò di opporsi, tanto che “quasi a viva forza” fu portato in città (“Vita Sancti Paterniani” Codice Nonantolano del XII secolo, conservato nell’Archivio del Capitolo della Cattedrale della città di Fano). Governò la diocesi per ben 42 anni placando gli animi, istruendo e confortando tutti coloro che ricorrevano a lui.
I pagani, trascinati dalla sua ardente predicazione, abbandonarono gli idoli e distrussero i templi stringendosi al santo Vescovo. Il Signore avvalorò il suo zelo con molteplici miracoli.
Avvertito da un Angelo della sua fine imminente, intraprese la visita dell’intera diocesi, volendo arrivare di persona dove non era giunto il suo insegnamento di Vescovo.
 Morì alla periferia della città il 13 novembre dell’anno 360. Sulla sua tomba si moltiplicarono i miracoli e il suo culto si estese rapidamente anche oltre i confini d’Italia.
Il 10 luglio 1551, sotto il vescovo e cardinale Pietro Bertano, le sue spoglie mortali furono solennemente traslate nella nuova Basilica a lui dedicata, ove ancora oggi e in tutti gli anni tale data è ricordata come festa civile e religiosa, mentre il Martirologio Romano fissa la sua festa il 12 luglio.
Ben trendadue città l’hanno scelto patrono (Cervia, Cacciano, Congiuntoli, Grottammare, Monterado, Sellano, …[continua].

 

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L’incontro di due santi  francescani
S. FRANCESCO D’ASSISI E SANT’ANTONIO DI PADOVA

 

di p.Silvano Bracci, o.f.m.


È storicamente certo che i due santi si siano incontrati, imprevedibilmente, in Assisi nel 1221 durante il cosiddetto “Capitolo delle stuoie”, cioè l’incontro annuale dei frati che quell’anno furono ben 5000 e per i quali gli assisiati approntarono delle capanne di frasche (stuoie).
Francesco era ormai noto nella Chiesa e nella società civile per la scelta radicale che aveva fatto, cioè vivere il Vangelo alla lettera senza alcunché di proprio. Aveva iniziato con la clamorosa spogliazione anche dei vestiti che diversi anni prima, lui ventiquattrenne, aveva reso al padre sulla piazza davanti al Vescovo e al Podestà di Assisi. E voleva che i suoi frati vivessero affidandosi alla Provvidenza senza sicurezze di luogo o di rendite, perché il lavoro per lui era un mettere a frutto le qualità ricevute da Dio e un modo di servire il prossimo.
Inoltre, sempre realizzando il comando evangelico ascoltato alla Porziuncola nel 1208 quando ancora era solo ed incerto sulla strada da seguire, voleva che i frati annunciassero il regno di Dio invitando a conversione, ma chi non aveva cultura non doveva preoccuparsi di impararla perché bastava predicare con l’esempio.
Antonio da Lisbona invece era colto, sia perché nato in una nobile famiglia sia perché era entrato nei Canonici Regolari Agostiniani a Lisbona poi trasferitosi a Coimbra dove aveva studiato teologia ed approfondito le Sacre Scritture.
L’incontro con un gruppo di francescani missionari, inviati da Francesco a predicare ai saraceni ma poco dopo martirizzati in Marocco, lo invogliò a seguirne le orme entrando nell’Ordine dei Frati Minori con la speranza di morir martire. Solo che, imbarcatosi per il Marocco, una furiosa tempesta lo sballottò fino in Sicilia proprio quando i frati stavano avviandosi ad Assisi per il Capitolo delle stuoie.
Al termine dello straordinario raduno d’Assisi lo sconosciuto fraticello portoghese, essendo sacerdote, fu inviato nell’eremo di Montepaolo in Romagna, ma le sue capacità lo misero in evidenza tanto che ebbe l’obbedienza di dedicarsi alla predicazione, dimostrando e sostenendo che …[continua].

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I Quattordici Santi Ausiliatori
SAN GIORGIO - HEILIGER GEROG - IEROS GEORGIOS


di Giancarlo Gualtieri


L’undicesimo, in ordine alfabetico, dei “Quattordici Santi Ausiliatori”, è S. Giorgio di Lydda, martire.
Nell’immaginario popolare la figura del Santo è legata ad un episodio, riportato nella Legenda aurea di Giacomo di Varazze, ma senza nessun riscontro nelle fonti più antiche, quello della principessa Silene liberata dalle fauci di un dragone. S. Giorgio diventa così il simbolo del coraggio e quindi della fede che trionfa sulla forza del maligno.

Etimologia: Giorgio in greco significa colui che lavora la terra, agricoltore.

Ausilio: è invocato contro le infezioni della pelle, la sifilide, la peste e la lebbra, inoltre anche contro i serpenti velenosi,  e, nei paesi slavi, contro le streghe.

Attributi: la Palma simbolo del martirio, lo Stendardo bianco con croce rossa e il Drago.

Patronato: Arcieri, Cavalieri, Soldati, Alabardieri, Armaioli, Piumaroli con l’elmo, Esploratori  e Guide, e in generale di tutti gli appartenenti allo scautismo.

Festa: 23 aprile.

La leggenda della vita
S. Giorgio Martire fu grandemente onorato fin dai primi secoli del Cristianesimo; e il suo culto si trova in tutte le nazioni. A Roma, fin dal quinto secolo, si trovano chiese dedicate a S. Giorgio.
A Costantinopoli ci sono almeno cinque chiese dedicate a questo santo, una delle quali dicesi eretta dall’imperatore Costantino. I Greci diedero a S. Giorgio il titolo di Grande Martire; ed è onorato in molte Chiese d’Oriente.
In Francia era assai celebre fin dal sesto secolo; la repubblica di Genova lo elesse a suo principal protettore; gli Inglesi, sotto i re normanni, riportarono dalle crociate gran divozione a S. Giorgio, tanto che, nel 1222, la sua festa fu ordinata come di precetto. Questo culto così sentito e così universale ci fa pensare che nella vita e nel martirio di questo Santo debba esserci stato qualche cosa di straordinario; ma, purtroppo, la storia ci ha tramandato intorno a lui notizie scarsissime, e non si deve credere con troppa facilità a certi fatti leggendari, di cui la fantasia popolare circonda la figura di questo …[continua].

 

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3 MAGGIO 2011: PADRE LUCIO E E IL PATTO CON L’AICIS


    Il nostro socio dr. REGINALDO LUCIOLI, in occasione del primo anniversario dell’ultima visita all’AICIS da parte dell’Assistente Ecclesiastico Padre Lucio Migliaccio, OMD, risalente alla riunione del 3 maggio 2011 (Edizioni Archivio Abresh - Roma), ha voluto stampare un santino-ricordo, che dona a tutti i soci con il presente numero della Rivista, dell’impegno assunto in quel memorabile giorno del mese mariano. Infatti, Padre Lucio ormai ultra novantenne, ma sempre vivace e pieno di iniziative, è giunto nella sala parrocchiale dove erano presenti 23 soci per la riunione mensile.
Al termine della breve preghiera, ha ricordato la Madonna di cui era devotissimo e il mese di maggio, poi nel salutarci ed augurarci buon lavoro, ci ha detto: “Stabiliamo un patto. Voi recitate ogni giorno la prima parte dell’Ave Maria perché la seconda parte la recito io. E così quando tornerò alla Casa del Padre continueremo a rimanere legati alla Vergine da un’Ave Maria”.
Padre L. Migliaccio ci ha lasciati il 15 agosto 2012, festa dell’Assunzione al cielo della Vergine Maria. Il patto che simbolicamente hanno stretto i soci presenti nella riunione del 3 maggio 2011 con Padre Lucio… deve diventare un devoto impegno quotidiano da parte di tutti gli associati. Siamo certi che il nostro Assistente Ecclesiastico, cofondatore dell’AICIS nel 1983, manterrà fede al suo patto con noi … e non mancheranno dal cielo ricchi frutti …[continua].

 

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S.E.MONS.MARCELLO BARTOLUCCI E L’AICIS


ANTONINO COTTONE, fondatore del Gruppo Ufficiale AICIS nel social network Facebook con ROBERTO DE SANTIS, ha incontrato a Misilmeri (PA) S.E. Mons. MARCELLO BARTOLUCCI, Segretario della Congregazione per le Cause dei Santi, presente in città per un evento privato. Cottone nell’incontrare Sua Eccellenza gli ha parlato dell’AICIS e gli ha donato i due primi numeri del 2012 della nostra Rivista “SANTINI E SANTITA’”.
Mons.Bartolucci ha molto gradito il dono e nello sfogliare le riviste si è congratulato per il nostro interessamento per i Santi e per le molteplici promulgazioni dei decreti da noi riportati con ampiezza di notizie sui modelli di santità che la Santa Chiesa propone ai fedeli.
A livello personale, inoltre, Mons. Bartolucci ha voluto scrivere una dedica per il nostro Antonino sui due volumi dell’ “Index ac Status Causarum” (Indice delle Cause dei Santi”) della Congregazione delle Cause dei Santi ed editi dalla Città del vaticano.
Ringraziamo vivamente Mons.Marcello Bartolucci dell’attenzione e del suo incoraggiamento a continuare per la strada intrapresa dalla nostra Associazione e dalla nostra Rivista.
R.M.

 

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