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 VANGELO DI LUCA (III)   
                     
                      | Luca - Capitolo 19 Zaccheo

 | [1] Entrato in Gerico, attraversava la città. 
                          [2] Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani 
                          e ricco,
 [3] cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non 
                          gli riusciva a causa della folla, poiché era 
                          piccolo di statura.
 [4] Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì 
                          su un sicomoro, poiché doveva passare di là.
 [5] Quando giunse sul luogo, Gesù alzò 
                          lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, 
                          perché oggi devo fermarmi a casa tua».
 [6] In fretta scese e lo accolse pieno di gioia.
 [7] Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' 
                          andato ad alloggiare da un peccatore!».
 [8] Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, 
                          Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; 
                          e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte 
                          tanto».
 [9] Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza 
                          è entrata in questa casa, perché anch'egli 
                          è figlio di Abramo;
 [10] il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare 
                      e a salvare ciò che era perduto».
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                      | Parabola delle mine
   | [11] Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, 
                          Gesù disse ancora una parabola perché 
                          era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno 
                          di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro. [12] Disse dunque: «Un uomo di nobile stirpe partì 
                          per un paese lontano per ricevere un titolo regale e 
                          poi ritornare.
 [13] Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci 
                          mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno.
 [14] Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono 
                          dietro un'ambasceria a dire: Non vogliamo che costui 
                          venga a regnare su di noi.
 [15] Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo 
                          di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato 
                          il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato.
 
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                      | [16] Si presentò il primo e disse: Signore, la 
                          tua mina ha fruttato altre dieci mine. [17] Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché 
                          ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra 
                          dieci città.
 [18] Poi si presentò il secondo e disse: La tua 
                          mina, signore, ha fruttato altre cinque mine.
 [19] Anche a questo disse: Anche tu sarai a capo di 
                          cinque città.
 [20] Venne poi anche l'altro e disse: Signore, ecco 
                          la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto;
 [21] avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi 
                          quello che non hai messo in deposito, mieti quello che 
                          non hai seminato.
 [22] Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, 
                          servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che 
                          prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello 
                          che non ho seminato:
 [23] perché allora non hai consegnato il mio 
                          denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso 
                          con gli interessi.
 [24] Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela 
                          a colui che ne ha dieci
 [25] Gli risposero: Signore, ha gia dieci mine!
 [26] Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi 
                          non ha sarà tolto anche quello che ha.
 [27] E quei miei nemici che non volevano che diventassi 
                      loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me».
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                      | 
                          V. MINISTERO DI GESU' A GERUSALEMMEIngresso messianico a Gerusalemme

 |  [28] Dette queste cose, Gesù proseguì 
                          avanti agli altri salendo verso Gerusalemme. [29] Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, 
                          presso il monte detto degli Ulivi, inviò due 
                          discepoli dicendo:
 [30] «Andate nel villaggio di fronte; entrando, 
                          troverete un puledro legato, sul quale nessuno è 
                          mai salito; scioglietelo e portatelo qui.
 [31] E se qualcuno vi chiederà: Perché 
                          lo sciogliete?, direte così: Il Signore ne ha 
                          bisogno».
 [32] Gli inviati andarono e trovarono tutto come aveva 
                          detto.
 [33] Mentre scioglievano il puledro, i proprietari dissero 
                          loro: «Perché sciogliete il puledro?».
 [34] Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno».
 [35] Lo condussero allora da Gesù; e gettati 
                          i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù.
 
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                      | [36] Via via che egli avanzava, stendevano i loro mantelli 
                          sulla strada.[37] Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, 
                          quando tutta la folla dei discepoli, esultando, cominciò 
                          a lodare Dio a gran voce, per tutti i prodigi che avevano 
                          veduto, dicendo:
 [38] «Benedetto colui che viene,
 il re, nel nome del Signore.
 Pace in cielo
 e gloria nel più alto dei cieli!».
 
  Gesù approva le acclamazioni 
                          dei suoi discepoli [39] Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, 
                          rimprovera i tuoi discepoli». [40] Ma egli rispose: «Vi dico che, se questi 
                      taceranno, grideranno le pietre».
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                      | Lamento su Gerusalemme
 [41] Quando fu vicino, alla vista della città, 
                          pianse su di essa, dicendo: [42] «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, 
                          la via della pace. Ma ormai è stata nascosta 
                          ai tuoi occhi.
 [43] Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti 
                          cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno 
                          da ogni parte;
 [44] abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non 
                          lasceranno in te pietra su pietra, perché non 
                      hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».
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                      | I venditori cacciati dal tempio[45] Entrato poi nel tempio, cominciò a cacciare 
                          i venditori, [46] dicendo: «Sta scritto:
 La mia casa sarà casa di preghiera.
 Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!».
 Insegnamento nel tempio [47] Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti 
                          e gli scribi cercavano di farlo perire e così 
                          anche i notabili del popolo; [48] ma non sapevano come fare, perché tutto 
                      il popolo pendeva dalle sue parole.
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                        Luca - Capitolo 20 Obiezione dei Giudei sull'autorità di Gesù [1] Un giorno, mentre istruiva il popolo nel tempio 
                          e annunziava la parola di Dio, si avvicinarono i sommi 
                          sacerdoti e gli scribi con gli anziani e si rivolsero 
                          a lui dicendo: [2] «Dicci con quale autorità fai queste 
                          cose o chi è che t'ha dato quest'autorità».
 [3] E Gesù disse loro: «Vi farò 
                          anch'io una domanda e voi rispondetemi:
 [4] Il battesimo di Giovanni veniva dal Cielo o dagli 
                          uomini?».
 [5] Allora essi discutevano fra loro: «Se diciamo 
                          "dal Cielo", risponderà: "Perché non gli 
                          avete creduto?".
 [6] E se diciamo "dagli uomini", tutto il popolo ci 
                          lapiderà, perché è convinto che 
                          Giovanni è un profeta».
 [7] Risposero quindi di non saperlo.
 [8] E Gesù disse loro: «Nemmeno io vi dico 
                          con quale autorità faccio queste cose».
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                      | Parabola dei vignaioli omicidi
 [9] Poi cominciò a dire al popolo questa parabola: 
                          «Un uomo piantò una vigna, l'affidò 
                          a dei coltivatori e se ne andò lontano per molto 
                          tempo. [10] A suo tempo, mandò un servo da quei coltivatori 
                          perché gli dessero una parte del raccolto della 
                          vigna. Ma i coltivatori lo percossero e lo rimandarono 
                          a mani vuote.
 [11] Mandò un altro servo, ma essi percossero 
                          anche questo, lo insultarono e lo rimandarono a mani 
                          vuote.
 [12] Ne mandò ancora un terzo, ma anche questo 
                          lo ferirono e lo cacciarono.
 
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                      | [13] Disse allora il padrone della vigna: Che devo fare? 
                          Manderò il mio unico figlio; forse di lui avranno 
                          rispetto.[14] Quando lo videro, i coltivatori discutevano fra 
                          loro dicendo: Costui è l'erede. Uccidiamolo e 
                          così l'eredità sarà nostra.
 [15] E lo cacciarono fuori della vigna e l'uccisero. 
                          Che cosa farà dunque a costoro il padrone della 
                          vigna?
 [16] Verrà e manderà a morte quei coltivatori, 
                          e affiderà ad altri la vigna». Ma essi, 
                          udito ciò, esclamarono: «Non sia mai!».
 [17] Allora egli si volse verso di loro e disse: «Che 
                          cos'è dunque ciò che è scritto:
 La pietra che i costruttori hanno scartata,
 è diventata testata d'angolo?
 [18] Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà 
                          e a chi cadrà addosso, lo stritolerà».
 [19] Gli scribi e i sommi sacerdoti cercarono allora 
                          di mettergli addosso le mani, ma ebbero paura del popolo. 
                          Avevano capito che quella parabola l'aveva detta per 
                      loro.
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                      | Il tributo a Cesare [20] Postisi in osservazione, mandarono informatori, 
                          che si fingessero persone oneste, per coglierlo in fallo 
                          nelle sue parole e poi consegnarlo all'autorità 
                          e al potere del governatore. [21] Costoro lo interrogarono: «Maestro, sappiamo 
                          che parli e insegni con rettitudine e non guardi in 
                          faccia a nessuno, ma insegni secondo verità la 
                          via di Dio.
 [22] E' lecito che noi paghiamo il tributo a Cesare?».
 [23] Conoscendo la loro malizia, disse:
 
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                      | [24] «Mostratemi un denaro: di chi è l'immagine 
                          e l'iscrizione?». Risposero: «Di Cesare». [25] Ed egli disse: «Rendete dunque a Cesare ciò 
                          che è di Cesare e a Dio ciò che è 
                          di Dio».
 [26] Così non poterono coglierlo in fallo davanti 
                      al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero.
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                      |  |  
                      | La risurrezione dei morti[27] Gli si avvicinarono poi alcuni sadducei, i quali 
                          negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa 
                          domanda: [28] «Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se 
                          a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza 
                          figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza 
                          al proprio fratello.
 [29] C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver 
                          preso moglie, morì senza figli.
 [30] Allora la prese il secondo
 [31] e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono 
                          tutti senza lasciare figli.
 [32] Da ultimo anche la donna morì.
 [33] Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi 
                          sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno 
                          avuta in moglie».
 [34] Gesù rispose: «I figli di questo mondo 
                          prendono moglie e prendono marito;
 [35] ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo 
                          e della risurrezione dai morti, non prendono moglie 
                          né marito;
 [36] e nemmeno possono più morire, perché 
                          sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, 
                          sono figli di Dio.
 [37] Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche 
                          Mosè a proposito del roveto, quando chiama il 
                          Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe.
 [38] Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché 
                          tutti vivono per lui».
 [39] Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai 
                          parlato bene».
 [40] E non osavano più fargli alcuna domanda.
 Il Cristo, figlio e signore di Davide
 [41] Egli poi disse loro: «Come mai dicono che 
                          il Cristo è figlio di Davide, [42] se Davide stesso nel libro dei Salmi dice:
 Ha detto il Signore al mio Signore:
 siedi alla mia destra,
 [43] finché io ponga i tuoi nemici
 come sgabello ai tuoi piedi?
 [44] Davide dunque lo chiama Signore; perciò 
                          come può essere suo figlio?».
 Gli scribi giudicati da Gesù [45] E mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai 
                          discepoli: [46] «Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare 
                          in lunghe vesti e hanno piacere di esser salutati nelle 
                          piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi 
                          posti nei conviti;
 [47] divorano le case delle vedove, e in apparenza fanno 
                          lunghe preghiere. Essi riceveranno una condanna più 
                      severa»
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                      | Luca - Capitolo 21
 L'obolo della vedova

 | [1] Alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano 
                          le loro offerte nel tesoro. [2] Vide anche una vedova povera che vi gettava due 
                          spiccioli
 [3] e disse: «In verità vi dico: questa 
                          vedova, povera, ha messo più di tutti.
 [4] Tutti costoro, infatti, han deposto come offerta 
                          del loro superfluo, questa invece nella sua miseria 
                      ha dato tutto quanto aveva per vivere»
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                      |  |  
                      | Discorso sulla rovina di Gerusalemme. 
                        Introduzione
 5] Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle 
                        pietre e dei doni votivi che lo adornavano, disse: [6] «Verranno giorni in cui, di tutto quello che 
                        ammirate, non resterà pietra su pietra che non 
                        venga distrutta».
 [7] Gli domandarono: «Maestro, quando accadrà 
                        questo e quale sarà il segno che ciò sta 
                        per compiersi?».
 I segni premonitori [8] Rispose: «Guardate di non lasciarvi ingannare. 
                        Molti verranno sotto il mio nome dicendo: "Sono io" 
                        e: "Il tempo è prossimo"; non seguiteli. [9] Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, 
                        non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste 
                        cose, ma non sarà subito la fine».
 
 [10] Poi disse loro: «Si solleverà popolo 
                        contro popolo e regno contro regno,
 [11] e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie 
                        e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e 
                        segni grandi dal cielo.
 [12] Ma prima di tutto questo metteranno le mani su 
                        di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe 
                        e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, 
                        a causa del mio nome.
 [13] Questo vi darà occasione di render testimonianza.
 [14] Mettetevi bene in mente di non preparare prima 
                        la vostra difesa;
 [15] io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti 
                        i vostri avversari non potranno resistere, né 
                        controbattere.
 [16] Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, 
                        dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni 
                        di voi;
 [17] sarete odiati da tutti per causa del mio nome.
 [18] Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà.
 [19] Con la vostra perseveranza salverete le vostre 
                        anime.
 L'assedio [20] Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, 
                        sappiate allora che la sua devastazione è vicina. [21] Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano 
                        ai monti, coloro che sono dentro la città se 
                        ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in 
                        città;
 [22] saranno infatti giorni di vendetta, perché 
                      tutto ciò che è stato scritto si compia.
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                      | La catastrofe e i tempi dei pagani[23] Guai alle donne che sono incinte e allattano 
                          in quei giorni, perché vi sarà grande 
                          calamità nel paese e ira contro questo popolo. [24] Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri 
                          tra tutti i popoli; Gerusalemme sarà calpestata 
                        dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti.
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                      |  |  
                      | Le catastrofi cosmiche e la manifestazione gloriosa 
                        del Figlio dell'uomo [25] Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle 
                          stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per 
                          il fragore del mare e dei flutti, [26] mentre gli uomini moriranno per la paura e per 
                          l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla 
                          terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
 [27] Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una 
                          nube con potenza e gloria grande.
 [28] Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi 
                          e levate il capo, perché la vostra liberazione 
                      è vicina».
 Parabola del fico
 [29] E disse loro una parabola: «Guardate il 
                        fico e tutte le piante; [30] quando gia germogliano, guardandoli capite da voi 
                        stessi che ormai l'estate è vicina.
 [31] Così pure, quando voi vedrete accadere queste 
                        cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
 [32] In verità vi dico: non passerà questa 
                        generazione finché tutto ciò sia avvenuto.
 [33] Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole 
                        non passeranno.
 Vegliare per non essere sorpresi
 [34] State bene attenti che i vostri cuori non si 
                        appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni 
                        della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; [35] come un laccio esso si abbatterà sopra tutti 
                        coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
 [36] Vegliate e pregate in ogni momento, perché 
                        abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che 
                        deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».
 Gli ultimi giorni di Gesù
 [37] Durante il giorno insegnava nel tempio, la notte 
                        usciva e pernottava all'aperto sul monte detto degli 
                        Ulivi. [38] E tutto il popolo veniva a lui di buon mattino 
                      nel tempio per ascoltarlo.
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                      | Luca - Capitolo 22
VI. LA PASSIONEComplotto contro Gesù e tradimento di Giuda
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                      | [1] Si avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata 
                          Pasqua,
 [2] e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come 
                          toglierlo di mezzo, poiché temevano il popolo.
 [3] Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota, 
                          che era nel numero dei Dodici.
 [4] Ed egli andò a discutere con i sommi sacerdoti 
                          e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo nelle 
                          loro mani.
 [5] Essi si rallegrarono e si accordarono di dargli 
                          del denaro.
 [6] Egli fu d'accordo e cercava l'occasione propizia 
                      per consegnarlo loro di nascosto dalla folla.
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                      | Preparativi della cena pasquale
 [7] Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva 
                          immolare la vittima di Pasqua. [8] Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: 
                          «Andate a preparare per noi la Pasqua, perché 
                          possiamo mangiare».
 [9] Gli chiesero: «Dove vuoi che la prepariamo?».
 [10] Ed egli rispose: «Appena entrati in città, 
                          vi verrà incontro un uomo che porta una brocca 
                          d'acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà
 [11] e direte al padrone di casa: Il Maestro ti dice: 
                          Dov'è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua 
                          con i miei discepoli?
 [12] Egli vi mostrerà una sala al piano superiore, 
                          grande e addobbata; là preparate».
 [13] Essi andarono e trovarono tutto come aveva loro 
                      detto e prepararono la Pasqua.
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                      | La cena pasquale
 [14] Quando fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli 
                          con lui, [15] e disse: «Ho desiderato ardentemente di mangiare 
                          questa Pasqua con voi, prima della mia passione,
 [16] poiché vi dico: non la mangerò più, 
                          finché essa non si compia nel regno di Dio».
 [17] E preso un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo 
                          e distribuitelo tra voi,
 [18] poiché vi dico: da questo momento non berrò 
                          più del frutto della vite, finché non 
                          venga il regno di Dio»
 Istituzione dell'Eucaristia
 [19] Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò 
                          e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio 
                          corpo che è dato per voi; fate questo in memoria 
                          di me». [20] Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice 
                          dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza 
                          nel mio sangue, che viene versato per voi».
 Annunzio del tradimento di Giuda
 [21] «Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è 
                          con me, sulla tavola. [22] Il Figlio dell'uomo se ne va, secondo quanto è 
                          stabilito; ma guai a quell'uomo dal quale è tradito!».
 [23] Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda 
                          chi di essi avrebbe fatto ciò.
 Chi è il più grande?
 [24] Sorse anche una discussione, chi di loro poteva 
                          esser considerato il più grande. [25] Egli disse: «I re delle nazioni le governano, 
                          e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare 
                          benefattori.
 [26] Per voi però non sia così; ma chi 
                          è il più grande tra voi diventi come il 
                          più piccolo e chi governa come colui che serve.
 [27] Infatti chi è più grande, chi sta 
                          a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta 
                          a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che 
                          serve.
 Ricompensa promessa agli apostoli
 [28] Voi siete quelli che avete perseverato con me 
                          nelle mie prove; [29] e io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha 
                          preparato per me,
 [30] perché possiate mangiare e bere alla mia 
                          mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare 
                          le dodici tribù di Israele.
 Annunzio del ritorno e del ringraziamento di Pietro
 [31] Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per 
                          vagliarvi come il grano; [32] ma io ho pregato per te, che non venga meno la 
                          tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi 
                          fratelli».
 [33] E Pietro gli disse: «Signore, con te sono 
                          pronto ad andare in prigione e alla morte».
 [34] Gli rispose: «Pietro, io ti dico: non canterà 
                          oggi il gallo prima che tu per tre volte avrai negato 
                          di conoscermi».
  L'ora del combattimento decisivo
 [35] Poi disse: «Quando vi ho mandato senza 
                          borsa, né bisaccia, né sandali, vi è 
                          forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». [36] Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa 
                          la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada, 
                          venda il mantello e ne compri una.
 [37] Perché vi dico: deve compiersi in me questa 
                          parola della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. 
                          Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo termine».
 [38] Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». 
                      Ma egli rispose «Basta!».
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                      |  Sul monte degli Ulivi
 |   [39] Uscito se ne andò, come al solito, al 
                          monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. [40] Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per 
                          non entrare in tentazione».
 [41] Poi si allontanò da loro quasi un tiro di 
                          sasso e, inginocchiatosi, pregava:
 [42] «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! 
                          Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà».
 [43] Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo.
 [44] In preda all'angoscia, pregava più intensamente; 
                          e il suo sudore diventò come gocce di sangue 
                          che cadevano a terra.
 [45] Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai 
                          discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza.
 [46] E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi 
                      e pregate, per non entrare in tentazione».
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                      |  |  |  
                      | L'arresto di Gesù [47] Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di 
                          gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno 
                          dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo. [48] Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio 
                          tradisci il Figlio dell'uomo?».
 [49] Allora quelli che eran con lui, vedendo ciò 
                          che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo 
                          colpire con la spada?».
 [50] E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote 
                          e gli staccò l'orecchio destro.
 [51] Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate, 
                          basta così!». E toccandogli l'orecchio, 
                          lo guarì.
 [52] Poi Gesù disse a coloro che gli eran venuti 
                          contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio 
                          e anziani: «Siete usciti con spade e bastoni come 
                          contro un brigante?
 [53] Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete 
                          steso le mani contro di me; ma questa è la vostra 
                      ora, è l'impero delle tenebre».
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                      | Rinnegamenti di Pietro
 [54] Dopo averlo preso, lo condussero via e lo fecero 
                          entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva 
                          da lontano. [55] Siccome avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile 
                          e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in 
                          mezzo a loro.
 [56] Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo 
                          disse: «Anche questi era con lui».
 [57] Ma egli negò dicendo: «Donna, non 
                          lo conosco!».
 [58] Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche 
                          tu sei di loro!». Ma Pietro rispose: «No, 
                          non lo sono!».
 [59] Passata circa un'ora, un altro insisteva: «In 
                          verità, anche questo era con lui; è anche 
                          lui un Galileo».
 [60] Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che 
                          dici». E in quell'istante, mentre ancora parlava, 
                          un gallo cantò.
 [61] Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, 
                          e Pietro si ricordò delle parole che il Signore 
                          gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi 
                          mi rinnegherai tre volte».
 [62] E, uscito, pianse amaramente.
 
 
 Primi oltraggi [63] Frattanto gli uomini che avevano in custodia 
                        Gesù lo schernivano e lo percuotevano, [64] lo bendavano e gli dicevano: «Indovina: chi 
                        ti ha colpito?».
 [65] E molti altri insulti dicevano contro di lui.
 Gesù davanti al sinedrio
[66] Appena fu giorno, si riunì il consiglio 
                        degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli 
                        scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero: [67] «Se tu sei il Cristo, diccelo». Gesù 
                        rispose: «Anche se ve lo dico, non mi crederete;
 [68] se vi interrogo, non mi risponderete.
 [69] Ma da questo momento starà il Figlio dell'uomo 
                        seduto alla destra della potenza di Dio».
 [70] Allora tutti esclamarono: «Tu dunque sei 
                        il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Lo 
                        dite voi stessi: io lo sono».
 [71] Risposero: «Che bisogno abbiamo ancora di 
                        testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi dalla sua 
                      bocca».
 |  
                      | Luca - Capitolo 23
Gesù davanti a Pilato[1] Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero 
                          da Pilato
 [2] e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato 
                          costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare 
                          tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re».
 [3] Pilato lo interrogò: «Sei tu il re 
                          dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici».
 [4] Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: «Non 
                          trovo nessuna colpa in quest'uomo».
 
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                      | [5] Ma essi insistevano: «Costui solleva il popolo, 
                          insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato 
                          dalla Galilea fino a qui». [6] Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo
 [7] e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di 
                          Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si 
                      trovava anch'egli a Gerusalemme.
 |  
                      | Gesù davanti a Erode [8] Vedendo Gesù, Erode si rallegrò 
                          molto, perché da molto tempo desiderava vederlo 
                          per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche 
                          miracolo fatto da lui. [9] Lo interrogò con molte domande, ma Gesù 
                          non gli rispose nulla.
 [10] C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli 
                          scribi, e lo accusavano con insistenza.
 [11] Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò 
                          e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida 
                          veste e lo rimandò a Pilato.
 [12] In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; 
                      prima infatti c'era stata inimicizia tra loro.
 |  |  
                      | Gesù di nuovo davanti a Pilato
 [13] Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità 
                          e il popolo, [14] disse: «Mi avete portato quest'uomo come 
                          sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti 
                          a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle 
                          di cui lo accusate;
 [15] e neanche Erode, infatti ce l'ha rimandato. Ecco, 
                          egli non ha fatto nulla che meriti la morte.
 [16] Perciò, dopo averlo severamente castigato, 
                          lo rilascerò».
 [17] .
 [18] Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «A 
                          morte costui! Dacci libero Barabba!».
 [19] Questi era stato messo in carcere per una sommossa 
                          scoppiata in città e per omicidio.
 
 [20] Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare 
                          Gesù.
 [21] Ma essi urlavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!».
 [22] Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma 
                          che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in 
                          lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente 
                          e poi lo rilascerò».
 [23] Essi però insistevano a gran voce, chiedendo 
                          che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano.
 [24] Pilato allora decise che la loro richiesta fosse 
                          eseguita.
 [25] Rilasciò colui che era stato messo in 
                          carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, 
                          e abbandonò Gesù alla loro volontà.
 |  
                      | Sulla via del Calvario
 [26] Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone 
                          di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero 
                          addosso la croce da portare dietro a Gesù. [27] Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne 
                          che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui.
 
 |  |  
                      | [28] Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: 
                          «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, 
                          ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. [29] Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: 
                          Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e 
                          le mammelle che non hanno allattato.
 [30] Allora cominceranno a dire ai monti:
 Cadete su di noi!
 e ai colli: Copriteci!
 [31] Perché se trattano così il legno 
                          verde, che avverrà del legno secco?».
 [32] Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori 
                      per essere giustiziati.
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                      |  |  
                      | La crocifissione [33] Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero 
                          lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. [34] Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché 
                          non sanno quello che fanno».
 Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte.
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                      |  |  |  |  
                      |  Gesù 
                          in croce deriso e oltraggiato[35] Il popolo stava a vedere, i capi invece 
                          lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, 
                          salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo 
                          eletto». [36] Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano 
                          per porgergli dell'aceto, e dicevano:
 [37] «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso».
 [38] C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi 
                        è il re dei Giudei.
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                      |  |  
                    
                      | Il "buon ladrone"[39] Uno dei malfattori appesi alla croce 
                          lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te 
                          stesso e anche noi!». [40] Ma l'altro lo rimproverava: «Neanche tu hai 
                          timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? [41] Noi 
                          giustamente, perché riceviamo il giusto per le 
                          nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male».
 [42] E aggiunse: «Gesù, ricordati di me 
                          quando entrerai nel tuo regno».
 [43] Gli rispose: «In verità ti dico, oggi 
                      sarai con me nel paradiso».
 |  |  
                      | La morte di Gesù
 [44] Era verso mezzogiorno, quando il sole 
                          si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino 
                          alle tre del pomeriggio. [45] Il velo del tempio si squarciò nel mezzo.
 [46] Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, 
                          nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto 
                          questo spirò.
  Dopo la morte di Gesù[47] Visto ciò che era accaduto, 
                          il centurione glorificava Dio: «Veramente quest'uomo 
                          era giusto». [48] Anche tutte le folle che erano accorse a questo 
                          spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne 
                          tornavano percuotendosi il petto.
 [49] Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano 
                          e così le donne che lo avevano seguito fin dalla 
                      Galilea, osservando questi avvenimenti.
 |  
                      | La sepoltura  
 |   [50] C'era un uomo di nome Giuseppe, membro 
                          del sinedrio, persona buona e giusta. [51] Non aveva aderito alla decisione e all'operato 
                          deglialtri. Egli era di Arimatèa, una città 
                          dei Giudei, e aspettava il regno di Dio.
 [52] Si presentò a Pilato e chiese il corpo di 
                          Gesù.
 [53] Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo 
                          e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella 
                          quale nessuno era stato ancora deposto.
 [54] Era il giorno della parascève e gia splendevano 
                          le luci del sabato.
 [55] Le donne che erano venute con Gesù dalla 
                          Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba 
                          e come era stato deposto il corpo di Gesù,
 [56] poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli 
                          profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo 
                      secondo il comandamento.
 |  
                      | Luca - Capitolo 24 VII. DOPO LA RISURREZIONELa tomba vuota. Messaggio dell'angelo

 | [1] Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, 
                          si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi 
                          che avevano preparato. [2] Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro;
 [3] ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore 
                          Gesù.
 [4] Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire 
                          vicino a loro in vesti sfolgoranti.
 [5] Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il 
                          volto a terra, essi dissero loro: «Perché 
                          cercate tra i morti colui che è vivo?
 [6] Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi 
                          come vi parlò quando era ancora in Galilea,
 [7] dicendo che bisognava che il Figlio dell'uomo fosse 
                          consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso 
                          e risuscitasse il terzo giorno».
 [8] Ed esse si ricordarono delle sue parole.
 |  
                      | Gli apostoli rifiutano di credere alle chiacchiere 
                          delle donne
 [9] E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo 
                          agli Undici e a tutti gli altri. [10] Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria 
                          di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono 
                          agli apostoli.
 [11] Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento 
                          e non credettero ad esse.
 Pietro alla tomba[12] Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi 
                          vide solo le bende. E tornò a casa pieno di stupore 
                      per l'accaduto.  |  
                      | [13]Ed          ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un          villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, [14]e          conversavano di tutto quello che era accaduto. [15]Mentre          discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e          camminava con loro. [16]Ma i loro occhi erano incapaci di          riconoscerlo. [17]Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi          che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto          triste; [18]uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo          sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è          accaduto in questi giorni?».  |  |  
                      | [19] Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: 
                          «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, 
                          che fu profeta potente in opere e in parole, davanti 
                          a Dio e a tutto il popolo; [20] come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno 
                          consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno 
                          crocifisso.
 [21] Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; 
                          con tutto ciò son passati tre giorni da quando 
                          queste cose sono accadute.
 [22] Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; 
                          recatesi al mattino al sepolcro
 [23] e non avendo trovato il suo corpo, son venute a 
                          dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali 
                          affermano che egli è vivo.
 [24] Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno 
                          trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno 
                          visto».
 [25] Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di 
                          cuore nel credere alla parola dei profeti!
 [26] Non bisognava che il Cristo sopportasse queste 
                          sofferenze per entrare nella sua gloria?».
 [27] E cominciando da Mosè e da tutti i profeti 
                          spiegò loro in tutte le Scritture ciò 
                          che si riferiva a lui.
 [28] Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, 
                          egli fece come se dovesse andare più lontano.
 [29] Ma essi insistettero: «Resta con noi perché 
                          si fa sera e il giorno gia volge al declino». 
                          Egli entrò per rimanere con loro.
 [30] Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse 
                          la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.
 [31] Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. 
                          Ma lui sparì dalla loro vista.
 
 |  
                      | [32] Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci 
                          ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con 
                          noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». [33] E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, 
                          dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano 
                          con loro,
 [34] i quali dicevano: «Davvero il Signore è 
                          risorto ed è apparso a Simone».
 [35] Essi poi riferirono ciò che era accaduto 
                          lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare 
                      il pane.
 |  |  
                      | Gesù appare agli apostoli
 
 [36] Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù 
                          in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace 
                          a voi!». [37] Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma.
 [38] Ma egli disse: «Perché siete turbati, 
                          e perché sorgono dubbi nel vostro cuore?
 [39] Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio 
                          io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e 
                          ossa come vedete che io ho».
 [40] Dicendo questo, mostrò loro le mani e i 
                          piedi.
 [41] Ma poiché per la grande gioia ancora non 
                          credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui 
                          qualche cosa da mangiare?».
 [42] Gli offrirono una porzione di pesce arrostito;
 [43] egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
 Ultime istruzioni agli apostoli [44] Poi disse: «Sono queste le parole che vi 
                          dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano 
                          tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, 
                          nei Profeti e nei Salmi». [45] Allora aprì loro la mente all'intelligenza 
                          delle Scritture e disse:
 [46] «Così sta scritto: il Cristo dovrà 
                          patire e risuscitare dai morti il terzo giorno
 [47] e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti 
                          la conversione e il perdono dei peccati, cominciando 
                          da Gerusalemme.
 [48] Di questo voi siete testimoni.
 [49] E io manderò su di voi quello che il Padre 
                          mio ha promesso; ma voi restate in città, finché 
                          non siate rivestiti di potenza dall'alto».
 |  
                      | 
                        L'ascensione
 |  [50] Poi li condusse fuori verso Betània e, 
                          alzate le mani, li benedisse. [51] Mentre li benediceva, si staccò da loro 
                          e fu portato verso il cielo.
 [52] Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme 
                          con grande gioia;
 [53] e stavano sempre nel tempio lodando Dio
 |     |  |