Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

SANTE FONDATRICI 2


SUOR MARIA CELESTE CROSTAROSA - Fondatrice delle monache Redentoriste

Suor Maria Celeste Crostarosa, al secolo Giulia, nata a Napoli nel 1696 da una nobile famiglia, sin da piccola ebbe visioni di Gesù che l'ammoniva e l'ammaestrava, dirigendone il cammino nel mondo.
Decisa a consacrarsi interamente a Lui, insieme a due sue sorelle entrerà nell'Ordine carmelitano ma il suo monastero verrà soppresso; nel 1724, quindi, dovrà trasferirsi a Scala dove entra a far parte delle Visitandine, cominciando un lungo noviiziato che terminerà nel 1726.
Verso i 34 anni conosce sant'Alfonso de Liguori, trasferitosi nei dintorni per un forte esaurimento, a cui confidò di avere in mente di creare un nuovo istituto religioso. Con il suo appoggio, Maria Celeste costituirà a Scala, nel 1731, l'Istituto del SS. Redentore o delle Redentoriste, a cui farà seguito, nel 1732 la Congregazione dei Redentoristi fondata da Sant'Alfonso. Successivamente Suor Maria Celeste verrà trasferita in provincia di Nocera con l'incarico di rinnovare il monastero già esistente, di cui diventerà superiora, poi a Foggia, dove nel 1738 fonderà il monastero Redentorista del SS. Salvatore e dove si dedicherà a scrivere molte opere che non vennero mai pubblicate.
Muore nel 1755, da tutti considerata già santa.

 

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MADRE TERESA DI CALCUTTA - Fondatrice delle Missionarie della Carità

Nata a Skopje, piccola cittadina dei Balcani, nel 1910, ultima di cinque figli, battezzata col nome di Gonxha Agnes ricevette la Prima Comunione ad appena 5 anni e mezzo e venne cresimata nel 1916. Ad 8 anni rimase orfana di padre e tutta la famiglia ne risentì anche da un punto di vista finanziario. Frequentava attivamente la Parrocchia gesuita del Sacro Cuore, in cui maturò una forte vocazione missionaria e a 18 anni decise di entrare nell’Istituto della Beata Vergine Maria o delle Suore di Loreto, in Irlanda, con il nome di suor Mary Teresa, come la Santa Teresa di Lisieux.
Nello stesso anno, a dicembre, partì quindi per l’India, stabilendosi a Calcutta. Emise i primi voti nel maggio 1931 e successivamente andò ad insegnare nella scuola femminile di Entally; nel 1937 fece la Professione perpetua, conservando il nome di Madre Teresa.
Nel 1944 diventò direttrice della scuola, dividendo il suo tempo tra l’insegnamento ed una profonda preghiera, amorevole con le alunne e le consorelle, vivendo così per venti lunghi anni, distinguendosi per le opere di carità e per l’intenso lavoro.
Nel settembre del 1946, durante un viaggio da Calcutta a Darjeeling, Madre Teresa ebbe un’illuminazione o, come disse lei stessa, una chiamata nella chiamata. Gesù le chiedeva di fare di più, di placare la sua sete di amore verso tutte le anime. Ebbe nei mesi seguenti locuzioni interiori e visioni in cui Gesù stesso le chiedeva di occuparsi dei più poveri che ancora non lo conoscevano.
In lei nacque la vocazione di fondare un nuovo ordine religioso che si occupasse dei più poveri e dopo due anni ottenne il permesso di lasciare la sua Congregazione ed andare per la nuova strada che le era stata scelta da Gesù stesso. Indossò un semplice sahari bianco rifinito di blu ed uscì nel mondo al di fuori delle mura della scuola dove aveva vissuto fino a quel momento, recandosi dapprima a Patna, dove visse per due mesi facendo esperienze presso le suore Mediche , una volta tornata a Calcutta, si stabilì presso le Piccole sorelle dei Poveri; poco dopo iniziò il suo nuovo cammino andando nei sobborghi della città, visitando le famiglie più povere, i bambini più malnutriti o ammalati, i più derelitti che morivano in strada. Con il rosario tra le dita, andava alla ricerca dei dimenticati; a lei presto si unirono altre persone, per lo più ex allieve e nell’ottobre 1950 la nuova Congregazione delle Missionarie della Carità venne riconosciuta ufficialmente.
Dal 1960 in poi le Missionarie vennero mandate in altre città indiane e nel 1965 venne aperta una casa simile in Venezuela, successivamente lo stesso avvenne anche a Roma, in Tanzania e a poco a poco in ogni parte del mondo.
Nel 1963, Madre Teresa fondò anche il ramo maschile, denominato: Fratelli Missionari della Carità, le sorelle dedite alla contemplazione, il ramo maschile dei contemplativi e nel 1984 i Padri Missionari della Carità. Non si fermò a questo, Madre Teresa, ma organizzò anche dei gruppi di Collaboratori, di diverse fedi, condividendo con essi vita semplice, preghiere, sacrificio e aiuto agli ultimi. Nel 1991, a seguito della richiesta di molti consacrati, la piccola suora creò il Movimento Corpus Christi per Sacerdoti che condividevano la sua spiritualità.
Intanto il mondo si era accorto dell’opera di questa piccola suora e cominciò a conferirle molte onorificenze che culminarono con il Premio Nobel per la Pace, conferitole nel 1979.
Interiormente tormentata da momenti di intensa solitudine, con la sensazione che Dio le fosse lontano, specie nel periodo in cui iniziò la sua attività di povera tra i poveri, Madre Teresa è una figura amata e rispettata da tutti, non solo dai cristiani.
Continuò a guidare la sua Congregazione finchè glielo permise la sua salute, poi nel 1997 passò il testimone alla nuova superiora generale, poco prima di morire, il 5 settembre. La sua tomba è meta di pellegrinaggi ininterrotti.


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BEATA MARIA TERESA SCRILLI - Fondatrice dell'Istituto delle Suore di Nostra Signora del Carmelo

Maria Teresa Scrilli (1825 – 1889) fondò un Istituto a Montevarchi (Ar) nel 1854, con l’approvazione del Granduca di Toscana Leopoldo II.
Con l’unità d’Italia e la conseguente caduta del Granducato di Toscana, l’istituto venne chiuso ma la Scrilli, certa del fatto suo, ricompose la comunità nel 1875 e successivamente altri Istituti vennero aperti in tutt’Italia e anche oltre frontiera in varie zone del mondo.
Ispirata alla spiritualità carmelitana, unita a Dio alla cui volontà si abbandonava completamente, era specialmente dedita alla preghiera, sia in riparazione delle offese, sia di lode e di ringraziamento.
Sentì che si doveva ancora donare e si diede alla istruzione cristiana, morale e civile delle giovani.
Era molto devota alla Madonna, a cui si rivolgeva col titolo di "Cara Mamma...”.


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SERVA DI DIO MADRE ISABELLA DE ROSIS -
Fondatrice della congregazione delle Suore Riparatrici del S. Cuore


Isabella De Rosis nacque a Rossano Calabro (Cosenza) nel 1842 da una famiglia nobile. Sin da piccola sentì il desiderio di dedicarsi completamente a Dio, soprattutto dopo aver studiato presso il S. Chiara a Napoli, (1853-1860), ma tornata in famiglia, venne colpevolizzata dai parenti per la sua avversione al matrimonio. Ella soffrì in silenzio, decisa ad opporsi e si trasferì a Napoli dove entrò tra le figlie della Carità; successivamente venne inviata a Parigi dove tascorse due anni ma, a causa diella sua precaria salute, ritornò a Napoli, cercando di farsi accettare da qualche Istituto Religioso in cui finalmente realizzare pienamente la sua vocazione. Si ritirò in una villa di Napoli attorno al 1875 sperando di fare chiarezza nella sua anima e maturò l'idea di una nuova Congregazione che riparasse le offese al Sacro Cuore di Gesù e che venne presto realizzata con il nome di "Congregazione delle Suore Riparatrici del Sacro Cuore di Gesù", dedita anche ad opere di carità ed assistenza di orfani.
La vita dell’Istituto però venne sconvolta da vari problemi e Isabella de Rosis diede le dimissioni da superiora, tornando ad essere una semplice suora, tra umiliazioni e silenzi, sino alla sua morte avvenuta l’11 agosto 1911.


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BEATA MARIA DOMENICA BRUN BARBANTINI - Fondatrice delle suore Ministre degli Infermi

 

Maria Domenica nacque a Lucca nel 1789 da padre svizzero e da madre lucchese e sin da piccola fu di buon carattere, vivace e allegra, ma la sua allegria svanì, purtroppo, durante l'adolescenza, con la morte del padre e di tre fratellini. Con l’aiuto materno supererà questa fase negativa e si dedicherà fattivamente allo studio delle lettere e della religione.
Nel 1811 sposa Salvatore Barbantini che però dopo pochi mesi morirà lasciandola sola ed in attesa di un figlio. Maria Domenica accetta la volontà di Dio, donandosi a Lui, sentendo crescere dentro di sè l’amore verso i più poveri della sua città. Ella si occupa del figlio per tutto il giorno, poi per alcune ore della notte si dedica alle inferme. Ma Dio la vuole tutta per sè e le toglie anche quell’unico figlio di soli otto anni.
Ancora una volta ella si aggrappa a Dio a cui affida l’intera sua vita in uno sposalizio mistico, sentendo crescere dentro di sè un senso materno universale. Ogni giorno, estate e inverno, sole o pioggia, essa percorre le vie di Lucca per consolare, aiutare, assistere notte e giorno le malate, talvolta anche senza mangiare, senza più forze , talvolta perseguitata da cattivi soggetti.
La sua opera viene notata dal Vescovo che le affida l’incarico di creare in Lucca un monastero della Visitazione, finalizzato all’educazione giovanile; essa subito accetta, lavorandovi assiduamente, ma poco dopo sente la necessità di fondare una Congregazione religiosa di Sorelle Oblate Infermiere per servire Gesù nel corpo dei malati e dei sofferenti.
Nel 1829 Maria Domenica fonda le Sorelle Oblate Infermiere Povere , come lei animate da un solo ideale: visitare, assistere e servire il Cristo sofferente dell’orto del Getsemani o agonizzante sulla croce nelle persone inferme povere e moribonde, sempre pronte ad esporre la propria vita per amore di Cristo. La Fondatrice affida il suo Istituto alla Madonna Addolorata, che chiama “Nostra superiora”.
P. Antonio Scalabrini, Superiore dei Ministri degli Infermi, ravvisa nel carisma della Brun Barbantini quello stesso di San Camillo e le promette aiuto e sostegno spirituale. Papa Pio IX nel 1852 concederà alla Fondazione il nome ufficiale di Ministre degli Infermi e sancisce una comunione di intenti tra i Camilliani e la nuova Congregazione. Maria Domenica avrebbe voluto indossare la croce rossa di s. Camillo, cosa che le verrà concessa nel 1855 quando interverrà con le sue consorelle, nelle città vicine a Lucca infestate dal colera, nel tentativo di curare i malati.t. Morira a Lucca nel 1868.
La sua congregazione opera in vari campi: assistenza a domicilio, case per anziani, ospedali, in Italia e all’estero, dapprima in Cina con i Camilliani, poi in Brasile, Thailandia, Kenya, Filippine, Albania, Cile, ecc.

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SANTA BEATRICE DA SILVA - Fondatrice dell'Ordine delle concezioniste

Beatrice da Silva nacque a Ceuta nel Nord Africa, terra sotto il dominio del Portogallo, nel 1424 da famiglia nobile. Il padre era il conte di Viana ed essa, che cresceva bellissima e desiderata, venne educata presso la corte della principessa Isabella che poi divenne regina, sposando Giovanni II.di Castiglia. Successivamente però abbandonò la corte per dedicarsi alla vita monastica, allontanandosi da tutti, rinchiudendosi in una totale clausura in un monastero domenicano a Toledo, dove visse circa trent’anni, dedicandosi solo a Dio.
Nel 1484 ebbe l’ispirazione per creare un nuovo ordine, d’ispirazione francescana, la Congregazione dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, onorando così il mistero che coronava la nascita della Madonna.
Nello stesso anno, quindi, abbandonò il monastero in cui viveva e con alcune consorelle passò in una casa che le aveva donato la regina Isabella. Nel 1489, su richiesta di Beatrice e della stessa regina, Papa Innocenzo VIII autorizzò la nuova Congregazione di stretta clausura, basata sull’orazione e sulla contemplazione e le cui regole vennero confermate definitivamente nel 1511.
Da poco si stava diffondendo nel mondo, a partire dalla Spagna e dai paesi vicini, la realtà dell’Immacolata Concezione di Maria, che poi si diffuse in tutto il mondo, ma che venne riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa solo molti secoli dopo.
Il culto verso santa Beatrice venne incoraggiato dai frati minori, ma la sua santità è stata riconosciuta solo ai giorni nostri, nel 1976.

 

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SANTA GIOACCHINA DA VEDRUNA - Fondatrice delle Suore Carmelitane di Carità

Gioacchina de Mas y de Vedruna nasce nel 1783 a Barcellona, in una numerosa famiglia di nobili natali ma semplice e religiosa.
Fin da fanciulla essa si sente attratta dalla natura, dalla fede e dalla contemplazione, tanto che a soli 12 anni desidererebbe già dedicarsi tutta a Dio, chiudendosi nel Convento Carmelitano di Barcellona, ma il suo desiderio si realizzerà solo dopo molti anni.
Nel 1799 andrà infatti sposa a Teodoro De Mas anche lui fortemente attratto dalla vita religiosa, ma obbligato a sposarsi per ragioni dinastiche. Tuttavia, la loro unione fu profonda e serena, basata sull'amore e sulla religione, rallegrata dalla nascita di molti figli, ma turbata poi dalla guerra contro Napoleone a cui Teodoro dovette partecipare, tornando a casa solo per morirvi.
Gioacchina aveva 33 anni ed una numerosa famiglia da sfamare, ma non smetteva mai di pregare e di credere nella Provvidenza. Riuscì a rasserenare i suoi figli e, sistemata ogni cosa, si ritirò assieme alla sua famigliola in un terreno ereditato dal marito.
Nel corso degli anni, alcuni figli morirono, due si sposarono, quattro si dedicarono alla vita religiosa, così anche lei potè finalmente donarsi tutta a Dio, sognando di realizzare una nuova Congregazione che avesse come finalità quella di dare un’educazione alle giovani, assistenza agli ammalati e diffondere la parola di Dio attraverso la missione.
La sua Congregazione delle Suore Carmelitane della Carità nacque dunque nella sua proprietà di Manso Escorial nel 1826, dapprima osteggiata, poi si diffuse rapidamente in tutta la Catalogna con l'apertura di varie case di assistenza e di prevenzione.
La sua Congregazione venne approvata nel 1870, mentre la Regola definitiva nel 1880. Morì nel 1854 e fu santificata nel 1959 da Papa Giovanni XXIII.

 

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BEATA CATERINA CITTADINI - Fondatrice delle suore Orsoline di San Girolamo in Somasca


Nata a Bergamo nel 1801, rimane presto orfana assieme ad una sorella più piccola; le due bimbe vengono ospitate in un Orfanatrofio chiamato "Il Conventino", dove però riceveranno calore umano e sostegno e dove conseguiranno il diploma di maestre.
Lasceranno il Conventino nel 1822, trasferendosi a Somasca, dove vivevano dei cugini sacerdoti e dove Caterina troverà impiego presso la scuola elementare, mentre Giuditta nel 1829 creerà una scuola privata per fanciulle povere.
Entrambe maturano un sogno, quello di realizzare un Istituto religioso dedito all'educazione. Questo si concretizzerà parzialmente nel 1836 con la fondazione di un Istituto di educazione femminile, diretto da Giuditta che, però, nel 1840 morirà. Caterina, ne assumerà la direzione, continuando anche la sua opera di insegnante nelle scuole pubbliche.
Animata, comunque, dall'antico sogno di consacrasi a Dio, Caterina si impegnerà a farlo nel 1844, mentre l'anno seguente si ritirerà dalla scuola pubblica per dedicarsi esclusivamente alla sua opera, redigendo le Regole della futura Congregazione, ispirandosi alle Orsoline, ma tali Regole verranno respinte dal Vescovo in carica.
Caterina, per nulla abbattuta, si rimette all'opera ma purtroppo morirà nel 1857, prima di veder realizzata la sua opera, approvata solo pochi mesi dopo.
Vissuta nella prima metà dell’800, Caterina Cittadini, beatificata da Giovanni Paolo II nel 2001, è una figura di grande modernità, attuale e viva in questo scenario di grande caos che è il mondo odierno, diviso in classi sociali, in ricchi e poveri, in nord e sud, in cui l'uomo, senza più connotati umani viene soppresso o distrutto in svariati modi.
Caterina, che vive in una atmosfera quasi simile, si oppone a questa realtà e propone un dialogo, una condivisione, lei che ha provato la povertà e la solitudine propone un’alternativa.

 

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CELIA MENDEZ Y DELGADO - MARIA TERESA DEL CUORE DI GESU' - Fondatrice Ancelle Concezioniste del Cuore Divino di Gesù


Celia nasce nel 1844, a Fuentes de Andalucia in seno a una famiglia molto fervente e nel 1862 si sposa con il marchese Paulino Fernandez di Cordova, un matrimonio felice che però si concluderà presto con la morte prematura del marchese.
A 30 anni, nel 1876, lei e sua madre rientrano al paese natale e là ella sentirà il richiamo della voce di Dio che le chiederà di dedicarsi tutta a Lui. Abbandonatasi alla Sua volontà, decide di dedicarsi con tutte le sue forze e la sua volontà al bene del prossimo.
La sua idea è quella di costruire un orfanatrofio per fanciulle povere che però per problemi politici non potrà essererealizzato. Nel 1875 in visita ai suoi possedimenti, conosce il parroco della zona che la convincerà a riprendere e a realizzare il suo progetto, fondando poi, nel 1885, assieme al Beato Marcello spinola, la Congregazione delle Schiave del Sacro Cuore e ad entrare nella vita religiosa col nome di Maria Teresa del Cuore di Gesù.
Animata da fede profonda, speranza ed entusiasmo, per oltre venti anni condurrà alla pienezza il suo carisma, trasfondendolo alle sue consorelle, ora presenti in varie parti del mondo. Morì a Siviglia nel 1908 e i suoi resti mortali si trovano nella chiesa dell’Immacolata Concezione.


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SERVA DI DIO ROSA GATTORNO - Fondatrice delle Figlie di Sant'Anna

.Nata a Genova nel 1852, da buona famiglia, Rosa Gattorno va sposa a Girolamo Custo da cui avrà tre figli, ma presto resterà vedova, perdendo anche uno dei figli.
Sostenuta, però, da una fede incrollabile, affidatasi alla Madonna, ella passava parte del suo tempo in preghiera o dedicandosi ad opere caritative, pur tra le lotte e le vivaci ostilità degli anticlericali del momento.
Pio IX, al quale, durante un’udienza, ella rivelerà la sua idea di un nuovo Istituto Religioso ne approverà l’operato e la Regola, convinto della validità della nuova fondazione e della sua diffusione in ogni parte del mondo, cosa che avverrà quasi subito.
Nel dicembre 1866, a Piacenza, nasce l’Istituto delle Figlie di Sant’Anna con orfanotrofi e scuole femminili.
Madre Rosa muore nel maggio 1900 a Roma. E' stata beatificata da Giovanni Paolo II nel 2000.
A seguito della fondazione dell’ordine, sono sorti anche movimenti di laici, come il Movimento della Speranza, un Istituto secolare, le Figlie di S. Anna Contemplative e l’Istituto religioso sacerdotale dei Figli di S. Anna.

 


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SANTA RAFAELA MARIA DEL SAGRADO CORAZON - Fondatrice delle Ancelle del Sacro Cuore

Rafaela Porras y Aillón, nata vicino Cordova nel 1850, a 15 anni aveva già espresso la sua volontà di dedicarsi completamente a Dio, in castità perpetua, intensificando le opere di carità e di pietà.
Nel 1874, Rafaela e sua sorella Dolores si trasferirono nel Convento di Santa Croce a Cordova e si inserirono tra le novizie delle religiose di Maria Riparatrice che provenivano dalla Francia.
L'anno dopo le religiose francesi tornarono al loro paese e Rafaela venne nominata superiora dal Vescovo della città, affrontando varie difficoltà, create soprattutto dalla Curia, tanto che alla fine le suore lasciarono Cordova e si trasferirono a Madrid dove, nel 1877, ricevuta l’approvazione diocesana, nacque la Congregazione delle “Ancelle del Sacro Cuore”, confermata poi da Papa Leone XIII.
Nuove case si aggiunsero a quella madre, tutte permeate di preghiera e di adorazione al Sacro Cuore, come voleva il carisma della fondatrice.
Come spesso avviene nella vita di tante sante e santi, le incomprensioni - soprattuto interne all'Ordine - e le difficoltà lastricarono il cammino della nuova fondazione, tanto che nel 1893 Raffaella rinuncerà alla sua carica in favore della sorella, continuando a lavorare in umiltà come semplice suora, fino alla morte, avvenuta nel 1925 nella sede di Roma.
E' stata beatificata nel 1952 e santificata nel 1977.

 

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MARIE THERESE SOUBIRAN - Fondatrice della congregazione di Maria Ausiliatrice



Marie Therese Soubiran nacque a Castelnaudary e sin da piccola desiderò dedicarsi alla vita monastica ed entrare nel Carmelo.
A venti anni, su suggerimento del suo padre spirituale, si trasferì in Belgio e al suo ritorno in patria, nel 1854, fondò una prima Congregazione che nel 1863 diventerà Società di Maria Ausiliatrice, votata all’educazione dei bambini poveri e alla cura dei malati.
Nel 1869, nella Congregazione si inserì Madame Rich, presunta vedova, che entrata nell'Ordine col nome di suor Maria Francesca Borgia, diventerà assistente generale e successivamente prenderà il posto di Marie Therese cacciandola dalla sua stessa Congregazione.
Superato il primo momento di smarrimento, Suor Maria Teresa entrerà in una nuova Congregazione, quella parigina di Nostra Signora della Carità, facendovi la sua professione religiosa e vivendovi per circa 15 anni.
Morirà di tisi, dimenticata da tutti, mentre intanto, la presunta vedova Rich governerà per 15 anni sulla Congregazione realizzata da Marie Therese, fin quando non verrà smascherata e scacciata dopo la comparsa del marito che era ancora in vita.

 

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BEATA MARIA DI GESU' DELUIL-MARTINY - Fondatrice delle Figlie del Cuore di Gesù

Nata a Marsiglia nel 1841, in una famiglia di spicco della città, venne allevata secondo sani principi ed avviata agli studi anche del latino. Era una ragazza piena di entusiasmo e di idee. Nel 1849 seguì gli studi presso le suore della Visitazione dove fece la sua Prima comunione e dove crebbe col desiderio di dedicarsi tutta a Gesù. Intanto aveva creato una piccola associazione tra le sue compagne, quella delle Oblate di Maria.
Nel 1854 ricevette la Cresima dal beato Charles de Mazenod, arcivescovo di Marsiglia, fondatore degli Oblati di Maria Immacolata. Continuò gli studi insieme alla sorella Amelia con ottimi risultati, dato che aveva facilità di apprendimento ed una memoria prodigiosa. Prima di ritornare a casa sentì ancora la voce di Dio che la chiamava alla vita religiosa e quindi si recò a parlare col Santo Curato d’Ars per chiarire la sua vocazione ma egli le consigliò di attendere ancora per provare a se stessa che quella era la strada giusta da prendere.
Tornata in casa, si dedicò alla vita familiare, riservando però gran tempo all’orazione, alla comunione giornaliera ed alle opere di carità. Quando morì una delle sue sorelle ella chiese di nuovo a Dio di aprirgli le porte di un convento e dapprima seguì varie opere di assistenza e di carità, poi diventò assidua dell’Associazione della Guardia d’onore, cooperandone alla diffusione. Ad un certo punto pensò di entrare nel convento di Bourg, ma ancora una volta si dedicò alla Guardia d’Onore con una speciale benedizione di Papa Pio IX, concessale per intercessione del beato Daniele Comboni, fondatore dei Figli del S. Cuore e delle Madri della Nigrizia.
Nel 1886 si mise sotto la guida di P. Calage che le impose di scrivere un diario delle sue esperienze mistiche (Le Journal) e sotto la sua guida ella emise i voti di verginità perpetua; nel 1868 si offrì vittima in riparazione delle profanazioni eucaristiche, visitando vari santuari mariani, facendo ritiri spirituali, cercando ancora di capire quale fosse la volontà di Dio nei suoi riguardi, pensando di non essere all’altezza di realizzare qualsiasi altra cosa.
Tra difficoltà interiori e reali, tra cui la morte di una sorella, il dissesto finanziario del padre, la caduta militare di Sedan, la carcerazione del suo padre spirituale, la cura della famiglia ecc., dovette ancora una volta rimandare i suoi progetti. Successivamente però, tramite Mons. Osvaldo Van den Berghe, cappellano della Visitazione di Bruxelles, che la finanziò, finalmente realizzò la fondazione delle Figlie del Cuore di Gesù, cominciando a radunare attorno a sè varie consorelle, sia pur derisa e considerata un’esaltata dai più.
Nel 1874 redasse la sua Regola ispirandosi a Sant’Ignazio di Loyola, con l’intento di riparare alle offese fatte a Gesù Eucaristico, attraverso la contemplazione, l’unione dei cuori e l’adorazione del Santissimo, meditando, recitando il Magnificat, annullando la propria volontà in quella di Dio, chiedendo la realizzazione del Suo regno. Maria Imacolata era il loro modello.
Maria di Gesù e le sue consorelle fecero la professione dei voti perpetui nel 1878 e nel 1880 venne inaugurato il secondo convento vicino Marsiglia, otto la direzione spirituale di P. Calage. La Fondazione crebbe e nel decimo anniversario,la beata Maria espresse il suo desiderio di immolazione, secondo le intenzioni del Papa, sia Pio IX che Leone XIII, mettendo sotto la protezione del Sacro Cuore le sue consorelle.
Nel 1884, mentre passeggiava in giardino con le sue consorelle, ella venne assassinata da un anarchico che lavorava presso il convento come giardiniere. E’ stata beatificata nel 1989 da Papa Giovanni Paolo II.


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M. BONIFACIA RODRIGUEZ CASTRO - Fondatrice delle Serve di San Giuseppe

Bonifacia Rodriguez, nata a Salamanca da una famiglia molto cristiana, dopo il corso di studi elementari, imparato il mestiere di cordonaia, sostenne la famiglia dato che suo padre era morto, sopportando però dure condizioni di lavoro. Più tardi aprirà un negozio tutto suo di cordoni e passamanerie e vivrà la sua vita imitando la Santa Famiglia di Nazareth nella preghiera, nel ringraziamento e nel nascondimento, devotamente ispirata a Maria Immacolata e a San Giuseppe.
Rimasta sola con la madre utilizzerà il tempo rimastole dopo il lavoro, facendo opere di carità, recandosi ogni giorno nella vicina chiesa ed accogliendo un gruppo di ragazze che si riunirà ogni giorno da lei nei pomeriggi delle domeniche. Insieme poi fonderanno l’Associazione dell’Immacolata e di San Giuseppe, chiamata in seguito Associazione Giuseppina.
Bonifacia, sentendosi però chiamata alla vita religiosa avrebbe voluto entrare nel convento domenicano della sua città, ma l’incontro con il gesuita Javier Butiny che voleva operare in favore delle classi operaie che potevano raggiungere la santità anche attraverso il lavoro, sarà importante per la sua vita futura.Ella quindi si metterà sotto la sua direzione spirituale e così faranno le altre lavoratrici.
A Bonifacia egli consiglierà di fondare la Congregazione delle Serve di San Giuseppe, insieme ad altre sei ragazze dell’Associazione Giuseppina, fra le quali anche sua madre. Nel 1874 il vescovo di Salamanca aveva dato la sua approvazione al nuovo progetto di vita di Bonifacia, cioè un istituto femminile inserito nel mondo del lavoro, riconducibile alla Santa Famiglia. Le Serve di San Giuseppe davano lavoro alle donne povere e sole.
Ma il cammino di Bonifacia fu lastricato di difficoltà ed incomprensioni, il modello di questo istituto era troppo moderno per essere ben compreso dai più. Difatti, dopo 3 mesi il cofondatore venne espatriato con i suoi compagni gesuiti ed anche il vescovo che sosteneva Bonifacia venne sostituito. Ella resterà, dunque, sola alla conduzione del nuovo istituto sotto la guida di nuovi sacerdoti, secolari, che metteranno zizzania tra le varie consorelle e che si opporranno poi al laboratorio come base di vita, fino alla sua destituzione, avvenuta mente lei era in viaggio. Nel 1883, verrà dunque respinta ed umiliata e dovrà lasciare la sua città natale. Tuttavia proporrà al nuovo vescovo una nuova comunità da fondare a Zamora e dopo l’approvazione (1874) essa partirà alla volta della cittadina dove ricreerà un nuovo laboratorio.
Intanto a Salamanca ci si era dimenticati di lei e della sua nuova fondazione e gli statuti delle Serve di San Giuseppe vennero modificati ed approvati, nel 1901, da Papa Leone XIII, con esclusione, però, della casa di Zamora. Bonifacia si metterà in viaggio per parlare con le sue consorelle di Saragoza ma non verrà ricevuta. Tornata indietro, pur nel dolore, essa sarà sempre convinta di una riunione delle due fondazioni in una sola, cosa che avverrà solo nel 1907, al finire ormai della sua vita.


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B. MARIA ROSA MOLAS Y VALLVE - Fondatrice Suore di Nostra Signora della Consolazione

Maria Rosa Molas, nacque nel 1815 a Reus, in Spagna, da una famiglia di di artigiani, da genitori di origini andaluse e catalane. Ella fu dunque ricca di personalità, delicata e forte ad un tempo, piena di sentimenti nei confronti dei più deboli, eppure determinata, umile e contemplativa, energica e piena di idee, ricca di doni. Appena fatta Prima Comunione, ella provò esperienze mistiche esaltanti ma anche periodi di intenso silenzio in cui la voce del Signore non si faceva udire. Nel 1841 entrò in una Corporazione di Sorelle della Carità, laiche, che svolgevano il loro lavoro negli Ospedali e in case in cui rendeva servizio ai più degradati di Reus.
Nel 1844 la città verrà assediata e bombardata dalle truppe del Generale Zurbano ed ella ed altre consorelle, si recherà a pregarlo di ristabilire la pace, cosa che otterrà.
Qualche anno dopo ella con altre quattro consorelle, si recherà a Tortosa dove scoprirà che le Sorelle della Carità non sono riconosciute dalla chiesa ufficiale; nonostante la sorpresa, la sua sete di giustizia la farà parlare chiaramente con le sue consorelle: dovranno chiedere luce al Signore e obbedire alla Chiesa! Si ritrova così ad essere fondatrice di una Congregazione religiosa che verrà chiamata Suore di Nostra Signora della Consolazione, difatti la loro opera sarà quella di consolare il prossimo ed estendere la conoscenza del Regno di Dio, consolando gli afflitti e servendo i fratelli.
Segretamente si prepara a prendere un diploma di maestra, cosa che però le procurerà vari conflitti e persecuzioni da parte delle autorità. Essa vive in silenzio ed in umiltà questa prova e intanto, poichè l’hanno allontanata dalla scuola pubblica, collabora coraggiosamente alla realizzazione di un lazzaretto. Sempre piena di fede e in ininterrotta comunione con Dio, sembra non avvedersi nè delle calunnie nè delle difficoltà che lastricano il suo cammino, continuando a svolgere al meglio la sua attività dedita ai suoi consimili.
Nel 1876 dopo una breve malattia, prostrata per la grande stanchezza di tutto il lavoro svolto in quegli anni, chiede di morire, cosa che avverrà l’11 giugno di quell’anno, domenica della santissima Trinità. La sua fondazione, intanto si era diffusa ovunque nel mondo.

 

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BEATA GIULIA SALZANO - Fondatrice delle Suore Catechiste del Sacro Cuore

Santa Giulia Salzano

Giulia Salzano, nata a Santa Maria Capua nel 846 da un capitano dei lancieri di Ferdinando II Re di Napoli e da Adelaide Valentino, ben presto rimase orfana di padre e fu affidata alle Suore della Carità nell' Orfanotrofio di San Nicola La Strada, ove rimase fino ai 15 anni.
Conseguito il diploma magistrale, insegnò presso la scuola comunale di Casoria, dove si trasferì con la famiglia verso la fine del 1865.
Oltre alle nozioni vere proprie, essa insegnava il catechismo e si dava da fare per educare tutte le fasce d’età: fanciulli, giovani ed adulti, cosa che rimase sempre viva durante tutta la sua vita.
Nel 1929 essa morì e subito venne istruito il processo per riconoscere le sue virtù.
E’ stata proclamata venerabile da Giovanni Paolo II nel 2002 e nel 2003, in seguito ad un miracolo a lei attribuito, è stata beatificata e poi santificata da Benedetto XVI nel 2010.
Insieme alla Beata Caterina Volpicelli diffuse la devozione al Sacro Cuore e successivamente fondò la Congregazione delle Suore Catechiste del Sacro Cuore.
Caterina Volpicelli, di cui Pio XII proclamò l'eroicità delle virtù nel marzo del 1945, è stata beatificata da Papa Giovanni Paolo II l 25 aprile 2001.
Proveniente da famiglia napoletana nobile e profondamente cristiana, avrebbe voluto dedicarsi alla vita contemplativa ma non le fu possibile per via della salute delicata ma sopratutto perchè Dio aveva per lei altri progetti. Difatti, si dedicò a diffondere l'Apostolato della preghiera, aderendo poi al "Terz'ordine del Sacro Cuore" una istituzione francese guidata da Louise-Thérèse de Montaignac, a cui però diede un'impronta personale e, seguendo i consigli dell'arcivescovo di Napoli Riario Sforza, successivamente se ne allontanò seguendo un suo personale cammino, ricevendo l'approvazione dell'arcivescovo di Napoli e dando vita nel 1874 alla Pia Unione delle Ancelle del Sacro Cuore.
Tuttavia, desiderava ardentemente l'approvazione ecclesiastica che arrivò dopo varie difficoltà ed ostilità, nel 1890. Morì nel dicembre 1894.

Beata Caterina M. Volpicelli, Cofondatrice

 

 

M. Diomira Crispi Fondatrice Congregazione delle "Oblate al Divino Amore"


Beata Beatrice II d'Este
Fondatrice del Monastero di sant'Antonio in Polesine

Santa Vicenta Maria Lopez y Vicuna
Fondatrice Religiose di Maria Immacolata

Beata Candelaria di S. Giuseppe (Susanna Paz-Castillo Ramirez)
Fondatrice delle suore Carmelitane Venezuelane

Beata
Juana Maria Condesa LLuch
Fondatrice Ancelle di Maria Immacolata
per l'evangelizzazione
del mondo operaio

Beata Maria Luisa Merkert
CoFondatrice Congregazione delle Suore di S.ta Elisabetta
(1817-1872)

Beata Marietta Rubatto
Fondatrice dell'Ordine delle Terziarie Cappuccine a Loano

Madre Speranza
S. di Dio Maria Giuseppa Alhama Valera
Fondatrice delle Ancelle
e dei Figli dell'Amore Misericordioso

Beata Giuseppina Vannini
Fondatrice Figlie di San Camillo

Teresa ( Marie-Victoire) Couderc
Fondatrice della Congregazione delle Dame del Cenacolo

Beata M. Maria Margherita Caiani Fondatrice delle suore Francescane Minime del S. Cuore

Santa Maria Giuseppa Rossello
Fondatrice della Congregazione delle Figlie di Nostra Signora della Misericordia

Santa Rosa Venerini
Fondatrice delle Maestre Pie

S. di Dio M. M. Isabel Hesselblad
Fondatrice Ordine SS.mo Salvatore di S.ta Brigida,
Rama Sueca

Beata Giovanna di Lestonnac
Fondatrice Ordine delle Figlie di Nostra Signora

Sant’Angela della Croce
Guerrero González
Fondatrice dell’Istituto delle Suore della Croce

Santa Maria Soledad Torres Acosta
Fondatrice delle "Serve di Maria"

Madre Provvidenza
(Anna Maria Andreani) - Fondatrice Missionari della Fede

Beata Bartolomea Capitanio
Fondatrice delle Suore di Carità

 

- Sante Fondatrici 1

-
Sante Fondatrici 3

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