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								|  VANGELI IN IMMAGINETTE VANGELO DI LUCA (I) 
                    
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Luca. - Capitolo 1 Prologo
[1]Poiché molti han posto mano a stendere 
                          un racconto degli avvenimenti successi tra di noi,
 [2]come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni 
                          fin da principio e divennero ministri della parola,
 [3]così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate 
                          su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per 
                          te un resoconto ordinato, illustre Teòfilo,
 [4]perché ti possa rendere conto della solidità 
                          degli insegnamenti che hai ricevuto.
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 I. NASCITA E VITA NASCOSTA 
                        DI GIOVANNI BATTISTA E DI GESU'

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                          [5]Al tempo di Erode, re della Giudea, 
                            c'era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe 
                            di Abìa, e aveva in moglie una discendente 
                            di Aronne chiamata Elisabetta. [6]Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili 
                            tutte le leggi e le prescrizioni del Signore.
 [7]Ma non avevano figli, perché Elisabetta 
                            era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
 [8]Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel 
                            turno della sua classe,
 [9]secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli 
                            toccò in sorte di entrare nel tempio per fare 
                            l'offerta dell'incenso.
 [10]Tutta l'assemblea del popolo pregava fuori nell'ora 
                            dell'incenso.
 [11]Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto 
                            alla destra dell'altare dell'incenso.
 [12]Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu 
                            preso da timore.
 [13]Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, 
                            la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie 
                            Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai 
                            Giovanni.
 [14]Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno 
                            della sua nascita,
 [15]poiché egli sarà grande davanti 
                            al Signore; non berrà vino né bevande 
                            inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin 
                            dal seno di sua madre
 [16]e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore 
                            loro Dio.
 [17]Gli camminerà innanzi con lo spirito e 
                            la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri 
                            verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti 
                            e preparare al Signore un popolo ben disposto».
 [18]Zaccaria disse all'angelo: «Come posso conoscere 
                            questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata 
                            negli anni».
 [19]L'angelo gli rispose: «Io sono Gabriele 
                            che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a 
                            portarti questo lieto annunzio.
 [20]Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino 
                            al giorno in cui queste cose avverranno, perché 
                            non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno 
                            a loro tempo».
 [21]Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, 
                            e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio.
 [22]Quando poi uscì e non poteva parlare loro, 
                            capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva 
                            loro dei cenni e restava muto.
 [23]Compiuti i giorni del suo servizio, tornò 
                            a casa.
 [24]Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì 
                            e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva:
 [25]«Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, 
                            nei giorni in cui si è degnato di togliere 
                            la mia vergogna tra gli uomini».
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                      | L'annunciazione
[26]Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da 
                          Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, [27] a una vergine,promessa sposa di un uomo della casa 
                          di Davide chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava 
                          Maria
 [28]Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena 
                          di grazia, il Signore è con te».
 [29]A queste parole ella rimase turbata e si domandava 
                          che senso avesse un tale saluto.
 [30]L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché 
                          hai trovato grazia presso Dio.
 [31]Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e 
                          lo chiamerai Gesù.
 [32]Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; 
                          il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo 
                          padre
 [33]e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe 
                          e il suo regno non avrà fine».
 [34]Allora Maria disse all'angelo: «Come è 
                          possibile? Non conosco uomo». [35]Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà 
                          su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza 
                          dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà 
                          dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
 [36]Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, 
                          ha concepito un figlio e questo è il sesto mese 
                          per lei, che tutti dicevano sterile:
 [37]nulla è impossibile a Dio».
 [38]Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva 
                          del Signore, avvenga di me quello che hai detto». 
                          E l'angelo partì da lei.
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                      | La visitazione
[39]In quei giorni Maria si mise in viaggio 
                          verso la montagna e raggiunse in fretta una città 
                          di Giuda. [40]Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.
 [41]Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, 
                          il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta 
                          fu piena di Spirito Santo
 [42]ed esclamò a gran voce: «Benedetta 
                          tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
 [43]A che debbo che la madre del mio Signore venga a 
                          me?
 [44]Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta 
                          ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel 
                          mio grembo.
 [45]E beata colei che ha creduto nell'adempimento
 delle parole del Signore»
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                      |  Il Magnificat[46]Allora Maria disse:
 «L'anima mia magnifica il Signore
 [47]e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
 [48]perché ha guardato l'umiltà della 
                          sua serva.
 D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
 
 [49]Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
 e Santo è il suo nome:
 [50]di generazione in generazione la sua misericordia
 si stende su quelli che lo temono.
 
 [51]Ha spiegato la potenza del suo braccio,
 ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
 [52]ha rovesciato i potenti dai troni,
 ha innalzato gli umili;
 [53]ha ricolmato di beni gli affamati,
 ha rimandato a mani vuote i ricchi.
 
 [54]Ha soccorso Israele, suo servo,
 ricordandosi della sua misericordia,
 [55]come aveva promesso ai nostri padri,
 ad Abramo e alla sua discendenza,
 per sempre».
  [56]Maria rimase con lei circa tre 
                          mesi, poi tornò a casa sua.  |  |   
                      | Nascita di Giovanni 
                          Battista e visita dei vicini [57]Per Elisabetta intanto si compì 
                          il tempo del parto e diede alla luce un figlio. [58]I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva 
                          esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano 
                        con lei.
 Circoncisione di Giovanni Battista[59]All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino 
                          e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. [60]Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà 
                          Giovanni».
 [61]Le dissero: «Non c'è nessuno della 
                          tua parentela che si chiami con questo nome».
 
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                      | [62]Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva 
                          che si chiamasse. [63]Egli chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni 
                          è il suo nome». Tutti furono meravigliati.
 [64]In quel medesimo istante gli si aprì la bocca 
                          e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
 [65]Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per 
                          tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva 
                          di tutte queste cose.
 [66]Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: 
                          «Che sarà mai questo bambino?» si 
                      dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui.
 
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                      | Il Benedictus
 [67]Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo, 
                          e profetò dicendo: 
 [68]«Benedetto il Signore Dio d'Israele, perché 
                          ha visitato e redento il suo popolo,
 [69]e ha suscitato per noi una salvezza potente nella 
                          casa di Davide, suo servo,
 [70]come aveva promesso per bocca dei suoi santi profeti 
                          d'un tempo:
 [71]salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti 
                          ci odiano.
 [72]Così egli ha concesso misericordia ai nostri 
                          padri e si è ricordato della sua santa alleanza,
 [73]del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
 [74]di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di 
                          servirlo senza timore,
 [75]in santità e giustizia al suo cospetto, per 
                          tutti i nostri giorni.
 [76]E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo 
                          perché andrai innanzi al Signore a preparargli 
                          le strade,
 [77]per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza 
                          nella remissione dei suoi peccati,
 [78]grazie alla bontà misericordiosa del nostro 
                          Dio, per cui verrà a visitarci dall'alto un sole 
                          che sorge
 [79]per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre 
                          e nell'ombra della morte
 e dirigere i nostri passi sulla via della pace».
 [80]Il fanciullo cresceva e si fortificava 
                          nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno 
                          della sua manifestazione a Israele.
 
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                      | Luca - Capitolo 2
 Nascita di Gesù e visita dei 
                        pastori
[1]In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò 
                          che si facesse il censimento di tutta la terra. [2]Questo primo censimento fu fatto quando era governatore 
                          della Siria Quirinio.
 [3]Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella 
                          sua città.
 [4]Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia 
                          di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea 
                          salì in Giudea alla città di Davide, chiamata 
                          Betlemme,
 [5]per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, 
                          che era incinta.
 [6]Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono 
                          per lei i giorni del parto.
 [7]Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse 
                          in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché 
                          non c'era posto per loro nell'albergo.
 [8]C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano 
                          di notte facendo la guardia al loro gregge.
 [9]Un angelo del Signore si presentò davanti 
                          a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi 
                          furono presi da grande spavento,
 [10]ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco 
                          vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto 
                          il popolo:
 [11]oggi vi è nato nella città di Davide 
                          un salvatore, che è il Cristo Signore.
 [12]Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto 
                          in fasce, che giace in una mangiatoia».
 [13]E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito 
                          celeste che lodava Dio e diceva:
 [14]«Gloria a Dio nel più 
                          alto dei cieli
 e pace in terra agli uomini che egli ama».
 [15]Appena gli angeli si furono allontanati 
                          per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo 
                          fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore 
                          ci ha fatto conoscere».
 [16]Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e 
                          Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia.
 [17]E dopo averlo visto, riferirono ciò che del 
                          bambino era stato detto loro.
 [18]Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose 
                          che i pastori dicevano.
 [19]Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole 
                          nel suo cuore.
 [20]I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando 
                          Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era 
                        stato detto loro.
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                      | Circoncisione di Gesù[21]Quando furon passati gli otto giorni 
                          prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, 
                          come era stato chiamato dall'angelo prima di essere 
                          concepito nel grembo della madre.  Presentazione di Gesù al tempio [22]Quando venne il tempo della loro purificazione 
                          secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino 
                          a Gerusalemme per offrirlo al Signore, [23]come è scritto nella Legge del Signore: ogni 
                          maschio primogenito sarà sacro al Signore;
 [24]e per offrire in sacrificio una coppia di tortore 
                          o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.
 
 [25]Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, 
                          uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto 
                          d'Israele;
 [26]lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva 
                          preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima 
                          aver veduto il Messia del Signore.
 [27]Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; 
                          e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù 
                          per adempiere la Legge,
 [28]lo prese tra le braccia e benedisse Dio:
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                      | Il Nunc dimittis
 [29]«Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola;
 [30]perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
 [31]preparata da te davanti a tutti i popoli,
 [32]luce per illuminare le genti
 e gloria del tuo popolo Israele».
  Profezia di Simeone [33]Il padre e la madre di Gesù 
                          si stupivano delle cose che si dicevano di lui. [34]Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua 
                          madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione 
                          di molti in Israele, segno di contraddizione
 [35]perché siano svelati i pensieri di molti 
                      cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima».
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                      |  Profezia di Anna[36]C'era anche una profetessa, Anna, 
                          figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. 
                          Era molto avanzata in età, aveva vissuto col 
                          marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, [37]era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro 
                          anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio 
                          notte e giorno con digiuni e preghiere.
 [38]Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei 
                          a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano 
                      la redenzione di Gerusalemme.
 [38]Quando ebbero tutto compiuto 
                            secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, 
                            alla loro città di Nazaret. [40]Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di 
                      sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui.
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                          Gesù tra i dottori[41]I suoi genitori si recavano tutti 
                            gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. [42]Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo 
                            secondo l'usanza;
 [43]ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano 
                            la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase 
                          a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.
 [44]Credendolo nella carovana, fecero una giornata 
                            di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti 
                            e i conoscenti;
 [45]non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui 
                            a Gerusalemme.
 
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                      | [46]Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto 
                            in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. [47]E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore 
                            per la sua intelligenza e le sue risposte.
 [48]Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: 
                          «Figlio, perché ci hai fatto così? 
                            Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo».
 [49]Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? 
                            Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del 
                            Padre mio?».
 [50]Ma essi non compresero le sue parole.
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                      | Ancora la vita nascosta a Nazaret
 [51]Partì dunque con loro e tornò 
                          a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava 
                          tutte queste cose nel suo cuore. [52]E Gesù cresceva in sapienza, età e 
                      grazia davanti a Dio e agli uomini.
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                          Luca - Capitolo 3 II. PREPARAZIONE DEL MINISTERO DI GESU'Predicazione di Giovanni Battista

 
 [1]Nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, 
                            mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, 
                            Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, 
                            tetrarca dell'Iturèa e della Traconìtide, 
                            e Lisània tetrarca dell'Abilène,
 [2]sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola 
                            di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel 
                            deserto.
 [3]Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, 
                            predicando un battesimo di conversione per il perdono 
                            dei peccati,
 [4]com'è scritto nel libro degli oracoli del 
                            profeta Isaia:
 Voce di uno che grida nel deserto:
 Preparate la via del Signore,
 raddrizzate i suoi sentieri!
 
 [5]Ogni burrone sia riempito,
 ogni monte e ogni colle sia abbassato;
 i passi tortuosi siano diritti;
 i luoghi impervi spianati.
 
 [6]Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
 [7]Diceva dunque alle folle che andavano a farsi battezzare 
                            da lui: «Razza di vipere, chi vi ha insegnato 
                            a sfuggire all'ira imminente?
 [8]Fate dunque opere degne della conversione e non 
                            cominciate a dire in voi stessi: Abbiamo Abramo per 
                            padre! Perché io vi dico che Dio può 
                            far nascere figli ad Abramo anche da queste pietre.
 [9]Anzi, la scure è gia posta alla radice degli 
                            alberi; ogni albero che non porta buon frutto, sarà 
                            tagliato e buttato nel fuoco».
 [10]Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo 
                            fare?».
 [11]Rispondeva: «Chi ha due tuniche, ne dia 
                            una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia 
                            altrettanto».
 [12]Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, 
                            e gli chiesero: «Maestro, che dobbiamo fare?».
 [13]Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di 
                            più di quanto vi è stato fissato».
 [14]Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E 
                            noi che dobbiamo fare?». Rispose: «Non 
                            maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi 
                            delle vostre paghe».
 [15]Poiché il popolo era in attesa e tutti 
                            si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, 
                            se non fosse lui il Cristo,
 [16]Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi 
                            battezzo con acqua; ma viene uno che è più 
                            forte di me, al quale io non son degno di sciogliere 
                            neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà 
                            in Spirito Santo e fuoco.
 [17]Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la 
                            sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; 
                            ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile».
 [18]Con molte altre esortazioni annunziava al popolo 
                            la buona novella.
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                      | Giovanni Battista in prigione
 [19]Ma il tetrarca Erode, biasimato da lui a causa 
                          di Erodìade, moglie di suo fratello, e per tutte 
                          le scelleratezze che aveva commesso, [20]aggiunse alle altre anche questa: fece rinchiudere 
                          Giovanni in prigione.
 Battesimo di Gesù[21]Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, 
                          ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, 
                          il cielo si aprì [22]e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza 
                          corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: 
                          «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono 
                          compiaciuto».
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                      | Genealogia di Gesù
[23]Gesù quando incominciò il suo ministero 
                          aveva circa trent'anni ed era figlio, come si credeva, 
                          di Giuseppe, figlio di Eli,
 [24]figlio di Mattàt, figlio di Levi, figlio 
                          di Melchi, figlio di Innài, figlio di Giuseppe,
 [25]figlio di Mattatìa, figlio di Amos, figlio 
                          di Naum, figlio di Esli, figlio di Naggài,
 [26]figlio di Maat, figlio di Mattatìa, figlio 
                          di Semèin, figlio di Iosek, figlio di Ioda,
 [27]figlio di Ioanan, figlio di Resa, figlio di Zorobabèle, 
                          figlio di Salatiel, figlio di Neri,
 [28]figlio di Melchi, figlio di Addi, figlio di Cosam, 
                          figlio di Elmadàm, figlio di Er,
 [29]figlio di Gesù, figlio di Elièzer, 
                          figlio di Iorim, figlio di Mattàt, figlio di 
                          Levi,
 [30]figlio di Simeone, figlio di Giuda, figlio di Giuseppe, 
                          figlio di Ionam, figlio di Eliacim,
 [31]figlio di Melèa, figlio di Menna, figlio 
                          di Mattatà, figlio di Natàm, figlio di 
                          Davide,
 [32]figlio di Iesse, figlio di Obed, figlio di Booz, 
                          figlio di Sala, figlio di Naàsson,
 [33]figlio di Aminadàb, figlio di Admin, figlio 
                          di Arni, figlio di Esrom, figlio di Fares, figlio di 
                          Giuda,
 [34]figlio di Giacobbe, figlio di Isacco, figlio di 
                          Abramo, figlio di Tare, figlio di Nacor,
 [35]figlio di Seruk, figlio di Ragau, figlio di Falek, 
                          figlio di Eber, figlio di Sala,
 [36]figlio di Cainam, figlio di Arfàcsad, figlio 
                          di Sem, figlio di Noè, figlio di Lamech,
 [37]figlio di Matusalemme, figlio di Enoch, figlio di 
                          Iaret, figlio di Malleèl, figlio di Cainam,
 [38]figlio di Enos, figlio di Set, figlio di Adamo, 
                          figlio di Dio.
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                      | Luca - Capitolo 4
 Tentazione nel deserto
 
 [1]Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò 
                          dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto 
                          [2]dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. 
                          Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono 
                          terminati ebbe fame.
 [3]Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio 
                          di Dio, dì a questa pietra che diventi pane».
 [4]Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non 
                          di solo pane vivrà l'uomo».
 [5]Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in 
                          un istante tutti i regni della terra, gli disse:
 [6]«Ti darò tutta questa potenza e la gloria 
                          di questi regni, perché è stata messa 
                          nelle mie mani e io la do a chi voglio.
 [7]Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo».
 [8]Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo 
                          al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai».
 [9]Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo 
                          del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, 
                          buttati giù;
 [10]sta scritto infatti:
 Ai suoi angeli darà ordine per te,
 perché essi ti custodiscano;
 [11]e anche:
 essi ti sosterranno con le mani,
 perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
 [12]Gesù gli rispose: «E' stato detto: 
                          Non tenterai il Signore Dio tuo».
 [13]Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il 
                          diavolo si allontanò da lui per ritornare al 
                          tempo fissato.
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                      |  III. MINISTERO DI GESU' IN GALILEAGesù inaugura la predicazione[14]Gesù ritornò in Galilea con la potenza 
                          dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta 
                          la regione. [15]Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano 
                          grandi lodi
 
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                      | Gesù a Nazaret
[16]Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; 
                          ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella 
                          sinagoga e si alzò a leggere. [17]Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo 
                        trovò il passo dove era scritto:
 [18]Lo Spirito del Signore è 
                        sopra di me;
 per questo mi ha consacrato con l'unzione,
 e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto
 messaggio,
 per proclamare ai prigionieri la liberazione
 e ai ciechi la vista;
 per rimettere in libertà gli oppressi,
 [19]e predicare un anno di grazia del Signore.
 [20]Poi arrotolò il volume, lo consegnò 
                        all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella 
                        sinagoga stavano fissi sopra di lui.
 [21]Allora cominciò a dire: «Oggi si è 
                        adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i 
                        vostri orecchi».
 [22]Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati 
                        delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca 
                        e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?».
 [23]Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete 
                        il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo 
                        udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, 
                        nella tua patria!».
 [24]Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene 
                        accetto in patria.
 [25]Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al 
                          tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni 
                          e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese;
 [26]ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una 
                          vedova in Sarepta di Sidone.
 [27]C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta 
                          Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, 
                          il Siro».
 
 |  |  
                      |  |  
                      | [28]All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono 
                          pieni di sdegno; [29]si levarono, lo cacciarono fuori della città 
                          e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la 
                          loro città era situata, per gettarlo giù 
                          dal precipizio.
 [30]Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.
 |   
                      | Gesù insegna a Cafarnao e guarisce 
                          un indemoniato[31]Poi discese a Cafarnao, una città della 
                          Galilea, e al sabato ammaestrava la gente. [32]Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché 
                          parlava con autorità.
 [33]Nella sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo 
                          e cominciò a gridare forte:
 [34]«Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù 
                          Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il 
                          Santo di Dio!».
 [35]Gesù gli intimò: «Taci, esci 
                          da costui!». E il demonio, gettatolo a terra in 
                          mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun 
                          male.
 [36]Tutti furono presi da paura e si dicevano l'un l'altro: 
                          «Che parola è mai questa, che comanda con 
                          autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi 
                          se ne vanno?».
 [37]E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione.
  Guarigione della suocera di Simone[38]Uscito dalla sinagoga entrò nella casa di 
                          Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande 
                          febbre e lo pregarono per lei. [39]Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, 
                          e la febbre la lasciò. Levatasi all'istante, 
                          la donna cominciò a servirli.
  Molte guarigioni [40]Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi 
                          colpiti da mali di ogni genere li condussero a lui. 
                          Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. 
                          [41]Da molti uscivano demòni gridando: «Tu 
                          sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava 
                          e non li lasciava parlare, perché sapevano che 
                          era il Cristo.
 Gesù abbandona in segreto Cafarnao e percorre 
                          la Giudea.
 [42]Sul far del giorno uscì e si recò 
                          in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero 
                          e volevano trattenerlo perché non se ne andasse 
                          via da loro.
 [43]Egli però disse: «Bisogna che io annunzi 
                          il regno di Dio anche alle altre città; per questo 
                          sono stato mandato».
 [44]E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.
 Luca - Capitolo 5
Chiamata dei primi quattro discepoli[1]Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso 
                          il lago di Genèsaret [2]e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare 
                          la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. 
                          I pescatori erano scesi e lavavano le reti.
 [3]Salì in una barca, che era di Simone, e lo 
                          pregò di .scostarsi un poco da terra. Sedutosi, 
                          si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.
 [4]Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi 
                          il largo e calate le reti per la pesca».
 [5]Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato 
                          tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua 
                          parola getterò le reti».
 |  
                      | [6]E avendolo fatto, presero una quantità enorme 
                          di pesci e le reti si rompevano. [7]Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, 
                          che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono 
                          tutte e due le barche al punto che quasi affondavano.
 [8]Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle 
                          ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati 
                          da me che sono un peccatore».
 [9]Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli 
                          che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto;
 [10]così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, 
                          che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: 
                          «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini».
 [11]Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo 
                      seguirono.
 |  |   
                      | Guarigione di un lebbroso
[12]Un giorno Gesù si trovava in una città 
                          e un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò 
                          ai piedi pregandolo: «Signore, se vuoi, puoi sanarmi».
 [13]Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: 
                          «Lo voglio, sii risanato!». E subito la 
                          lebbra scomparve da lui.
 [14]Gli ingiunse di non dirlo a nessuno: «Và, 
                          mostrati al sacerdote e fà l'offerta per la tua 
                          purificazione, come ha ordinato Mosè, perché 
                          serva di testimonianza per essi».
 [15]La sua fama si diffondeva ancor più; folle 
                          numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle 
                          loro infermità.
 [16]Ma Gesù si ritirava in luoghi solitari a 
                      pregare.
 |  |   
                      |  Guarigione di un paralitico [17]Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là 
                          anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni 
                          villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. 
                          E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. 
                          [18]Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un 
                          paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti 
                          a lui.
 [19]Non trovando da qual parte introdurlo a causa della 
                          folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le 
                          tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo 
                          della stanza.
 [20]Veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi 
                          peccati ti sono rimessi».
 [21]Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere 
                          dicendo: «Chi è costui che pronuncia bestemmie? 
                          Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?».
 [22]Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, 
                          rispose: «Che cosa andate ragionando nei vostri 
                          cuori?
 [23]Che cosa è più facile, dire: Ti sono 
                          rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina?
 [24]Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo 
                          ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io 
                          ti dico - esclamò rivolto al paralitico - alzati, 
                          prendi il tuo lettuccio e và a casa tua».
 [25]Subito egli si alzò davanti a loro, prese 
                          il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso 
                          casa glorificando Dio.
 [26]Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni 
                        di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».
 |   
                      | Chiamata di Levi
27]Dopo ciò egli uscì e vide un pubblicano 
                          di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: 
                          «Seguimi!». [28]Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
  Pasto con i peccatori presso Levi [29]Poi Levi gli preparò un grande 
                          banchetto nella sua casa. C'era una folla di pubblicani 
                          e d'altra gente seduta con loro a tavola. [30]I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano 
                          ai suoi discepoli: «Perché mangiate e bevete 
                          con i pubblicani e i peccatori?».
 [31]Gesù rispose: «Non sono i sani che 
                          hanno bisogno del medico, ma i malati;
 [32]io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori 
                          a convertirsi».
  Discussione sul digiuno [33]Allora gli dissero: «I discepoli 
                          di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così 
                          pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano 
                          e bevono!». [34]Gesù rispose: «Potete far digiunare 
                          gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con loro?
 [35]Verranno però i giorni in cui lo sposo sarà 
                          strappato da loro; allora, in quei giorni, digiuneranno».
 [36]Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa 
                          un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito 
                          vecchio; altrimenti egli strappa il nuovo, e la toppa 
                          presa dal nuovo non si adatta al vecchio.
 [37]E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti 
                          il vino nuovo spacca gli otri, si versa fuori e gli 
                          otri vanno perduti.
 [38]Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi.
 [39]Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il 
                        nuovo, perché dice: Il vecchio è buono!».
 |   
                    
                      | Luca - Capitolo 6 Le spighe strappate
 
 
 | [1] Un giorno di sabato passava attraverso campi di 
                            grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le 
                            spighe, sfregandole con le mani. [2] Alcuni farisei dissero: «Perché fate 
                            ciò che non è permesso di sabato?».
 [3] Gesù rispose: «Allora non avete mai 
                            letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame lui 
                            e i suoi compagni?
 [4] Come entrò nella casa di Dio, prese i pani 
                            dell'offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, 
                            sebbene non fosse lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
 [5] E diceva loro: «Il Figlio dell'uomo è 
                      signore del sabato».
 |  
                      | 
                        Guarigione di un uomo dalla mano inaridita
  
   |  [6] Un altro sabato egli entrò nella sinagoga 
                            e si mise a insegnare. Ora c'era là un uomo, 
                            che aveva la mano destra inaridita. [7] Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere 
                            se lo guariva di sabato, allo scopo di trovare un capo 
                            di accusa contro di lui.
 [8] Ma Gesù era a conoscenza dei loro pensieri 
                            e disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Alzati 
                            e mettiti nel mezzo!». L'uomo, alzatosi, si mise 
                            nel punto indicato.
 [9] Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: 
                            E' lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del 
                            male, salvare una vita o perderla?».
 [10] E volgendo tutt'intorno lo sguardo su di loro, 
                            disse all'uomo: «Stendi la mano!». Egli 
                            lo fece e la mano guarì.
 [11] Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra 
                            di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
 |  
                      | La scelta dei Dodici
12] In quei giorni Gesù se ne 
                          andò sulla montagna a pregare e passò 
                          la notte in orazione. [13] Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi 
                          discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome 
                          di apostoli:
 [14] Simone, che chiamò anche Pietro, Andrea 
                          suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo,
 [15] Matteo, Tommaso, Giacomo d'Alfeo, Simone soprannominato 
                          Zelota,
 [16] Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il traditore.
 
 Le folle al seguito di Gesù
 
 
[17] Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. 
                          C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine 
                          di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale 
                          di Tiro e di Sidone, [18] che erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti 
                          dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati 
                          da spiriti immondi, venivano guariti.
 [19] Tutta la folla cercava di toccarlo, perché 
                      da lui usciva una forza che sanava tutti.
 |   
                    
                      | 
                        Discorso inaugurale. Le Beatitudini
 | [20] Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù 
                          diceva: «Beati voi poveri,
 perché vostro è il regno di Dio.
 
 [21] Beati voi che ora avete fame,
 perché sarete saziati.
 Beati voi che ora piangete,
 perché riderete.
 
 [22] Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando 
                          vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno 
                          il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo.
 [23] Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, 
                            ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. 
                            Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i 
                      profeti.
 |  
                      | Luca - Capitolo 7
Guarigione del servo di un centurione
 | [1] Quando ebbe terminato di rivolgere tutte queste 
                        parole al popolo che stava in ascolto, entrò 
                        in Cafarnao.
 [2] Il servo di un centurione era ammalato e stava per 
                        morire. Il centurione l'aveva molto caro.
 [3] Perciò, avendo udito parlare di Gesù, 
                        gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo 
                        di venire e di salvare il suo servo.
 [4] Costoro giunti da Gesù lo pregavano con insistenza: 
                        «Egli merita che tu gli faccia questa grazia, 
                        dicevano,
 [5] perché ama il nostro popolo, ed è 
                        stato lui a costruirci la sinagoga».
 [6] Gesù si incamminò con loro. Non era 
                        ormai molto distante dalla casa quando il centurione 
                        mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, 
                        non stare a disturbarti, io non son degno che tu entri 
                        sotto il mio tetto;
 
 |  
                      | [7] per questo non mi sono neanche ritenuto degno di 
                        venire da te, ma comanda con una parola e il mio servo 
                        sarà guarito. [8] Anch'io infatti sono uomo sottoposto a un'autorità, 
                        e ho sotto di me dei soldati; e dico all'uno: Và 
                        ed egli va, e a un altro: Vieni, ed egli viene, e al 
                        mio servo: Fà questo, ed egli lo fa».
 [9] All'udire questo Gesù restò ammirato 
                        e rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: «Io 
                        vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così 
                        grande!».
 [10] E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono 
                      il servo guarito.
 |  
                      | 
                          Risurrezione del figlio della vedova di Nain
 

 | [11] In seguito si recò in una città chiamata 
                        Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande 
                        folla.
 [12] Quando fu vicino alla porta della città, 
                        ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio 
                        unico di madre vedova; e molta gente della città 
                        era con lei.
 [13] Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le 
                        disse: «Non piangere!».
 [14] E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori 
                        si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, 
                        alzati!».
 [15] Il morto si levò a sedere e incominciò 
                        a parlare. Ed egli lo diede alla madre.
 [16] Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio 
                        dicendo: «Un grande profeta è sorto tra 
                        noi e Dio ha visitato il suo popolo».
 [17] La fama di questi fatti si diffuse in tutta la 
                        Giudea e per tutta la regione.
 |  
                      | Domanda di Giovanni Battista e testimonianza 
                          che gli rende Gesù
[18] Anche Giovanni fu informato dai suoi discepoli 
                          di tutti questi avvenimenti. Giovanni chiamò 
                          due di essi
 [19] e li mandò a dire al Signore: «Sei 
                          tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?».
 [20] Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni 
                          il Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei 
                          tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?».
 [21] In quello stesso momento Gesù guarì 
                          molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi 
                          e donò la vista a molti ciechi.
 [22] Poi diede loro questa risposta: «Andate e 
                          riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: 
                          i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, 
                          i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, 
                          ai poveri è annunziata la buona novella.
 [23] E beato è chiunque non sarà scandalizzato 
                          di me!».
 [24] Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, 
                          Gesù cominciò a dire alla folla riguardo 
                          a Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel 
                          deserto? Una canna agitata dal vento?
 [25] E allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo 
                          avvolto in morbide vesti? Coloro che portano vesti sontuose 
                          e vivono nella lussuria stanno nei palazzi dei re.
 [26] Allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? 
                          Sì, vi dico, e più che un profeta.
 [27] Egli è colui del quale sta scritto:
 Ecco io mando davanti a te il mio messaggero,
 egli preparerà la via davanti a te.
 [28] Io vi dico, tra i nati di donna non c'è 
                          nessuno più grande di Giovanni, e il più 
                          piccolo nel regno di Dio è più grande 
                          di lui.
 [29] Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i 
                          pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo 
                          il battesimo di Giovanni.
 [30] Ma i farisei e i dottori della legge non facendosi 
                          battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno 
                          di Dio.
 Giudizio di Gesù sulla sua generazione[31] A chi dunque paragonerò gli uomini di questa 
                          generazione, a chi sono simili? [32] Sono simili a quei bambini che stando in piazza 
                          gridano gli uni agli altri:
 Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato;
 vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!
 [33] E' venuto infatti Giovanni il Battista che non 
                          mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio.
 [34] E' venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, 
                          e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani 
                          e dei peccatori.
 [35] Ma alla sapienza è stata resa giustizia 
                      da tutti i suoi figli».
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                      |  La peccatrice perdonata [36] Uno dei farisei lo invitò a mangiare da 
                          lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise 
                          a tavola. [37] Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, 
                          saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne 
                          con un vasetto di olio profumato;
 [38] e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo 
                          ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, 
                          poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li 
                    cospargeva di olio profumato.
 
 
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                      | [39] A quella vista il fariseo che l'aveva invitato 
                          pensò tra sé. «Se costui fosse un 
                          profeta, saprebbe chi e che specie di donna è 
                          colei che lo tocca: è una peccatrice». [40] Gesù allora gli disse: «Simone, ho 
                          una cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, dì 
                          pure».
 [41] «Un creditore aveva due debitori: l'uno gli 
                          doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta.
 [42] Non avendo essi da restituire, condonò il 
                          debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà 
                          di più?».
 [43] Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha 
                          condonato di più». Gli disse Gesù: 
                          «Hai giudicato bene».
 [44] E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi 
                          questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai 
                          dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i 
                          piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli.
 [45] Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando 
                          sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi.
 [46] Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, 
                          ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi.
 [47] Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti 
                          peccati, poiché ha molto amato. Invece quello 
                          a cui si perdona poco, ama poco».
 [48] Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi 
                          peccati».
 [49] Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: 
                          «Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?».
 [50] Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti 
                      ha salvata; và in pace!».
 Luca - Capitolo 8 Il seguito femminile di Gesù [1] In seguito egli se ne andava per le città 
                          e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella 
                          del regno di Dio. [2] C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano 
                          state guarite da spiriti cattivi e da infermità: 
                          Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette 
                          demòni,
 [3] Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, 
                          Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro 
                      beni.
 |  
                    
                      | Parabola del seminatore
 [4] Poiché una gran folla si radunava e accorreva 
                            a lui gente da ogni città, disse con una parabola: [5] «Il seminatore uscì a seminare la sua 
                            semente. Mentre seminava, parte cadde lungo la strada 
                            e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono.
 [6] Un'altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata 
                            inaridì per mancanza di umidità.
 [7] Un'altra cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute 
                            insieme con essa, la soffocarono.
 [8] Un'altra cadde sulla terra buona, germogliò 
                            e fruttò cento volte tanto». Detto questo, 
                            esclamò: «Chi ha orecchi per intendere, 
                            intenda!».
 
 Perché Gesù parla in parabole
 
[9] I suoi discepoli lo interrogarono sul significato 
                            della parabola. [10] Ed egli disse: «A voi è dato conoscere 
                            i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo in parabole, 
                      perchè vedendo non vedano e udendo non intendano.
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                      | Spiegazione della parabola del seminatore
 [11] Il significato della parabola è questo: 
                          Il seme è la parola di Dio. [12] I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno 
                          ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la parola 
                          dai loro cuori, perché non credano e così 
                          siano salvati.
 [13] Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, 
                          accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice; 
                          credono per un certo tempo ma nell'ora della tentazione 
                          vengono meno.
 [14] Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro 
                          che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano 
                          sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai 
                          piaceri della vita e non giungono a maturazione.
 [15] Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, 
                          dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, 
                      la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza.
 Come ricevere e trasmettere l'insegnamento 
                          di Gesù [16] Nessuno accende una lampada e la copre con un 
                          vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un 
                          lampadario, perché chi entra veda la luce. [17] Non c'è nulla di nascosto che non debba 
                          essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere 
                          conosciuto e venire in piena luce.
 [18] Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché 
                          a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà 
                          tolto anche ciò che crede di avere».
 I veri parenti di Gesù [19] Un giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, 
                          ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. [20] Gli fu annunziato: «Tua madre e i tuoi fratelli 
                          sono qui fuori e desiderano vederti».
 [21] Ma egli rispose: «Mia madre e miei fratelli 
                          sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono 
                      in pratica».
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                      | La tempesta sedata
 [22] Un giorno salì su una barca con i suoi 
                            discepoli e disse: «Passiamo all'altra riva del 
                            lago». Presero il largo. [23] Ora, mentre navigavano, egli si addormentò. 
                            Un turbine di vento si abbattè sul lago, imbarcavano 
                            acqua ed erano in pericolo.
 [24] Accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Maestro, 
                            maestro, siamo perduti!». E lui, destatosi, sgridò 
                            il vento e i flutti minacciosi; essi cessarono e si 
                            fece bonaccia.
 [25] Allora disse loro: «Dov'è la vostra 
                            fede?». Essi intimoriti e meravigliati si dicevano 
                            l'un l'altro: «Chi è dunque costui che 
                            dà ordini ai venti e all'acqua e gli obbediscono?».
 |  |  
                      | L'indemoniato geraseno

 [26] Approdarono nella regione dei Gerasèni, 
                          che sta di fronte alla Galilea.
 [27] Era appena sceso a terra, quando gli venne incontro 
                          un uomo della città posseduto dai demòni. 
                          Da molto tempo non portava vestiti, né abitava 
                          in casa, ma nei sepolcri.
 [28] Alla vista di Gesù gli si gettò ai 
                          piedi urlando e disse a gran voce: «Che vuoi da 
                          me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, 
                          non tormentarmi!».
 [29] Gesù infatti stava ordinando allo spirito 
                          immondo di uscire da quell'uomo. Molte volte infatti 
                          s'era impossessato di lui; allora lo legavano con catene 
                          e lo custodivano in ceppi, ma egli spezzava i legami 
                          e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti.
 [30] Gesù gli domandò: «Qual è 
                          il tuo nome?». Rispose: «Legione», 
                          perché molti demòni erano entrati in lui.
 [31] E lo supplicavano che non ordinasse loro di andarsene 
                          nell'abisso.
 
 [32] Vi era là un numeroso branco di porci che 
                          pascolavano sul monte. Lo pregarono che concedesse loro 
                          di entrare nei porci; ed egli lo permise.
 [33] I demòni uscirono dall'uomo ed entrarono 
                          nei porci e quel branco corse a gettarsi a precipizio 
                          dalla rupe nel lago e annegò.
 [34] Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani 
                          fuggirono e portarono la notizia nella città 
                          e nei villaggi.
 [35] La gente uscì per vedere l'accaduto, arrivarono 
                          da Gesù e trovarono l'uomo dal quale erano usciti 
                          i demòni vestito e sano di mente, che sedeva 
                          ai piedi di Gesù; e furono presi da spavento.
 [36] Quelli che erano stati spettatori riferirono come 
                          l'indemoniato era stato guarito.
 [37] Allora tutta la popolazione del territorio dei 
                          Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, 
                          perché avevano molta paura. Gesù, salito 
                          su una barca, tornò indietro.
 [38] L'uomo dal quale erano usciti i demòni gli 
                          chiese di restare con lui, ma egli lo congedò 
                          dicendo:
 [39] «Torna a casa tua e racconta quello che Dio 
                          ti ha fatto». L'uomo se ne andò, proclamando 
                          per tutta la città quello che Gesù gli 
                      aveva fatto.
 |  
                      | Guarigione di un'emorroissa e risurrezione della 
                          figlia di Giairo
 [40] Al suo ritorno, Gesù fu accolto dalla 
                            folla, poiché tutti erano in attesa di lui. [41] Ed ecco venne un uomo di nome Giàiro, che 
                            era capo della sinagoga: gettatosi ai piedi di Gesù, 
                            lo pregava di recarsi a casa sua,
 [42] perché aveva un'unica figlia, di circa dodici 
                            anni, che stava per morire. Durante il cammino, le folle 
                            gli si accalcavano attorno.
 [43] Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni, 
                            e che nessuno era riuscito a guarire,
 [44] gli si avvicinò alle spalle e gli toccò 
                            il lembo del mantello e subito il flusso di sangue si 
                            arrestò.
 [45] Gesù disse: «Chi mi ha toccato?». 
                            Mentre tutti negavano, Pietro disse: «Maestro, 
                            la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia».
 [46] Ma Gesù disse: «Qualcuno mi ha toccato. 
                            Ho sentito che una forza è uscita da me».
 [47] Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere 
                            nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi 
                            piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il 
                            motivo per cui l'aveva toccato, e come era stata subito 
                            guarita.
 [48] Egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha 
                            salvata, và in pace!».
 
 |  
                      | [49] Stava ancora parlando quando venne uno della casa 
                        del capo della sinagoga a dirgli: «Tua figlia 
                        è morta, non disturbare più il maestro». [50] Ma Gesù che aveva udito rispose: «Non 
                        temere, soltanto abbi fede e sarà salvata».
 [51] Giunto alla casa, non lasciò entrare nessuno 
                        con sé, all'infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo 
                        e il padre e la madre della fanciulla.
 [52] Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. 
                        Gesù disse: «Non piangete, perché 
                        non è morta, ma dorme».
 [53] Essi lo deridevano, sapendo che era morta,
 [54] ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: 
                        «Fanciulla, alzati!».
 [55] Il suo spirito ritornò in lei ed ella si 
                        alzò all'istante. Egli ordinò di darle 
                        da mangiare.
 [56] I genitori ne furono sbalorditi, ma egli raccomandò 
                        loro di non raccontare a nessuno ciò che era 
                      accaduto.
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                      | Luca - Capitolo 9
Missione dei Dodici [1] Egli allora chiamò a sé i Dodici 
                          e diede loro potere e autorità su tutti i demòni 
                          e di curare le malattie. [2] E li mandò ad annunziare il regno di Dio 
                          e a guarire gli infermi.
 [3] Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, 
                          né bastone, né bisaccia, né pane, 
                          né denaro, né due tuniche per ciascuno.
 [4] In qualunque casa entriate, là rimanete e 
                          di là poi riprendete il cammino.
 [5] Quanto a coloro che non vi accolgono, nell'uscire 
                          dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri 
                          piedi, a testimonianza contro di essi».
 [6] Allora essi partirono e giravano di villaggio in 
                          villaggio, annunziando dovunque la buona novella e operando 
                          guarigioni.
 Erode e Gesù [7] Intanto il tetrarca Erode sentì parlare 
                          di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, 
                          perché alcuni dicevano: «Giovanni è 
                          risuscitato dai morti», [8] altri: «E' apparso Elia», e altri ancora: 
                          «E' risorto uno degli antichi profeti».
 [9] Ma Erode diceva: «Giovanni l'ho fatto decapitare 
                          io; chi è dunque costui, del quale sento dire 
                          tali cose?». E cercava di vederlo.
 
 Ritorno degli apostoli e moltiplicazione dei pani
[10] Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù 
                          tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con 
                          sé e si ritirò verso una città 
                          chiamata Betsàida. [11] Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le 
                          accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire 
                          quanti avevan bisogno di cure.
 [12] Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli 
                          si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla, perché 
                          vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare 
                          e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta».
 [13] Gesù disse loro: «Dategli voi stessi 
                          da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo 
                          che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo 
                          noi a comprare viveri per tutta questa gente».
 [14] C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse 
                          ai discepoli: «Fateli sedere per gruppi di cinquanta».
 [15] Così fecero e li invitarono a sedersi tutti 
                          quanti.
 [16] Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, 
                          levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò 
                          e li diede ai discepoli perché li distribuissero 
                          alla folla.
 [17] Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro 
                        avanzate furono portate via dodici ceste.
 
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                      |  |  
                      | Professione di fede di Pietro [18] Un giorno, mentre Gesù 
                            si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli 
                            erano con lui, pose 
                            loro questa domanda: «Chi sono io secondo la gente?». [19] Essi risposero: «Per alcuni Giovanni il Battista, 
                            per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti 
                            che è risorto».
 [20] Allora domandò: «Ma voi chi dite che 
                            io sia?». Pietro, prendendo la parola, rispose: 
                            «Il Cristo di Dio».
 [21] Egli allora ordinò loro severamente di non 
                            riferirlo a nessuno.
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                      | Primo annunzio della passione
 [22] «Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire 
                          molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti 
                          e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo 
                          giorno». 
 Condizioni per seguire Gesù[23]Poi,          a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se          stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.[24]Chi          vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria          vita per me, la salverà. [25]Che giova all'uomo guadagnare il          mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?
 [26]Chi          si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio          dell'uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli          santi.
 L'avvento prossimo del regno [27] In verità vi dico: vi sono alcuni qui 
                          presenti, che non morranno prima di aver visto il regno 
                      di Dio».  |  
                    
                      | La trasfigurazione |  [28] Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese 
                          con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì 
                          sul monte a pregare. [29] E, mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto 
                          e la sua veste divenne candida e sfolgorante.
 [30] Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè 
                          ed Elia,
 [31] apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua 
                          dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme.
 [32] Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; 
                          tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i 
                          due uomini che stavano con lui.
 
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                      | [33] Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse 
                          a Gesù: «Maestro, è bello per noi 
                          stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè 
                          e una per Elia». Egli non sapeva quel che diceva. [34] Mentre parlava così, venne una nube e li 
                          avvolse; all'entrare in quella nube, ebbero paura.
 [35] E dalla nube uscì una voce, che diceva: 
                          «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo».
 [36] Appena la voce cessò, Gesù restò 
                          solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono 
                      a nessuno ciò che avevano visto.
 
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                      | L'epilettico indemoniato
 [37] Il giorno seguente, quando furon 
                          discesi dal monte, una gran folla gli venne incontro. [38] A un tratto dalla folla un uomo si mise a gridare: 
                          «Maestro, ti prego di volgere lo sguardo a mio 
                          figlio, perché è l'unico che ho.
 [39] Ecco, uno spirito lo afferra e subito egli grida, 
                          lo scuote ed egli dà schiuma e solo a fatica 
                          se ne allontana lasciandolo sfinito.
 [40] Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non 
                          ci sono riusciti».
 [41] Gesù rispose: «O generazione incredula 
                          e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? 
                          Conducimi qui tuo figlio».
 [42] Mentre questi si avvicinava, il demonio lo gettò 
                          per terra agitandolo con convulsioni. Gesù minacciò 
                          lo spirito immondo, risanò il fanciullo e lo 
                          consegnò a suo padre.
 [43] E tutti furono stupiti per la grandezza di Dio.
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                      | Secondo annunzio della Passione    |  Mentre tutti erano sbalorditi per tutte le cose che 
                            faceva, disse ai suoi discepoli: [44] «Mettetevi bene in mente queste parole: Il 
                            Figlio dell'uomo sta per esser consegnato in mano degli 
                            uomini».
 [45] Ma essi non comprendevano questa frase; per loro 
                            restava così misteriosa che non ne comprendevano 
                            il senso e avevano paura a rivolgergli domande su tale 
                            argomento.
 Chi è il più grande? [46] Frattanto sorse una discussione tra loro, chi 
                          di essi fosse il più grande. [47] Allora Gesù, conoscendo il pensiero del 
                          loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e 
                          disse:
 [48] «Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, 
                          accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi 
                          ha mandato. Poiché chi è il più 
                          piccolo tra tutti voi, questi è grande».
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                      | Uso del nome di Gesù
 [49] Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, 
                          abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel 
                          tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non 
                          è con noi tra i tuoi seguaci». [50] Ma Gesù gli rispose: «Non glielo impedite, 
                          perché chi non è contro di voi, è 
                        per voi».
 IV. La salita verso GerusalemmeCattiva accoglienza di un villaggio di Samaria
 [51] Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe 
                          stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso 
                          Gerusalemme [52] e mandò avanti dei messaggeri. Questi si 
                          incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani 
                          per fare i preparativi per lui.
 [53] Ma essi non vollero riceverlo, perché era 
                          diretto verso Gerusalemme.
 [54] Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e 
                          Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che 
                          scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».
 [55] Ma Gesù si voltò e li rimproverò.
 [56] E si avviarono verso un altro villaggio.
 
 Esigenze della vocazione apostolica [57] Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: 
                            «Ti seguirò dovunque tu vada». [58] Gesù gli rispose: «Le volpi hanno 
                            le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma 
                            il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
 [59] A un altro disse: «Seguimi». E costui 
                            rispose: «Signore, concedimi di andare a seppellire 
                            prima mio padre».
 [60] Gesù replicò: «Lascia che i 
                            morti seppelliscano i loro morti; tu và e annunzia 
                            il regno di Dio».
 [61] Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, 
                            ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa».
 [62] Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che 
                            ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è 
                            adatto per il regno di Dio».
 
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