Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

COLLABORAZIONI

 

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VENERABILE AGOSTINO CHIEPPI - 7 SETTEMBRE

Agostino Chieppi nacque a Castel San Giovanni (PC) il 12 novembre 1830, primogenito di una numerosa famiglia dallo spirito profondamente cristiano e di umili mestieri: il padre Raimondo era muratore, la madre Benvenuta Maffi, casalinga.
Sin da fanciullo fu studente esemplare: dopo le elementari fu manovale di giorno, in sostegno al padre, ed allievo di ginnasio la sera. Il sogno di Chieppi era il sacerdozio ma la famiglia necessitava del suo aiuto: accertata la sua chiamata, a 15 anni abbandonò la casa paterna e si ritirò a Piacenza dove frequentò con successo la V ginnasio dai Padri Gesuiti e si preparò all’esame d’ammissione in Seminario presso il prestigioso Collegio Alberoni. Superatolo nel 1847, qui si trattenne a perfezionarsi sino al 1855, dopo essere stato ordinato Sacerdote il 24 settembre 1853.

Il Suo Superiore P. Francesco Gaggia scrisse di Lui:
“Giovane ardente per lo studio, nella pietà distinto, nei costumi irreprensibile, nella disciplina osservante, nel profitto assai lodevole malgrado la gracile salute, fornito di buon ingegno”.

Fu poi Professore di Retorica al Ginnasio di Borgotaro (PR), dove si dimostrò esperto sia in scienze letterarie che in dottrine ecclesiastiche e dove fu protagonista di un’intensa opera di apostolato fra la gente. Trasferitosi a Parma nel 1860, causa motivi di salute, divenne Vice-Rettore e Professore del Ginnasio comunale sino al 1863, quando venne allontanato perché si rifiutò di partecipare alla festa dello Statuto, organizzata dalle autorità civili, aderendo alle disposizioni del Vescovo di Parma Mons. Felice Cantimorri, che proibivano ai sacerdoti, per l’occasione, di celebrare riti religiosi, pena la sospensione dalle funzioni.

“Questa esemplarissima condotta se lo metteva materialmente sul lastrico, lo innalzava moralmente a campione eroico di obbedienza e di attaccamento all’Autorità Ecclesiastica” (CONTI Bonfiglio, Mons. Agostino Chieppi e l’opera sua: Brevi cenni compilati nella solenne commemorazione funebre celebrata nel I centenario della nascita, nella basilica cattedrale di Parma, 12 novembre 1930, Parma: Off. Graf. Fresching, 1930).
Privato del lavoro, rimase a Parma e si impegnò come precettore dei figli della nobile famiglia Biondi. Diceva di sé: “Vedete, sono un niente io e quando mi vedete dovete dire: Ecco un povero prete…Sì, io non sono altro che un povero prete”.
Contemporaneamente si occupò di predicazione, di confessione e di direzione spirituale. Il 1865 vede la luce, per opera del Venerabile Agostino Chieppi, la Congregazione delle Piccole Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, inizialmente composta da cinque devote tra cui la confondatrice Anna Micheli. Tale denominazione, dalle parole del Padre Fondatore, era sintesi della linea spirituale da seguire; era solito dire loro infatti: “Ricordatevi di essere le più piccole e la Congregazione l’ultima della Chiesa di Dio, come suona il nome che avete ricevuto…la vostra vita deve essere senza chiasso, amante del più santo nascondimento…dovete accontentarvi di fare del bene dove la Provvidenza vi chiamerà…amando tutto ciò che sa di povero, di piccolo, di nascosto, come sono i poveri, le povere case, gli umili impieghi” (Al cenno di Dio, vita di Agostino Chieppi, a cura della Congregazione delle Piccole Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, Parma: Tipolitografia Benedettina, 1977).
Il loro obiettivo è “di diffondere l’amore di Gesù per mezzo di Maria, di catechizzare fanciulle e fanciulli del popolo e assistere gli infermi negli ospedali e a domicilio” (Venerabile Agostino Chieppi: Sacerdote Fondatore della Congregazione delle Piccole Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, Decreto sulla Eroicità delle Virtù del Sac. Agostino Chieppi Fondatore delle Piccole Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria (1830 – 1891), Congregatio Pro Causis Sanctorum, S.l : s.n, 199...).
Di chiaro spirito cristocentrico-mariano, la Congregazione si esprime secondo il motto “A Gesù per Maria”. Notevoli le parole di solenne apprezzamento e gli scritti ad elogio dell’Oratore Sacro, Predicatore di Esercizi, Quaresimalista, Insegnante, Evangelizzatore dei più poveri, Uomo di cultura e di carità, Difensore della fede e della Chiesa, Agostino Chieppi.
Il Beato Guido Maria Conforti, Vescovo di Parma, così scrive nel 1923 alla Congregazione: “Negli anni più belli della mia vita ebbi la sorte di conoscere e di avvicinare in più incontri Mons. Agostino Chieppi ammirandone sempre la pietà, la modestia, l’operosità indefessa e la dottrina non comune, per cui la sua figura è rimasta scolpita profondamente nella mia mente, come la figura di un uomo superiore e di un’anima santa” [n.b.: nel testo manoscritto, il Beato scrive <<di un santo>>]; il Maestro Giuseppe Verdi lo chiamava “con somma stima…per tutto l’insieme delle sue doti e principalmente per la sua carità, Uomo grande” (Cfr. Lentini Gerlando, AgostinoChieppi: portatore di Cristo, Roma: Città Nuova, 1990).

Gli incarichi e le nomine più importanti ricoperti e ricevute da Mons. Agostino Chieppi:
- Economo Spirituale della Parrocchia di San Benedetto la quale versava in pessime condizioni materiali e spirituali (Luglio 1874),
- vince il concorso per la Parrocchia di San Vitale ma vi rinuncia rimanendo solo “Residente” (6 Settembre 1875),
- membro Attivo e Consigliere della Società Cattolica per le Buone Opere (18 Settembre 1875)
- rappresenta la Società Cattolica di Parma al II Congresso Cattolico di Firenze (19 Settembre 1875),
- membro del Consiglio della Società Parmense dei Missionari Gratuiti del SS.mo Cuore di Gesù (20 Giugno 1876),
- rappresenta la Società Cattolica di Parma al III Congresso Cattolico di Bologna (28 Settembre 1876),
- membro del Ven. Consorzio dei Vivi e dei Morti nella Cattedrale di Parma (13 Novembre 1876),
- Canonico Teologo e Protonotario apostolico della Cattedrale di Parma (1877),
- membro del Esaminatore Prosinodale (28 Aprile 1878),
- coadiutore del Promotore del Sinodo indetto dal Vescovo (dall’1 al 3 Ottobre 1878),
- Dottore in S. Teologia dal Collegio Teologico di Firenze e cooptato allo stesso (26 Maggio 1879),
- rappresenta la Società Cattolica di Parma al V Congresso Cattolico di Modena (24 Settembre 1879),
- segretario dell’Accademia di San Tommaso d’Aquino e Direttore del periodico Il Precursore per nomina Vescovile (7 Marzo 1880),
- “Difensore della Religione” per nomina del Collegio degli Avvocati di S. Pietro in Roma (20 Marzo 1880),
- convisitatore della Sacra Visita Pastorale per nomina del Vescovo (13 Novembre 1880)
- nel 1883 entra nel numero dei sessanta Dottori Collegiali dell'Università di Firenze e nel 1884 viene aggregato anche all’Almo Collegio Teologico di Parma.
Il Venerabile Agostino Chieppi fu anche giornalista, collaborando ai giornali locali Il Veridico, Il Mentore delle Famiglie, e fu direttore de La Sveglia.
Nel 1887 accoglie in Congregazione la Beata Eugenia Picco, figura di spicco dell’intera storia delle Piccole Figlie.
Uno fra gli incarichi più importanti, l’ebbe nel 1890 quando il Vescovo Mons. Andrea Miotti lo invitò a rappresentarlo all’VIII Congresso Cattolico Italiano che si tenne a Lodi; S.E. così scrisse alla Presidenza del Congresso: “Essendo io intento alla Visita Pastorale, invio a rappresentarmi uno dei più colti ed eminenti ecclesiastici della mia diocesi”.

Agostino Chieppi muore a Parma, in fama di santità, il 7 settembre 1891, nell’attuale Casa Madre della sua Congregazione, dove riposano anche i suoi Venerati resti mortali.
Nel 1941 ha inizio la Causa di Canonizzazione con la celebrazione del Processo Ordinario Informativo e, dopo aver percorso l’iter previsto dalla legislazione per le cause dei santi, nel 1992 il Pontefice Giovanni Paolo II diede mandato di redigere il Decreto sulle virtù eroiche del Servo di Dio. Dispose così che tale Decreto riguardante il Venerabile Agostino Chieppi, fosse pubblicato e riportato negli Atti della Congregazione per le Cause dei Santi.

Autore: Michele Chieppi

 

 

Dello stesso Autore:

 

- San Siro, Primo Vescovo di Pavia (IV Secolo)

 

- Madre Anna Micheli e la Beata Eugenia Picco

 

- L'enigma del Monastero del Liano

- Le Chiese di Pavia entro il primo muro della Città, secondo Opicino de Canistris

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