Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

A.I.C.I.S. ASSOCIAZIONE ITALIANA
COLLEZIONISTI IMMAGINETTE SACRE

 

CHE COSA E’ L’A.I.C.I.S.?

L’AICIS è l’Associazione, apolitica e senza fini di lucro, che raccoglie appassionati cultori, studiosi, collezionisti e quanti si interessano di immaginette sotto ogni profilo: storico, folkloristico, culturale, artistico, religioso

PERCHE’ ISCRIVERSI ALL’AICIS?

Perché l’unione fa la forza. Per essere informati, attraverso la Circolare mensile, di quanto interessa il settore e poter effettuare lo scambio del materiale fra i soci. Per partecipare alle mostre o anche conoscere ove si svolgono mostre di immaginette. Per partecipare a conferenze. Per avere notizie su pubblicazioni specialistiche, per avere le nuove immaginette, per conoscere i nuovi Venerabili, Beati e Santi, per avere altri ragguagli su santi e santuari.

 

COME ISCRIVERSI ALL’A.I.C.I.S.

Telefonando alla Segreteria (tel.06-7049.1619) e richiedendo l'apposito modulo da compilare. L’importo da versare sul conto corrente postale nr. 39389069 dell'’A.I.C.I.S è di euro 3,00 per la sola iscrizione all’Associazione, mentre la quota annuale 2004 è di euro 22,00 per le persone fisiche e di euro 34,00 per le Associazioni e gli Enti.

L’anno sociale decorre dal 1° gennaio e si conclude il 31 dicembre

DIRITTI DEI SOCI:

- ricevere le Circolari Informative, con immaginette omaggio;

- partecipare alle mostre ed alle iniziative sociali;

- partecipare alle riunioni di scambio fra soci;

- effettuare scambi fra soci per corrispondenza;

- fare inserzioni gratuite di offerta o di richiesta di immaginette nelle Circolari Informative.

Gli incontri si tengono nella Sede dell'Ass.ne, in P.za Campitelli 9, in una sala interna al cortile adiacente la
Chiesa di S.ta Maria in Portico, ogni primo martedì del mese, salvo eccezioni, che di volta in volta verranno rese note.

Per ogni eventuale comunicazione, contattare: Renzo Manfè - Vice Presidente
Tel.06-7049.1619 e-mail: aicis_rm@yahoo.it

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VITA ASSOCIATIVA

 

 

FONDO SOCIALE GIUGNO 2005

 


Offerta gratuita di immaginette per i soci 2005

Riportiamo l’elenco di 40 immaginette trasmesse per il fondo sociale di giugno 2005 dai soci Renzo Manfè (1, 19), Ippazio Mastria (2, 24), Luigi Zanot (3), Don Damiano Marco Grenci ((4, 14, 31), Ugo Amici (5), Maria Savina Romanelli (6), Felice Stasio (7), Pier Paolo Sangiorgi (8), Gino Arestivo (9), Edmondo Barcaroli (9), Giuseppe Milazzo (10), Padre Michele Giuliano (11, 33), Frà Carmelo Maria Pace (12, 22), Michele Contella (13), Antonello Sturnio (15), Mario Tasca (16), Mario Leonardi (17), Maurizio Prosperi (18), Giuliana Faraglia (20, 21), Gabriella Cartoceti (23), Saverio Sesti (26), Carluc cio Frison (27), Annalisa Zanichelli (28), Maria Assenza Tribastone (29), Franco Bislenghi (30), Amelia Fogagnolo (32), Antonio Buonamassa (34), Giacomo Anastasi (35), Roberto De Santis (36), Gian Lodovico Masetti Zannini (37), Attilio Gardini (38), Emanuele Macchiaverna (39) e Patrizia Fonana Roca (40).

Un sentito ringraziamento a questi associati che con la loro partecipazione permettono agli altri soci di attingere al Fondo sociale “Giugno 2005”. E anche questa è attività sociale.

Invitiamo, con l’occasione, i soci che hanno difficoltà a esser presenti almeno una volta l’anno con 450 santini con l’iniziativa “Un santino per ogni socio”, a essere presentI al Fondo sociale (che si svolge a giugno e a dicembre di ogni anno) con 150/170 immaginette.

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Come richiedere fino a 28 immaginette del Fondo Sociale

I tesserati 2005 che desiderano richiedere le immaginette sotto elencate debbono...

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INIZIATIVA "UN'IMMAGINETTA PER OGNI SOCIO"


RAGUSA 2 GIUGNO: FESTA DI SAN GIORGIO

In relazione a tale iniziativa, la prof.ssa MARIA ASSENZA TRIBASTONE ha inviato 500 immaginette di San Giorgio martire, Patrono di Ragusa e la breve nota che sotto riportiamo. Le immaginette sono state gentilmente messe a disposizione dal Rev. Prof. Don PIETRO FLORIDIA, Parroco del Duomo di San Giorgio di Ragusa Ibla, cui facciamo pervenire un sentito ringraziamento da parte del Consiglio Direttivo AICIS a nome di tutti gli associati.

Il Duomo di Ragusa Ibla è dedicato a San Giorgio, martire del IV secolo che dai Greci è chiamato “il Grande Martire”. Il suo culto è stato molto popolare sia in Occidente (è patrono dell’Inghilterra fin dal XIII secolo) che in Oriente. Non si conosce molto della sua vita. Il suo combattimento contro il drago, così spesso rappresentato nell’arte, è forse il simbolo del suo trionfo contro il paganesimo.
E’ stato spesso rappresentato sia a piedi, come un crociato (cele-bre la statua della cattedrale di Chartres in Francia), che a cavallo.
Celebri quadri si trovano a Venezia, Verona, nel Museo del Louvre a Parigi, a Clermont (Francia).
A Ragusa Ibla l’antica chiesa di San Giorgio, eretta verso la metà del XIV secolo, è andata distrutta in seguito al terremoto del 1693.
E’ rimasto un interessante portale in stile gotico-catalano con una lunetta raffigurante San Giorgio che uccide il drago.

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24 MAGGIO: FESTA DELLA REGINA DEL PREZ.MO SANGUE


Nell'ambito di tale Campagna, i soci STEFANO IORI e ALVARO TRUCCHI, di Grottaferata, hanno trasmesso 500 immaginette della Regina del Prez.mo Sangue.

Tra le feste o celebrazioni della Madonna non troviamo nella liturgia quella di Maria SS.ma Regina del Prez.mo Sangue e neppure vi era ai tempi di S. Gaspare Del Bufalo che non usò mai questo titolo. È certo però che fu proprio lui a far dipingere dal Pozzi il calice nella mano del celeste Bambino e chiamò la sua Ma-donna: «Madonna delle Missioni» e «Madonna del Calice».
Nella Prassi della sua Congregazione, dettata al Merlini verso la fine della vita, lasciò questa concisa descrizione della soavissima tela: «Vi è rappresentata la Beata Vergine Maria che porta il Bambino Gesù; Gesù reca nella mano destra il Calice del suo Prezioso Sangue e lo mostra alla Madre, mentre la stessa Beata Vergine invita i peccatori ad avvalersi di quel farmaco divino, preparato per gli uomini, con ardentissimo amore, per cancellare i peccati e rivestirsi delle virtù».
I Missionari e il popolo la chiamarono: «La Madonna del Prez.mo Sangue» e più tardi «La Regina del Prez.mo Sangue». I Missionari conservano gelosamente il quadro originale a Roma, nella chiesa di S. Maria in Trivio e ne celebrano la festa il 24 maggio, come dispose lo stesso Santo nella Regola: «Con singolare pietà e venerazione onorino la Beatissima Vergine e Madre di Dio, Maria, alla cui protezione, fin dal principio, la Congregazione affidò se stessa e ogni sua cosa e nei sacri ministeri la preghino specialmente con l'invocazione di Aiuto dei Cristiani».

Cerchiamo ora di fare un riassunto di quanto scrive L. Contegiacomo nel suo libro "S. Gaspare Del Bufalo - vita, personalità, carisma":
* Questa Madre celeste, che S. Gaspare amò col cuore di un serafino, egli la vedeva tutta inondata del sovrumano splendore irradiante dal Mistero del Sangue che sta all'origine di tutte le sue grandezze. * Come il Santo intendesse il Mistero di Maria e la spiritualità che ne consegue, ce lo dice in modo immediato e visivo un'immagine, ch'egli stesso escogitò...* Le aveva dato il titolo di Madonna delle Missioni e Madonna del Calice... * (Quel quadro)... è un compendio di teologia e di spiritualità mariane. (continua)

(Fonte: http://www.preghiereagesuemaria.it/libri/la%20regina%20del%20prerziosissimo%20sangue.htm)

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13 GIUGNO: FESTA DI SANT'ANTONIO DA PADOVA

Per l’iniziativa “Un santino per ogni socio”, LUCA DOTTI di Novi Ligure e ANTONIO D’ANDREA di Alessandria hanno trasmesso l’immaginetta della EBE 2/338, del santo di Padova degli anni Cinquanta.

Per la festa del Santo anche il socio GIACOMO ANASTASI di Catania ha inviato il santino che rappresenta la scultura lignea settecentesca che si venera nel Santuario di S.Francesco d’Assisi all’Immacolata a Catania.

Antonio da Padova (santo; Lisbona 1195 ca. - Arcella, Padova 1231), di nobile famiglia, entrò ancora giovanetto fra i canonici regolari di s.Agostino nel monastero di San Vincenzo presso Lisbona, passando poi a quello di Santa Croce in Coimbra.
Nel 1220 entrò nell'Ordine francescano dei frati minori e, mutato il suo nome originario Fernando in Antonio, partì per il Marocco con l'intento di predicare il Vangelo agli infedeli musulmani. Ammalatosi nell'autunno dello stesso anno, fu costretto a ritornare in patria. Nel 1221, presente ad Assisi al cosiddetto "Capitolo delle stuoie", conobbe san Francesco. (continua).

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24 LUGLIO: 80° ANNIVERSARIO DEL BEATO LUIGI MARIA MONTI

Il socio LUCIANO GALBUSERA di Cislago ci ha trasmesso 500 immaginette di Padre Luigi M.Monti, messe a disposizione dal Superiore della Comunità di Saronno Padre ALEANDRO PARITANTI che ringraziamo di cuore a nome di tutti gli associati AICIS.

Il Beato Luigi Maria Monti, è una ‘splendida figura di consacrato laico, di religioso, di apostolo della carità, che l'ardente amore per la Vergine Immacolata condusse a servire in modo eroico Cristo nei giovani, nei poveri e nei sofferenti’ (Giovanni Paolo II).

Egli nacque a Bovisio Masciago nell’alto milanese, il 24 luglio 1825. In gioventù decise di consacrarsi a Dio e cominciò a radunare attorno a sé alcuni coetanei, artigiani e contadini, realizzando nella sua bottega di falegname un oratorio serale per formare una comunità di fede, chiamata dalla gente ‘La Compagnia dei Frati’. Essa divenne fermento spirituale per l’azione benefica che svolse in favore dei poveri e dei malati del paese. Luigi lavorò poi da apprendista falegname a Cesano Maderno (MI) ove incontrò don Luigi Dossi, che divenne sua guida per un lungo tempo della sua vita.

La “Compagnia” fu denunciata alle autorità austriache, con calunnie di cospirazione politica. Il Lombardo-Veneto era allora soggetto all’Austria. Il Monti e quindici suoi compagni furono incarcerati per 72 giorni a Desio. Prosciolti per infondatezza dell’accusa, il Monti si impegnò ancor di più, come laico consacrato, a dedicare il suo tempo alla gioventù. Nel 1851 entrò nella Congregazione dei Figli di Maria, fondata dal b. Ludovico Pavoni per educare la gioventù bisognosa; si dedicò anche allo studio della piccola chirurgia e della farmacia e nel 1855 si mise a servizio dei malati di colera come infermiere volontario nel lazzaretto di Brescia, dando prova di eroica carità.(Continua)

(Fonte: Sito della Famiglia Montiana)

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CIRCELLO, 1° giugno: Festa della MADONNA DEI FIORI


I soci MARISA MIELE di Circello e GENNARO CANDILENO di Afragola hanno fatto pervenire 500 immaginette di Maria SS.ma del Carmine per l’iniziativa “Un santino per ogni socio” e alcune notizie inerenti alla relativa Festa dei Fiori che si celebra a Circello il 1° giugno. Il santino è stato fatto stampare a loro spese e per questo ai due soci giunga un particolare ringraziamento da tutti gli associati.

La festa del primo giugno è una tra le più caratteristiche della zona. Richiama molte persone anche dai comuni limitrofi sia per la devozione sia per la tradizione della processione durante la quale la Madonna del Carmine, deposta in una nicchia o trono, detto “Trionfo”, arricchito di variopinti fiori di campo come lupinella, ginestre, ecc e di giardino come rose e garofani, viene portata a spalla e percorre le vie della cittadina. Il “Trionfo” varia ogni anno e costituisce una sorpresa per la fantasia dei colori e la varietà dei fiori freschi di cui è arricchito. Infatti, tali fiori, sono raccolti dai giovani della parrocchia e portati in un luogo prefissato per essere recisi in modo che il gambo sia della stessa lunghezza. Vengono poi selezionati per colore, combinati nell’abbinamento e legati tra loro su strisce di canna. Queste strisce a loro volta saranno fissate sullo scheletro di legno della nicchia “Trionfo”. Tale tradizione è molto antica e la Madonna è detta “dei fiori” poi ché la festa si svolge proprio nel periodo di maggior rigoglio della primavera. Circello è un centro campano ubicato nell’Alto Sannio, distante km. 40 da Benevento e Km. 60 da Campobasso.

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IMMAGINETTA DEL CARD. RATZINGER CON GIOVANNI PAOLO II


RENZO MANFE’ invia agli associati l’unita immaginetta dell’incontro di Giovanni Paolo II con il futuro Papa Benedetto XVI, nell’ambito dell’iniziativa “Un Santino per ogni socio”.

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SAN PIETRO D'OLBA (SV), 29 GIUGNO: festa di San PIETRO APOSTOLO

La socia LILIANA PASTORINO ha trasmesso 500 immaginette della statua di san Pietro Apostolo, venerata nell’antica Parrocchia (1683) d’Olba San Pietro, comune di Urbe (Savona), per l’iniziativa “Un santino per ogni socio”.

San Pietro d’Olba è un frequentato centro turistico montano sulle sponde del torrente Olba ed è particolarmente conosciuto per reperti di arte della civiltà artistico-religiosa perthesiana. La scultura litica raffigurata sotto a sinistra è di homo sapiens neanderthalensis, probabilmente una donna; ha il collo, che è quasi un busto, e un cappuccio o una acconciatura appuntita, e sguardo rivolto verso l'alto. (Continua)

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HODIGHITRIA - COLEI CHE INDICA LA VIA

Per gli appassionati del tema mariano partecipiamo che il socio prof. Testa ha pubblicato il volume: “HODIGHITRIA – Colei che indica la via”.
Trattasi di uno dei più antichi e gloriosi titoli della Beata Vergine Maria. Il volume ha pagine XVI+221, con 50 illustrazioni in bianco e nero e 18 a colori, 12 piantine, con la riproduzione di 74 immaginette sacre con antiche preghiere. Storia di un quadro dipinto da San Luca sino alla salvezza di Costantinopoli. Espansione del culto nel mondo cattolico. Contenitore con la riproduzione di un centinaio di santini della Madonna dell’Odigitria, stampati a cura dei comitati di feste, delle chiese, delle confraternite, ma anche santini risultanti da ricerche iconografiche e storiche.

A conclusione del mese mariano, dedicato alla Vergine Maria, il Prof.Testa ci ha trasmesso tali immaginette, diverse tra loro, per l’invio a tutti gli associati, nell’ambito dell’iniziativa “Un santino per ogni socio”...

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CONFERENZA DI DON DAMIANO MARCO GRENCI SUI MARTIRI E TESTIMONI DEL XX SECOLO

Don DAMIANO MARCO GRENCI, 3 maggio u.s., in occasione di una sua venuta a Roma, ha partecipato alla riunione mensile AICIS ed ha tenuta un' interessante conferenza dal titolo:

“Attraversò una grande città mezza in rovina”, ovvero, “Rileggendo l’icona dei Martiri e Testimoni del XX secolo alla luce del terzo segreto di Fatima”.

Don Marco, che ha parlato “a braccio” ci ha inviato una sintesi della conferenza per tutti i soci che non erano presenti in detta circostanza.

"Questo nostro incontro si svolge regnante il successore di Pietro, Benedetto XVI, ma non possiamo dimenticare che l’A.I.C.I.S. è nata sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, il quale scrive il 22 ottobre 1978:
“È terminata da poco la solenne Messa di inaugurazione del mio ministero di Successore di Pietro. Per vivere intensamente questo momento storico, dovevamo fare la professione di fede in comune, che recitiamo ogni giorno nel Credo degli apostoli: “Credo nella santa Chiesa cattolica”, e nel Credo niceno-costantinopolitano: “Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica”.
Tutti insieme ci siamo resi consapevoli di questa meravigliosa verità sulla Chiesa, che il Concilio Vaticano II ha spiegato in due documenti: nella Costituzione dogmatica "Lumen Gentium" e nella Costituzione pastorale "Gaudium et Spes" sulla Chiesa nel mondo contemporaneo.
Ora, dobbiamo andare ancora più in profondità (...)

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MOSTRE

 

 

MOSTRE DI IMMAGINETTE SACRE
TARQUINIA (VT), 11-12 giugno 2005 “LE IMMAGINETTE SACRE


Il Circolo Filatelico Numismatico Tarquiniense della quale è Segretario il nostro socio EDMONDO BARCAROLI per ricordare il 35° Anniversario di fondazione dell'Associazione, organizzerà per i giorni 11 e 12 giugno 2005 una Mostra del Collezionismo, allestita nell'Auditorium di San Pancrazio in Tarquinia (foto da http://www.tarquinia.net/), nel cui ambito presenterà una Mostra di immaginette devozionali.

Detto spazio sarà curato dai soci AICIS Edmondo BARCAROLI, Lucilla MARTELLI e Gino ARESTIVO e presenterà al pubblico immaginette, stampate nel XIX e XX secolo, riproducenti personaggi, modelli di santità, nati o vissuti nel territorio della Diocesi di Tarquinia - Civitavecchia.
All'inizio del percorso espositivo dei santini, in apposito quadro, verrà illustrata anche l’Associazione AICIS con apposita scheda descrittiva e utilizzando i dati e gli scritti di materiale in possesso del Segretario del Circolo Filatelico Numismatico Tarquiniense e nostro socio, Barcaroli. Per l’occasione entrerà in funzione anche un Servizio Postale distaccato con annullo figurato celebrativo.

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BOSCO MARENGO (AL), 6-25 maggio 2005 - Mostra
“ROSARIUM – LA DEVOZIONE MARIANA DI SAN PIO V”

Nel pomeriggio del 6 maggio scorso si è svolta l'inaugurazione della mostra "San Pio V e la devozione popolare" presso il complesso monumentale di Santa Croce di Bosco Marengo, paese natale del Papa San Pio V. Un ennesimo ottimo successo per le nostre amate immaginette sacre. Vivi apprezzamenti per il risultato finale sono stati espressi dal l'Associazione "Amici di Santa Croce" che hanno fatto si che si realizzasse questa seconda esposizione della mostra tematica "ROSARIUM". Un sincero apprezzamento è giunto da S.E. Mons. Fernando CHARRIER, Vescovo di Alessandria e dal suo segretario, il giovane amico Don Mario Bianchi.

Interesse è stato dimostrato dalle numerose autorità presenti e dalla comunità boschese che in questi giorni festeggia il suo illustre patrono.
La Mostra avviene in concomitanza di una esposizione che vuole concludere i festeggiamenti per il V centenario della nascita di San Pio V.

Oltre alle immaginette (circa 500) sono esposti quadri, reliquiari, oggetti della devozione appartenuti a San Pio Papa, nonché numerose corone del Santo Rosario, preghiera prediletta dal Pontefice piemontese.
Sono presenti con le proprie collezioni i soci AICIS Roberto DE SANTIS, Luciano GALBUSERA, Attilio GARDINI, Silvia LANCELLOTTI, Renzo MANFE’, Antonio MENNONNA, Rosa PANISI e Saverio VITAGLIANO). Le tematiche sono: San Pio V, la Madonna del Rosario, i 20 Misteri del Rosario, i santi e beati dell'ordine domenicano.

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GUIDIZZOLO (MN), 3-12 giugno 2005: ”IL SACRO CUORE DI GESU’"

La Parrocchia di Guidizzolo, l’Associazione Italiana Collezionisti Immaginette Sacre e il Centro Culturale Vittorio Bachelet presentano la Mostra “Il Sacro Cuore di Gesù nelle immaginette dalla seconda metà dell'ottocento agli anni cinquanta” che verrà inaugurata il 3 giugno alle ore 17.00. L’esposizione è allestita dalla socia MARISA RODIGHIERO di Guidizzolo nel Salone “Don Giulio Incontri” – Oratorio Parrocchiale in Via Roma. In tale circostanza, Don Stefano SILIBERTI tratterà il tema “Il culto del Sacro Cuore di Gesù”. Oltre Marisa RODIGHIERO, che espone molto materiale proprio, partecipano i soci Emanuele MACCHIAVERNA e Renzo MANFE’ di Roma e alcuni collezionisti locali.

La mostra, che gode della consulenza di Francesca CANTARELLI CAMPOGALLIANI, di Don Stefano SILIBERTI e di Giovanni ZANFI, rimarrà aperta fino alle ore 20 il giorno 3 giugno, mentre dal 4 al 12 giugno osserverà l’orario: 9-12 e 17-20.

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BORGONOVO (PC), 30 aprile-5 giugno 2005 "MEMORIE DEL PASSATO - I SANTINI"
Santini dai santuari mariani per onorare il mese di maggio, dedicato a Maria.

Seguendo questo filo conduttore, il borgonovese Giuseppe Carrà, collezionista di immaginette sacre, ha allestito alla Domus Amaliae di Borgonovo la mostra “Memorie del passato - I santini”, che è stata inaugurata il 30 aprile.

Seconda edizione di un'esposizione già presentata con successo a San Nicolò alcuni anni fa, la mostra raccoglie una selezione delle cinquemila immaginette raccolte da Giuseppe Carrà. «Ho iniziato per caso. In casa ho trovato la scatola dove mia sorella aveva conservato con cura i santini della sua infanzia: doni de le catechiste per incoraggiare l'apprendimento a dottrina oppure ricordi di cerimonie. Tra amiche, facevano gli scambi, un po' come con le figurine».
L'esposizione alla Domus Amaliae, patrocinata dal Comune di Borgonovo, in collaborazione con l'Associazione La Valtidone, Pro Loco di Borgonovo e tipografia Costa&Conca, in piazza della Costituzione (vicino alla sede delle Poste), è visitabile ad ingresso libero tutte le domeniche e i festivi dal 1° maggio al 5 giugno, dalle 16 alle 18.30. (Fonte: http://pcturismo.liberta.it/asp/default.asp?IDG=42810&H=)

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TORRE ANNUNZIATA, ottobre 2005 – Mostra “MARIA SS.MA DELLA NEVE”

LA MADONNA DELLA NEVE – In merito il Segretario Saverio Vitagliano scrive:

“Con riferimento alla mostra sulla Madonna della Neve, tenuta in Torre Annunziata (NA) dal 5 al 13 febbraio 2005 e di cui si è data già notizia nella circolare associativa n° 263 del Marzo scorso, sono lieto di informare che in considerazione dell’interesse suscitato in ambito locale – e non solo – l’esposizione verrà ripetuta, con molta probabilità, nel prossimo mese di ottobre in occasione della festa patronale, proprio in onore della Madonna della Neve, ormai un caratteristico ed immancabile appuntamento popolare, religioso, folkloristico, tanto caro ai torresi.

Al fine di allargare la conoscenza su territorio nazionale, in cui viene venerata con sentita devozione la Madre di Dio con l’appellativo di “Neve”, si pregano i soci che disponessero di qualche immaginetta od anche cartolina (meglio se non compresa nell’elenco che segue), di spedirla cortesemente al sottoscritto (...)

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FOLLINA (TV), 15 maggio – “SANTINI, PATRIMONIO DI FEDE, STORIA E CULTURA”

Il socio MARIO TASCA di Follina, a conclusione della sua mostra di santini organizzata il giorno di Pentecoste, ci ha inviato l’unita breve relazione:“Si è svolta regolarmente e con successo la ripetizione della mia esposizione di Natale: come prevedibile meno gente che a dicembre, poiché il mercatino di Natale è senz'altro più caratteristico e tradizionale che non un mercatino primaverile! Ho realizzato una locandina con cornice di santini, e un angolo dedicato a Giovanni Paolo II che occupava il posto del presepe di Natale (un vano finestra, per sfruttare al massimo lo spazio dell'esiguo locale!). Sopra la zona del Papa uno dei due pannelli dedicati alla Madonna: accostamento non casuale (come recitava un cartello) per sottolineare la grande devozione di Giovanni Paolo Il alla Vergine Maria!”. M.TASCA

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CASTEL MAGGIORE (BO) 25 giugno-3 luglio 2005 – Mostra di santini:“HAI UN SANTO IN PARADISO”

Il Circolo Filatelico Numismatico Kastellano di Castel Maggiore (Bologna), con il patrocinio del locale Assessorato alla Cultura, allestisce dal 25 giugno al 3 luglio 2005 una Mostra nella Sala polivalente di Piazza Amendola sul tema “Hai un santo in paradiso”.

Tale mostra è allargata anche a libri ed oggetti devozionali. L’orario nei giorni feriali: 16-19; sabato e festivi: 9-12 e 16-19. Il Circolo ha fatto per l’occasione una cartolina tematica.

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ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE), 2-17 luglio 2005 – XV Mostra Sociale AICIS: “L’EUCARISTIA NELLE IMMAGINETTE DEVOZIONALI”

Nell'ospitale città di Roseto (Foto dal sito http://www.abruzzocitta.it/aziendecomuni/roseto/immagini.html) è in preparazione la XV edizione della Mostra Sociale AICIS.

Quest’anno, Anno dell’Eucaristia” indetto da S.S.Giovanni Paolo II lo scorso ottobre, il tema è “L’Eucaristia nelle immaginette devozionali”. Partecipano all’esposizione i soci: Saverio VITAGLIANO di Roma, Alessandro MARTINI di Firenze (litografia: “Anc.Maison Ch.Letaille, Boumard et Fils, Edit.Pontificaux-Paris”), Maria Savina ROMANELLI di Roma, Stefano IORI di Grottaferrata, Giancarlo GUALTIERI di Roma (Litografia Stich. Drucku.Verlag v.Franz Schemm Nurnberg), Fabrizio CAZZATO di Tutino di Tricase (LE), Renzo MANFE’ di Roma, Gabriella DELLA BIMBA di Lucca, Rosa Maria PANISI di Roma, Don Damiano Marco GRENCI di Sesto San Giovanni, Emilia BAGNASCO ANGIOLINO di Roma e Sebastiano MICHELI di Capannori (LU).

La mostra verrà inaugurata il sabato 2 luglio p.v., nei locali della Villa Comunale, sede storica della Mostra dal 1991; ha fatto eccezione lo scorso anno, che a causa della ristrutturazione della Villa Comunale, la manifestazione si è svolta nel moderno Centro Giovanile Piamartino “G.Guerrieri” di Roseto. Sta collaborando con l’AICIS per l’organizzazione della Mostra, oltre il nostro socio Dr.Mario GIUNCO di Roseto, il Circolo Filatelico Numismatico Rosetano e il suo instancabile ed efficiente Presidente Emidio D’ILARIO.

L’AICIS è ben lieta della volontà della cittadina di Roseto di continuare ad organizzare questa mostra, che tanto successo ha sempre riscosso. Il Consiglio Direttivo ringrazia i co-organizzatori rosetani per questa rinnovata possibilità di porgere ai propri concittadini ed ai tanti turisti, la bellezza e la cultura delle immaginette sacre attraverso l’attualissima tematica della Sacra Eucaristia

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CAUSE DI BEATIFICAZIONI E CANONIZZAZIONI


BEATIFICAZIONI DEL 14 MAGGIO 2005

 

Nel pomeriggio di oggi, il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto deLla Congregazione per le Cause dei Santi, ha presieduto, all'Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, la Celebrazione dell'Eucaristia per la Beatificazione delle due Serve di Dio Ascensión del Corazón de Jesús Nicol Goñi e Marianne Cope.
All'inizio della cerimonia, il Cardinale Saraiva Martins, per incarico di Papa Benedetto XVI, ha dato lettura della Lettera Apostolica con la quale il Sommo Pontefice ha iscritto nell'albo dei Beati le due Serve di Dio.
Nell'omelia il Porporato ha ricordato la Solennità di Pentecoste che si celebra oggi ed ha sottolineato che gli Apostoli "fecero l'esperienza dello Spirito Santo e divennero testimoni di Cristo morto e risorto, missionari per le vie del mondo. La stessa esperienza si ripete in tutti coloro che, accogliendo Cristo, si aprono a Dio e all'umanità; si ripete soprattutto nei santi, sia in quelli anonimi sia in quelli che sono stati elevati agli onori degli altari. I santi sono i capolavori dello Spirito che scolpisce il volto di Cristo e infonde nel loro cuore la carità di Dio". (Fonte: VIS).

1- Ascensión del Corazón de Jesús Nicol Goñi (1868-1940) Vergine co-fondatrIce delle Suore Missionarie del Rosario.

Ascensiòn nasce a Tafalla, piccola città di Navarra (Spagna) il 14.3.1868 e al battesimo le viene dato il nome di Fiorenza. Era la più piccola di 4 fratelli e necessariamente dovette aiutare in famiglia. A 14 anni entrò nel collegio di Santa Rosa da Lima nella città di Huesca. Il contatto con la vita religiosa domenicana la fece interrogare sulla sua vocazione; quando prese la decisione di essere religiosa, al termine degli studi, preferì tornare un anno nella sua famiglia per essere certa della sua scelta prima di seguire la sua vocazione. Ritornò nel collegio nel 1885 disposta a cominciare il suo noviziato. Un anno dopo emise i primi voti e cominciò a lavorare come insegnante, impegno che svolse per 28 anni. Con altre sorelle sentì il desiderio di servire i più poveri, anche quelli nelle terre più lontane, di cui giungevano notizie attraverso le riviste missionarie dell’epoca.

Lo Stato spogliò la comunità di Huesca della Scuola Normale e della Graduata che reggevano le Suore, passando di fatto alla Deputazione provinciale. Le suore persero il lavoro e l’apostolato e allora, desiderando da tempo lavorare nelle missioni, subito scrissero in America e nelle Filippine per offrire la loro disponibilità.

In Perù, dove si reca come missionaria nel 1913, l'opera di Ascensión del Corazón de Jesús Nicol Goñi si concretizza nella realizzazione della nuova congregazione religiosa, il cui principale fondatore fu il vescovo domenicano Ramón Zubieta (poi Servo di Dio) che era giunto da poco, nello stesso anno, ad Huesca, dal Vicariato Apostolico di Urubamba y Madre de Dios (oggi Porto Maldonado) - Perù, portando con sè la lettera ricevuta dalle suore. La nuova istituzione religiosa pose da subito al centro (...)

2- Marianne Cope (1838-1918)

Maria Anna Barbara Cope, al secolo Barbara Koob (1838-1918), è conosciuta come Madre Marianna di Molokai, un'isola delle Hawaii dove si fece sorella dei lebbrosi. Originaria dell'Europa, era una di otto figli di una famiglia che per sfuggire dalla miseria era emigrata dalla Germania verso gli Stati Uniti nel 1840. Crebbe così a Utica, un sobborgo di New York. Per nove anni lavorò in una fabbrica per aiutare i fratelli. Nel 1862 entrerà nella Congregazione delle Suore del Terz' Ordine di San Francesco a Syracuse (New York), ricoprendo diversi incarichi, tra i quali anche quello di soprintendere l'ospedale di S. Giuseppe, l'unico di Syracuse, prendendosi cura dei malati di ogni provenienza e religione. Una rarità al tempo.

Diverrà poi anche maestra delle novizie e superiora provinciale della sua Congregazione nel 1877. Nel novembre 1883, assieme a sei consorelle francescane, si sposta a Honolulu, nelle Hawaii, per curare i lebbrosi, pensando di restarvi solo poche settimane per organizzare gli aiuti e poi rientrare in città.

Non sa che darà 35 anni della sua vita alle Hawaii. E che rientrerà a Syracuse solo all'inizio del 2005, quando parte della salma verrà trasferita in vista della beatificazione.

A Molokai, isola del Regno delle Hawaii, opera in quegli anni padre Damien de Veuster, proclamato beato da Wojtyla nel 1995. Fu questo religioso originario delle Fiandre che nel 1873 andò per primo sull'isola dei lebbrosi, dove il governo delle Hawaii aveva deciso di mandare tutti i malati infetti dal 1865: un'isola che voleva dire una condanna a morte.
Molte, infatti, erano le malattie contratte dagli occidentali e letali per i nativi hawaiani, privi di difese immunitarie, che venivano letteralmente scaricati dalle navi e abbandonati in un luogo dove la natura ricordava il paradiso terrestre, ma che per molti sarebbe stato solo un inferno, poichè non vi sorgeva alcuna struttura, nemmeno una casa.
La prima opera di padre Damien fu quella di costruire le bare per i morti. Cominciava da lì l'umanizzazione di un luogo segnato dalla violenza, dalla sofferenza, dalla morte.

Su quest'opera si innesterà la presenza di Marianne Cope che aprirà il primo ospedale dell'isola. Nel 1888 arriva a Kalaupapa, la località dove opera padre Damien. Quando nel 1889 il missionario muore tocca alla Cope continuare a prendersi cura dei malati. (...)

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PAPA GIOVANNI PAOLO II


Nel significativo giorno del 13 maggio - memoria liturgica della Madonna di Fátima - Benedetto XVI ha annunciato l'inizio della Causa di beatificazione e canonizzazione del suo Predecessore Giovanni Paolo II, morto il 2 aprile scorso. È "una notizia molto gioiosa" che il Papa ha voluto significativamente annunciare nella Cattedrale di san Giovanni in Laterano, durante il suo primo incontro con i sacerdoti e i diaconi della Diocesi di Roma. Le parole di Benedetto XVI sono state accolte da un applauso traboccante di gioia, di affetto, di memoria, di speranza, di fedeltà e di filialità. Roma intera e la Chiesa universale hanno accolto con entusiasmo e con dirompente fervore spirituale questo annuncio e hanno "respirato" di nuovo l'impetuoso Vento dello Spirito che ha soffiato su Piazza San Pietro e sul mondo intero quell’indimenticabile venerdì 8 aprile quando, durante le Esequie di Giovanni Paolo II, (...)

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ANNA FULGIDA BARTOLACELLI


Si è riunita lunedì 27 settembre 2004 presso il Seminario Regionale di Bologna la Conferenza Episcopale dell'Emilia-Romagna, presieduta dall'Arcivescovo Mons. Carlo Caffarra, presidente

Dopo la relazione sui lavori del recente Consiglio Permanente della C.E.I., si è passati all'o.d.g., che prevedeva anzitutto il parere sull'opportunità di introdurre la causa di canonizzazione della SdD Anna Fulgida Bartolacelli della diocesi di Modena-Nonantola. S. E. Mons. Cocchi ha illustrato le opere e le virtù di questa donna, deceduta nel 1993, figura di spicco a servizio del mondo della malattia e della sofferenza.
I vescovi hanno dato unanime parere favorevole.
La Sacra Congregazione delle Cause dei Santi con prot.nr.2634 del 15 dicembre 2004 ha autorizzato l’inizio della causa di beatificazione.

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L'ANGOLO DELLA PREGHIERA

Il socio GIANCARLO GUALTIERI ha inviato le unite preghiere e introduzione: “Il 2 giugno è la festa della Repubblica per cui la nostra preghiera è per S.Francesco d’Assisi e S. Caterina da Siena, Patroni d’Italia. Giugno è anche il mese della mietitura del grano e quindi della campagna. Ricordiamo infine che la Santa Chiesa ha dedicato, in questo mese, il primo venerdì di giugno al Sacro Cuore di Gesù, per onorare il Cuore trafitto, simbolo del Suo grande amore per gli uomini”.

PREGHIERA AI SANTI PATRONI D’ITALIA

O glorioso S. Francesco, sommo dispregiatore dei beni mondani, e tutto ardente d’amore per Dio, per la Chiesa e per il prossimo; o serafica S. Caterina, vergine forte e prudente e tutta zelo per la Chiesa e per la Patria; o Santi celesti Patroni della nostra diletta Italia, deh! dal vostro seggio di gloria in cielo, volgete gli occhi benigni a noi e dal Cuore sacratissimo di Gesù impetrateci ogni benedizione e ogni grazia necessaria per il bene nostro spirituale e materiale, per la nostra vita terrena ed eterna.

Benedite l’Italia nostra e proteggetela perché possa continuare la sua missione di bene e di cristiana civiltà nel mondo!

PREGHIERA PER OTTENERE LA BENEDIZIONE DELLA CAMPAGNA ALLA MADONNA DEL GRANO

“Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Nei campi e in casa sii Madre”:
O Maria santissima, madre di bontà e di misericordia, voi che siete così potente presso Iddio, arbitro sovrano di tutta quanta la natura, da cui solo (...)

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CURIOSANDO TRA I LIBRI: NOTIZIE STORICHE SUI SANTINI

La prof.sa MARIA GABRIELLA ALESSANDRONI di Roma ci ha trasmesso la 10^ puntata del servizio delle notizie storiche sulle immaginette sacre raccolte curiosando tra i libri.

L’IMMAGINETTA DEVOZIONALE IN EUROPA NEL SEC.XIX

2 -SANTINI FRANCESI DEL 1800

Nel presente articolo proseguiamo l’approfondimento della storia delle immaginette sacre dell’Ottocento secondo la loro provenienza geografica, descrivendo brevemente, ma con emblematiche illustrazioni, i santini francesi.

La produzione francese dell’epoca è veramente notevole per ricchezza e varietà, purtuttavia cercheremo di spaziare tra i vari generi suggerendone almeno le fantasiose caratteristiche.

La figura in apertura mostra un rarissimo santino colorato e tutto a rilievo di particolarissima lavorazione e di grande effetto,che ben riesce ad introdurci nell’affascinante tema. Appartiene alla collezione del socio Alessandro Martini, che inviandone copia mi ha consentito di pubblicarlo. Lo ringraziamo per la gentilezza, già in precedenza ampiamente dimostrata.

Nel XIX secolo in molte città della Francia nuove case editrici si affermarono a seguito della diffusione delle nuove tecniche già illustrate (siderografia, litografia, stampa a pressa e a punzone, etc.). A Parigi troviamo attive la Maison Basset, la Bouasse-Lebel (la quale nel 1865 assorbì la precedente), la Letaille, la Turgis, la Pintard, la Bertin, la Bes et Dubreuil, la Pannier, la Felix, la Breval, la Saintin, la Anger, la Blot, la Camus, la Chanson, la Boumard; a Tours la Mame, la Bertiault, la Vaurs; a Poitiers la Bouasse-Jeune, la Bonamy; a Limoges la Chapulad; a Bordeaux la Giraud.

Queste case editrici si dedicarono a realizzazioni di un livello mediamente elevato ( cfr.Imago Sanctitatis, Catalogo della mostra di immaginette sacre della collezione di Alessandro Martini, IV Mostra Mercato del Libro Antico, Firenze – Palazzo Corsini, 12-14 Ottobre 2001).

A Epinal la Pellerin (1809-1810), a Metz la Dembour (1835-1870), a Wussembourg la Wentzel (1838-1877) furono case editrici che operarono in un ambito più popolaresco e semplice, stampando xilografie e litografie di minore rilevanza artistica ma di ampia diffusione. Nella prima figura troviamo un esempio.di tale produzione, tratto dal nostro testo “guida” D. Sella, Santini e Immagini devozionali in Europa dal secolo XVI al secolo XX, Maria Pacini Fazzi Editore, Lucca 1997: “San Paolo, xilografia di carattere popolare di (...)

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SANTUARI MARIANI IN ITALIA - REGIONE CALABRIA
ELENCO del Prof. FRANCESCO BRACALETTI - Roma

ACQUAFORMOSA CS CALABRIA Madonna del MONTE
ACRI CS CALABRIA “ MAGGIORE
BADOLATO CZ CALABRIA “ della SANITA'
BAGNARA CALABRA RC CALABRIA “ del CARMELO
BELVEDERE SPINELLO KR CALABRIA “ della PIETA'
BELVEDERE SPINELLO KR CALABRIA “ della SCALA
BIANCO RC CALABRIA “ di PUGLIANO
BIVONGI RC CALABRIA MAMMA NOSTRA
BOCCHIGLIERO CS CALABRIA Madonna di JESU
BOMBILE RC CALABRIA “ della GROTTA
BONIFATI CS CALABRIA “ del ROSARIO
BOVA RC CALABRIA “ del MARE
BOVA RC CALABRIA “ THEOTOKOS
BROGNATURO CZ CALABRIA “ della CONSOLAZIONE (Continua)

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NOTIZIE SUL SANTO PADRE BENEDETTO XVI

 

BENEDETTO XVI SOTTO LA PROTEZIONE DEI SANTI TEDESCHI


Il Prof.ANTONINO BLANDINI di Catania ci ha trasmesso l’unito interessante articolo che volentieri pubblichiamo.

Tutti ricordiamo che il compianto pontefice Giovanni Paolo II fu eletto il 16 ottobre, giorno della memoria liturgica di sant’Edvige, duchessa di Slesia e di Polonia, ma originaria della Baviera; infatti,essa era nata ad Andechs dal duca di Carinzia e aveva sposato il polacco Enrico I il Barbuto, figlio di Boleslao dei Piasti; morti il marito e i figli si ritirò e seguì la regola di San Benedetto in un monastero da lei fondato. Celebre è la sua raffigurazione in un affresco della Cappella tedesca nel santuario della Santa Casa di Loreto a motivo della grandedevozione che aveva avuto per la Madonna.

La singolare coincidenza di 27 anni fa, nel segno di una santa bavarese diventata polacca, ci aiuta a decifrare quanto avvenuto il 19 aprile di quest’anno del Signore 2005, martedì della IV settimana del “laetissimum spatium” e 24° giorno gaudioso della Pasqua di Risurrezione di Cristo.

Mentre all’altare di San Giuseppe, nella basilica patriarcale di San Pietro in Vaticano, si cantavano i vespri della memoria liturgica “romana” di San Leone IX, ivi deposto ed unico santo tra sette papi tedeschi, nella vicina Cappella di Maria Santissima Assunta (la “Sistina”), annessa al Palazzo Apostolico, gli eminentissimi cardinali, “preti romani” chiusi in Conclave, eleggevano il nuovo vescovo di Roma nella persona del bavarese Giuseppe Ratzinger, cardinale decano e vescovo titolare suburbicario di Velletri-Segni, diocesi suffraganea di Roma, già metropolita di Monaco di Baviera, chiamata la “ Roma germanica “ .

Esattamente dopo 951 anni dalla morte del grande papa riformatore alsaziano, san Leone IX , avvenuta in San Pietro il 19 aprile durante il Tempo di Pasqua del 1054, all’ora della preghiera vespertina, veniva eletto dopo un millennio un altro papa tedesco, che porta il nome di battesimo dello Sposo della B.V.Maria, presso il cui altare si celebrava la liturgia del giorno che il calendario liturgico della Chiesa Romana assegna come “statio” alla Basilica Vaticana.

L’”editio typica” (2001) del “Martyrologium Romanum” (M. R.), in “die 19 aprilis”, stabilisce a Roma (...)

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SANTA MESSA, IMPOSIZIONE DEL PALLIO E CONSEGNA DELL’ANELLO DEL PESCATORE PER L’INIZIO DEL MINISTERO PETRINO

Roma, Piazza San Pietro, domenica 24 aprile 20, inizio del ministero petrino di Benedetto XVI

La celebrazione eucaristica, con la quale il Papa eletto inizia ufficialmente il suo ministero, ne sottolinea in particolare la dimensione petrina di Pastore della Chiesa cattolica.

Viene, perciò, rimarcata la valenza specifica che assumono le abituali insegne episcopali: il Pallio e l’Anello. Oltre al loro riferimento a Cristo e alla Chiesa, per il Successore di Pietro sono evocative del compito a lui affidato dal Signore risorto. La solenne celebrazione infatti era impreziosita da un complesso simbolismo. Innanzitutto, la sosta sulla tomba di Pietro, atto iniziale della liturgia, quindi l'incedere solenne attraverso la grande navata completamente sgombra della Basilica di San Pietro, fino a ricevere, una volta uscito sul sagrato, il primo caloroso abbraccio della folla.
Poi, dopo le letture e il Vangelo ("Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro? Pasci le mie pecorelle, pasci i miei agnelli"), l'imposizione del pallio, la cui fattura con lana bianca di pecore e agnelli proprio a quel Vangelo è ispirato. "Pascere vuol dire amare, e amare vuol dire anche essere pronti a soffrire".

Benedetto XVI elenca i tanti deserti del nostro tempo: "Povertà, fame, sete, abbandono, solitudine, amore distrutto. Oscurità di Dio e svuotamento delle anime senza più coscienza della dignità e del cammino dell'uomo. I deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, perché i deserti interiori sono diventati così ampi. Perciò i tesori della terra non sono più al servizio dell'edificazione del giardino di Dio, nel quale tutti possono vivere, ma sono asserviti alle potenze dello sfruttamento e della distruzione".
Sempre con riferimento al pallio, Papa Ratzinger sottolinea che "Non è il potere che redime, ma l'amore. Il Dio che è divenuto agnello ci dice che il mondo viene salvato dal Crocifisso e non dai crocifissori. Il mondo è redento dalla pazienza di Dio e distrutto dall'impazienza degli uomini"...

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RITO DI INTRONIZZAZIONE DEL NUOVO PONTEFICE

La prof.ssa EMILIA BAGNASCO ANGIOLINO ha trasmesso l’unito articolo che volentieri pubblichiamo.

Negli ultimi quarant’anni, e precisamente dall’inizio del pontificato di Paolo VI nel 1963, abbiamo assistito all’evoluzione e alla profonda modifica del rito che marca l’intronizzazione del pontefice.

La tiara o triregno, pur nella lineare semplicità di quella offerta a Papa Montini dalle diocesi lombarde, era inseme un emblema del potere spirituale e di quella temporale ormai tramontato, e richiamava la supremazia del papa su tutte le autorità della terra.

Cambiati i tempi e la mentalità, essa non è stata usata dai due Giovanni Paolo, la cui intronizzazione non è stata accompagnata da segni esteriori.

La liturgia scelta per l’inizio del ministero di Benedetto XVI ha dato solennità alla consegna di due oggetti che il pontefice romano usa da secoli, ma ormai tanto consueti che per la maggioranza dei fedeli hanno scarso risalto e significato: l’anello del Pescatore, con cui il Papa sigilla e autentica i suoi documenti, e il pallio.

Il pallio è una lunga e stretta striscia di stoffa di lana bianca, contrassegnata con croci rosse o nere, girata intorno alle spalle e i cui lembi ricadono normalmente al centro del petto e del dorso; tre croci sono trapassate da spille gemmate, dette “aciculae”, che un tempo lo fissavano alle vesti ed ora hanno solo funzione simbolica.

Per l’occasione è stata scelta la foggia più antica, con i due lembi che si incrociano sulla spalla sinistra, documentata in oggetti e mosaici fin dal IV secolo, che richiama l’uso originario di sciarpa portata come segno di onore e giurisdizione nella corte imperiale.

Nelle chiese ortodosse orientali il pallio è largamente usato, come risulta dall’iconografia di molti santi. Nella chiesa romana fu fin dall’inizio riservato al papa, che lo concede su richiesta agli arcivescovi metropoliti, uso iniziato da papa Simmaco nel 513 nei confronti di Cesario, vescovo di Arles. Il pallio viene imposto dopo la messa solenne e la professione di fede, a Roma dal Cardinale Protodiacono, fuori Roma da un vescovo incaricato. Il papa lo infossa sempre e dovunque, il metropolita solo nella sua provincia e in occasioni stabilite dal Pontificale Romano.

La lana dei pallii proviene da due agnelli benedetti il 21 gennaio, festa di sant’Agnese, nella sua basilica di Via Nomentana; in origine erano un canone dovuto dalla basilica ai Canonici del Laterano, che ne erano proprietari; ora sono offerti dai Cistercensi Riformati (Trappisti) dell’abbazia delle Tre Fontane di Roma...

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